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lunedì 27 gennaio 2014

Salvate il soldato Tornielli!: non ce la fa più a dire,nondire, cioè,però, io vorrei, ma chissà..!

Eijk e il «caso ecumenico» sul concilio di Trento

Card. Eijk
CARD. EIJK

Le parole pronunciate dall'arcivescovo di Utrecht e le polemiche nella Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani

Un'intervista con il cardinale primate, l'arcivescovo di Utrecht Willem Jacobus Eijk, ha suscitato polemiche in Olanda nella Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. L'intervista è stata pubblicata nel «Reformatorisch Dagblad» e quindi rilanciata dal quotidiano «Trouw» lunedì 20 gennaio.

Questo il titolo dell'intervista: «Eijk: la dottrina e le condanne del concilio di Trento sono ancora "completamente" in vigore». Nel sommario redazionale si poteva leggere: «Il cardinale Eijk è chiaro in proposito: le dottrine del concilio di Trento sono ancora pienamente valide. E questo si applica anche alle condanne che il concilio ha emesso nei confronti di coloro che rigettano queste dottrine. Come i protestanti».


Titolo e sommario introduttivo dell'intervista non erano stati rivisti dal cardinale. Mentre era stato rivisto e autorizzato da lui il testo dell'intervista stessa. I virgolettati dell'arcivescovo sono stati resi disponibili anche dal sito della conferenza episcopale olandese.

Secondo Eijk il concilio di Trento è un segno della «capacità della Chiesa cattolica romana di purificare se stessa», grazie alla «guida dello Spirito Santo». Trento, secondo Eijk ha posto fine a molti abusi del tardo Medio Evo, come il commercio degli incarichi ecclesiastici, la forma non biblica del sacerdozio, la mancanza di disciplina nei monasteri: «Quando tutti i decreti (del concilio) sono stati attuati, si è riportato ordine nella Chiesa».

Trento ha anche contribuito a delimitare alcune «verità di fede» riguardanti i protestanti. Il cardinale ha affermato che quelle sono ancora pienamente in vigore, «come l'essenza del sacramento dell'eucaristia e la transustanziazione».

Secondo Eijk le condanne e le scomuniche si applicano a coloro che rifiutano le dottrine della Chiesa «con conoscenza, con piena coscienza della verità, e con libera volontà». «In un certo senso - ha detto ancora il cardinale - questa è una questione teorica. Molte persone hanno un'immagine sbagliata della Chiesa cattolica perché sono stati cresciuti così, o hanno una diversa immagine di Dio. Non è possibile renderle personalmente responsabili per questo. Le condanne di Trento non significano che qualcuno è eternamente condannato da Dio. Dio giudica su questo, un essere umano non  può farlo».

Infine, a proposito della riabilitazione di Martin Lutero, il cardinale ha detto: «Su questioni importanti, egli aveva idee diverse rispetto alla dottrina della Chiesa. E questa dottrina rimane com'era».

Come si può vedere, l'arcivescovo di Utrecht ha ribadito la positività per la Chiesa della Controriforma, la purificazione scaturita dai decreti tridentini, la validità delle dottrine del concilio di Trento, in particolare in merito all'eucaristia. Quanto alle condanne, ha spiegato che esse non sono applicabili automaticamente ai protestanti di oggi.

Le reazioni all'intervista sono state numerose e molto negative, specialmente in ambito ecumenico. La portavoce di Eijk, Anna Kruse, ha criticato che nella ripresa dell'intervista e nei commenti pubblicati sul quotidiano «Trouw» si siano «messe nella bocca del cardinale parole che non aveva mai detto», ma che «erano invece i titoli e il cappello introduttivo dell'intervista», dunque frutto di un lavoro redazionale.

Quanto alle polemiche che ne sono seguite e alla lettera aperta che gli è stata indirizzata dal reverendo Arjen Plaisier (portavoce del Sinodo della Chiesa Protestante in Olanda), il cardinale Eijk ha fatto sapere che non intende rispondere o dialogare su frasi che non ha mai pronunciato. E allo stesso tempo afferma che un dialogo su alcune formulazioni del Concilio di Trento potrà essere iniziato dall'ufficio ecumenico della Chiesa cattolica olandese, o a livello più generale, dal Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani. Infine, l'arcivescovo di Utrecht ha ribadito di essere in sintonia con il cammino ecumenico e di sottoscrivere tutti gli sforzi del Papa in questo senso.

La smentita della portavoce del cardinale è però respinta dal quotidiano «Trouw». Emiel Hakkenes, che dirige le pagine del giornale dedicate a «Religione & Filosofia», ha dichiarato a «Vatican Insider»: «Voglio dire molto chiaramente che il giornale "Trouw" ha operato in modo corretto. Dopo la pubblicazione dell'intervista con il cardinale Eijk da parte dei nostri colleghi del "Reformatorisch Dagblad", noi abbiamo chiesto a esponenti protestanti di commentare i suoi punti di vista. Abbiamo tutte le ragioni di credere che nell'intervista le parole del cardinale Eijk siano state riportate correttamente. È un dato di fatto che il direttore del "Reformatorisch Dagblad" abbia confermato che prima della pubblicazione l'arcivescovo Eijk ha riletto e autorizzato l'intervista».

E in ogni caso quando «Trouw» ha chiesto agli esponenti protestanti di reagire all’intervista, tutte le persone interpellate avevano letto l’intervista originale sul «Reformatorisch Dagblad».

Vale la pena di citare, per concludere, un passaggio del testo della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, firmata da cattolici e luterani nel 1999 (all'epoca il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede era il cardinale Joseph Ratzinger): «Proprio come gli stessi dialoghi, anche questa Dichiarazione congiunta si basa sulla convinzione che il superamento delle condanne e delle questioni controverse non equivale a prendere alla leggera separazioni e condanne, né equivale a sconfessare il passato di ciascuna delle nostre Chiese. Essa è tuttavia convinta che affiorino nella storia delle nostre Chiese modi nuovi di valutare e si producano sviluppi, i quali non soltanto possono permettere, ma esigono che si verifichino e vengano esaminate, sotto una nuova angolatura, le questioni che dividono e le condanne».

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

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