“Non abbiate mai timore del Giudizio Finale,
perché Cristo sarà sempre al nostro fianco”
Papa Francesco
perché Cristo sarà sempre al nostro fianco”
Papa Francesco
Premetto questa citazione, e, dopo che avrete letto quello che segue, potrete tornare indietro e rileggere quello che Papa Francesco, gesuita sud-americano, figlio degli ultimi anni ‘60 e primi anni ‘70, ha detto, per poi rifletterci nel vostro cuore.
Il Timore del Signore è assolutamente, assolutamente essenziale.
Se non temete Dio, allora è molto probabile che in verità non amiate ed adoriate Dio per niente, ma, al suo posto, piuttosto una mera idea, una filosofia, o un amico immaginario che chiamate “dio” o “gesù”, inventato di sana pianta nella vostra testa, il che è come dire, venendo al sodo, che state adorando voi stessi.
Ci sono due tipi di timore che occorre definire: il TIMORE SERVILE e il TIMORE FILIALE.
Cominciamo con il TIMORE SERVILE.
Il timore servile di Dio è quello che dobbiamo avere perché Lui è, ecco, DIO.
Egli è onnipotente. Egli sa tutto. Egli vi ha creati, atomo per atomo. Egli sostiene voi e l’universo intero. Egli lo ha creato, e, se decidesse di farlo, Egli potrebbe liquidare baracca e burattini, via dall’esistenza, quando gliene venisse voglia. Sue sono le leggi della fisica e Egli può violarle quando gli pare. Egli è perfettamente buono e perfettamente giusto. Egli è incomprensibile. Egli è puro amore, pura bellezza, pura verità. Egli è la realtà stessa. Egli è infinitamente potente, infinitamente forte. Egli sa tutto. Egli vede tutto. Egli contiene tutto.
EGLI E’ DIO.
Egli è Dio, e noi non lo siamo.
Egli è infinito, e noi siamo granelli finiti, piccoli piccoli, minuscoli, deboli.
Perciò ci presentiamo, ci genuflettiamo, cadiamo sulle nostre facce tremanti, pieni di paura, di fronte a Lui.
Se vi immaginate Dio come una nebulosa “forza vitale” o come un benevolo vecchietto nel cielo, o un “orologiaio” indifferente, o il vostro “amicone”, se voi immaginate tutto questo, allora sarà meglio che raddrizziate le vostre idee in gran fretta.
TemeteLo perché potrebbe annientarvi dall’esistenza, o, cosa anche più terrificante, darvi esattamente quello che meritate e sprofondarvi nell’Inferno, eternamente separato da Lui e dalla sua divinità amorosa, a marcire da soli per tutta l’eternità.
Se non avete un timore servile del Signore, allora cento contro uno che non adorate Dio ma piuttosto voi stessi.
E ora il TIMORE FILIALE.
Il timore filiale può essere meglio descritto come il timore di spezzare il cuore di qualcuno deludendolo.
Dio vi ama. Infinitamente.
Egli conosce ogni singolo vostro pensiero, parola, azione. Egli vi conosce meglio di come conosciate voi stessi, perché Egli supera ogni bugia ed illusione ed inganno con cui riempiamo noi stessi, accecandoci sul nostro vero essere.
Ciò vale nei due sensi.
Non solo Dio vede quanto siamo veramente orribili; quanto falsificatori, quanto disonesti, quanto orgogliosi, quanto narcisisti e quanto egoisti.
Ma anche può vedere quanto siamo meravigliosi.
Dopo tutto, Egli non fa sbagli.
Ogni persona che Egli crea, Egli la crea a sua immagine e somiglianza. Egli vi vede come Egli vi ha creati per essere.
Per fare un’analogia, prendiamo una persona che tutti considerano fisicamente bella; non so ... per esempio ... Brad Pitt da giovane. Va bene, prendiamo lui. Diciamo che “Brad Pitt da giovane” è bellissimo.
Adesso prendiamo “Brad Pitt da giovane” e copriamolo di luridume e di grasso, non lavato, scarmigliato, puzzolente, sporco.
Noi sappiamo come apparirebbe “Brad Pitt da giovane” se fosse perfettamente pulito, cioè molto molto bello. Così, in un certo senso, per quanto voi rendiate “Brad Pitt da giovane” sporco e cattivo, noi possiamo ancora vedere attraverso lo sporco ed il grasso, e ancora conosciamo quanto sia bello sotto tutta quella sporcizia e degrado.
Questo è il perché Dio continua ad amarci nonostante quanto pecchiamo, e questo è il perché la Sua Misericordia è sempre disponibile ed inesauribile.
Un genitore non cessa di amare un bambino quando esso è sporco o malato.
L'amore dei genitori è, similmente, un riflesso dell’amore di Dio per noi.
E così, sapendo tutto questo, e sapendo tutto quello che Dio liberamente scelse di fare per noi nella Sua Incarnazione, Passione e Morte; sapendo che Dio è nostro Padre, Fratello e Divino Sposo, come possiamo non temere di spezzare il Suo Sacratissimo Cuore?
Come possiamo non temere di deluderLo? Come possiamo non temere di inchiodarLo alla Croce quando Lui prende liberamente su di Sé tutti i nostri peccati?
Che razza di psicopatico dovrebbe essere chi ingannasse se stesso fino al punto di credere che poiché uno è “salvato” allora ora può peccare senza problemi o preoccupazione poiché Dio è ora “contrattualmente obbligato” a perdonarlo e a riceverlo in paradiso?
E poi che cosa ne fate della Seconda Persona della Trinità? Di Gesù Cristo flagellato, crocifisso e morente?
CHE COSA NE FATE DEL FATTO CHE CIASCUNO DEI VOSTRI PECCATI SPEZZA IL SACRATISSIMO CUORE DI NOSTRO SIGNORE?
Vi importa? Vi infastidisce? Almeno ci pensate?
Se pensate che la salvezza sia un mero contratto e che non abbiate bisogno di preoccuparvi dei vostri peccati, allora mancate completamente di TIMORE FILIALE.
Si pensa che nel Giudizio Particolare di ogni persona, esse siano condotte a raccontare tutta la loro vita e a vedere come i loro pensieri, parole ed azioni si siano conformate a Dio nella sua bontà.
Cosa terrificante, dovremo anche vedere l’agonia e le sofferenze che Nostro Signore ha sopportato nella Sua Passione e Morte per noi.
In qualche modo sarà fatto sì che conosciamo esattamente come Lo abbiamo fatto soffrire, e come Lo abbiamo ferito.
Abbiate timore di ciò.
Vivete ogni secondo della vostra vita nel timore di ciò.
Questo timore è quello che vi tratterrà dal peccare, e che, quando invece peccate, vi farà veramente pentiti e vi porterà al confessionale a chiedere la misericordia e il perdono di Dio.
Questo timore è quello che vi aiuterà a percorrere la vostra via attraverso questo mondo caduto, questo avamposto dell’Inferno, con tutta la progenie dell’Inferno che si aggira liberamente e cerca la rovina della vostra anima.
Abbiate paura del giorno in cui vi presenterete davanti al Perfetto Amore, flagellato fino ad essere scorticato e inchiodato ad un albero PER VOI.
Ora qualcuno potrebbe dire che il temere Dio può solo condurre ad una diminuzione della intimità con Lui.
Questo è sbagliato, Sbagliato, SBAGLIATO.
Man mano che cresce l’intimità con Nostro Signore, altrettanto cresce il timore filiale.
Più Lo conoscete, più Lo amate, più desiderate di NON deluderLo, e tanto meno d’inchiodarLo alla Croce.
Noi sperimentiamo questa dinamica gli uni con gli altri.
In pratica non ci importa nulla di quello che uno sconosciuto che passa per strada possa pensare di noi, ma certamente ci importa quello che qualcuno che amiamo pensa di noi e ancora di più ci importa quello che pensa di noi la persona di cui siamo innamorati.
Maggiore è l’amore, maggiore è il timore filiale.
Similmente, come più meditiamo sulla enormità di Dio, la Sua vastità, le Sue infinite profondità e potenza, facendo suscitare un salutare e completamente appropriato TIMORE SERVILE, allora così più apprezziamo la Sua Incarnazione e la tenerezza con cui Lui ci ama, il che a sua volta ci porta ad un maggior timore filiale.
Se Dio è solo un grande “Cane Da Riporto” Dorato nel Cielo, o il conglomerato delle leggi fisiche, o un mero sottoinsieme della vostra coscienza, allora che cosa importa? Che cosa importa il peccato ad un cucciolo celestiale, alle leggi fisiche, o a voi stessi sotto forma di un amico immaginario?
TEMETE IL GIUDIZIO.
Temete il nostro Dio Terribile.
Temete il giorno in cui vi sarà fatto vedere e capire che cosa esattamente avete fatto a Lui.
E allora avvaletevi della Sua Infinita Misericordia ed Amore per mezzo della Sua Santa Chiesa.
Piagnucolare con gli amici o con il terapista o nella vostra testa NON è il Sacramento della Confessione.
Andare ad un concerto_rock / conferenza_motivazionale la domenica mattina NON è il Santo Sacrificio della Messa.
Il far_comunità NON è il ricevere la sostanza fisica di Nostro Signore nel vostro corpo ed anima nell’Eucarestia.
Il timore del Signore è l'inizio della sapienza.
Intelligenza buona per quanti lo praticano.
La sua lode rimane in eterno.
Intelligenza buona per quanti lo praticano.
La sua lode rimane in eterno.
(Salmo 110, 10)
Il timore del Signore è l'inizio della sapienza.
E la scienza dei santi prudenza.
(Proverbi, 9, 10)
E la scienza dei santi prudenza.
(Proverbi, 9, 10)
di Ann Barnhardt
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