Oppido, Massimo Fini: “Papa Francesco ha sostituito la Dc e mette in difficoltà i preti in trincea”
Il paragone tra Papa Francesco e Matteo Renzi non è, forse, una novità: entrambi piacciono agli italiani, e se il Presidente del Consiglio ha ottenuto alle urne il 40%, le percentuali di Bergoglio sembrano essere decisamente superiori.
Per Massimo Fini, però, entrambi tendono ad essere troppo piacioni, finendo con il fare retorica. Il noto giornalista e intellettuale nell’intervista rilasciata a IntelligoNews non usa dunque il fioretto nei confronti di Francesco, reo di occuparsi troppo delle vicende italiane. Scomunica ai mafiosi compresa…
Dal perdono chiesto alle vittime degli abusi sessuali, fino alla scomunica diretta ai mafiosi: come commenta gli ultimi giorni di Papa Francesco?
«In questa orgia di retorica su Papa Francesco che scomunica i mafiosi, affermazione questa molto generica e che mette in difficoltà il piccolo prete che in quelle terre con i mafiosi ci deve avere a che fare, ci è sfuggita un’altra frase molto più grave. Dice il Papa: “Chi non adora Dio, di conseguenza adora il male”. Questa è una frase gravissima che mette tutti i non credenti dalla parte del male, compreso il sottoscritto».
Non le piacciono dunque le parole di questo Papa…
«Sono parole dette in libertà, ma parlare è facile. Si occupa poi un po’ troppo delle vicende italiane, lui è il capo della Chiesa Universale, si occupi anche di qualcosa che accade in Francia, in Belgio o da altre parti…
Trovo in lui una grande retorica, una enorme voglia di essere piacione che quasi non lo distingue dal Rutelli di ieri o dal Matteo Renzi di oggi».
Il fatto che Francesco usi il bastone verso i cristiani, siano essi “fedeli da salotto” o “sacerdoti senza l’odore delle pecore”, comporta per la Chiesa il rischio di sembrare autolesionista, o lo stile di Bergoglio può invece rafforzarla?
«A me questo non interessa non facendo parte della Chiesa! Sono messaggi interni, quello che mi secca è che non c’è telegiornale della Repubblica Italiana, ovvero uno Stato laico diverso ad esempio dall’Iran, che non riporti ogni giorno una frase o un comportamento di Bergoglio. Siamo uno stato laico!».
Forse è tipico degli italiani, antropologicamente parlando, affidarsi sempre a qualcuno?
«Sì, ma più in generale è un prodotto della modernità, con l’immagine che conta più del contenuto. Questo è il punto, non è detto che fosse esattamente lo stesso cinquant’anni fa, anzi analizzando i rapporti tra Stato e Chiesa, e lo dico io che sono stato antidemocristiano, quando c’era la Dc queste invasioni di campo non c’erano. Iniziarono con Giovanni Paolo II».
http://www.intelligonews.it/oppido-massimo-fini-papa-francesco-ha-sostituito-la-dc-e-mette-in-difficolta-i-preti-in-trincea/
Per Massimo Fini, però, entrambi tendono ad essere troppo piacioni, finendo con il fare retorica. Il noto giornalista e intellettuale nell’intervista rilasciata a IntelligoNews non usa dunque il fioretto nei confronti di Francesco, reo di occuparsi troppo delle vicende italiane. Scomunica ai mafiosi compresa…
Dal perdono chiesto alle vittime degli abusi sessuali, fino alla scomunica diretta ai mafiosi: come commenta gli ultimi giorni di Papa Francesco?
«In questa orgia di retorica su Papa Francesco che scomunica i mafiosi, affermazione questa molto generica e che mette in difficoltà il piccolo prete che in quelle terre con i mafiosi ci deve avere a che fare, ci è sfuggita un’altra frase molto più grave. Dice il Papa: “Chi non adora Dio, di conseguenza adora il male”. Questa è una frase gravissima che mette tutti i non credenti dalla parte del male, compreso il sottoscritto».
Non le piacciono dunque le parole di questo Papa…
«Sono parole dette in libertà, ma parlare è facile. Si occupa poi un po’ troppo delle vicende italiane, lui è il capo della Chiesa Universale, si occupi anche di qualcosa che accade in Francia, in Belgio o da altre parti…
Trovo in lui una grande retorica, una enorme voglia di essere piacione che quasi non lo distingue dal Rutelli di ieri o dal Matteo Renzi di oggi».
Il fatto che Francesco usi il bastone verso i cristiani, siano essi “fedeli da salotto” o “sacerdoti senza l’odore delle pecore”, comporta per la Chiesa il rischio di sembrare autolesionista, o lo stile di Bergoglio può invece rafforzarla?
«A me questo non interessa non facendo parte della Chiesa! Sono messaggi interni, quello che mi secca è che non c’è telegiornale della Repubblica Italiana, ovvero uno Stato laico diverso ad esempio dall’Iran, che non riporti ogni giorno una frase o un comportamento di Bergoglio. Siamo uno stato laico!».
Forse è tipico degli italiani, antropologicamente parlando, affidarsi sempre a qualcuno?
«Sì, ma più in generale è un prodotto della modernità, con l’immagine che conta più del contenuto. Questo è il punto, non è detto che fosse esattamente lo stesso cinquant’anni fa, anzi analizzando i rapporti tra Stato e Chiesa, e lo dico io che sono stato antidemocristiano, quando c’era la Dc queste invasioni di campo non c’erano. Iniziarono con Giovanni Paolo II».
http://www.intelligonews.it/oppido-massimo-fini-papa-francesco-ha-sostituito-la-dc-e-mette-in-difficolta-i-preti-in-trincea/
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