Parolin, Mattarella, Renzi: quando gli scout diventano leader
Tre figure ai vertici delle istituzioni italiane e vaticane sono legate all'associazione fondata da Lord Robert Baden Powell
Parolin, Mattarella, Renzi: sono ex scout i tre italiani più influenti sulle due sponde del Tevere. Dai tempi in cui frequentava il San Leone Magno, scuola cattolica tra le più prestigiose a Roma, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha al collo il fazzolettone dei giovani esploratori cattolici.
Insomma «senso della comunità, socialità, stare insieme». Renzi ha mantenuto rapporti «molto stretti» con i suoi vecchi amici scout: «Le mie relazioni più care vengono da lì e mia moglie fino al 2007 è stata nella comunità capi». «Questo è il mio mondo», confida. Efficace scuola anche di politica: «Le nostre associazioni nascondono meccanismi politici». Perciò cita uno slogan della Route scout del 1997: «Siamo donne e uomini, non solo gente e io mi impegno senza pretendere che gli altri si impegnino».
Ci sono oltre 38 milioni di bambini, ragazzi ed adulti, uomini e donne che in 216 paesi e territori del mondo sono scouts e guide. Lord Robert Baden Powell, B.-P per tutti gli scouts, nasce il 22 febbraio del 1857 a Londra e nella concretezza del suo linguaggio e delle sue intuizioni pedagogiche, aveva indicato in "quattro punti" i fondamenti del metodo scout: "formazione del carattere, abilità manuale, salute e forza fisica, servizio del prossimo". Qualità semplici, ma necessarie per formare un uomo libero ed un buon cittadino. Diffusosi velocemente in tutto il mondo immediatamente dopo la sua fondazione nel 1907, durante la seconda guerra mondiale lo scautismo è stato sciolto in molti paesi europei dal nazismo e dal fascismo. In Italia, negli anni dal 1926 al 1943 (il periodo chiamato della "Giungla silente"), centinaia di scout hanno continuato la loro attività in clandestinità. In questa dimensione sono da ricordare in particolare due gruppi: il "Lupercale" a Roma e le "Aquile randagie" a Milano. A sottolineare l'educazione all'impegno sociale, è significativo ricordare che molti dei leaders politici nei vari paesi del mondo sono stati educati nello scautismo.
Il Parlamento Italiano per l'azione educativa svolta a favore dei giovani in tutto il mondo, ha assegnato congiuntamente alle due organizzazioni mondiali dello scautismo, il Premio Parlamentare per l'Infanzia, che è stato consegnato ai rappresentanti dei Comitati Mondiali in occasione della Giornata Nazionale per l'Infanzia il 20 novembre 2005, come ricostruisce Paolo Alacevich nel libro "Scautismo e Umanesimo Cristiano".
GIACOMO GALEAZZIROMA
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.