Sinodo: questionario “bocciato” dalle Diocesi tedesche
Si avvicina la scadenza del 15 aprile entro la quale restituire i questionari diffusi in vista del prossimo Sinodo di ottobre sulla Famiglia. Ma, secondo quanto riportato dall’agenziaKath.net, nelle 27 diocesi tedesche crescono i malumori in merito. Al punto da far sembrare tutto quanto, al di là delle intenzioni, un’enorme farsa. Proprio nel Paese, la Germania, dove più che altrove lo scontro si prospetta duro…
L’analisi dei formulari proposti, già lo scorso anno ed ancora per il Sinodo di ottobre, rivelerebbe alcune tesi di fondo precostituite: le concezioni diffuse nella Chiesa su matrimonio cristiano e famiglia risulterebbero a priori «troppo idealizzate», mentre della società contemporanea si avrebbe una visione negativa e si darebbe per scontata una sostanziale discrepanza tra dottrina e prassi tra i fedeli.
La Diocesi di Magdeburgo – come molte altre – non ci sta ed ha sostanzialmente “bocciato” il secondo questionario: «Le domande sono troppo gravose, i termini oscuri», sotto accusa vi sarebbero «il tempo ristretto concesso per rispondere, nonché le espressioni utilizzate circa matrimonio e famiglia, incomprensibili». Così si legge nel rapporto inviato alla Conferenza episcopale tedesca. Rapporto, che – in virtù di quanto già visto lo scorso ottobre – comprende anche dei suggerimenti, ad esempio circa una maggiore considerazione in sede di Sinodo della condizione delle persone sole e degli anziani, sempre più numerosi, situazioni da rivedere – queste sì – in un’ottica di «famiglia allargata» sì, ma come Dio comanda.
La Commissione «Pastorale nella Chiesa e nella società», incaricata di coordinare i lavori nella Diocesi di Magdeburgo, ha riscontrato le obiezioni evidenziate essere condivise pressoché ovunque, anche da parte delle associazioni cattoliche e del Forum della Famiglia: «Sarebbe stato auspicabile un preventivo chiarimento di merito sulle singole questioni ad opera della Conferenza episcopale tedesca», si legge nella relazione trasmessa. Invece no. Niente di tutto questo.
In tutto, nella Diocesi di Magdeburgo, sono state 18 le risposte pervenute dai singoli, dalle coppie sposate e dagli enti, checché ne dicano i sondaggi, per i quali vi sarebbero orde di fedeli smaniosi di rispondere a questionari su matrimonio e famiglia e fiduciosi di ottenere dal prossimo Sinodo «dichiarazioni incoraggianti», oltre a nuove aperture sui divorziati risposati.
La realtà, però, non è quella presentata dalle statistiche pubblicate sui giornali. E mostra in un’ottica completamente diversa un’operazione, quella dei questionari, dalla quale, a giudicare dalla grancassa mediatica con cui la si è voluta presentare, ci si sarebbe dovuto aspettare molto più e molto meglio di domande ritenute indecifrabili e fuorvianti.
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