Medjugorje, oltre la gospalatria e la demonologia
"Se
su Medjugorje la Chiesa dovrà esprimere delle riserve o fare delle severe
correzioni (o perfino delle severe bocciature), ben venga. Saranno preziose.
Sicuramente saranno fatte dal card. Müller
nei modi dovuti. La Chiesa Madre e Maestra, che fa il su dovere di custode
della fede, va ascoltata e seguita." Così uno (stranamente) sobrio Antonio
Socci sul suo profilo facebook, in risposta alle eterogenee reazioni
derivanti dalle esternazioni del Santo Padre sull'affaire Medjugorje. Un
atteggiamento - quello che suggerisce Socci - che dovremmo avere sempre, non
solo verso le dichiarazioni del Papa (che invita a suo modo alla prudenza sulla
“Madonna-postina”,
anche se le sue parole
– fra l’altro indirette – sul fenomeno Medjugorje non sembrano così tranchant),
ma anche verso la recente decisione
del Card. Müller (in realtà
non l’unica)
di bloccare un incontro di preghiera con la veggente Vicka Ivankovic a Sestola
(Modena).
Che
dire? Per un riassunto recente della questione segnaliamo l'articolo
dell'ottimo Matzuzzi, uscito all’inizio dello scorso anno in occasione della
chiusura dei lavori svolti dalla Commissione internazionale di inchiesta dei
fenomeni di Medjugorje, la quale ha inviato le proprie considerazioni alla
Congregazione per la dottrina della fede. Per una valutazione equilibrata,
rimandiamo all’articolo
dell’amico Bertocchi, che invita all’“estrema prudenza e cautela”. Giustamente,
dato che le apparizioni sono/sarebbero ancora in corso, e per evitare che i vescovi
si “compromettano” con questi fenomeni e che i fedeli si confondano (non lo
sono già abbastanza?).
Invito inoltre a consultare sempre le fonti originali,
in particolare i discorsi di Papa Francesco, in quanto rileggendo sulla stampa le
sue presunte dichiarazioni mi chiedo se i giornalisti ci sono o ci fanno, forse
di fretta o forse divertendosi in esegesi imbarazzanti (un virgolettato qua, un
virgolettato là, e via di teologia scalfariana). Ma sappiamo bene come è
ridotto il giornalismo italiano, servo dei servi.
Dico solo due cose.
La prima a chi considera le apparizioni come
opera di persone malate o di geniali businessmen
(se non addirittura del demonio), pensiero abbastanza diffuso in area “tradizionalista”:
le apparizioni sostanzialmente vengono contestate per alcuni messaggi ecumenici
(se non interreligiosi) della Gospa; le accuse non possono essere altre dato
che i veggenti godono di buona salute psicofisica (ecco uno
studio), mentre sarebbe sovrastimata la loro capacità imprenditoriale (a
dir poco profetica), dal momento che nel 1981, in pieno regime comunista (che
non fu molto carina coi nostri), 6 giovani dai 16 ai 10 anni avrebbero
immaginato un cospicuo afflusso turistico nelle zone delle apparizioni. Senza
contare i frutti, in termini di conversioni ma non solo, derivanti dal fenomeno
Medjugorje. Ma torniamo al ragionamento dei trad:
se la Madonna parla di ecumenismo, frutto del teribbbile CVII, meglio dire
subito che è tutto demoniaco così poi se la Chiesa approva abbiamo un altro
motivo per parlare di apostasia. Poi se il finto Papa massone ed eretico sbugiarda
le apparizioni allora si tratta di un palese cortocircuito modernista: tutto si
tiene. Se invece vogliamo far parlare le persone competenti, in un
suo libro
il teologo René Laurentin, il massimo mariologo vivente, spiega meglio i
termini della questione, con una sana contestualizzazione delle parole della
Gospa. Un altro fattore di disturbo per molti, non solo per i trad, riguarda la numerosità delle
apparizioni della Madonna: se volete un precedente (“certificato”), andate ad
assaporare a pieni polmoni i profumi di Laus,
dove la Madonna si è presentata per 54 anni. Non credo che la Madonna abbia
bisogno del nostro permesso per apparire, o sbaglio?
La seconda cosa la dico a chi venera la Gospa
così intensamente da voler abbandonare la Chiesa in caso di "rigetto"
delle apparizioni, magari con Paolo Brosio anti-Papa. State tranquilli, l'unica
apparizione alla quale dovete credere come cattolici è quella di Gesù Cristo risorto,
che si mostra agli apostoli il giorno di Pasqua. Il resto è tutto dato in
sovrappiù. Magari si eviti quel sentimentalismo di stampo protestante tutto
cuore e spirito, unendo alle preghiere anche un po' di sana formazione cattolica
(forse è questo il vero messaggio dell'omelia mattutina del Santo Padre). Meno
gospalatria e più dogmatica, please.
Per entrambe le categorie, in attesa del
pronunciamento della Santa Sede vi segnalo l'interessante incontro
tra Messori e Laurentin, in cui si discute di apparizioni mariane e
accondiscendenza divina, e si ricorda
che Gesù ha detto “beati quelli che credono senza vedere”.
di Alessio Gospare Calò
Se vuole consultare le fonti originali c'è il sito della diocesi di Mostar , c'è la raccolta che ha fatto M.Corvaglia ecc.
RispondiEliminaNon è vero che l'unico problema dei messaggi sia l'interreligiosità , motivo per cui andrebbero di traverso ai tradizionalisti. Molti sono completamente sballati , mettono da parte la figura di Gesù sulla scia di una mariologia antievangelica. Si ignorano poi i provvedimenti presi a suo tempo verso i 'padri spirituali' dei veggenti. Bastava attenersi a questo per non essere costretti alle giravolte socciane, o ai deliri brosiani.