Il servizio di www.chiesa del 29 luglio, costruito a partire da alcune affermazioni di padre Federico Lombardi relative allo stile di governo di papa Francesco, riportate da “National Geographic“, ha fatto il giro del mondo con un picco vertiginoso di accessi:
E questo anche grazie all’involontaria pubblicità che gli ha dato “Avvenire”, sceso in campo per difendere il gesuita e il papa da chissà quali affronti:
Ma ecco qua di seguito le pacate puntualizzazioni del diretto interessato, utilissime per arricchire il quadro descrittivo.
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Egregio Dr. Magister,
A proposito del Suo articolo che riprende alcune mie affermazioni riportate nel servizio di “National Geographic” su papa Francesco, vorrei fare alcune puntualizzazioni.
A dire il vero sono stato un po’ stupito dal modo di procedere di “National Geographic”. Li abbiamo serviti per mesi per le loro fotografie, e a parte una conversazione iniziale mesi fa in cui mi spiegavano quello che volevano fare, non mi hanno mai più chiesto niente sul papa, e invece ora usano abbastanza ampiamente ciò che su di me riferisce Federico Wals, persona che sta a Buenos Aires e che avevo visto solo una volta piuttosto brevemente molti mesi fa.
Una battuta – “confuso” – che potrei aver detto sorridendo diverso tempo fa (se l’ho effettivamente detta) era certo sempre accompagnata dalle considerazioni sulla fase di apprendimento che vivevo sul come collocarmi in rapporto alla nuova situazione, dicendo allo stesso tempo che era una situazione estremamente coinvolgente, caratterizzata da una straordinaria dinamicità positiva.
Inoltre, ad esempio, quello che dico sul modo di parlarmi dei due papi dopo certe udienze risulta sbilanciato. È vero che io ho parlato spesso e senza difficoltà, in varie sedi, di questa differenza, ma sempre mettendo molto in rilievo il “carisma” eccezionale di incontro con le persone di Francesco e il suo interesse per questa dimensione, lasciando piuttosto al colloquio del segretario di Stato l’approfondimento di temi specifici o tecnici.
Infine, l’osservazione sul rapporto fra segreteria di Stato e segreteria per l’economia era stata fatta quando la seconda era stata da poco costituita e i rapporti erano tutti da definire (non c’erano ancora gli statuti, ecc.), mentre ora naturalmente ne parlerei diversamente. Anche quando parlo di “spontaneità” di papa Francesco non intendo con ciò indicare un’assenza di riflessione, quanto piuttosto una manifestazione sincera e trasparente di un atteggiamento interiore.
Insomma, non mi sento del tutto a mio agio se alcune mie parole dette molto tempo fa a un visitatore da Buenos Aires, Wals, arrivano ora al pubblico, selezionate da Wals stesso, mediate da un redattore di “National Geographic” e ulteriormente da Lei. Ma pazienza. Succede talvolta di non sentirsi perfettamente interpretati.
Cordialmente,
Federico Lombardi
Povero buffone.
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