BERGOGLIONATE QUOTIDIANE. UNA SITUAZIONE IMBARAZZANTE. UN “VESCOVO DI ROMA” DEL TUTTO INADEGUATO. (di Antonio Socci)
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Il discorso bergogliano di Firenze ha d’un solo colpo cancellato il pontificato di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI riprecipitando la Chiesa italiana nel devastante marasma clericoprogressista degli anni Settanta, proprio gli anni in cui Paolo VI – isolato e inascoltato – denunciava il “fumo di Satana” entrato nel tempio di Dio e la furia autodemolitrice scatenatasi nella Chiesa. Quelli furono gli anni più cupi della storia della Chiesa italiana e ci stiamo tornando.
Bergoglio peraltro è così a digiuno di riferimenti culturali e privo di solide basi teologiche che in quel discorso fiorentino ha preso abbagli incredibili. Ho già segnalato quello sul don Camillo di Guareschi, un goffo autogol.
www.antoniosocci.com//cosi-bergoglio-…
Il professor Pietro De Marco (QUI pubblicato da Sandro Magister con una breve introduzione) mostra pure come siano del tutto sbagliati e rovesciati anche i suoi riferimenti polemici a gnosi e pelagianismo.
Passano pochi giorni e arriva l’eccidio di Parigi…
Dopo l’imbarazzante intervistina telefonica sul massacro di Parigi che è stata fatta a Bergoglio da Tv2000 (gli hanno reso un pessimo servizio, ma quando mai un Papa si mette a fare l’opinionista al telefono?), nella quale intervista Bergoglio diceva che “queste cose sono difficili da capire” (in realtà basta chiedere a un qualsiasi cittadino comune e potrebbe spiegargliele, ma forse il problema c’è per chi NON VUOLE CAPIRE), dicevo dopo questo fatto è tornato a dire che che “non bisogna costruire muri” e ha legato questa idea all’eccidio di Parigi.
Pare a chiunque evidente che il problema di Parigi e della Francia (che ha sei milioni di musulmani in casa), come pure dell’Europa, deriva invece proprio dall’aver abbattuto i muri, deriva dalla drammatica difficoltà di integrare l’Islam nelle società democratiche e dal fallimento del multiculturalismo.
Ma Bergoglio non sente ragioni e persegue la sua idea di abbattere in maniera indiscriminata e generalizzata tutte le frontiere d’Europa (ha rimproverato per questo anche i vescovi slovacchi che ribadivano la necessità di difendere l’identità del loro Paese dalle ondate immigratorie musulmane).
Chiunque può vedere in questi giorni cosa questo significhi…
Non contento, nelle stesse ore Bergoglio è andato a incontrare i Luterani e – come spiega QUI Sandro Magister – ha combinato un altro pasticcio… Su una questione centrale della verità cattolica: l’eucarestia, che è il cuore della vita della Chiesa e verso la quale il papa argentino ha un atteggiamento che lascia – a dir poco – inquieti (vedi anche il Sinodo e non solo)….
Non so se e quanto Bergoglio conosca Lutero che definiva la Chiesa «la cloaca in cui è incarcerato lo Spirito Santo». Evito commenti su quello che Bergoglio ha detto ai Luterani perché sono cose inaudite e – per ora – bastano le parole di Magister… Ma mi chiedo: non è evidente a tutti l’inadeguatezza di questo “vescovo di Roma”?
La barca di Pietro naviga in una tenebra fitta e sta facendo acqua da ogni parte, rischiando l’affondamento…
Si è del tutto persa la rotta, sia sul piano dottrinale che sul piano pastorale (la Chiesa è stata disarmata e imbavagliata da Bergoglio di fronte alla pesante aggressione ideologica del laicismo) e perfino sul piano diplomatico dove la Santa Sede è pressoché sparita nella difesa di intere chiese perseguitate e minacciate di eliminazione fisica.
Funziona solo la macchina della propaganda personale della “Star Bergoglio”, una Star mondana, applaudita ed esaltata – non a caso – dai nemici di sempre di Cristo e della Chiesa, che sono ben felici della sua opera…
L’ULTIMA TROVATA DI OGGI DEL BERGOGLISMO È IL “GIUBILEO APERTO AI MUSULMANI” !!! UN’IDEONA! PERALTRO UN’IDEONA DI CUI NEMMENO SI COMPRENDE IL SIGNIFICATO… C’È SOLO DA SPERARE CHE NON COMPORTI UN PELLEGRINAGGIO BERGOGLIANO ALLA MECCA, DOPO IL SUO “MOMENTO DI ADORAZIONE” RIVOLTO ALLA MECCA NELLA MOSCHEA BLU DI ISTANBUL.
NON SI SA SE SORRIDERNE O PIANGERE…
Ormai è chiaro a tutti coloro che sono abbastanza liberi da riconoscere la realtà che Bergoglio è drammaticamente inadatto a questo ministero e fa danni enormi (fra gli applausi dei nemici di Gesù Cristo e della Chiesa che finalmente possono irridere trionfalmente i cattolici).
Sarebbe il caso che i cristiani, i sacerdoti, i vescovi e i cardinali che hanno aperto gli occhi cominciassero a dire la verità, a dire in coscienza quello che vedono e che davvero pensano. Prima che Bergoglio proseguendo con nomine episcopali a sua immagine e somiglianza e pure con nuove nomine cardinalizie comprometta perfino il futuro della Chiesa.
Credo che a ciascuno di noi Dio chiederà conto di come ci siamo assunti le nostre responsabilità in questo momento cupissimo della storia della Chiesa. E giudicherà se abbiamo svenduto la verità alla convenienza e all’opportunismo.
Antonio Socci
Francesco Federico
http://gloria.tv/media/6zjKUfsujZg
Ah, il tenero Socci... Strenuo difensore di Tonaca Rosa Montini... Continua, continua aa credere -obbedire - combattere secondo il Concilione! Divertiti!
RispondiEliminaNon ne posso più! Sono talmente stanca di tutta questa distruzione che non so che dire . jane
RispondiEliminaNon ne possiamo più in tanti, ma temo che ci sia ancora da attendere altro, perché, adesso, non c'é limite al peggio..
EliminaCaro Riccardo, il buon Antonio non potrà mai criticare il CV II, smentirebbe il suo mentore "don Giussani" e cadrebbe inevitabilmente in confusione mentale. Si accontenta, perciò, di battere sul postconcilio come travisamento dei dettami conciliari (e che dettami, poi! il subisst in, per smettere di chiedere il rientro di eretici e scismatici in Santa Romana Chiesa; Nostra Aetate, per rifiutare il compito missionario della Chiesa, cioè di convertire tutte le genti; la giustificazione per fede, per rifiutare di ammonire i peccatori, invitandoli al pentimento, al ravvedimento ed al cambiamento di vita). Da qui si spinge fino al "non è Francesco", rifiutandosi di ammettere che quest'ultimo è la naturale, ovvia prosecuzione di Roncalli e Montini, lungo una linea che include Martini, Ravasi, Tettamanzi, ecc.
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