Papa Francesco davanti al presepe: "Gesù non va mai imposto con la forza"
Bergoglio al dono del Presepio e dell’Albero di Natale allestiti in Piazza San Pietro: "Il Signore non si impone mai con la forza"
"Ricordate bene questo, voi bambini e ragazzi, il Signore non si impone mai con la forza".
Bergoglio al dono del Presepio e dell’Albero di Natale allestiti in Piazza San Pietro: "Il Signore non si impone mai con la forza"
"Ricordate bene questo, voi bambini e ragazzi, il Signore non si impone mai con la forza".
Incontrando i giovani "artisti" presenti oggi all’inaugurazione del presepe e dell’albero di natale di piazza San Pietro donati dal Trentino e dai Comuni bavaresi di Hirschau, Schnaittenbach e Freudenberg, papa Francesco ci ha tenuto a ricordare che "il presepe ci dice che Gesù non si impone mai con la forza". "Per salvarci - ha continuato il Santo Padre - non ha cambiato la storia compiendo un miracolo grandioso. È invece venuto in tutta semplicità, umiltà e mitezza".
Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nell’Aula Paolo VI, le delegazioni provenienti dal Trentino e dai comuni bavaresi di Hirschau, Schnaittenbach e Freudenberg per il dono del Presepio e dell’Albero di Natale allestiti in Piazza San Pietro. "Dio - ha spiegato il Pontefice - non ama le imponenti rivoluzioni dei potenti della storia, e non utilizza la bacchetta magica per cambiare le situazioni. Si fa invece piccolo, si fa bambino, per attirarci con amore, per toccare i nostri cuori con la sua bontà umile; per scuotere, con la sua povertà, quanti si affannano ad accumulare i falsi tesori di questo mondo". "Queste - ha poi sottolineato Bergoglio - erano anche le intenzioni di san Francesco che, quando inventò il presepe, ci dicono le Fonti Francescane, desiderava fare memoria di quel Bambino che è nato a Betlemme, per poter in qualche modo intravedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato". In quella scena, infatti, "si onora la semplicità, si esalta la povertà, si loda l’umilta".
Rivolgendosi agli socolari presenti nell’Aula Paolo VI, Bergoglio ha poi aggiunto: "Vi invito allora a sostare davanti al presepe, perché lì la tenerezza di Dio ci parla. Lì si contempla la misericordia divina, che si è fatta carne umana e può intenerire i nostri sguardi".
- Ven, 18/12/2015
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-francesco-davanti-presepe-ges-non-va-mai-imposto-forza-1205853.html
Il prete ai bambini: "Babbo Natale non esiste". I genitori si vestono da elfi per protesta
In molti ricordano il momento in cui da bambini hanno capito che Babbo Natale non esisteva. Per alcuni è stata una scoperta alla quale sono arrivati da soli, anche se, più spesso, è toccato a un genitore o a un fratello disilludere una delle piccole magie infantili. Per i bambini di una chiesa di Antey-St-André, a Aosta, ad assolvere questo compito sono stati il prete e i catechisti, all'insaputa di mamma e papà, che non hanno reagito bene alla notizia.
Si legge sulla Stampa:
"Prima o poi tutti i bambini scoprono, amareggiati, che Babbo Natale non esiste, e che i regali non vengono portati magicamente su una slitta trainata da renne, ma sono comprati da mamma e papà. Certo, però, a rivelarne l’inesistenza non dovrebbe essere una figura esterna alla famiglia, come è successo nel nostro caso" dicono i genitori".
Le famiglie hanno deciso di travestirsi da elfi e attendere i fedeli all'uscita della messa per raccogliere firme, al fine d'interpellare direttamente il vescovo:
La petizione è nata per chiedere un incontro con il vescovo Franco Lovignana "affinché il comportamento del parroco don Zibigniew e dei catechisti venga valutato". "La raccolta firme è nata dal fatto che né il parroco, né i catechisti ci ascoltano - dice Davide Li Veli, tra i promotori -. I bambini hanno paura e vanno in chiesa perché li temono. Non riteniamo sia un metodo educativo per insegnare il catechismo".
Un catechista tenta invano di difendere il prete, imputando la colpa delle sue azioni a una "poca padronanza della lingua italiana del parroco, di origine polacca". Ma ai genitori la giustificazione non basta: "Perché intaccare quella grande forza dei bambini che è la fantasia? A ognuno il proprio ruolo".
Purtroppo questi sono i cattolici " adulti " cresciuti con l' insegnamento del catechismo del Vat2 . bella pensata!!!. jane
RispondiEliminaCerto... ma nemmeno si può pensare di favorire impunemente le condizioni perché la gente non lo conosca! Proporre Cristo è dovere del cristiano, non nasconderlo perché ogni autentico Cristiano ha ben presente che il primo dovere nei confronti del suo prossimo è quello di portarlo a Gesù tramite la Chiesa affinché ogni individuo raggiunga il fine ultimo della sua creazione: godere Dio Trino ed Unico in Paradiso per l'eternità! Ogni azione che prescinde o contraddice da questa premessa è in se stessa crudele e innaturale!
RispondiEliminaNon era per giustificarli, ma solo il prendere atto dello scombinamento che da tanti anni viene insegnato ai cattolici. Chiudere la stalla quando i buoi sono scappati è un po' tardi. Ma meglio tardi ( se ne avranno il coraggio ) che mai. jane
RispondiEliminaPropongo la fucilazione per questo prete malvagio. Egli ha bestemmiato San Babbo:è reo di morte. Plotone elfi: puntat mirat fuoco!
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