“La luce che manca” – una lettera di Carla D’Agostino Ungaretti
Caro Direttore,
dopo aver letto, il mattino dopo la sua pubblicazione, l’articolo del Prof. Viglione “La luce che manca”, sento veramente il bisogno di piangere sulla sua e sulla tua spalla, perché sono una cattolica “bambina”,apostolica, romana fino al midollo, attaccata visceralmente alla sua“Mater et Magistra”, che vede questa sua Madre perdere lucidità e forze al pari di una madre terrena che si avvicina alla fine della vita.
E come una figlia devota e affezionata non può non provare un grande dolore nell’assistere all’inevitabile decadenza fisica della propria madre terrena – che ricordava così come ella era stata durante la propria infanzia, e cioè bella, forte, sana e sicuro punto di riferimento – così io non posso non provare un pari dolore nell’assistere impotente alla confusione che oggi regna nella Chiesa di Cristo.