ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 26 gennaio 2016

Indovina, indovinello..

Il 'caso' Francescani dell'Immacolata. Chi c’è dietro il dossier?


Scrive Suor Nunzia Pia Lombardi: cadono le menzogne costruite ad arte! [qui]

Il dossier presentato in procura, per la stessa ammissione dell’avvocato Sarno, non è stato preparato dall’incaricato della Santa Sede. Chi l’ha preparato e chi l’ha consegnato al commissario? Intanto Suor Nunzia Pia Lombardi, con dolore, si sente in dovere di smentire la sua famiglia (padre e sorella) che nei giorni scorsi ha rilasciato in TV alcune pesanti dichiarazioni. La religiosa è certa che una sorta di coordinatore contattava ex frati, ex suore e famiglie di questi, per raccogliere accuse contro Padre Stefano. 

TESTIMONIANZA DI SUOR NUNZIA PIA LOMBARDI 

Con dolore, ma nella consapevolezza di non fare altro che assolvere un mio dovere di coscienza, mi accingo a scrivere questa testimonianza per smentire quanto i miei familiari, attraverso i media, stanno diffondendo sull’Istituto religioso a cui appartengo, distorcendo la verità dei fatti e presentando un quadro assolutamente negativo della vita religiosa da me vissuta in esso ormai da tanti anni.

Sono entrata tra le Suore Francescane dell’Immacolata nel 1995, ho ormai 20 anni di vita religiosa e sono felice della scelta fatta e del carisma francescano-mariano che contraddistingue il mio Istituto. 

Come è emerso dalle interviste rilasciate da mio padre e mia sorella nel corso di alcune programmi televisivi trasmessi nei mesi scorsi dalla RAI (Rai 2: “Fatti Vostri”, 9 novembre 2015; RAI 1: “La via in diretta”, 1° e 14 dicembre 2015), i miei familiari non hanno condiviso la mia scelta vocazionale. Ma pur esprimendomi i motivi per cui, secondo loro, avrei dovuto abbandonare l’Istituto, essi hanno sempre ragionevolmente rispettato la mia decisione di rimanere in esso. Nonostante la disapprovazione della mia scelta, fra me e la mia famiglia c’è stato sempre un rapporto sereno e cordiale. Sono perciò rimasta molto sorpresa della loro attuale presa di posizione e sono convinta che essi siano pilotati da altre persone. Ciò posso affermarlo con cognizione di causa perché, quando circa un anno fa ho trascorso un lungo periodo in famiglia, ho potuto constatare personalmente che una persona, una sorta di “coordinatore”, contattava ex frati, ex suore e famiglie di questi per la raccolta di accuse contro il nostro Fondatore, Padre Manelli, e contro il nostro Istituto di suore. 

Mi preme affermare, con piena libertà e sincerità che: 

Non sono affatto oppressa o forzata ad agire contro la mia volontà dalle mie superiore; sono rimasta e continuo a rimanere nell’Istituto senza costrizione o plagio e, se avessi voluto, avrei potuto chiedere di abbandonarlo per mia libera scelta, senza alcuna pressione o difficoltà! 

Non corrisponde a verità ciò che è stato detto dai miei familiari riguardo alla possibilità di avere visite e cure mediche: ogni volta che si è manifestata la necessità di ricorrere al medico o di fare qualche esame specifico è stato sempre possibile farlo, per me come per tutte le mie consorelle. 

Le affermazioni riguardo a una certa signora, madre di una consorella, che mi avrebbe visto piangere alla cerimonia della mia entrata nella nostra Casa di contemplazione di Alassio e che, anche se non è stata indicata per nome, ho potuto facilmente identificare, sono assolutamente false per il semplice motivo che essa non era presente all’evento! È falso, inoltre, che io l’avrei supplicata al telefono di aiutare me e le mie consorelle ad uscire. Non avevo nessuna necessità di essere liberata: da chi? da che cosa? Se avessi voluto uscire non mi sarei rivolta di certo a lei, ma alle mie superiore. 

La mia esperienza negli Stati Uniti come missionaria, e poi in clausura come contemplativa, è stata motivata dall’accoglienza benevola da parte delle mie superiore dei miei desideri e aspirazioni, e non da alcun oscuro motivo, come è stato fatto intendere nell’intervista, perché sono stata io a farne richiesta alle mie superiore. 

Con profondo dispiacere ho dovuto contraddire la mia famiglia, ma non ho potuto tralasciare di scrivere per offrire la veritiera versione dei fatti che mi riguardano e che solo io, e non altri dall’esterno, posso attestare avendone esperienza diretta. 

Concludo chiedendo ai lettori di buona volontà di unirsi alla mia preghiera all’Immacolata, Mediatrice di tutte le grazie, affinché cessi presto questa terribile guerra mediatica e ogni questione venga ricondotta nelle sedi competenti, ove si dovrà far emergere finalmente la verità. 

Sr. Maria Nunzia Pia Lombardi

chiesaepostconcilio.blogspot.it
http://associazionemadonnaumiltapistoia.blogspot.it/2016/01/il-caso-francescani-dellimmacolata-chi.html

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