Più immigrati meno figli. Ce lo chiede la UE – ed El Papa.
“L’Italia deve prendere spunto dalla Germania e colmare la discrepanza che ci divide dai tedeschi. L’accordo odierno è solo l’ultimo passo dopo il Jobs Act e La Buona Scuola per riformare radicalmente il nostro sistema”, secondo la Giannini. E ha dipinto, con la Wanka, una società completamente nuova: “Non ci sarà più spazio per la famiglia come la intendiamo oggi. La flessibilità induce le persone a spostarsi individualmente, il modello di famiglia a cui siamo abituati, che rappresenta stabilità e certezze, non esisterà più”. E ancora: “Dobbiamo tendere sempre più verso un modello americano, in cui la flessibilità, che è sinonimo di precariato, è la base di tutto il sistema economico”.
Ma è davvero strano che tutti i presenti abbiano mal inteso i discorsi delle due dementi. Nel resoconto più completo che ho trovato (su un sito di insegnanti), la Giannini ha annunciato giuliva: “L’Italia sta attuando le riforme sul mercato del lavoro che la Germania ha attuato oltre 10 anni fa con il governo Schroeder. Ci stiamo rimettendo al passo coi tempi e stiamo eliminando i nostri punti deboli”. Le riforme Hartz, quelle della precarizzazione della forza-lavoro poco produttiva, a cui vengono assegnati mini-jobs con mini-salari da 480 euro al mese.
“Flessibilità significa precariato, che non è sinonimo di malessere”, ha continuato la Giannini. “Dobbiamo abituarci all’idea di un mondo impostato su un modello di economico di stampo americano, dove ilprecariato è la norma. Dobbiamo abituarci a vite con meno certezze immediate, fatte da persone che si spostano continuamente e dobbiamoincentivare i loro movimenti“.
“Le persone, in primis i genitori, si devono poter spostare individualmente e per questo il nucleo famigliare non avrà più la funzione di stabilità sociale che ha avuto per la mia generazione”.
“Le vite degli italiani, le nostre vite, stanno andando incontro a enormi cambiamenti, figli della globalizzazione e delle riforme messe in atto per starle al passo. Vite più precarie lavorativamente e affettivamente, in cui il successo economico di un Paese, come nel caso tedesco, non si traduca in aumento della natalità o della stabilità individuale e sociale. Sarà sempre più difficile creare una propria famiglia stabile e prendersi cura dei propri figli”.
Ovviamente è stato obiettato che in questo splendido nuovo ordine precario e nomade, sparita la famiglia, crollerà la natalità: nei due paesi, Italia e Germania, che hanno una demografia già collassata. Entrambi i paesi hanno un tasso di natalità di 1,2 figli per coppia, il che significa l’estinzione delle rispettive nazioni per la fine del secolo. Qui è intervenuta l’altra giuliva, la Wanka, che ha giulivamente comunicato: “In dieci anni la popolazione tedesca si è ridotta del 22 per cento. L’unico settore in cui la produttività è diminuita è quello dei figli”.
In dieci anni riduzione del 22 per cento. In venti, del 40. In trenta, del 70 per cento o giù lì. Ma la “competitività tedesca” verrà mantenuta, anzi potenziata: sempre meno lavoratori, sempre più prodotti manifatturati a basso costo. In una Germania senza più tedeschi. E’ per questo, ha spiegato la Wanka tutta allegra, che stiamo importando centinaia di migliaia, anzi milioni di immigrati. ““i nuovi arrivi hanno una precisa funzione economica, perché vanno a inserirsi all’interno di uno spazio lasciato vuoto”.
Quindi è proprio questo che hanno detto. Le loro parole, che certamente ripetono ad orecchi istruzioni dalle due sceme ricevute, coincidono troppo bene con l’accelerazione del progetto mondialista che vediamo in corso: accelerazione della destabilizzazione in Medio Oriente, trattati transatlantici fatti ingollare a forza agli occidentali delle due sponde, Israele, Katar e Arabia Saudita inseriti a forza nella NATO (1), Israele di fatto inserita nella Unione Europea insieme alla Turchia (fine dei visti d’entrata per 80 milioni di loro), con l’accettazione da parte di Berlino e quindi Bruxelles del dispotismo ottomani ed incivile, anti-europeo che Erdogan sta instaurando. E’ la fine d’Europa, della civiltà europea con le sue articolazioni nazionali, le sue culture diverse e tuttavia unificate dal cristianesimo. Ed è impressionante vedere con quanto tempismo “El Papa” appoggia, anzi consacra – fra gli applausi dei media e dei politici progressisti – questo progetto mondialista (parodia dell’universalità cristiana) : l’inondazione di musulmani sarà un bene per nonna Europa”, la renderà “feconda”. Ma non è preoccupato, “Francesco” , che vi scompaia il cristianesimo? Nient’affatto. Come ha spiegato Eugenio Scalfari – il suo interprete autorizzato – qualche sera prima al Teatro Eliseo, “Questo è il primo Papa che ha detto che Dio è uno, e non è di nessuno. I cristiani sono una delle confessioni”.
Il Papa del G.A.D.U
Il sogno massonico si realizza: un Papa a capo della religione generale per il mondo, de-sacramentata, quella del Dio generico, il Grande Architetto dell’Universo, buono (loro credono) per eternizzare il sistema terminale.
Già “L’Osservatore Romano” ha pubblicato lo scorso 26 aprile, un importante articolo per la svolta in corso, intitolato “Il disagio dei monoteismi” , a firma Marco Vannini, studioso della mistica ma su posizioni gnostiche.
Sul giornale della ex Santa sede, Vannini sostiene ed esalta la tesi (tipicamente massonico-gnostica) “che i monoteismi, tutti, in testa il giudeocristianesimo, sono per essenza esclusivi e violenti nei confronti di ogni altro credo, all’opposto degli antichi politeismi, per essenza pacifici”. E continua:
“In un tempo di rinnovata violenza in nome di Dio, una vera tolleranza religiosa, capace di riconoscere la relatività senza scivolare nella banalità, può sussistere solo superando la distinzione mosaica tra vera e falsa religione (…) “Nel nostro mondo globalizzato la religione può trovare posto solo come ‘religio duplex’, ovvero religione a due piani, che ha imparato a concepirsi come una tra le tante.(…) Siccome, nonostante la globalizzazione, non ci sarà mai un’unica religione, un’unica verità, un unico Dio, la ‘religio duplex’ è quella che permette di restare uniti e solidali nel comune destino umano”. (2)
Non è forse questa la religione di El Papa? Ostile ai cattolici, “chiusi farisaici” legati alla dottrina, alla “verità” che va superata in nome della “carità”. E del business che deve restare “efficiente” per il capitale globale. Infatti, ha detto Scalfari “Oggi questa questione è di un’importanza enorme”, ed è appunto nel senso indicato da Wanka: inserire nuovi arrivati nel sistema produttivo tedesco, il più efficiente. Francesco e Wanka uniti nella lotta per il governo mondiale. Voluto dal capitalismo terminale, che ha una fretta eccezionale di questi tempi.
Far durare il capitalismo terminale
Le due sceme infatti – orecchiando quel che è stato loro ordinato – hanno stilato un Progetto singolare: quello di trasformare in Utopia desiderabile un sistema economico non sostenibile – quello della deflazione e del debito impagabile – che loro hanno creato. Rendere permanente, eterno, il Capolinea dei Creditori che hanno perseguito con tanta “efficienza” la massima retribuzione del Capitale, fino all’usura, da svuotare i paesi dalle popolazioni di lavoratori dell’europa, qualificati perché preparati da un civiltà che fino a ieri fu industriale, ma nutrita di una cultura più antica e più alta, e innervata di cristianesimo, illudendosi di sostituirli con negri e islamici, senza qualificazione alcuna, e senza alcuna “etica del lavoro”, perché anche quella – come tutti gli elementi della civiltà – è un lascito cristiano.
Nulla di meglio che riportare quel che mi ha scritto l’amico Gianluigi Marletta:
“Ecco cosa ci preparano i poteri forti.
“L’aspetto positivo dei nostri governanti è che non si nascondono più nelle loro dichiarazioni (non ne hanno più bisogno). La ministra Giannini spiega che: nella società futura NON ci sarà più spazio per la famiglia perché tutti dobbiamo abituare di essere sballottati per i continenti a cercare lavoro; visto che gli europei neo-schiavi non faranno più figli, dovremo riempire il nostro paese di migranti. Ecco fatto! Capite a cosa sono serviti femminismo, rivoluzione sessuale, gender, immigrazione selvaggia e destabilizzazione di interi continenti? Dovete essere precari, anaffettivi, migranti perenni. Parola di ‘ministra’ della Repubblica”.
Eh sì: tutte le goie dell’edonismo libertario si sono rovesciate nella neo-schiavitù. Il nomade anaffettivo avrà pur sempre la pornografia per consolarsi mentre si sballotta da continente a continente a cercare lavoro. La fine della famiglia, sogno del Capitalismo terminale – e di Satana – è finalmente realizzato.
Il punto (piccolo insignificante) è che questa “civiltà” di satana che rende i vostri figli schiavi nomadi e masturbatori, non è, semplicemente, sostenibile. E loro la vogliono rendere eterna, gli usurari. Si fanno aiutare da El Papa. Ma fallirà “per le sue stesse contraddizioni”; come fu già il sovietismo.
Lo mette in chiaro Ettore Gotti Tedeschi, economista, che è stato per breve tempo “Il banchiere del Vaticano” (prima di essere espulso: non vogliono cattolici nella Santa Sede di Bergoglio)
Sulle soluzioni della ministra tedesca Wanka, Gotti Tedeschi dice:
“Le considerazioni di Wanka sono insostenibili. L’”accoglienza” reale, benefica, [di tanti immigrati] si può realizzare solo in condizioni di equilibrio economico, non di grave crisi – come quella attuale – che aggraverà il modello stesso di accoglienza. L’integrazione vuole investimenti altissimi, e le risorse non ci sono; andranno perciò sottratte alle spese per la sanità e pensioni degli anziani. Quello che non capiscono questi burocrati è che le soluzioni da loro prospettate provocheranno una rivoluzione epocale, sociale, culturale e politica. Vedrete alle prossime elezioni quali partiti prenderanno il potere in Europa…
Già: i partiti “populisti, xenofobi”, che stanno crescendo. E contro questo progetto. Il sistema terminale li reprimerà con tutti i mezzi, anche violenti, e provocherà lo scontro.
Gotti Tedeschi: “Se si vuole esser pragmatici, si facciano anche i conti. Quanti immigrati sono necessari per compensare il gap di popolazione ( senza vere soluzioni economiche ) ? diciamo, solo per l’Italia, dieci milioni? Ma se è vero, se è vero che per risolvere la crisi economica europea sono necessari una cinquantina di milioni di emigrati, abbiamo capito finalmente cosa stanno progettando i governanti europei, magari con l’appoggio della Autorità morale? Mah!”.
“Il problema che questi vogliono risolvere è dovuto proprio alle politiche malthusiano-ambientalistiche avviate negli anni ’70 quando si varò il Nuovo Ordine Mondiale, dove sempre grazie alle politiche anti-natalità degli anni ’70, si avviò la crisi economica che oggi qualcuno vuol risolvere con le politiche di immigrazione. In pratica si vuole risolvere gli effetti (e non le cause) agendo proprio sugli effetti. Per capire, basterebbe andarsi a rileggere quello che l’Oms (Organizzazione Mondiale Sanità) scriveva nel 1992, invitando ad occuparsi di chi è sano e produttivo (e non di chi è anziano e malato), lasciando intendere che l’immigrato ha questi caratteri. Il direttore generale Oms (Hiroschi Nakaijama) spiegava anche che l’etica cristiana non poteva più esser applicata in futuro. Non mi meraviglia pertanto neppure la considerazione che “ non ci sarà più spazio per la famiglia come la intendiamo oggi”. E’evidente che uno dei veri obiettivi è proprio la distruzione della famiglia (cristiana) che educa i figli soggettivamente, sottraendoli alla educazione omogenea “di Stato” voluta dalla cultura gnostica.
“Si pensi solo alla difficoltà che sta rivelandosi nella “integrazione europea” per la dfferenza di visione protestante e cattolica!”. Integrare in questa anche i musulmani a milioni, e di colpo, sarebbe come ripetere l’errore di “quando è stato fatto l’Euro, con lo stesso superficiale approccio usato a fine anni ’90, questa volta dal punto di vista socio competitivo. Scusatemi se riaffermo che il nostro problema vero è l’inadeguatezza della nostra classe dirigente politica (e religiosa). Amen”.
Amen.”
Note
- “La Nato si allarga ancora. Dopo l’espansione a est, l’Alleanza Atlantica estende il numero dei “paesi osservatori partner” guardando al medio oriente. Dopo Israele, anche Giordania, Qatar, Bahrein e Kuwait disporranno di una sede permanente all’interno del quartier generale dell’Alleanza a Bruxelles. L’annuncio, ritardato dalle negoziazioni turco-israeliane, è stato dato il 4 maggio scorso, in occasione dell’entrata in carica del nuovo Comandante supremo alleato in Europa (SACEUR), il generale Curtis M. Scaparrotti. E’ questo un modo per aggirare la clausola di mutua difesa che obbliga tutti gli alleati a intervenire in caso di necessità. La Nato apre così la porta a nuovi scenari catastrofici per l’Europa e il mondo.
- Si vedahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/05/04/non-ce-piu-religione-a-losservatore-romano-non-piacciono-i-monote
http://www.maurizioblondet.it/piu-immigrati-meno-figli-ce-lo-chiede-la-ue-ed-el-papa/
Un futuro radioso: eterni precari e famiglia a tocchi. Poi, la tardiva censura
Huffington Post fa sparire dal web il testo di una conferenza stampa in cui la ministra Giannini e la sua omologa tedesca Wanka dipingono il futuro dell’Europa: una nazione di nomadi sradicati e con famiglie e lavoro precari. Ma ormai la frittata era fatta e ne hanno già parlato in diversi.
di Paolo Deotto
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Stavolta qualcuno al Minculpop si deve essere arrabbiato e ha ingiunto all’Huffington Post di far sparire un articolo un po’ troppo compromettente. Oppure si tratta di una sottilissima astuzia: le sparo grosse, le lascio in rete per un ventiquattr’ore e intanto il popolo bue assorbe la prima pillola del futuro plumbeo che gli si sta preparando e digerisce … ma non vorremmo nemmeno far credito di troppa astuzia ai quattro beoti che ci governano, camerierini obbedienti di poteri ben più grandi di loro.
Sta di fatto che se provate a cliccare su questo link, http://www.huffingtonpost.it/luca-steinmann/sulla-formazione-professionale-litalia-diventera-come-la-germania_b_9836010.html , non arrivate da nessuna parte, oppure si appare un messaggio come questo:
Sull’Huffington Post erano riportate interessanti dichiarazioni della ministra Stefania Giannini, che secondo il macabro umorismo di regime è colei che presiede all’istruzione, e della sua omologa tedesca, la signora Johanna Wanka, dopo l’accordo italo-tedesco sull’istruzione professionale.
Riportiamo alcuni stralci significativi, salvati dall’articolo che Huffington Post ha fatto evaporare:
“Flessibilità significa precariato, che non è sinonimo di malessere” continua la Giannini. “Dobbiamo abituarci all’idea di un mondo impostato su un modello di economico di stampo americano, dove il precariato è la norma. Dobbiamo abituarci a vite con meno certezze immediate, fatte da persone che si spostano continuamente e dobbiamo incentivare i loro movimenti”. Un concetto, questo, che la Ministra riprende da Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, che intervistato dall’Espresso ha spiegato come il modello sociale a cui si debba tendere sia quello statunitense, nel quale “bisognerebbe tassare tutto ciò che è immobile e detassare tutto ciò che è dinamico”.
Come spiegato dalla Ministra Wanka, però, tale modello non è esente da problemi. “Il nostro successo economico non si è tradotto in una alta produttività di figli. In 10 anni la Germania ha perso il 22 per cento della propria popolazione. In questi termini l’arrivo dei migranti ha una funzione economica specifica. Cioè quella di occupare quella fascia lavorativa lasciata vuota dalla crisi demografica e che una volta era occupata dalle imprese a direzione famigliare”.
I migranti hanno dunque una funzione sostitutiva rispetto all’ormai estinto modello economico fondato sulla famiglia. Anche in Italia dovrà essere così. “La famiglia come l’abbiamo conosciuta esisterà sempre meno” spiega la Ministra Giannini. “le persone, in primis i genitori, si devono poter spostare individualmente e per questo il nucleo famigliare non avrà più la funzione di stabilità sociale che ha avuto per la mia generazione”.
Riassumendo, il regime dà per scontato che il lavoro precario divenga la norma. In fondo, basta parlare di “flessibilità” anziché di precariato e si toglie quella brutta sensazione di essere, appunto, precari. Invece essere “flessibili” è quasi affascinante.
Comunque, precari o flessibili che sia, il risultato è sempre quello di ridurre i lavoratori, ossia la stragrande maggioranza delle persone normali (escludiamo gli straricchi, i politici di professione e quanti vivono di attività criminose) a un esercito in eterna balia di un dio spietato, il “mercato”, che li può portare qua e là, dove il lavoro si trovi, ossia dove si possa mangiare.
Un nuovo popolo di nomadi, ovviamente, è per definizione instabile e quindi la famiglia, finora sinonimo di stabilità e di sicurezza, è da rivedere.
“La famiglia come l’abbiamo conosciuta esisterà sempre meno” afferma con candore la Giannini.
Insomma, rassegniamoci, perché le persone, in primis i genitori, “si devono poter spostare individualmente e per questo il nucleo famigliare non avrà più la funzione di stabilità sociale che ha avuto per la mia generazione”.
Certo, c’è un problemino ulteriore: la famiglia già fa pochi figli, e la famiglia nomade, o meglio la famiglia spezzettata dal nomadismo, ne farà ancor di meno. Ma ecco la soluzione: i fantastici migranti! Loro i figli li fanno e vanno così a coprire i vuoti.
Tutto ciò e roba da pazzi, dite voi? Beh, avete ragione, è roba da pazzi.
Prima dell’autocensura dell’Huffington Post però hanno fatto in tempo a incazzarsi un pochino alcuni personaggi.
Citiamone due: l’economista Ettore Gotti Tedeschi (clicca qui) che sottolinea il punto più importante: “E’evidente che uno dei veri obiettivi è proprio la distruzione della famiglia (cristiana) che educa i figli soggettivamente, sottraendoli alla educazione omogenea “di Stato” voluta dalla cultura gnostica” e il comunista “duro e puro” Marco Rizzo (clicca qui) che chiude il suo intervento con questa frase: “Esiste il modello della globalizzazione capitalistica che assegna all’Italia un ruolo meno che da comprimario e il fatto che questa affermazione sia stata fatta da una persona che arriva dalla Scelta Civica di Monti, cioè “un quadro intermedio” di quell’apparato di potere dell’Unione europea e della Bce, dà l’idea che ormai siano anche senza vergogna. E’ l’amara verità”.
Ne parla anche Il Giornale (clicca qui) che riporta, oltre ai deliri sul precariato eterno, pardon “flessibilità”, un maldestro tentativo della Giannini di correggere il tiro dopo le gravissime affermazioni sulla famiglia.
Infine vi consigliamo comunque di leggere l’intervista dell’Espresso a Filippo Taddei (clicca qui), responsabile economia del PD. È una lettura istruttiva, soprattutto nel finale, dove il giovane leone di Renzi spiega che il compito dei politici è indirizzare e convincere il popolo bue, che è ovviamente stanco di politiche distruttive e di esperimenti socio-economici fatti sulla pelle dei più deboli.
Chiaro, no? Il politico non è più colui che dovrebbe curare il bene del popolo che lo ha eletto. No, è il portatore di verità assolute da far capire al popolo. Che deve obbedire. È confortante.
Concludendo: non sappiamo le vere ragioni del “pubblica e poi cancella” dell’Huffington Post, né ci interessano più di tanto. Sta di fatto che per una volta ci troviamo d’accordo con un comunista, Rizzo, laddove dichiara che ormai i servi dei poteri forti sono ormai senza vergogna, e siamo mille volte d’accordo con Gotti Tedeschi che, tra l’altro, sottolinea che la distruzione del modello cristiano di famiglia è uno degli scopi dell’attuale politica. E, aggiungiamo, che la dissennata politica di accoglienza di immigrati non ha solo lo scopo di colmare i vuoti demografici, ma ha anche lo scopo di cancellare del tutto l’identità dell’Europa cristiana.
Queste folli politiche sono promosse e nobilitate dal regime, che le copre con la melassa dell’accoglienza e della misericordia. Un bell’avvenire: precari, nomadi, scristianizzati.
Se avete voglia di chiudere male la giornata, andate a leggervi le dichiarazioni di Bergoglio, al quale è stato appena assegnato il “Premio Carlo Magno”, come riconoscimento dei suoi meriti nella difesa dei “valori dell’Europa” (clicca qui).
Con questo bel quadretto, dire che siamo governati dal diavolo è eccessivo? No. E il diavolo va combattuto, con ogni mezzo.
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Stavolta qualcuno al Minculpop si deve essere arrabbiato e ha ingiunto all’Huffington Post di far sparire un articolo un po’ troppo compromettente. Oppure si tratta di una sottilissima astuzia: le sparo grosse, le lascio in rete per un ventiquattr’ore e intanto il popolo bue assorbe la prima pillola del futuro plumbeo che gli si sta preparando e digerisce … ma non vorremmo nemmeno far credito di troppa astuzia ai quattro beoti che ci governano, camerierini obbedienti di poteri ben più grandi di loro.
Sta di fatto che se provate a cliccare su questo link, http://www.huffingtonpost.it/luca-steinmann/sulla-formazione-professionale-litalia-diventera-come-la-germania_b_9836010.html , non arrivate da nessuna parte, oppure si appare un messaggio come questo:
Sull’Huffington Post erano riportate interessanti dichiarazioni della ministra Stefania Giannini, che secondo il macabro umorismo di regime è colei che presiede all’istruzione, e della sua omologa tedesca, la signora Johanna Wanka, dopo l’accordo italo-tedesco sull’istruzione professionale.
Riportiamo alcuni stralci significativi, salvati dall’articolo che Huffington Post ha fatto evaporare:
“Flessibilità significa precariato, che non è sinonimo di malessere” continua la Giannini. “Dobbiamo abituarci all’idea di un mondo impostato su un modello di economico di stampo americano, dove il precariato è la norma. Dobbiamo abituarci a vite con meno certezze immediate, fatte da persone che si spostano continuamente e dobbiamo incentivare i loro movimenti”. Un concetto, questo, che la Ministra riprende da Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, che intervistato dall’Espresso ha spiegato come il modello sociale a cui si debba tendere sia quello statunitense, nel quale “bisognerebbe tassare tutto ciò che è immobile e detassare tutto ciò che è dinamico”.
Come spiegato dalla Ministra Wanka, però, tale modello non è esente da problemi. “Il nostro successo economico non si è tradotto in una alta produttività di figli. In 10 anni la Germania ha perso il 22 per cento della propria popolazione. In questi termini l’arrivo dei migranti ha una funzione economica specifica. Cioè quella di occupare quella fascia lavorativa lasciata vuota dalla crisi demografica e che una volta era occupata dalle imprese a direzione famigliare”.
I migranti hanno dunque una funzione sostitutiva rispetto all’ormai estinto modello economico fondato sulla famiglia. Anche in Italia dovrà essere così. “La famiglia come l’abbiamo conosciuta esisterà sempre meno” spiega la Ministra Giannini. “le persone, in primis i genitori, si devono poter spostare individualmente e per questo il nucleo famigliare non avrà più la funzione di stabilità sociale che ha avuto per la mia generazione”.
Riassumendo, il regime dà per scontato che il lavoro precario divenga la norma. In fondo, basta parlare di “flessibilità” anziché di precariato e si toglie quella brutta sensazione di essere, appunto, precari. Invece essere “flessibili” è quasi affascinante.
Comunque, precari o flessibili che sia, il risultato è sempre quello di ridurre i lavoratori, ossia la stragrande maggioranza delle persone normali (escludiamo gli straricchi, i politici di professione e quanti vivono di attività criminose) a un esercito in eterna balia di un dio spietato, il “mercato”, che li può portare qua e là, dove il lavoro si trovi, ossia dove si possa mangiare.
Un nuovo popolo di nomadi, ovviamente, è per definizione instabile e quindi la famiglia, finora sinonimo di stabilità e di sicurezza, è da rivedere.
“La famiglia come l’abbiamo conosciuta esisterà sempre meno” afferma con candore la Giannini.
Insomma, rassegniamoci, perché le persone, in primis i genitori, “si devono poter spostare individualmente e per questo il nucleo famigliare non avrà più la funzione di stabilità sociale che ha avuto per la mia generazione”.
Certo, c’è un problemino ulteriore: la famiglia già fa pochi figli, e la famiglia nomade, o meglio la famiglia spezzettata dal nomadismo, ne farà ancor di meno. Ma ecco la soluzione: i fantastici migranti! Loro i figli li fanno e vanno così a coprire i vuoti.
Tutto ciò e roba da pazzi, dite voi? Beh, avete ragione, è roba da pazzi.
Prima dell’autocensura dell’Huffington Post però hanno fatto in tempo a incazzarsi un pochino alcuni personaggi.
Citiamone due: l’economista Ettore Gotti Tedeschi (clicca qui) che sottolinea il punto più importante: “E’evidente che uno dei veri obiettivi è proprio la distruzione della famiglia (cristiana) che educa i figli soggettivamente, sottraendoli alla educazione omogenea “di Stato” voluta dalla cultura gnostica” e il comunista “duro e puro” Marco Rizzo (clicca qui) che chiude il suo intervento con questa frase: “Esiste il modello della globalizzazione capitalistica che assegna all’Italia un ruolo meno che da comprimario e il fatto che questa affermazione sia stata fatta da una persona che arriva dalla Scelta Civica di Monti, cioè “un quadro intermedio” di quell’apparato di potere dell’Unione europea e della Bce, dà l’idea che ormai siano anche senza vergogna. E’ l’amara verità”.
Ne parla anche Il Giornale (clicca qui) che riporta, oltre ai deliri sul precariato eterno, pardon “flessibilità”, un maldestro tentativo della Giannini di correggere il tiro dopo le gravissime affermazioni sulla famiglia.
Infine vi consigliamo comunque di leggere l’intervista dell’Espresso a Filippo Taddei (clicca qui), responsabile economia del PD. È una lettura istruttiva, soprattutto nel finale, dove il giovane leone di Renzi spiega che il compito dei politici è indirizzare e convincere il popolo bue, che è ovviamente stanco di politiche distruttive e di esperimenti socio-economici fatti sulla pelle dei più deboli.
Chiaro, no? Il politico non è più colui che dovrebbe curare il bene del popolo che lo ha eletto. No, è il portatore di verità assolute da far capire al popolo. Che deve obbedire. È confortante.
Concludendo: non sappiamo le vere ragioni del “pubblica e poi cancella” dell’Huffington Post, né ci interessano più di tanto. Sta di fatto che per una volta ci troviamo d’accordo con un comunista, Rizzo, laddove dichiara che ormai i servi dei poteri forti sono ormai senza vergogna, e siamo mille volte d’accordo con Gotti Tedeschi che, tra l’altro, sottolinea che la distruzione del modello cristiano di famiglia è uno degli scopi dell’attuale politica. E, aggiungiamo, che la dissennata politica di accoglienza di immigrati non ha solo lo scopo di colmare i vuoti demografici, ma ha anche lo scopo di cancellare del tutto l’identità dell’Europa cristiana.
Queste folli politiche sono promosse e nobilitate dal regime, che le copre con la melassa dell’accoglienza e della misericordia. Un bell’avvenire: precari, nomadi, scristianizzati.
Se avete voglia di chiudere male la giornata, andate a leggervi le dichiarazioni di Bergoglio, al quale è stato appena assegnato il “Premio Carlo Magno”, come riconoscimento dei suoi meriti nella difesa dei “valori dell’Europa” (clicca qui).
Con questo bel quadretto, dire che siamo governati dal diavolo è eccessivo? No. E il diavolo va combattuto, con ogni mezzo.
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