“Una volta qui c’era acqua”. Segno dell’Ora?
I volontari israeliani hanno aiutato la famiglia a ripulire i pozzo. In uno, hanno trovato delle bombe di mortaio inesplose, lasciate lì apposta. Hanno visitato Umm al-Jamal, dove rampolla una sorgente naturale che i beduini usano per le loro mucche. I pastori stanno costruendo un muretto in pietra attorno, per proteggere la fonte. Ma il governo civile ha già comunicato che lo distruggerà la settimana prossima, perché è illegale”. Al ritorno, trovano che i soldati hanno arrestato il figlio di Abu Sager, e l’hanno tenuto in manette per ore. Ha costruito una canalizzazione, che è illegale. Chi prova a stendere tubature, è punito. Ad Al-Hadidiya le 14 famiglie sono senz’acqua.
E’ l’acqua del Giordano in cui Giovanni battezzò Gesù, e quella del lago di Tiberiade, sole fonti di acqua dolce nella terra santa. Israele la sta accaparrando tutta per sé, accelerando la persecuzione della sete contro i palestinesi, per obbligarli ad andarsene.
Nessuno ignora che per i musulmani, questo è un Segno dell’Ora. “Allâh susciterà i popoli di Gog e Magog che irromperanno da ogni altura. Le loro avanguardie passeranno per il lago di Tibériade e ne berranno tutta l’ acqua. Quando le loro retroguardie passeranno di là diranno: “ Una volta lì c’ era dell’ acqua”.
Perduta Aleppo, cosa farà Israele
La prevedibile caduta della strategica Aleppo, e la disfatta dei terroristi islamici sostenuti dall’Occidente, sono la causa delle accelerate mosse di Sion. Israele si sta affrettando – a rafforzare la sua occupazione illegale delle alture siriane del Golan, dove zampillano le fonti del Giordano – il Giordano che è già a secco, a tal punto che per alimentare il Lago di Tiberiade o mar di Galilea, i giudei devono pomparle meccanicamente verso l’alto. Puntano ad una spartizione del territorio siriano, al possesso delle fonti che dissetano tutta l’area, occupando il sud della Siria.
La manovra è condotta con la menzogna, e l’aiuto degli Stati Uniti. Il segretario alla Difesa Ashton Carter, visto che l’aviazione russa e e le truppe iraniane, hezbollah e siriane stanno facendo a pezzi Daesh ad Aleppo, ha dichiarato di punto in bianco: “La coalizione contro Daesh guidata dagli Usa cercherà l’occasione di attaccare questo gruppo nel sud siriano”: sapendo benissimo nel Sud i takfiri wahabiti hanno una presenza modesta, ma lì ci sono gli interessi cruciali israeliani.
Contemporaneamente, i terroristi di Al Nusra – loro sì presenti al Sud della Siria, e regolarmente ricoverati, quando feriti, negli ospedali israeliani – hanno cambiato nome, si chiamano Fronte Fatah al Chaam, ed hanno annunciato di ritirarsi dalle loro posizioni, il campo palestinese di YArmuk, dalla località di Howz al Yarmuk ad ovest di Deraa. Mettendosi sotto le bombe (o la protezione) dei bombardamenti annunciati da Ashton Carter. Lo stesso capo del Pentagono ha annunciato manovre congiunte “di grande estensione” tra l’esercito israeliano e quello americano nel Negev, al meridione della Palestina occupata – esercitazioni che simuleranno (attenzione!) combattimenti nelle zone residenziali e lanci di paracadutisti “dietro le linee”.
Nello stesso istante, il glorioso Tsahal ha deciso di aumentare il suo “aiuto umanitario” (mai sentito, da parte sua) fornito ai “siriani” – e come? Aprendo la frontiera del Golan occupato, di fronte alle regioni occupate dalle milizie takfire nel meridione siriano. Giusto adesso – guarda le coincidenze – un benefattore ebreo americano miliardario, Moti Kahana, ha desiderato fortemente che la sia associazione di aiuto ai rifugiati (Amalia, si chiama) possa allargare la sua attività umanitaria nel sud della Siria. In un’intervista ad Yediot Ahronot, Kahana ha confidato che uno degli obiettivi della sua organizzazione umanitaria è di stabilire una “zona di sicurezza” proprio là nella Siria del Sud, perché la sua organizzazione umanitaria possa profondervi la sua umanità. Tsahal sta esaminando la richiesta: ci sono dei problemi di sicurezza, e se l’armata di Sion darà il suo assenso, dovrà occuparsene…alla cosa parteciperà anche la Giordania (del resto, non può fare a meno delle acque del Giordano), nonché le milizie che hanno appena cambiato nome.
Non si capisce ancora se tutto questo simulare e dissimulare implichi una occupazione per procura, se Tsahal si limiterà a fornire sostegno e intelligence, o comporterà anche interventi diretti, magari bombardamenti mirati. Probabilmente è un’altra versione della tradizionale ambiguità militare sionista: come non ha mai detto di aver e le atomiche e contro chi è pronta a lanciarle, non sta dicendo ai russi e ad hezbollah se e come è pronta a combattere direttamente contro i caccia di Putin e le truppe iraniane, si limita a minacciarlo implicitamente. Certo è che saranno calde, le prossime settimane nel sud Siriano.
Gog e Magog
Da quel momento le profezie islamiche non sembrano d’aiuto. Esse suppongono che Gog e Magog assedino “il Profeta di Allâh Gesù”, dandolo come già tornato, nel monte di Tur (?); un Gesù combattente a fianco dei veri musulmani (resisto alla tentazione di vedervi i Russi…) “sarà assediato con i suoi compagni. In quel momento, un bue varrà per uno di loro più che cento dinari della votra epoca. Allora, il Profeta Gesù (alayhi salam) e i suoi compagni pregheranno Allâh l’ Eccelso che susciterà contro i loro nemici dei vermi che infesteranno i nasi delle mandrie. Questi vermi si attaccheranno ai loro colli e li divoreranno in un breve periodo di tempo. Essi cadranno contemporaneamente come un unico uomo”. (Muslim).
Chi sono Gog e Magog, questi saccheggiatori dei tempi ultimi? La prima fonte è in Ezechiele (38 339) che li dà per terribili devastatori finali di un popolo che abita tranquillo in terra d’Israele; nell’Apocalisse di Giovanni (20), “«Satana sarà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni, Gog e Magog».
Dunque sono “le nazioni”?
le nazioni dei tempi ultimi, quelle senza fede e senza nemmeno identità. Maometto li vide in visione e
temette per gli Arabi. Il Corano (sura Kahf) e vari hadit danno come luogo d’origine di Gog e Magog una vasta area caucasica dove, nel secolo ottavo, abitavano le tribù dei Khazari – che si convertirono all’ebraismo. Razza non semitica, è quella che oggi usurpa il nome e l’eredità di Israele? Un altro hadit parla di popoli le cui genti sono destinate all’inferno: ogni mille, 999. Solo una su mille sarà spiritualmente salva: e saranno tutti gente di “Gog e Magog”. Ciò ha fatto supporre a allo sceicco Imran Hosein, che ho avuto il piacere di ascoltare a Teheran, che Gog e Magog non sono una razza, un singolo popolo o un esercito, ma “la società globale” secolarizzata, armata e senza dio alcuno, la moltitudine plurima magari composta anche da fanatici, kamikaze e suicidi per uccidere musulmani, che sta devastando le risorse naturali e tutto divora, fidando solo della sua forza. Solo Allah può vincerli.
La sola altra allusione nel Corano è nella Sura Abiya, dove si tratta di una città che Allah distrusse, e i cui abitanti furono espulsi e a cui è stato bandito il ritorno nella città, fino al giorno in cui Gog e Magog saranno liberati e scatenati sulla terra santa, e berranno il Giordano, e poi il Tigri e l’Eufrate. Sappiamo che Roma vietò agli ebrei di abitare in Gerusalemme, ribattezzata Aelia Capitolina, e il divieto restò in vigore in epoca bizantina; e anche nella tradizione ebraica i pii si impegnano a non tornare in massa nella terra santa: è uno dei cinque giuramenti talmudici. Che è stato violato d al sionismo ateo militante, dal nome Israele dai khazari. Quello che ora asseta gli arabi. Par di scorgere una identità fra i khazari che sono tornati in massa e Gog e Magog. Lo sceicco Imran non esita a vederla.
“..Poi scenderanno sulla terra il Profeta di Allah e i suoi compagni sulla terra e non troveranno sulla terra un palmo se non coperto, puzzolente e in putrefazione”.
Sono le masse di cadaveri di Gog e Magog, che descrive anche Ezechiele. Fra le loro armi, che saranno tante che per mesi i sopravvissuti,invece del legno, si scalderanno con l’armamento.
“ Il Profeta di Allah e i suoi compagni pregheranno Allah ed Egli invierà uccelli con colli lunghi come cammelli che porteranno via tutto e getteranno tutto dove Allah vuole, poi Allah invierà la pioggia, e non ci casa di argilla o tende che la ostacoleranno, e si pulirà la terra fino a lasciarla come uno specchio» (Muslim 2937).
da è riservata agli israeliani. Il filmato è diventato virale e il soldato è stato sospeso
da è riservata agli israeliani. Il filmato è diventato virale e il soldato è stato sospeso
Stava giocando con i fratellini palestinesi su una strada riservata agli israeliani: così i militari hanno bloccata la bimba e le hanno sequestrato tutto.
Anwar è una bimba palestinese di 8 anni. Vive ad Hebron e con i suoi fratellini trascorre le giornate in strada a giocare in bicicletta. Ma Anwar non sa che il mondo dei bambini non è come quello degli adulti e che se ti dicono lì non puoi andare, non ci puoi andare per davvero. Ora, però, lo ha capito e sicuramente sulla al-Ibrahimi Sreet non spenderà più nemmeno un secondo della sua vita.
La bimba, infatti, stava giocando proprio su quella strada che dal 2012 è vietata aipalestinesi. Ma lei non lo sapeva e con tutta la sua spensieratezza si è messa a correre proprio su quell'asfalto. Un militare israeliano, vedendo la scena, si è subito avvicinato a lei e ha bloccato la sua corsa. Ma non solo. Dopo averle detto qualcosa, le ha sequestrato la bicicletta e l'ha buttata nel bosco.
La scena è stata ripresa dagli attivisti di B'Tselem, un'associazione che si occupa di promuovere e difendere i diritti umani nei territori occupati, che immediatamente hanno pubblicato il video su YouTube. Per la piccola Anwar la brutta vicenda si è conclusa con tanti pianti, un grosso spavento e senza la sua amata bici. Ma questa esperienza ha sicuramente arricchito la bimba, da oggi ha capito che il mondo dei grandi non è tutto rose e fiori.
Nel giro di qualche ora il video di Anwar è stato condiviso su tutti i social e il militari è stato sospeso dal servizio. (Guarda il video)
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