ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 26 novembre 2016

Forse Bergoglio ha fretta?



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La grande fragilità di papa Bergoglio dopo la sconfitta di Hillary Clinton (e di George Soros)

federicodezzani.altervista.org
Si è chiuso, senza gloria né echi, il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da papa Jorge Mario: il buon senso avrebbe consigliato al pontefice una pausa per riflettere sul sostanziale fallimento dell’Anno Santo. Il papa, invece, ha moltiplicato gli sforzi per blindare la svolta modernista impressa alla Chiesa: nuova creazione di cardinali a lui fedeli e concessione a tutti i sacerdoti della facoltà di assolvere l’aborto. Forse Bergoglio ha fretta, perché sa che il contesto internazionale che lo ha portato sul Soglio Petrino si è dissolto con l’elezione di Donald Trump. Breve indagine su come l’amministrazione Obama e George Soros hanno introdotto il gesuita argentino, in forte odore di massoneria, dentro le mura leonine.

Jorge Mario Bergoglio? La versione petrina di Barack Hussein Obama

Io ho paura solo dei cattivi cattolici!".

LA FEDE TRADITA DAL “POLITICAMENTE CORRETTO” 

Una volta chiesero a Santa Bernardette, la veggente di Lourdes: "Di che cosa hai paura? Del futuro, della guerra, della Russia?". La santa rispose, con la sua consueta, disarmante semplicità che si rifletteva dai suoi occhi innocenti che avevano visto la santa Vergine 18 volte: "Io non temo nulla di tutto questo; io ho paura solo dei cattivi cattolici!".

* * *
"La guerra, la peste, la fame so-no i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove sono, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palagi? Sono divenuti la spazzatura delle piazze e delle strade! Ma voi, o sacerdoti, perché non correte a piangere tra il vestibolo e l’altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perché non prendete lo scudo della fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, nelle piazze, in ogni luogo anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate che questa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che rompe l’ira di Dio e degli uomini? Queste cose dovranno inesorabilmente venire l’una dopo l’altra".
(S. Giovanni Bosco, sogno del 5 gennaio 1870, comunicato a Pio IX il 12 dello stesso mese) .



Ingenui a volte?

BURKE INCONTRA IL VEGGENTE DI ANGUERA. CUI PRODEST?


Figuriamoci se possiamo minimamente limitare la libertà di un cittadino straniero: come tanti viene a Roma e si fa i selfie (e pure un video) in Piazza San Pietro e lo posta su facebook. Fin qui siamo nella normalità, diciamo così.

Quello che, invece, diverge dalla ordinarietà e che costui si faccia fotografare con un Cardinale di Santa Romana Chiesa. O meglio: non è da tutti i pellegrini essere benevolmente accolti  da un Principe della Chiesa.

Qui però occorre precisare una ulteriore cosa: non si è trattato di un incontro casuale e fortuito lungo le strade della Città Eterna. Come dimostra la foto l’incontro è avvenuto al chiuso: una casa abbastanza decorosa quasi lussuosa(forse la abitazione romana del Porporato? Oppure proprio dentro al Vaticano?).

Eretico chi?

I buoni pastori non sono eretici

La lettera (qui) dei quattro Cardinali al Papa ha suscitato approvazione da più parti (v. La sintesi curata dal nostro blog). Tra gli altri, particolarmente sensibile si dimostra il mondo tedesco, dal quale sembravano provenire le istanze più avanguardiste del dibattito ecclesiale svoltosi in questi ultimi tre anni e che ha portato alla pubblicazione del documento papaleAmoris laetitia. L’articolo qui di seguito è apparso su Katholisch.de, cioè «il portale Internet della Chiesa cattolica tedesca», come si può leggere nella sezione “Impressum” del medesimo portale (qui).

Un gesto tardivo?



Il blog Chiesa e Postconclio pubblica oggi un articolo dal titolo Lettera a Benedetto XVI per la pubblicazione della parte restante del terzo segreto di Fatima, che traduce la missiva della giornalista Maike Hickson a Ratzinger, resa nota su OnePeteFive lo scorso 18 Novembre. Vediamo dunque un po' di far chiarezza.

Porta inferi

Eleison Comments CDLXXXIX
FIVE “DUBIA”Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  26 novembre 2016
Quattro cardinali obbligano un Papa a parlare -
Le sue profonde convinzioni provengono dal più profondo dell’Inferno.

Un’astuzia mefistofelica


Scacco matto?

Fiant dies eius pauci, et episcopatum eius accipiat alter (Sal 108, 8).


Pregare con queste parole ispirate dallo Spirito Santo: se non altro possiamo fare questo. Quando si ha di fronte un muro di gomma, a che serve protestare o argomentare? Quando dall’altra parte si evita sistematicamente di entrare nel merito delle questioni e ci si sottrae regolarmente al confronto dirottando il discorso su psicologismi stantii miranti a squalificare l’obiettore, tacciato di rigido, fariseo, insensibile e ottuso…? Quando l’interlocutore ha una mentalità idealistica e gnostica che pensa la realtà in termini di processo intrinseco alla storia, indipendente dal volere e dall’agire degli individui, consacrandolo con l’etichetta di Spirito Santo…? Quando tale individuo giustifica le sue aberrazioni come naturale maturazione di un concilio per molti aspetti controverso, le cui “aperture” avrebbero innescato un motus divenuto proprio con lui – vedi caso – in fine velocior…? Quando costui utilizza machiavellicamente tutto (comprese le opposizioni) a proprio vantaggio, perché per lui l’unica cosa che conta è raggiungere l’obiettivo, non importa con quali mezzi…?



venerdì 25 novembre 2016

Un mostro proveniente dall’Oriente

Quella profezia su Fatima 500 anni prima dalle Apparizioni



27 novembre Beata Margherita di Savoia, sposa esemplare, terziaria e poi monaca domenicana
e quella profezia su Fatima 500 anni prima dalle Apparizioni…
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La Beata Margherita di Savoia, da non confondere assolutamente con l’omonima regina d’Italia vissuta ben cinque secoli dopo, era imparentata con le principali famiglie reali d’Europa: suo padre era il conte Amedeo di Savoia-Acaja, mentre sua madre era una della sorelle di quel Clemente VII che durante il Grande Scisma si dichiarò papa ad Avignone.
Prima di arrivare alla profezia su Fatima, è importante conoscere alcuni passaggi inerenti alla figura, credibile e santa, della beata Margherita di Savoia. Nata a Pinerolo tra il 1382 ed il 1390, sin dalla sua giovinezza fu l’immagine del candore ed una precoce saggezza le fece aborrire tutto ciò che invece il mondo è solito amare. Rimasta ben presto orfana, passò con la sorellina Matilde sotto la tutela dello zio Ludovico, che per mancanza di eredi maschi diretti succedette al defunto Principe Amedeo.

La Chiesa non è uno Stato

La fede, la Chiesa, la scomunica. Qualche precisazione

    Dopo il mio articolo sulla scomunica mi hanno scritto molte persone e alcune mi hanno chiesto: perché la Chiesa prevede la scomunica per chi procura l’aborto e non in tanti altri casi di comportamenti gravissimi, come l’uccisione di un essere umano già venuto al mondo, la violenza sessuale, la pedofilia, la tortura e via elencando?
Premetto che il mio non è stato un intervento di tipo tecnico e giuridico (non ho competenze in proposito) sulla scomunica e sui casi in cui è o non è applicata. Ho voluto piuttosto, relativamente al caso balzato in primo piano dopo il documento «Misericodia et misera», ovvero l’estensione a tutti i preti della facoltà di assolvere il peccato di aborto procurato, approfittare della circostanza per ragionare un po’ sul significato che la scomunica ha per la madre Chiesa, un significato spesso equivocato, perché è di contenuto spirituale con finalità pedagogiche e pastorali (ti sei messo fuori dalla comunità, stai lì per un po’ e medita su ciò che hai fatto, e quando ti sarai pentito potrai rientrare) ed è ben diverso da quello a cui si è portati a pensare normalmente (la scomunica come un’esclusione a vita, una sorta di «ergastolo» a cui la Chiesa ricorre per sanzionare e reprimere).

“La forza della Verità”

L’Afghanistan è in Italia

E’ ad esempio nella caserma Caverzerani di Udine che l’immigrazionismo ha trasformato in un bivacco di invasori (vulgo: profughi)


L’esercito torni nelle caserme. Ma non per oziarci, per liberarle. Cosa ci fanno i nostri soldati in Libano, Mali, Somalia, Kosovo, Afghanistan? L’Afghanistan è in Italia. E’ ad esempio nella caserma Caverzerani di Udine che l’immigrazionismo ha trasformato in un bivacco di invasori (vulgo: profughi). Sono 800 pachistani e appunto afghani che dormono, mangiano, bevono, si ubriacano, sporcano, non puliscono, si drogano, si picchiano e pregano quel dio che ha ordinato loro di scannarci (però in due moschee diverse perché altrimenti si scannano anche fra correligionari). Ne ha scritto Irene Giurovich sul Giornale: un reportage che lascia a bocca aperta, reso possibile da un coraggio che le invidio e che le ha consentito di introdursi, come inserviente della Croce Rossa, fra la peggio gioventù d’oriente. “Qui dentro per un eventuale profugo cattolico non c’è storia. Una sera era atteso un profugo-primo ingresso, ma all’ultimo minuto, su segnalazione della Questura, è stato dirottato in un altro campo. Troppo pericoloso. Chi? Lui? No. La motivazione era tutt’altra: era cattolico”. Lassù in Friuli la Croce Rossa si inchina all’occupante (“Le leggi le faccio io”, dice un boss asiatico) e alimenta una testa di ponte islamica con i soldi dei contribuenti. Arrivino i nostri.

Una Questione di Capitale Importanza: Come Reagire di Fronte all’Immigrazione Selvaggia


La costruzione del “Nuovo Ordine Mondiale” richiede la fine della “Vecchia Europa”

Gollum vermilinguo


Il Gollum della Sala Stampa Vaticana, in udienza con Saruman,
esprime alati giudizi a proposito dei Dubia di quattro Principi di Santa Romana Chiesa.

Postato  da 

Il marcito

La Marcia per la vita e l’ultima sentenza di Introvigne

Dopo la pubblicazione dell’articolo in cui Elisabetta Frezza ha parlato delle sue dimissioni dal Comitato della “Marcia per la vita” (clicca qui), è arrivata la puntuale reazione su Facebook di Massimo Introvigne, fu vicario di Alleanza Cattolica. Eccola:

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Introvigne, però, commette un errore grossolano, non sappiamo se per smemoratezza o per malafede: agli albori della Marcia non c’era alcun “feroce oppositore del papa”, per il semplice fatto che c’era un altro papa e si parlava di principi non negoziabili, che ora sono stati aboliti.

OR->OP

L'amico protestante del papa nella cabina di regia de "L'Osservatore Romano"

Figueroa
Da qualche tempo c'è una firma che compare con sempre più evidenza su "L'Osservatore Romano", anche in prima pagina e anche nelle colonne degli editoriali.
È quella di Marcelo Figueroa, che da settembre dirige la nuova edizione settimanale de "L'Osservatore Romano" creata espressamente per i lettori dell'Argentina.
Figueroa è lui stesso argentino. E non è cattolico ma protestante, pastore della Chiesa presbiteriana e direttore per venticinque anni della Società biblica argentina.
Soprattutto, però, è amico di lunga data di Jorge Mario Bergoglio, che l'ha voluto vicino a sé anche nel recente suo viaggio a Lund, per la celebrazione dei cinquecento anni della Riforma luterana.

L’auto-castrazione della Chiesa cattolica

LA FINE DELL'EVANGELIZZAZIONE

L’annuncio del Vangelo non è più all’ordine del giorno? mentre ci facciamo ancora dei complessi per le crociate di secoli fa, altri non si fanno alcuno scrupolo di perseguitare a morte i cristiani dei nostri giorni e il mondo tace di F.Lamendola  





Che cosa ne è stato dell’evangelizzazione, cioè dell’apostolato cristiano? L’annuncio del Vangelo di Gesù Cristo non è più all’ordine del giorno, nella Chiesa del terzo millennio? Come mai se ne sente parlare così poco? E quando diciamo “evangelizzazione” e “apostolato” non intendiamo solo la predicazione del Vangelo presso gli altri popoli e gli altri continenti, ma anche qui, in mezzo a questa Europa e a questo Occidente ritornati pagani, materialisti, edonisti e profondamente smarriti, profondamente infelici.

I loro nomi brilleranno luminosamente il giorno dell’Ultimo Giudizio

SPECIALE – Una nuova voce si leva: il vescovo Athanasius Schneider in difesa dei quattro Cardinali

Riportiamo, in esclusiva per Corrispondenza Romana la traduzione italiana di una dichiarazione in difesa dei quattro cardinali ricevuta da monsAthanasius Schneider, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Santa Maria in Astana. L’ intervento di S. E. mons. Schneider può essere definito una voce altrettanto profetica di quella dei quattro cardinali.
Non possiamo fare nulla contro la verità, ma solo per la verità” (2 Cor. 13: 8)
Una voce profetica di quattro cardinali della Santa Chiesa Cattolica Romana
Mossi da “profonda preoccupazione pastorale”, quattro cardinali di Santa Romana Chiesa, Sua Eminenza Joachim Meisner, Arcivescovo emerito di Colonia (Germania), Sua Eminenza Carlo Caffarra, Arcivescovo emerito di Bologna (Italia), il cardinale Raymond Leo Burke, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, e sua Eminenza Walter Brandmüller, presidente emerito della Pontificia Commissione di Scienze storiche, il 14 novembre 2016 hanno pubblicato il testo di cinque domande, dette dubia (termine latino per “dubbi”), che in precedenza, il 19 settembre 2016, avevano inviato al Santo Padre e al Cardinale Gerhard Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, insieme ad una lettera di accompagnamento. I cardinali chiedono a Papa Francesco di chiarire “il grave disorientamento e grande confusione” relativi all’interpretazione e all’applicazione pratica, soprattutto del capitolo VIII, dell’Esortazione Apostolica Amoris laetitia e dei suoi passaggi in materia di ammissione dei divorziati risposati ai sacramenti e all’insegnamento morale della Chiesa.

giovedì 24 novembre 2016

La vendetta è sospesa sulle loro teste

Estratti dal Segreto di La Salette

Il testo fu pubblicato integralmente nel 1879 con l'imprimatur di numerosi cardinali e vescovi tra i quali il più conosciuto è Mons.Salvatore Zola, il santo Vescovo di Lecce, che fu padre spirituale
e protettore di Melania la pastorella di La Salette.



"I Sacerdoti, ministri di mio Figlio, i Sacerdoti, per la loro vita cattiva, le loro irriverenze e la loro mancanza di pietà nel celebrare i santi misteri, per l'amore del denaro, l'amore degli onori e dei
piaceri, i Sacerdoti sono diventati cloache di impurità."
"Sì, i Sacerdoti chiedono vendetta, e la vendetta è sospesa sulle loro teste. Guai ai preti e alle persone consacrate a Dio che per la loro infedeltà e la loro cattiva condotta, crocifiggono di nuovo mio 
Figlio!"


Il Vangelo di Gesú Cristo non è piú conosciuto

Le profezie della Madonna de La Salette si stanno per avverare

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Apparizioni di La Salette 1846, Approvazione Ecclesiastica 1848 e Imprimatur del messaggio
La Santa Vergine, in apparizioni riconosciute autentiche dalla Chiesa, ha affidato a veggenti messaggi e profezie poi puntualmente verificatesi.
Qui intendiamo parlare della apparizione della Madonna sulla montagna del La Salette, (paesino del Delfinato, poco distante da Corps, sulla strada tra Grenoble e Gap), perché il messaggio della Santa Vergine è insieme molto attuale e poco noto: la sua diffusione, infatti, fu ostacolata a causa del contenuto, in particolare di quella parte che oggi ci riguarda piú da vicino.
Il 19 settembre 1846 Melania Calvat, assieme a Massimo Giraud, raccontarono di aver ricevuto un messaggio e un segreto durante una apparizione della Madonna.

Anche la misericordia può essere ideologizzata

Dalla sapienza all’ideologia



Domenica scorsa, 20 novembre, in concomitanza con la chiusura del Giubileo straordinario della misericordia, Papa Francesco ha firmato la lettera apostolicaMisericordia et misera. Ciò che di questo documento ha destato maggiore scalpore è stata la concessione a tutti i sacerdoti della «facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto» (n. 12), facoltà che era stata già concessa all’inizio del Giubileo, limitatamente alla durata dello stesso (qui). Nessuno vuole mettere in discussione la legittimità di tale disposizione, che rientra senz’alcun dubbio tra le facoltà della suprema autorità della Chiesa e che anzi può portare un po’ di uniformità e semplificazione nella “giungla” normativa finora esistente (disposizioni diverse da una diocesi all’altra; sacerdoti autorizzati e sacerdoti non autorizzati ad assolvere; religiosi col privilegio di rimettere le censure; ecc.), che poteva creare solo confusione nei fedeli. Mi siano però permesse un paio di osservazioni.

Chi lo ama, lo segua!

Dov’è andato Lutero? All’inferno. Parola della Beata Maria Serafina del Sacro Cuore di Paolo Deotto

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z100aldila100 domande sull’aldilà”, di Don Marcello Stanzione e Gianandrea de Antonellis, edito da Gribaudi, è un libro agile, in piccolo formato, scritto, come dice il titolo, con lo stile semplice e accessibile della domanda e risposta. È un libro molto utile, perché pone le domande (e dà le risposte) su quei temi che al giorno d’oggi sembrano diventati tabù: la morte, l’inferno, il paradiso, il purgatorio… Oggi si parla molto di accoglienza, di accompagnamento (non si sa bene dove), di lotta alla corruzione, di misericordia, magari si chiede ogni tanto anche un’amnistia, perché in carcere non si sta bene,eccetera, ma si direbbe che la morte sia stata dimenticata.
Quindi “100 domande sull’aldilà” è un libro utile, né lo è solo come promemoria; è utile perché sappiamo quanto è diffusa l’ignoranza sulle verità più elementari della Fede. Cosa non strana, se consideriamo che non si parla nemmeno più di lezioni di catechismo, ma di “percorsi di iniziazione cristiana”.

Esse conoscono la sua voce

NON E' LA VOCE DEL PASTORE

 Il sacerdote deve essere la guida per gli altri: se la guida si confessa dubbiosa cosa succederà? Lui è responsabile della loro sicurezza, si è assunto la missione di condurli illesi verso il porto della fede nella pace del Signore 
di F. Lamendola  

Il buon pastore conosce le sue pecorelle, ed esse conoscono la sua voce, dice Gesù parlando non solo di se stesso, ma anche dei suoi apostoli e di quanti, nel suo nome, si faranno carico della sua raccomandazione: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo. Vi è qualcosa, dunque, nella voce del pastore, nel suo tono, nei suoi modi, per cui le pecore lo riconoscono e vanno con fiducia verso di lui, e così egli le raccoglie e le conduce nell’ovile, dove saranno al sicuro nelle ore buie della notte, fino a quando il giorno ritornerà, ed esse usciranno di nuovo a pascolare, incontro alla luce del sole. Ma che cosa, esattamente? Niente in particolare, ma, nell’insieme, quasi tutto: quella dolcezza, quella bontà, quella familiarità, che permettono alle pecore di riconoscerlo, e che non vi sono nei falsi pastori, per cui esse si guardano bene dall’ascoltare la voce di costoro e dal seguirli. Il buon pastore ispira fiducia: non perché lusinga le pecore, non perché fa tutto ciò che esse vorrebbero, ma perché si pone verso di esse con quel misto di autorevolezza e di autentica dedizione, che rende credibile il suo richiamo. Egli è pronto a dare la vita per loro, ed esse lo sentono. Tale era l’atteggiamento che assumevano i buoni, vecchi parroci di una volta nei confronti dei loro parrocchiani, quando ancora non si era diffusa la follia modernista per cui i laici ne sanno una più del prete, e per cui il prete deve venire incontro ai loro desideri, magari negoziando i valori non negoziabili, smettendo di parlare della croce, del sacrificio e del peccato, ma parlando solo di misericordia, bontà e perdono.

La neo-chiesa overtoniana

Aborto e “finestra di Overton”

mercoledì 23 novembre 2016

Per chi usa il principio di non contraddizione, è chiaro che la neo-chiesa overtoniana vuole derubricare il peccato d’aborto. I mass media ne prendono atto, amplificando iperbolicamente, ciò che è già in embrione, unico embrione che è sacrosanto abortire…
La lettera del papa Misericordia et misera ha sollevato il solito polverone mediatico e intra-ecclesiale, che insieme vanno di concerto. Quello ecclesiale è il più preoccupante perché richiama immediatamente la “finestra di Overton” (QUI e QUI). Sulla base della finestra di Overton, si possono costruire (e sono state costruite) campagne a favore di alcune idee non ancora accettate dalla società. Le idee passano dalle seguenti fasi:

impensabili (inaccettabile, vietato);
radicali (vietato ma con eccezioni);
accettabili;
sensate (razionalmente difendibili);
diffuse (socialmente accettabili);
legalizzate (introdotte a pieno titolo)

“Pervĭcax ”, ergo sum

L’OSTINATO SILENZIO VERSO I “DUBIA” POSTI DAI CARDINALI


“Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male”, così la Parola di Dio. E come non vedere la tenace ostinazione a non voler rispondere ai dubia che con garbo e zelo quattro Cardinali hanno posto?

Lo hanno fatto prima privatamente, restando totalmente ignorati, poi seguendo quello che Gesù ci insegna nel Vangelo, lo hanno fatto pubblicamente. Ma ancora ostinato silenzio.

A volte anche il silenzio è terribilmente arrogante. E superbo.


Dubia, atto di giustizia: rispondere risolverebbe le ambiguità di ermeneutiche non cattoliche"Si sta diffondendo un’ermeneutica non cattolica e progressista senza fondamenti teologici". Secondo Robert Gahl, della Pontificia Università della Santa Croce "è dunque un atto di giustizia domandare che il dubbio sia risolto e che sia risolto dal pontefice. L’appello dei cardinali è un atto filiale in cui si chiede al papa di esercitare carità in un momento di chiaro smarrimento perché c'è un unico modo possibile per interpretare Amoris Laetitia".

Bei tempi. Andati.


Voce del verbo scomunicare. Che fa rima con amare

    Dopo la decisione di concedere a tutti i sacerdoti la possibilità di perdonare il peccato di aborto, contenuta nella lettera apostolica «Misericordia et misera» di Francesco, è tornata d’attualità una parola che sa d’antico: scomunica. Nel diritto canonico, infatti, la Chiesa prevede proprio la scomunica per chi si rende responsabile di un peccato così grave.  Viene dunque da chiedersi: perché in certi casi la Chiesa prevede la scomunica? E che cos’è precisamente la scomunica?
La pena della scomunica, come dice la parola stessa, equivale a una sorta di esilio: la persona è messa fuori dalla comunità, è esclusa dalla comunione con tutti gli altri fedeli e non può né ricevere né impartire i sacramenti.  È come se la madre Chiesa dicesse al figlio che ha sbagliato: a causa di ciò che hai fatto, sei fuori. Anzi, meglio ancora: ti sei messo fuori da solo, resta lì per un po’ e medita su ciò che hai fatto.
Ma come fa la Chiesa da un lato a predicare la misericordia e dall’altro a «mettere fuori»? Non c’è una contraddizione?

mercoledì 23 novembre 2016

"Fiducioso abbandono"

P.Manelli e le incredibili accuse: "Ha una morale e una lezione questa vicenda?"

Un acuto commento di Piero Mainardi in margine alla richiestadi archiviazione  della posizione di Padre Manelli, disposta dalla Procura della Repubblica di Avellino.

Rilancio sulla questione p. Manelli e Francescani dell'Immacolata dopo la richiesta di archiviazione del PM della procura di Avellino dalle accuse infamanti che gli erano state rivolte.


Ha una morale e una lezione questa vicenda? 

Sì e non una sola.

La prima e più importante è questa: non si lascia solo col pretesto della fiducia in Dio e nelle autorità della Chiesa un innocente, fidando nel fatto che Dio farà trionfare la verità.

Esse diventeranno per voi una rete..

INVASIONE ISLAMICA E APOSTASIA

Invasione islamica, apostasia e castigo divino. L'invasione che rischia di minare le nostre radici cristiane dalle fondamenta e alcune frasi alquanto discutibili pronunciate da Papa Francesco durante omelie e discorsi ufficiali 
di Cinzia Palmacci  


"Perché, se fate apostasia e vi unite al resto di queste nazioni che sono rimaste fra di voi e vi imparentate con loro e vi mescolate con esse ed esse con voi, allora sappiate che il Signore vostro Dio non scaccerà più queste genti dinanzi a voi, ma esse diventeranno per voi una rete, una trappola, un flagello ai vostri fianchi; diventeranno spine nei vostri occhi, finché non siate periti e scomparsi da questo buon paese che il Signore vostro Dio vi ha dato. Ecco io oggi me ne vado per la via di ogni abitante della terra; riconoscete con tutto il cuore e con tutta l'anima che neppur una di tutte le buone promesse, che il Signore vostro Dio aveva fatto per voi, è caduta a vuoto; tutte sono giunte a compimento per voi: neppure una è andata a vuoto. Ma, come ogni buona parola che il Signore vostro Dio vi aveva detta è giunta a compimento per voi, così il Signore farà giungere a vostro danno tutte le sue parole di minaccia, finché vi abbia sterminati da questo buon paese che il vostro Dio, il Signore, vi ha dato. Se trasgredite l'alleanza che il Signore vostro Dio vi ha imposta, e andate a servire altri dèi e vi prostrate davanti a loro, l'ira del Signore si accenderà contro di voi e voi perirete presto, scomparendo dal buon paese che egli vi ha dato".
(Giosuè 23, 12-16)