PEZZO GROSSO COMMENTA IL NUOVO VANGELO DI SCALFARI (E DEL
PAPA?). E CHIEDE UNA FORTE SMENTITA VATICANA.
Questa volta nella lettera che Pezzo Grosso mi ha scritto ieri, dopo aver letto Eugenio Scalfari illustrare il nuovo umanesimo della Chiesa, basato secondo lui, sui pilastri di Martini, Paglia e Bergoglio, colgo un senso di reale smarrimento. leggete e ditemi se condividete questa sensazione. Ancora una volta, in questi tempi in cui chi dovrebbe dire una parola sembra si occupi solo di immigrazioni si rimpiange che siano informatori occasionali a gettare sprazzi di luce sulla “pensée profonde” del N.1. Leggiamo la lettera, a cui ho aggiunto una piccola postilla.
“Caro Tosatti, nei suoi colloqui con il Papa Bergoglio, trascritti a memoria su Repubblica, Scalfari, il grande e primo ‘convertito’ dal Pontefice, oggi su Repubblica a pag. 26 scrive fa tre affermazioni che devo assolutamente commentare per Stilum Curiae.
La prima è che il Papa, al fine di incontrare la ‘modernità’ è alla fin fine ‘relativista dichiarato’. In virgolettato Scalfari riporta una frase del Papa: ‘Noi credenti e ovviamente soprattutto noi presbiteri e noi vescovi crediamo nell’Assoluto, ma ciascuno a suo modo, perché ciascuno ha la sua testa e il suo pensiero. Quindi la nostra Verità assoluta, da tutti noi condivisa, è però diversa da persona a persona. …Un tipo di relativismo c’è dunque anche tra noi’. Bene, ce ne eravamo accorti, nulla di nuovo.
Andiamo alla seconda. Scalfari, nella sua ricerca sull’origine del bene e del male, si domanda: ‘A chi si deve l’esistenza del Demonio?’ . Il lettore ha letto bene; Scalfari, per rispetto scrive demonio con la D maiuscola. Poi prosegue spiegando che ‘la religione cattolico-cristiana distingue ovviamente fra bene e male, ma non affronta l’origine del male: è Dio stesso ad averlo creato nel momento in cui riconosceva alle sue creature umane il diritto al libero arbitrio?’. Perbacco ! Ma le lezioni di dottrina di Papa Bergoglio a Scalfari a che son servite?
E arriviamo alla terza affermazione. Scalfari rileva che Papa Francesco (in modo – dice -più rivoluzionario di Giovanni XXIII e Paolo VI) ha abolito i luoghi dove dopo la morte le anime dovranno andare: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Scrive il grande convertito: ‘Papa Francesco, lo ripeto, ha abolito i luoghi di eterna residenza nell’Aldilà delle anime. La tesi da lui sostenuta ‘è che le anime dominate dal male e non pentite cessino di esistere, mentre quelle che si sono riscattate dal male saranno assunte nella beatitudine contemplando Dio’. E qui conclude che: ‘il Giudizio universale, che è nella tradizione della Chiesa, diventa privo di senso’ . E’ certo che la conclusione di Scalfari non è semplicemente che noi c……i andiamo al nostro Paradiso (se ci crediamo) mentre gli illuminati finiscono e basta, perché l’inferno, quale punizione eterna, non c`è proprio. No; di fatto spiega e implica che non c’è il peccato originale, non c’è Incarnazione, Resurrezione, e non c’è Redenzione. Insomma siamo di fronte a un’operazione colossale: si sta riscrivendo il ‘vangelo secondo Scalfari’ che fa parlare il Papa (senza registratore, però. Vedi padre Sosa, SJ). Conclusione, leggendo la prima volta questo pezzo sottotitolato: ‘Così la Chiesa di Francesco progetta un nuovo umanesimo’, mi son chiesto con quanta forza e determinazione arriverà ora la smentita da parte del portavoce sala stampa vaticana. Perché se stavolta non arriva, i quattro cardinali hanno sbagliato a formulare i DUBIA, dovevano formulare invece un forte NUNC SCITOTE (certezze). Poi rileggendo mi son anche chiesto se non sarà mica questa la dottrina con cui si pensa di convertire, dialogando? Curioso questo modello di evangelizzazione, in cui si dà ragione a chi ha torto e torto a chi ha ragione. Non capisco più nulla, Tosatti. Help!”.
Mia postilla. È tratta da un testo che appare un po’ obsoleto, il Catechismo della Chiesa Cattolica.
1034 Gesù parla ripetutamente della « geenna », del « fuoco inestinguibile », 629 che è riservato a chi sino alla fine della vita rifiuta di credere e di convertirsi, e dove possono perire sia l’anima che il corpo. 630 Gesù annunzia con parole severe: « Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno […] tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente » (Mt 13,41-42), ed egli pronunzierà la condanna: « Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno! » (Mt 25,41).
È vero, non c’erano registratori neanche allora – come nei colloqui Scalfari Papa- ma se permettete preferisco credere a Gesù che ai suoi succedanei. Mi ricordo il grido di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi: “Convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!”. E nel Giudizio Dio che cosa dirà? “Tranquilli, abbiamo scherzato?”. Mi parrebbe strano…
MARCO TOSATTI
|
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.