ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 13 ottobre 2018

“Senza preavviso”

Quasi nessuno lo sa...



LA PIÙ IMPORTANTE APPARIZIONE DI FATIMA? NON IL 13 MAGGIO E NEPPURE IL 13 OTTOBRE...

Tutti pensiamo sempre alla ricorrenza del 13 maggio (1917, ndr) o, al massimo, a quella del 13 ottobre, l’ultima, quando avvenne il celeberrimo miracolo della danza del sole dinanzi a 70.000 persone. Ma, in realtà, di quelle sei apparizioni la più importante, la più decisiva, fu quella del 13 luglio, quando ai tre pastorelli la Madre di Dio volle rivelare il grande segreto, suddiviso in tre distinte parti: la visione fisica, materiale, dell’inferno, descrittoci in maniera terribile da suor Lucia come oceano di fuoco dove nuotano le anime dei dannati; l’annuncio delle catastrofi del XX secolo; e quello che è rimasto nella memoria collettiva come il celeberrimo “terzo segreto di Fatima”.

Un messaggio “duro” e “politicamente scorretto”

 Lo sguardo a Fatima



Quale funzione hanno le apparizioni? 
il breve saggio del sacerdote ed esorcista veronese don Gino Oliosi affronta sapientemente e dettagliatamente ogni aspetto relativo alle richieste divine e alle tre parti del Segreto, oltre alle devozioni suggerite dalla Vergine del Rosario in difesa della fede, l’urgenza più importante oggi.

Vasi d’argilla

Intervista rilasciata da Don Davide Pagliarani al Servizio Informazioni dellaFraternità San Pio X12 ottobre 2018 



La Fraternità ha nelle mani un tesoro


Signor Superiore Generale, Lei succede ad un vescovo che è stato a capo della Fraternità San Pio X per 24 anni e che per di più l’ha ordinato sacerdote. Qual è il suo sentimento nel succedergli?

Mi sono già posto la questione anche quando fui nominato Direttore del seminario de La Reja, dove ero stato preceduto nell’incarico da due vescovi. Diciamo che questa volta la cosa è un po’ più complicata! Mons. Fellay rappresenta una personalità importante nella storia della Fraternità, perché l’ha diretta per un periodo che corrisponde alla metà della sua esistenza. Durante questo lungo periodo, le prove non sono mancate e tuttavia la Fraternità continua ad esserci, portando alto lo stendardo della Tradizione. Io penso che questa fedeltà della Fraternità alla sua missione è in qualche modo il riflesso della fedeltà del mio predecessore alla sua missione. Per questo, io tengo a ringraziarlo a nome di tutti.

I laici che voi avete voluto…

Caro mons. Negri, basta con le diagnosi, dateci la cura!

«E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Lc.18,1-8)
Le riflessioni fatte da mons. Luigi Negri, vedi qui, e che condividiamo nella sostanza dei fatti, aprono però ulteriori scenari inquietanti. Avevamo già affrontato il problema in questo editoriale: Caro cardinale Muller: basta con la scoperta dell’acqua calda!! AGITE!! Cari Vescovi e Cardinali, dicevamo già allora, se alle vostre interviste, ai vostri editoriali, non si arriva ai fatti, non state facendo altro che fare anche voi stessi ciò che poi denunciate nei confronti di una Chiesa che usa la prassi per cambiare se stessa, in peggio, e ridurre noi laici in che cosa? IN CLERICALI!!
Se ad un pontefice che denuncia la presenza di un CLERICALISMO becero, non gli si risponde con i fatti da parte di prelati che sanno riconoscere la malattia e dove si annida il problema, si continuerà a scoprire l’acqua calda, ma senza avere la capacità di farne buon uso!

Tacere la verità sulla dottrina

Monsignor Nicola Bux: “L’unità si fa nella verità”


http://www.brindisitime.it/wp-content/uploads/2017/03/PRETE.jpg (immagine aggiunta)
La questione degli abusi sessuali nella Chiesa ha un po’ messo in disparte il dibattito su Amoris laetitia e su tutto ciò che ne era seguito a proposito di aderenza del magistero alla retta dottrina. Ma, com’è ovvio, le questioni sono collegate. Appare dunque il caso di riprendere il filo della discussione e lo facciamo con uno specialista, monsignor Nicola Bux, teologo consultore della Congregazione per le cause dei santi, dopo esserlo stato in quella della dottrina della fede, del culto divino e dell’ufficio delle celebrazioni pontificie.
Autore, fra numerosi altri libri, del saggio Pietro ama e unisce. La responsabilità del papa per la Chiesa universale (Edizioni Studio Domenicano), monsignor Bux è appena rientrato in Italia dall’Argentina, dove, a Buenos Aires, è stato invitato al XXI Encuentro de formacion catolica, sul tema La liturgia, fuente y expresion de la fe.

Chi cerca trova..

Un altro gay? Nuovo Sostituto Vaticano Edgar Peña Parra in acque difficili



L'arcivescovo Edgar Peña Parra, nominato direttamente da papa Francesco, il 15 ottobre assumerà l'incarico di Vice Segretario di Stato Vaticano.

Ma la scorsa settimana è stato inviato via email ad alcuni cardinali in Vaticano un dossier di 25 pagine firmato da "laici dell'arcidiocesi di Maracaibo” - l'arcidiocesi in Venezuela da cui proviene Peña.

La rivista italiana L'Espresso, a favore di Francesco ma anticlericale, ha avuto accesso quasi subito al dossier da parte del partito pro Bergoglio, per poter dare notizia della storia (12 ottobre) screditando il dossier [con un articolo scritto malamente] e per pubblicarla di venerdì, diminuendone l'effetto.

Questa chiesa (non più maestra)

PEZZO GROSSO: LA CHIESA CHE NON ORIENTA SUI TEMI ETICI PREOCCUPA PERSINO IL MONDO DEL BUSINESS.


Cari lettori di Stilum Curiae, il nostro Pezzo Grosso oggi mi appare davvero sconsolato, dopo aver parlato ne giorni scorsi con persone importanti a Londra. Il panorama che disegna della situazione della Chiesa, e di conseguenza del mondo, che dalla Chiesa si aspetterebbe parole di verità, anche sgradevoli, non ottimistico. Leggiamolo.

In medio luporum

Populismo a stelle e strisce?

https://riccardoruggeri.eu/wp-content/uploads/steve-bannon-meloni-salvini-980x657.jpg(immagine aggiunta)

La domanda sorge spontanea ed è più che legittima: perché Steve Bannon, ex-consigliere strategico di Donald Trump, l’ideologo dell’America first, si è trasferito da noi per lanciare un movimento politico in Europa? Quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a questo passo? Sono ragioni davvero disinteressate o ha scopi non dichiarati? Senza voler essere malevoli o complottisti a priori, non riusciamo proprio a soffocare il sospetto che The Movement sia in realtà una testa di ponte per prolungare la supremazia statunitense nel Vecchio Continente utilizzando le nuove forze politiche che, sostenute dal malcontento popolare, si stan facendo strada in diversi Paesi. A prescindere da simpatie o antipatie soggettive nei confronti degli yankees, un cattolico americano, prima di essere cattolico, è pur sempre americano. Non si saran mica resi conto che l’esasperazione dei popoli che la compongono può essere usata a loro vantaggio per indebolire la rivale Unione Europea?

venerdì 12 ottobre 2018

A dispetto del buon senso...

FUGA DALLA RESPONSABILITA'


Nessuno oggi si sente più responsabile di nulla, neanche del proprio preciso dovere e degli effetti evidenti del proprio agire: il colpevole è diventato per definizione "qualcun altro" o forse è sempre colpa dello Spirito Santo 
di Francesco Lamendola  

 0 400 BIMBO CIMITERO

Se dovessimo sintetizzare in un solo concetto la caratteristica psicologica oggi dominante nella nostra società, diremmo, prima ancora dell'edonismo, del narcisismo, dell'utilitarismo, del materialismo, che sono tutti effetti derivati: la fuga dalle responsabilità, anzi,la fuga dall'idea stessa di responsabilità. Nessuno si sente più responsabile di nulla, neanche del proprio preciso dovere, neanche degli effetti evidenti del proprio agire; ciascuno è impegnato a riversare la responsabilità su qualcun altro o su qualcosa d'altro. E' rarissimo vedere qualcuno che si assume la responsabilità dei suoi atti, o quella per le persone a lui vicine, ad esempio la propria famiglia. Se c'è una cosa che l'uomo contemporaneo detesta e aborrisce, qualcosa da cui vuol fuggire, a cui vuole sottrarsi in ogni modo, è il fatto di dover rendere conto di quel che ha fatto, o di quel che non ha fatto, affinché le cose andassero per il loro verso. 

Le conseguenze pratiche..?

Papa Francesco e l’aborto

Il 10 ottobre Papa Francesco si è duramente espresso contro l’aborto. Il prof. de Mattei solleva degli interrogativi sulle conseguenze pratiche di questa giusta condanna.

Santa Marta's cake

Ricetta: la torta avvelenata


Un amico mi ha mandato questo racconto. Scegliete voi il contesto e i personaggi...



“C’era una volta una magnifica e rinomata Pasticceria, che da millenni allietava i suoi clienti con torte magnifiche e buonissime. Lo staff era composto dal Capo Chef, colui che prendeva le decisioni definitive, dagli chef suoi consiglieri fidati e dai cuochi che mettevano in atto le ricette.

Un bel giorno, il Capo Chef decise di preparare, per la delizia del mondo intero, la più bella torta che mai fosse stata cucinata. Bisogna, però, sapere che tra i cuochi ed i consiglieri esistevano dei lestofanti che odiavano la Pasticceria e volevano cadesse in fallimento. In un primo tempo, essi furono smascherati ed allontanati dai fornelli, ma al momento di preparare la nuova torta essi furono perdonati e reintrodotti in cucina.

Grati si diventa gratis?

Bufera in Vaticano: si è dimesso il cardinale di Washington

Il cardinale Wuerl si è dimesso. Il Papa ha accettato le dimissioni. Il porporato americano era stato pure citato all'interno del dossier di Viganò

Donald Wuerl, cardinale e arcivescovo di Washington, si è dimesso. Papa Francesco ha accetto l'atto con cui il porporato americano ha preferito rinunciare a quello che in linguaggio ecclesiastico viene chiamato "governo pastorale della città".
Il Santo Padre. come riportato su Vatican Insider, ha voluto manifestare gratitudine a Wuerl per la scelta operata attraverso una missiva. Non era scontato, del resto, che l'alto prelato selezionasse questa opzione.

Gaudeamus igitur senes dum fuimus..!

MACELLAI - IL FILO ROSSO CHE LEGA SODOMIA ED ERESIA NELLA SETTA CONCILIARE

Anni fa un confratello mi riferì un episodio sconcertante, secondo il quale un Officiale di Curia notoriamente omosessuale era stato sottoposto a degli esorcismi perché aveva preso l'abitudine, durante i suoi immondi festini, di bestemmiare il nome di Dio, cosa che aveva dato luogo a fenomeni di possessione diabolica. L'empio monsignore morì di lì a poco di un male incurabile, compianto dai suoi sodali. A quell'epoca le checche del Vaticano si muovevano ancora con prudenza, non perché non fossero numerose, ma perché vigeva quel tacito accordo che nell'esercito americano è compendiato dall'adagio Don't ask, don't tell, ossia Non chiedere, non dire. Anche se poi in molti sapevano chi aveva quelpenchant e chi no. Monsignori che uscivano in borghese nottetempo dal Laterano, indossando jeans e giubbotto di pelle, e che l'indomani affiancavano il Santo Padre ai pontificali. Preti che si allontanavano dalla canonica per far volta ai calidarj. Studenti di Atenei Pontificj che andavano a passeggiare a Villa Giulia. Seminaristi dediti ad un opinabile apostolato vespertino a Monte Caprino. Era la generazione del Concilio, che alla veste talare preferiva gli abiti firmati e gli occhiali da sole. Vanesj e fatui, inclini alla risatina isterica e ad apostrofarsi con pronomi e nomignoli femminili, ma pur sempre guardinghi, perché sul soglio sedeva il virile Wojtyla. Il quale era talmente intento a propagandar l'ecumenismo di Assisi da non accorgersi che proprio al suo fianco c'erano personaggi noti col nome di battaglia di Jessica.

Gaudebat

Quando papa Giovanni disse: “Gaudet Mater Ecclesia!”

https://www.ellelibri.com/wp-content/uploads/2018/05/gaudet-mater-ecclesia.jpg( immagine aggiunta)
Oggi, 11 ottobre , ricorre l’anniversario (anche allora, fra l’altro, era un giovedì) della solenne apertura del Concilio Vaticano II e della storica allocuzione di papa Giovanni XXIII: “Gaudet Mater Ecclesia”.
Avrei voluto scriverne prima, ma ho festeggiato una nipotina che oggi compie tre anni, e capite che i doveri di un nonno sono importanti!
Sarò sincero: c’è stato un tempo in cui mi sono identificato con il discorso di papa Giovanni. Allora pensavo che i “profeti di sventura”, come li chiamò Roncalli, fossero davvero tali. Poi ho dovuto constatare che avevano più di una ragione.

Lo tsunami catto-gay

CHIESA "LGBT"
Il vescovo Cupich promuove la politica catto-gay

Lo tsunami catto-gay soffia anche negli Stati UnitI. Il cardinale Cupich, una delle nomine della filiera McCarrick, ha detto che non fa parte della politica della sua diocesi negare la comunione o il funerale cattolico a persone che si trovano in un’unione omosessuale. E negli Usa preti dichiaratamente Lgbt continuano a tenere conferenze. 




Lo tsunami catto-gay soffia anche negli Stati Uniti, e a livello molto alto, a dispetto dello scandalo McCarrick, e delle polemiche sull’omosessualità pervasiva nel clero, come l’hanno definita alcuni vescovi. Il cardinale Blase Cupich, arcivescovo di Chicago (una delle nomine della filiera McCarrick, nominato nel 2014) ha detto che non fa parte della politica della sua diocesi negare la comunione o il funerale cattolico a persone che si trovano in un’unione omosessuale. La dicharazione è stata fatta durante un’intervista al programma “Chicago Tonight” della rete WTTW. In particolare, l’anfitrione, il giornalista Phil Ponce ha sollevato il problema riferendosi a un’altra diocesi, quella di Springfield, il cui vescovo, Thomas Paprocki, nel giugno del 2017 ha emanato una nota su “Matrimonio omosessuale e temi pastorali collegati”.

giovedì 11 ottobre 2018

La crisi del celibato nella Chiesa contemporanea

Celibato sacerdotale spiegato da Padre Cornelio Fabro, un vero profeta

Cari Amici, nel testo che segue e che è degli anni ’70, Padre Cornelio Fabro aveva già individuato l’attacco al celibato sacerdotale non solo di quegli anni, descrivendo minuziosamente i vari problemi, ma soprattutto con voce profetica aveva denunciato anche le derive che oggi stiamo subendo…. Non vogliamo aggiungere altro se non il ricordarvi di quest’altro testo: I Viri probati ?? non sono la soluzione al calo delle vocazioni, e il video qui che, leggendo il testo, vi aiuterà a comprendere queste derive.

Dal cilindro del vocabolario conciliare

Il “Padre nostro” in versione sacrilega

Nell’intervista al cardinal Giuseppe Betori – Avvenire 10/7/2017 – si ha conferma di una prossima correzione del testo evangelico, così come voluta dal Papa Francesco I, d’intesa con i più dotti biblisti in circolazione. “Un Lavoro di squadra”, osserva compiaciuto il presule fiorentino, che ha stabilito essere, il passo di Matteo 6, 13 “E non ci indurre in tentazione” del tutto inaccettabile poiché – ragionano Papa Francesco, il cardinal Betori e la squadra dei biblisti – Dio, che è somma bontà ed infinita misericordia, non può mai ‘indurre’ in tentazione. Pertanto, posta tale ‘verità’, il verbo incriminato va sostituito con altro più corrispondente alle predette divine bontà e misericordia.
Ed ecco, allora, uscire dal cilindro del vocabolario conciliare la magica soluzione sostitutiva: “Non ci abbandonare alla tentazione”, formula che, pur non essendo – al settembre 2018 – stata sancita in AAS, vien recitata qua e là. Una formula, come abbiam detto sopra, che determina una doppia nefasta deriva: teologica e semantica e di cui ci apprestiamo a rendere conto e ragione.

Il dialogo tra vuoti”

Diego Fusaro: “La distruzione mondialista delle culture e il dialogo tra vuoti”

Nel mondo liquido delle idee evanescenti può accadere di tutto. Anche che una rivista, culturalmente ai vertici del conformismo dominante (di sinistra), si faccia paladina della lotta al “politicamente corretto”. È il caso, fresco di stampa, di “Micromega”, nata a difesa delle “ragioni della sinistra”, seppure “dichiaratamente eretica”, ed ora impegnata, come si legge sotto la testata, “per una sinistra illuminista”.

Frenetico attivismo

Ecco come la lobby Lgbt condiziona Stati e Chiesa

La Santa Sede ha detto “no” all’ipotesi di rieleggere alla carica di Rettore dell’Università Cattolica di St. Georgen, a Francoforte, in Germania, Padre Ansgar Wucherpfenning, gesuita noto per le sue posizioni pro-Lgbt. E proprio queste posizioni, assolutamente in contrasto con la Dottrina della Chiesa, hanno motivato la decisione contraria, nonostante il reverendo abbia incredibilmente il sostegno del suo Provinciale, Padre Johannes Siebner, nonché del Vescovo di Limburg, mons. Georg Bätzing, che lo ha inspiegabilmente definito un brillante teologo, fedele alla Chiesa.

La “sovietizzazione” dei Monasteri

La distruzione dei Monasteri femminili



(di Veronica Rasponi) La distruzione dei Monasteri femminili è in atto. Fin da quando apparve la costituzione sulla vita contemplativa Vultum Dei  quaerere   (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_constitutions/ documents/papa-francesco_costituzione-ap_20160629_vultum-dei-quaerere.html) del 29 giugno 2016, Corrispondenza Romana ha denunciato il programma di “sovietizzazione” dei Monasteri .
Ora un ulteriore passo è stato fatto dalla istruzione Cor Orans sulla vita contemplativa femminile, del 1 aprile 2018 (http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccscrlife/documents/rc_con_ccscrlife_doc_20180401_cor-orans_it.html), che costituisce un’applicazione del precedente documento. Pochi, con l’eccezione del vaticanista Aldo Maria Valli, che ha dedicato tre articoli a questo tema sul suo blog, si sono resti conto della gravità del pericolo.

Serbare intatta l’eredità cristiana

Un sinodo su “The Benedict Option”? L’analisi di uno storico della Chiesa


Nei giovani è nascosto il futuro. E sarebbe quindi naturale che il sinodo sui giovani in corso a Roma si interroghi sul futuro del cristianesimo in un’epoca sempre più postcristiana.
È lo stesso interrogativo da cui muove “The Benedict Option” dell’americano Rod Dreher, il libro a tema religioso più discusso di questi ultimi anni.
La nota che segue entra in pieno in questa discussione. Con riflessioni originali e penetranti.
Ne è autore Roberto Pertici, 66 anni, professore di storia contemporanea all’università di Bergamo e specialista dei rapporti tra Stato e Chiesa. Uno storico di cui i lettori di Settimo Cielo hanno già potuto apprezzare, lo scorso aprile, l’illuminante analisi sulla fine del “cattolicesimo romano” messa in moto dall’attuale pontificato:
Nel discutere “The Benedict Option” – al punto 5 della sua analisi – Pertici istituisce un suggestivo parallelo con la visione della storia del grande e controverso scrittore francese Michel Houellebecq. Per mettere in dubbio che l’attuale scristianizzazione sia definitiva e “per sempre”, perché invece potrebbe andare incontro anch’essa a una “rottura” come quella che ha segnato la fine di precedenti stadi di civiltà. Ed è a questo che si deve essere pronti, "serbando intatta l’eredità cristiana per poterla poi riproporre in un mondo mutato".
A lui la parola.

Cocco-Party

DUE SITI AMERICANI PUBBLICANO RIVELAZIONI INQUIETANTI SUL CARD. COCCOPALMERIO, CONSIGLIERE DEL PAPA.


Non passa giorno senza che un nuovo scandalo dia un colpo alla traballante fiducia di chi segue con un minimo di attenzione le vicende della Chiesa. LifeSiteNews, un sito americano particolarmente ben informato, ha dato ieri sera la notizia che il card. Coccopalmerio era nell’appartamento del suo segretario quando la sicurezza vaticana ha fatto irruzione per arrestarlo durante un party omosessuale a base di droga. L’indiscrezione è stata confermata, sempre sulla base di fonti interne al Vaticano che vogliono mantenere l’anonimato per comprensibili ragioni, da un altro sito cattolico americano specializzato nel giornalismo di inchiesta, Church Miltant, con questo tweet che riproduciamo.

Quod dixit non fecit

LE PAROLE DEL PAPA
Aborto, la sfida di legare assieme dottrina e prassi

Papa Francesco ieri ha parlato in modo molto duro dell’aborto. Dire che abortire è come assoldare un killer è un’espressione che non lascia molti margini alla tolleranza. Come possono stare insieme questa presa di posizione di papa Francesco e le sue lodi ad Emma Bonino “grande italiana”? In questo pontificato emerge una nuova relazione tra la dottrina e la prassi. La dottrina viene ribadita, come nel caso dell’aborto nelle affermazioni di ieri, ma essa non ha una lineare conseguenza sulla prassi.



Papa Francesco ieri ha parlato in modo molto duro dell’aborto. Dire che abortire è come assoldare un killer è un’espressione che non lascia molti margini alla tolleranza e che non concede nulla anche all’attenzione rispettosa che di solito gli ecclesiastici hanno, quando parlano di aborto, nei confronti delle donne che abortiscono. Quando papa Francesco interviene di tanto in tanto su questi temi caldi, di solito succede che gli abortisti tacciono, mentre con i papi precedenti protestavano, gli antiabortisti si sentono confortati che il papa sia con loro, come uscendo da una certa incertezza o perplessità, e noi siamo contenti ma ci poniamo qualche domanda.

mercoledì 10 ottobre 2018

Un cambio di paradigma

QUALE POSTO NEL MONDO?


Tornare al paradigma cristiano per ritrovare il proprio posto nel mondo. Abbiamo visto a quali catastrofici esiti conduca la strada del relativismo: dobbiamo tornare al vero, al buono, al giusto, al bello dobbiamo tornare a Dio 
di Francesco Lamendola  

 0 900 mistico homo

Il dramma dell'uomo moderno deriva dalla perdita del proprio posto nel mondo, cosa che implica anche la perdita dell'armonia con se stesso. L'uomo pre-moderno, cioè l'uomo cristiano, aveva un posto preciso nel mondo, perché sapeva cos'è il mondo e cos'è l'uomo. Sapeva che l'uno e l'altro sono opera di Dio; e sapeva che, per occupare degnamente il proprio posto fra le altre creature, l'uomo deve ordinare la sua vita al fine per il quale egli è stato chiamato all'esistenza. Questa è la ragione per cui erano disapprovati quelli che oggi vengono definiti "marginali": perché, con la loro vita irregolare e disordinata, incrinavano il buon funzionamento della società, che ha per fine il raggiungimento dello scopo ultimo dell'esistenza e non la realizzazione unilaterale dell'individuo. Senza dubbio l'uomo medievale, cioè l'uomo cristiano, aveva un senso assai più fortemente comunitario dell'esistenza: sapeva che nulla può andar bene se ciascuno persegue egoisticamente i propri fini, magari a danno degli altri (ed ecco perché, ad esempio, era severamente condannata l'usura). L'uomo moderno è, all'opposto, ferocemente individualista; tuttavia, siccome la società moderna è caratterizzata dalle masse, l'uomo moderno è, curiosamente, un individualista di massa. Come egli riesca a conciliare le due cose, l'essere ultra-individualista e l'essere costantemente parte di una massa, è affar suo, e ciascuno di noi può giudicare se e in quale misura egli vi riesca. Se non ci riesce, allora vive in costante conflitto con gli altri e, in definitiva, anche con se stesso, perché vivere con gli altri, e a maggior ragione in una società massificata, significa trovare un punto d'incontro fra i propri bisogni e quelli di tutti. 

Questa non è la nostra politica..?

Card. Cupich: “non è nostro indirizzo negare la Santa Comunione agli sposati legati da matrimonio omosessuale”

Continua la confusione nella Chiesa. Il Card. Cupich, di Chicago, promosso cardinale da Papa Francesco, ed uno dei suoi prediletti, ha detto che nella sua diocesi c’è l’indirizzo di non negare la Santa Comunione a coloro che sono sposati in nozze omosessuali. È un indirizzo totalmente opposto a quello preso dal vescovo Paprocki di Springfield, che rispetta l’insegnamento ed il diritto canonico attualmente in vigore nella Chiesa. 
Ecco l’articolo di Michael W. Chapman nella mia traduzione.
Foto: card. Blase Cupich
Foto: card. Blase Cupich

“Anacronistiche differenze”?

Vescovo molto vicino al Papa si congratula con una loggia massonica



Mons. Jorge Rubén Lugones con Papa Francesco

(Buone Aires) Un vescovo argentino, gesuita, si è congratulato con la loggia massonica della città dove ha sede il suo vescovado, in occasione dell’anniversario della fondazione della stessa loggia. Il fatto, di per sé, è clamoroso, ma a questo si aggiunga che questo vescovo non è un ordinario qualunque.

Strano il destino dei credenti ai nostri giorni

L'ESSERE E' IL BENE


Le domande importanti. Gli enti sono buoni perché l’Essere è il Bene. Mentre la filosofia e la cultura moderna ci ripetono sempre lo stesso lamento monotono: che brutta cosa è il mondo che brutta cosa è esistere e l’essere nati 
di Francesco Lamendola  
  
 0 IMPERIALE


Assistiamo, nello svolgimento della cultura moderna, a un fuoco di fila di accuse contro la bontà degli enti, contro la bontà del mondo, contro la bontà dell’essere; da Leopardi e Schopenhauer in poi, fino a Eduard von Hartmann, a Heidegger, a Sartre, a Montale, filosofia e letteratura ci ripetono sempre lo stesso lamento, sconsolato, monotono, estenuante: che brutta cosa è il mondo, che brutta cosa è esistere, che brutta cosa l’essere nati; quanto meglio sarebbe non esistere, non essere costretti a questa esistenza misera e infelice, che non abbiamo chiesto, che non abbiamo voluto, ma che ci è stata data, forse per castigo, forse per capriccio di un dio sadico e ingiusto. E ce lo siamo sentito ripetere tante volte, che abbiamo finito per crederci: perché la realtà è, per noi, quello che gli altri dicono che sia. Pochissimi si prendono il disturbo di andare a verificare da se stessi, in prima persona: è troppo arduo, troppo faticoso; meglio fidarsi di quel che dicono gli altri: il cinema, la televisione, i libri, i professori, i critici, i preti. Già, i preti. 

Le onde della tempesta..

«Abluitur undis, non quatitur»




Beh, bisogna riconoscere che l’attuale situazione della Chiesa, tanto critica da apparire terminale, qualche risvolto positivo pure ce l’ha, come per esempio quello di far ritrovare su un terreno comune, che potremmo definire “mediano”, persone intellettualmente oneste, provenienti da sponde opposte, fino a qualche tempo fa su posizioni che sembravano fra loro inconciliabili. Sto parlando di Aldo Maria Valli, di estrazione “progressista” (un tempo convinto sostenitore del Card. Martini), e Alessandro Gnocchi, da sempre su posizioni “tradizionaliste”. Ebbene questi due giornalisti si sono ritrovati ieri per un colloquio estremamente interessante, che vale la pena di leggere (qui). Avverto i lettori che, per comprendere i contenuti del colloquio, è assolutamente necessario leggere prima l’articolo di Gnocchi su Riscossa Cristiana (qui). 

La Cina é lontana?

Attenti a quei due. Chi ha nominato i vescovi cinesi al sinodo?

    Oltre che dallo spettro dell’acronimo LGBT, che si aggira per l’aula, il sinodo sui giovani in corso in Vaticano è segnato dalla presenza di due vescovi arrivati dalla Cina: Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde (provincia di Hebei) e Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’an (Shaanxi).
https://cdn3-img.pressreader.com/pressdisplay/docserver/getimage.aspx?regionKey=jVRqzs5DzD7zO%2BxjejbMsw%3D%3D&scale=100 (immagine aggiunta)
Le foto ce li mostrano sorridenti, in mezzo ai confratelli delle altre parti del mondo. Ma chi ha nominato questi due vescovi?

Minuscoli si diventa!

L’ABATE FARIA SCOPRE I PRETI LGBT. CHIEDE: MA PERCHÈ PADRE MARTIN SCRIVE LGBT MAIUSCOLO, E “chiesa” MINUSCOLO?


L’Abate Faria, ormai rientrato dalle sue meditazioni eremitiche nel cenobio romano ha ripreso contatto con il mondo delle notizie digitali, e si è imbattuto su un tweet del gesuita propagandista della causa LGBT James Martin, che riprendeva un entusiastico articolodell’usuale Luciano Moia sul convegno organizzato ad Albano, diocesi di Marcello Semeraro, che ha tenuto un’altrettanta entusiastica (e come dubitarne?) prolusione di apertura. Vi pubblichiamo qui sotto due screenshot relativi al tema. E poi leggetevi l’Abate Faria, che come sempre essendo puro di cuore sceglie sempre l’opzione più positiva.

martedì 9 ottobre 2018

Ci manca


IN ATTESA DEL “RITORNO” DI PADRE PIO

A che le giova tutto questo, Eminenza?




Roma locuta, ma la causa non è finita. Finalmente, dopo 40 giorni esatti (un caso?) dalla pubblicazione del dossier dell’arcivescovo Viganò sugli orrori della lobby omosessuale in Vaticano e in molte diocesi degli Stati Uniti, ecco che finalmente da Roma ci si degna di dare un cenno di risposta al j’accuse dell’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti.
Bergoglio il Temporeggiatore ha deciso di affidare il lavoro sporco di colpire e offendere Viganò nientemeno che al cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i vescovi: gioco facile perché Ouellet era stato chiamato direttamente in causa da Viganò. Inoltre, c’è un aspetto di competenza formale essendo Ouellet a capo del dicastero vaticano che si occupa dei vescovi, nonché successore del cardinale Giovanni Battista Re. Ma la scelta del personaggio è dice molto di più di quanto si possa immaginare.

Canadian archbishop Marc Ouellet (C), President of the international congress “Ecclesia in America” sits during a Holy mass for the church in America on December 9, 2012 at St Peter’s basilica at the Vatican. AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI,ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

Il marketing dei ponti

Padre James Martin, il gesuita che propone un ponte verso il nulla

Foto: padre James Martin S.J.
Foto: padre James Martin S.J. 
Ho letto il discorso che padre James Martin ha tenuto all’Incontro Mondiale delle Famiglie e sono rimasto molto stupito. Mi chiedo come mai lo abbiano invitato ad un incontro del genere. Nel suo discorso, che potete leggere qui, ripete le parole “persona LGBT”, “parrocchiani LGBT”, “comunità LGBT”, ripetendole infinite volte, come se si riferisse effettivamente ad un altro tipo di persone rispetto a quelle eterosessuali. In realtà, è una posizione molto astuta. E’ un esperto di marketing. Mi fa pensare a quello che una volta disse una persona: “Ripetete cento, mille, un milione di volte una bugia e diventerà una verità”.
A tal proposito, vi propongo un interessante articolo di Adrian Reimers, che critica padre Martin per questa sua classificazione della persona umana sulla base della inclinazione sessuale.
Eccolo nella mia traduzione.