Una scuola cattolica in Irlanda ha annunciato la sua nuova politica uniforme e neutrale per gli alunni delle elementari che permette alle ragazze di indossare pantaloni e ai ragazzi di indossare le gonne se sentono una identità diversa da quella biologica. Anche i bagni diventeranno neutrali.
Un articolo di Martin M. Barillas nella mia traduzione.
Una scuola cattolica in Irlanda ha annunciato la sua nuova politica uniforme e neutrale per gli alunni delle elementari che permette alle ragazze di indossare pantaloni e ai ragazzi di indossare le gonne a partire da settembre.
La St. Brigid’s National School si trova a Greystones,una piccola città vicino a Dublino. La scuola permetterà il cross-dressing per i suoi studenti delle elementari al fine di omologarsi all’ideologia transgender. La preside della scuola Máire Costello ha detto, secondo l’Irish Times, che l’idea è stata proposta dal consiglio studentesco della scuola, che è stata accolta con favore dal consiglio scolastico e dai genitori. Costello ha detto al giornale che la scuola ha studenti che “mettono in discussione la loro identità sessuale” in giovane età.
Anche se la St. Brigid’s National School è finanziata con fondo pubblici, è sotto l’ultima autorità dell’Arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin.
Prima che il cambiamento fosse annunciato, la politica scolastica imponeva ai ragazzi di indossare pantaloni grigi e un maglione verde. Le ragazze dovevano indossare un grembiule di tartan verde. Al ritorno a scuola a settembre, gli alunni potranno scegliere l’abbigliamento che preferiscono indipendentemente dal sesso.
La scuola vuole che i bambini abbiano una “felice esperienza scolastica”, ha aggiunto Costello, “Se questo significa che le ragazze [indossino] i pantaloni o i ragazzi le gonne, così sia. La cosa più importante è che i bambini si sentano a proprio agio e felici per come sono vestiti”. [Costello] Ha affermato che i membri del consiglio scolastico hanno studiato le opinioni dei loro compagni di scuola e hanno scoperto che la direzione scolastica sostiene il cambiamento.
La scuola di Santa Brigida sta anche sostituendo i bagni dei ragazzi e delle ragazze con strutture neutre dal punto di vista del genere.
L’Irish Times ha citato l’avvocato LGBTQ Sara Phillips della Transgender Equality Network Ireland, che ha detto che alcune scuole cattoliche in Irlanda accolgono l’ideologia transgender, e il documento ha osservato che Moninne Griffith di Belong To – un altro gruppo che promuove l’ideologia LGBTQ nelle scuole – ha detto che le scuole secondarie sono particolarmente molto disponibili nel cambiare le politiche uniformi scolastiche. Ha espresso delusione, tuttavia, per il fatto che alcuni insegnanti ancora rifiutano di chiamare gli studenti con il loro pronome preferito, “il che può essere molto doloroso”.
Visto da alcuni come un rimprovero o chiarimento delle dichiarazioni di Papa Francesco e di alcuni vescovi che hanno portato i cattolici a mettere in discussione gli articoli fondamentali della loro fede, il cardinale Raymond Burke e il vescovo Athanasius Schneider si sono uniti a diversi altri prelati nel rilasciare una dichiarazione pubblica di verità per porre rimedio alla “confusione dottrinale quasi universale e al disorientamento” nella Chiesa di oggi. Per quanto riguarda l’ideologia transgender, hanno riaffermato che “il sesso maschile e femminile, uomo e donna, sono realtà biologiche create dalla saggia volontà di Dio”. La chirurgia della riassegnazione di genere, quindi, è una “ribellione alla legge naturale e divina” e un “peccato grave”.
Per quanto riguarda l’omosessualità, [Burke, Schneider Ed altri] hanno riaffermato la Sacra Scrittura e la tradizione dicendo che “due persone dello stesso sesso peccano gravemente quando cercano il piacere venereo l’uno dall’altro”, citando il Catechismo della Chiesa Cattolica che [afferma che] gli atti omosessuali “in nessuna circostanza possono essere approvati”.
L’arcivescovo Martin ha bandito dalla sua arcidiocesi un libro sull’ideologia LGBTQ scritto dal vescovo [Atanasius] Schneider. Secondo lo scrittore Anthony Murphy, l’arcivescovo ha manifestamente abbandonato gli insegnamenti della Chiesa a favore delle tendenze liberali di sinistra, come prova del divieto del libro di Schneider. Murphy ha detto agli ascoltatori al Rome Life Forum di maggio che le scuole sono sotto attacco da parte della sinistra.
“Non avremmo permesso che i nazisti educassero i nostri figli. Non permetteremmo a Stalin di educare i nostri figli”, ha affermato Murphy. “Ma abbiamo un gruppo ancora peggiore di persone che inquinano la mente dei nostri figli e li rivoltano contro la loro storia, i loro antenati e la loro famiglia”.
Fonte: LifeSiteNews
https://www.sabinopaciolla.com/scuola-cattolica-elementare-consentira-ai-maschietti-di-vestire-con-la-gonna-se-si-sentono-femminucce/
Formazione nei seminari / Una mail per le testimonianze. E una lettera di padre Cavalcoli
Cari amici di Duc in altum, considerato l’interesse suscitato dall’intervento del giovane prete sulla (mancata) formazione ricevuta negli studi teologici, ho deciso di non lasciare cadere la questione e di aprire uno spazio-mail a disposizione delle testimonianze di seminaristi e sacerdoti (ma anche di laici informati sui fatti) che si sentono di illustrare e condividere le loro esperienze. L’indirizzo è questo: inchiestaseminario@yahoo.it
Il senso dell’iniziativa è cercare, se sarà possibile, di delineare un quadro più oggettivo dello stato degli studi e della preparazione spirituale dei futuri sacerdoti, evitando di scadere in un tono accusatorio. Non si punterà mai il dito contro uno studio teologico o un docente (non si faranno nomi), ma si prenderanno in considerazione le grandi questioni di fondo. Se non si apre questa finestra non si può capire l’attuale crisi della Chiesa e della fede.
Oggi intanto vi propongo questa lettera che il padre Giovanni Cavalcoli invia al giovane sacerdote tramite Duc in altum.
A.M.V.
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Caro confratello, grazie! Sei motivo di consolazione e speranza
Caro confratello, sono un sacerdote domenicano anziano, docente emerito dal 2011 di teologia e metafisica nella Facoltà teologica di Bologna. Ho letto con viva partecipazione quanto tu hai raccontatosul blog di Aldo Maria Valli.
Ciò che dici non mi stupisce, perché conferma tristi e frequenti fatti, dei quali ero già al corrente. La formazione sacerdotale è uno dei più gravi compiti del vescovo, perché è dal lavoro e dall’esempio di sacerdoti dotti e santi che viene edificato il popolo di Dio, si diffonde il Vangelo nel mondo, si estende il regno di Dio sulla terra, ossia la Chiesa, si allontanano le tenebre dell’errore, si riformano i costumi degli uomini e si vincono i vizi e la corruzione.
Viceversa, quando il vescovo o per impreparazione o per incuria o per rispetto umano non si dà premura o non è capace di assicurare ai suoi seminaristi docenti, formatori e guide spirituali all’altezza del loro compito, ma perde di vista la missione propria del sacerdote, così come è presentata dai documenti del Magistero della Chiesa e dall’esempio dei sacerdoti santi di ieri e di oggi, per sostituirla con idee secolaresche e moderniste, si oppone a un fine essenziale della sua attività di vescovo, si pone in contrasto con la Chiesa, crea nella Chiesa scismi, sètte e divisioni, scandalizza i fedeli e li confonde talmente da spingerli a perdere la fede.
Le cose gravissime che riferisci circa i contenuti e i metodi dell’insegnamento che si è cercato di impartirti manifestano con tutta chiarezza che hai avuto insegnanti talmente indegni che non si riesce a comprendere come simili soggetti possano essere autorizzati dal vescovo a insegnare in un seminario.
Nel contempo è per me e per molti lettori motivo di grande consolazione e di speranza vedere come tu sia riuscito, con sani criteri di giudizio e perseveranza, a sfuggire da questi pericoli e da queste insidie per raggiungere comunque dignitosamente la meta del sacerdozio con animo sereno e convinto, con idee e propositi che denotano comunione con la Chiesa e rettitudine di dottrina.
Evidentemente Dio ti ha concesso di contattare, nonostante tutto, veri maestri e formatori ed esempi persuasivi ed incoraggianti, così che puoi ringraziare il Signore dello scampato pericolo. E tuttavia non abbassare la guardia, ma, con un’intensa vita spirituale e un’opportuna pratica ascetica, mantieniti vigilante e rafforzati ogni giorno di più nella tua santa vocazione, per mettere abbondantemente a frutto i doni che Dio ti ha dato, e opera, per quanto ti è possibile, per una riforma della formazione sacerdotale, oggi guastata da idee ereticali che sono all’origine di gravissimi scandali, come per esempio quello della pedofilia e della sodomia.
La Beata Vergine Maria, Regina degli Apostoli, ti tenga la mano sul capo e benedica abbondantemente il tuo lavoro sacerdotale per la salvezza e la santificazione delle anime, l’espansione della Chiesa nel mondo e la sua vittoria sulle potenze del male.
Padre Giovanni Cavalcoli, OP
Come molti sanno la Disney è ormai da anni attivissima nella campagna pro “diritti-LGBT” e quest’anno il “Mese dell’Orgoglio” targato Topolino è arrivato il primo Giugno anche a Parigi con la giornata “Magical Pride” (con costo aggiuntivo) nel parco a tema francese.
A inizio mese anche il canale TV dedicato ai bambini Cartoon Network aveva fatto un tweet per “augurare a tutti un FELICE PRIDE e incoraggiare tutti i nostri fan LGBTQ+ a rimanere orgogliosi tutto l’anno!” usando l’immagine del cartone molto popolare soprattutto tra le bambine delle “Super Chicche”.
Pochi giorni dopo anche la Hasbro, notissima marca di giocattoli, ha fatto il suo bravo tweet di sostegno al “Mese dell’Orgoglio” e, quasi in contemporanea, ha presentato due nuove protagoniste della serie di cartoni TV ispirata ai suoi notissimi “Little Pony” che sono una coppia lesbica con tanto di cucciolo da accudire. Qui di seguito la traduzione di un articolo su quest’ultima campagna.
Annarosa Rossetto
Il cartone animato per bambini “My Little Pony” presenta una “coppia LGBTQ”
La serie “My Little Pony” è leader nelle vendite di giocattoli in plastica per bambine.
Una serie di cartoni animati basata sui famosi personaggi della ditta Hasbro ha trasmesso un episodio in cui una coppia dello stesso sesso di pony femmine si fa carico di un pony in età scolare chiamato Scootaloo. Già trasmesso in Europa, “The Last Crusade” è stato mandato in onda sabato su Discovery Channel.
In un’intervista a Buzzfeed News , lo scrittore-produttore Michael Vogel ha detto che lui e la co-sceneggiatrice Nicole Dubuc sono stati lieti di presentare una coppia dello stesso sesso, “Zia Holiday” e “Zia Lofty”, nella trasmissione dedicata ai bambini.
Con l’autorizzazione della società proprietaria della serie “My Little Pony”.
“Nicole e io abbiamo pensato che questa fosse una grande opportunità per introdurre organicamente una coppia LGBTQ nella serie, così abbiamo chiesto a Hasbro e loro hanno approvato”, ha detto Vogel.
Ha espresso la sua convinzione che “la diversità e la sua rappresentazione sono importanti per i bambini per tantissimi motivi” e ha detto che nel suo lavoro è la sua “principale priorità su tutto”.
Sebbene la messa in onda dell’episodio in giugno, mese noto agli attivisti LGBT come “Pride Month”, non sia stata intenzionale, Vogel ha dichiarato ad un fan su Twitter che “è una coincidenza che sembra essere voluta dal destino”.
In un altro tweet , ha celebrato l’introduzione di pony attratti dallo stesso sesso nel fumetto equino scrivendo: “Ehi ehi!!! @NicoleDubuc, @joshhaber ed io facciamo quanto possiamo per portare più EQuality a EQuestria!! #PrideMonth.”
Le protagoniste lesbiche erano già apparse in precedenza in un libro della serie “My Little Pony” pubblicato nel 2017.
I giocattoli “My Little Pony” sono stati lanciati sul mercato negli anni ’80 e le loro vendite sono state aiutate da una serie di cartoni animati basata sui giocattoli. Nel 2010, il marchio è stato rinverdito quando la serie My Little Pony: L’Amicizia è Magica ha presentato il giocattolo ad una nuova generazione di bambine.
La trasmissione ha anche attirato fan tra gli uomini adulti , che hanno creato una sottocultura basata sul loro amore per il cartone animato My Little Pony e il suo merchandise. Chiamato “Bronies”, la sottocultura è stata presentata in due documentari, “Bronies: The Extremely Unexpected Adult Fans di My Little Pony” (2012) e A Brony Tale (2014). Secondo quest’ultimo documentario, “My Little Pony” era originariamente rivolto ai bambini dai 2 agli 11 anni.
Non sorprende quindi che anche adulti abbiano partecipato su Twitter per celebrare l’introduzione di un tema per adulti in una trasmissione per bambini. Non tutti, tuttavia, si sono dimostrati entusiasti.
“Vi odiano. Odiano i vostri figli. E li vogliono addomesticare”, ha twittato Shawn Mathis.
Caroline Farrow, (attivista pro-life e pro-family, n.d.t.) madre inglese di cinque figli, ha dichiarato a LifeSiteNews che “è un peccato che tutto debba essere sessualizzato”.
È una serie di cartoni animati con cui la Farrow ha familiarità perché piace ai suoi figli.
“Tutti i pony sono legati tra di loro solo da amicizia. Quindi una coppia lesbica introduce un elemento romantico completamente inutile “, ha aggiunto.
“Mi sentirei lo stesso se avessero messo una coppia etero.”
Michael Hichborn, padre americano di sette figli e presidente dell’Istituto Lepanto, afferma che l’introduzione intenzionale dell’omosessualità nei confronti dei bambini è il motivo per cui non ha la TV.
“Questo è esattamente il motivo per cui non abbiamo accesso alla televisione in casa nostra”, ha detto Hichborn a LifeSiteNews.
“L’indottrinamento sessuale dei bambini verso uno stile di vita deviante è così pervasivo che sta diventando molto difficile, se non impossibile, da evitare. È nelle scuole, nelle biblioteche, negli spot televisivi, su Internet e ora anche nei cartoni per bambini “, ha aggiunto.
(…)
Per rendere note le vostre opinioni in modo rispettoso, si prega di contattare:
Brian Goldner , CEO
Hasbro, Inc.
1027 Newport Avenue
Pawtucket, RI 02862
Fonte: Lifesitenews
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