ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 8 luglio 2019

Tutto ciò era stato già predetto..

“SEI TU QUELLO, O DOBBIAMO ASPETTARNE UN ALTRO?” UN LIBRO DI SERGIO RUSSO SUI DUE PAPI


Questo libro, nel suo genere, è certamente unico; e destinato suscitare discussioni lunghe e intense fra coloro che riflettono sul ruolo del Pontefice, e la singolare anomalia storica che stiamo vivendo. Lasciamo la parola all’autore, per cercare di spiegare il senso della sua creatura. Sergio Russo parla di sé nella presentazione in terza persona.

Ω

“L’Autore parte da una tesi, tanto semplice, quanto oggi dimenticata nella Chiesa Cattolica contemporanea, e cioè che il corpo-chiesa può avere un solo ed unico capo (visibile) al suo vertice, altrimenti, quel medesimo “corpo”, qualora abbia più di un “capo” (e qui non ha importanza se uno sia “emerito” o quant’altro) detto “corpo” sarebbe evidentemente una mostruosità!

Quanto sia fondamentale ed imprescindibile che la Chiesa Cattolica debba assolutamente avere un univoco successore di Pietro, lo dimostrano, senza ombra di dubbio, ben due millenni di storia ecclesiale.
Nel 2013 Benedetto XVI, dopo la sua clamorosa “rinuncia” (la settima, avvenuta durante l’intero arco di storia della Chiesa), ritiratosi a “vita privata”, non ritorna però ad essere il cardinal Joseph Ratzinger, ma inspiegabilmente, egli continua a vestirsi di bianco (prerogativa unica, riservata al solo Vicario di Cristo), a tenersi il suo stemma pontificio, a firmarsi ancora col nome papale, ecc.
Mentre invece, Jorge Mario Bergoglio, appena eletto ed assumendo il nome di Francesco, egli dichiara al mondo di essere “semplicemente” il nuovo Vescovo di Roma, giunto lì dalla “fine del mondo”…
Entrambi dunque (loro malgrado forse?) stanno in realtà inverando le più incredibili ed enigmatiche profezie mariane, assieme a quelle di numerosi mistici e santi cattolici, le quali tutte si riferiscono ai cosiddetti “ultimi tempi”, del mondo e della Chiesa innanzitutto, in cui si parla sia del Santo Padre (e Benedetto XVI è rimasto sostanzialmente tale), come pure di un “Vescovo vestito di bianco” (ed inaspettatamente proprio così si è autodefinito papa Bergoglio, nel centenario delle Apparizioni di Fatima, in Portogallo, il 13 maggio 2017), ambedue personaggi che, secondo le ormai note visioni della Beata Anna Caterina Emmerich, avrebbero governato – in questi nostri tempi, drammaticamente confusi e tragicamente perversi – l’uno, la Chiesa Cattolica di sempre, mentre l’altro, si sarebbe posto alla guida di una “nuova Chiesa: grande, strana e stravagante”, chiesa questa, che avrebbe avuto invece come principale obbiettivo, la riunificazione di tutte le confessioni cristiane (cattolici, ortodossi, protestanti e sette di vario genere e titolo), al tragico prezzo però, della apostasia dalla vera Fede!
L’Autore comunque non si ferma qui, ché anzi individua nel “Vescovo vestito di bianco”, la figura biblica del cosiddetto “falso profeta” (chiamato anche “bestia della terra”), magistralmente descritta nel più enigmatico Libro della Rivelazione cristiana: l’Apocalisse.
E tale inusuale (oltreché inedito) accostamento, l’Autore lo compie prendendo spunto da un “particolare” che, a prima vista, potrebbe sembrare irrilevante: quel falso profeta infatti, pare essere “simile a un agnello, con due corna, che però parla come un drago”.
Perché un “agnello”? E cosa sono quelle “due corna”?
La soluzione è fornita da una “spiegazione” che la Madonna stessa (ovviamente per chi crede, ma il “tutto” è notevolmente coerente in se stesso), rivelò ad un carismatico Sacerdote: don Stefano Gobbi, fondatore del “Movimento Sacerdotale Mariano”, attualmente diffuso nei cinque continenti.
Vi è dunque una “conclusione” sottesa a questo libro, che l’Autore si ripropone di lanciare come “salvagente” ai tanti cattolici contemporanei, smarriti e sconcertati dall’attuale pontificato: «coraggio – sembra egli dire – in alto gli animi, tutto ciò era stato già predetto…». Ne consegue quindi che, davvero Gesù Cristo è il Signore: l’assoluto padrone della storia umana e dei destini del mondo e della sua chiesa, e nulla sfugge dalle sue mani! A noi fedeli credenti pertanto, resta comunque un ben preciso dovere – che è poi quella famosa “prova finale”, destinata a scuotere la fede di molti credenti, e della quale si parla nel Catechismo della Chiesa Cattolica: “… una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità!” – il dovere cioè, di rimanere fedeli al vero Vangelo, a costo della vita, poiché anche “se qualcuno vi predicasse, fosse pure un angelo, un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema. Quanto a voi, carissimi, perseverate saldi nella Fede!”.
Marco Tosatti

8 Luglio 2019 Pubblicato da  

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