Le reazioni alla presenza delle statuine lignee cosiddette “Pachamama” presenti al Sinodo per l’Amazzonia continuano a giungere da diverse parti del mondo. In un video, di cui parla l’articolo di LifeSiteNews qui tradotto, un sacerdote messicano spiega la differenza sostanziale tra la vera inculturazione della fede cattolica nella realtà del Sud America rappresentata dalla Vergine di Guadalupe e il paganesimo innato delle immagini della donna incinta davanti cui diverse persone si sono prostrate nei giardini vaticani o sono stati accesi lumi nella chiesa di S. Maria in Traspontina.
(Introduzione e traduzione dell’articolo a cura di Annarosa Rossetto)
 
Il video dell’evento ha ripreso p. Hugo Valdemar in piedi davanti ad una chiesa dedicata a Nostra Signora di Guadalupe dove, da un braciere di metallo a quattro zampe posto sopra un tavolo coperto da una tovaglia bianca, si alzavano fiamme. Le effigi colorate di Pachamama sono quindi state poste sul tavolo accanto al fuoco.
P. Valdemar, in piedi accanto ad un chierichetto che teneva in mano un’immagine di Nostra Signora di Guadalupe, ha spiegato cosa stava per accadere. Il prete era inoltre affiancato da un’icona di San Michele Arcangelo.
“La beatissima Vergine di Guadalupe, come sappiamo, è una giovane donna incinta. Ha in grembo Gesù che deve dare alla luce il nuovo continente (il nuovo mondo). Dice che viene a concedere il suo amore a tutti gli abitanti di questo intero continente (non solo il Messico). È incinta e porta Gesù che ci porterà il Vangelo e scaccerà le tenebre dell’idolatria e del diavolo”, ha detto.
P. Hugo ha quindi preso una delle effigi di Pachamama e, tenendola accanto all’immagine della Madonna, ha spiegato la differenza tra le due.
“Un amico esorcista afferma che questo idolo (Pachamama) è in realtà la figura dell’anticristo. È una bestemmia e una parodia di Maria. Pachamama è incinta, ma porta l’anticristo per partorirlo nella chiesa massonica, per distruggere i sacramenti, e tutto questo per farci tornare all’idolatria e alla superstizione. Quindi, questo anticristo che deve dare alla luce una chiesa con un “volto amazzonico” è un abominio, è una contraddizione della dottrina della Chiesa, ed è la dinamica con cui questi idolatri vogliono infiltrarsi ora”, ha detto.
“Quindi, in segno di avversione per le offese che hanno commesso verso la Santissima Vergine Maria a Roma, nella sua chiesa in Traspontina, noi, come protesta e come segno di riparazione, bruciamo questo idolo satanico della Pachamama”, ha aggiunto.
Il sacerdote ha quindi lasciato cadere Pachamama nel fuoco dove è stata consumata dalle fiamme. Altre due effigi sono state bruciate successivamente.
Il sacerdote ha quindi guidato le persone in preghiera, chiedendo perdono a Dio per le offese commesse.
I cattolici di tutto il mondo sono stati oltraggiati il ​​mese scorso per aver visto una cerimonia pagana nei Giardini Vaticanidove le persone si sono prostrate a terra e hanno venerato gli idoli di Pachamama mentre Papa Francesco e altri alti prelati guardavano. Il rituale del 4 ottobre, che vedete nel video, mostra anche Papa Francesco benedire la statuina pagana prima di riceverla in dono.
Tre cardinali insieme a quattro vescovi hanno condannato i rituali pagani in Vaticano, definendoli “idolatria” e contrari al primo comandamento di non avere “idoli stranieri”.
P. Hugo Valdemar brucia l’effige di Pachamama a Città del Messico
P. Hugo Valdemar brucia l’effige di Pachamama a Città del Messico

Il 21 ottobre, diverse repliche delle statue sono state sequestrate dalla chiesa di Santa Maria in Traspontina vicino alla Basilica di San Pietro a Roma e gettate nel fiume Tevere.
Alexander Tschugguel, 26 anni, di Vienna, in Austria, ha rivelato il 4 novembre di essere stato il giovane che ha afferrato le statue e le ha gettate nel fiume.
“Ho visto in quelle statue e in quegli idoli … una infrazione del Primo Comandamento”, ha detto, aggiungendo che è stato motivato dal desiderio di “togliere cose pagane da una chiesa cattolica”.
Di Annarosa Rossetto|