PEZZO GROSSO: AIUTO! SALVIAMO IL SOLDATO DON MAZZI….!
Cari Stilumcuriali, Pezzo Grosso è tornato da un viaggio all’estero e si è rituffato nella lettura dei quotidiani. Non so se sia una cosa positiva; perché mi sembra che gli provochi reazioni di insofferenza. Certo, gli unici a beneficiarne siamo noi, che possiamo -amaramente – divertirci con la sua prosa graffiante…buona lettura, come al solito.
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Caro dottor Tosatti, sul Corriere di oggi (ieri per chi legge, N.d.R.) a pagina 26 c’è un simpatico “delirante“ intervento di un vecchio (90 anni) sacerdote che ha cercato di far del bene a tanti giovani sfortunati: don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus.
Cerchiamo di recuperare lui, però questa volta, perché appare vicino ormai al delirio (cioè ad un convincimento errato e pericoloso).
Parto dalla conclusione dell’articolo per chiarire questa mia ”sentenza“.
Scrive donMazzi che <nei quattro Vangeli il mondo è cambiato partendo da Nazareth. Nel Vangelo di Francesco potrebbe partire partendo dall’Amazzonia>.
Vabbè, direte, don Mazzi è sempre stato più un mancato attore da spettacoli televisivi, che pastore di anime, per cui passiamo oltre. Va bene, obbedisco. Ignoriamo le altre considerazioni piuttosto deliranti in materia di fede ed andiamo a leggere una sua attualissima valutazione, di carattere politico, sul caso RUINI-SALVINI.
Ne parla,senza fare nomi, dopo una “sviolinata” a Bergoglio (che neppure Tornielli o Tarquinio avrebbero saputo inventare), che secondo lui finalmente sta dando concretezza al cristianesimo e pertanto viene perseguitato da noi falsi profeti.
E poi parte (riordino la frase un po’ mal strutturata, senza cambiare nulla) spiegando:…<…per un prete come me (è intollerabile) leggere che un cardinale (RUINI) confonda furbescamente i confronti politici con le simpatie partitiche e che trasformi l’esibizione della corona del rosario in sensibilità religiosa mentre di solito (la corona del Santo Rosario) la vediamo tra le scollature delle donne. (Queste cose ) non possono non mandarmi fuori di testa…ecc. Voglio chiudere dicendo che son felice di piangere (?) e di “lottare” (?) con papa Francesco …ecc.>.
Se il lettore avesse la pazienza (che io ho avuto) di sorbirsi anche i deliri iniziali di questo “importantissimo” articolo che il Corriere ha voluto consacrare su sei (6) colonne, all’inizio leggerebbe anche che, secondo don Mazzi, per secoli noi italiani soprattutto, sedotti dalle “cupole romane”, non siamo stati gente di fede, ma di cerimonie, di sacramenti (!) … amanti delle processioni, delle centinaia di madonnine apparse nei modi più vari.
Questo tempo è finito, dice il nostro beato Mazzi, perché l’arrivo in massa di (attenti!) “pellegrini seguaci di altre religioni”, cambierà radicalmente il modo di vivere nostro nella nostra “ italietta“.
Concludo con una esortazione di pensiero politicamente scorretto: Ruini- Salvini, salvate la nostra “italietta”! e la nostra “chiesetta”. Amen
PG
Ma ieri sera ho visto che mons. Galantino, ex Segretario Generale della Cei, si è espresso sull’invito al dialogo fatto da Ruini. Ecco le sue parole: “Abbiamo tante cose da pensare nella Chiesa, anche tanti problemi, e lo sport ‘con Ruini-contro Ruini’ non mi interessa, dichiarare che cosa penso non serve a nessuno”. Lo ha detto il Presidente Apsa, mons. Nunzio Galantino, a Tv2000 parlando dell’apertura dell’ex Presidente Cei al dialogo con Matteo Salvini. “Ma se dialogo vuol dire rimettere in piedi vecchi collatelarismi io con questo tipo di dialogo non voglio avere a che fare, non porta da nessuna parte e anche il cardinale Ruini lo sa”. “Andare a trovare il vincitore di turno non mi interessa”, ha rimarcato Galantino. Ora sentire queste parole da chi andava a cena con Monica Cirinnà quando era in ballo la legge sui matrimoni omosessuali, approvata nel silenzio della Conferenza Episcopale Italiana, in una stagione in cui sembrava che la CEI, come ora, fosse l’Ufficio Affari Religiosi del Partito Democratico e altra sinistra varia, è stupefacente. Questi chierici non hanno pudore di nulla.
Marco Tosatti
6 Novembre 2019 31 Commenti --
https://www.marcotosatti.com/2019/11/06/pezzo-grosso-aiuto-salviamo-il-soldato-don-mazzi/
Le reazioni alla presenza delle statuine lignee cosiddette “Pachamama” presenti al Sinodo per l’Amazzonia continuano a giungere da diverse parti del mondo. In un video, di cui parla l’articolo di LifeSiteNews qui tradotto, un sacerdote messicano spiega la differenza sostanziale tra la vera inculturazione della fede cattolica nella realtà del Sud America rappresentata dalla Vergine di Guadalupe e il paganesimo innato delle immagini della donna incinta davanti cui diverse persone si sono prostrate nei giardini vaticani o sono stati accesi lumi nella chiesa di S. Maria in Traspontina.
(Introduzione e traduzione dell’articolo a cura di Annarosa Rossetto)
Il video dell’evento ha ripreso p. Hugo Valdemar in piedi davanti ad una chiesa dedicata a Nostra Signora di Guadalupe dove, da un braciere di metallo a quattro zampe posto sopra un tavolo coperto da una tovaglia bianca, si alzavano fiamme. Le effigi colorate di Pachamama sono quindi state poste sul tavolo accanto al fuoco.
P. Valdemar, in piedi accanto ad un chierichetto che teneva in mano un’immagine di Nostra Signora di Guadalupe, ha spiegato cosa stava per accadere. Il prete era inoltre affiancato da un’icona di San Michele Arcangelo.
“La beatissima Vergine di Guadalupe, come sappiamo, è una giovane donna incinta. Ha in grembo Gesù che deve dare alla luce il nuovo continente (il nuovo mondo). Dice che viene a concedere il suo amore a tutti gli abitanti di questo intero continente (non solo il Messico). È incinta e porta Gesù che ci porterà il Vangelo e scaccerà le tenebre dell’idolatria e del diavolo”, ha detto.
P. Hugo ha quindi preso una delle effigi di Pachamama e, tenendola accanto all’immagine della Madonna, ha spiegato la differenza tra le due.
“Un amico esorcista afferma che questo idolo (Pachamama) è in realtà la figura dell’anticristo. È una bestemmia e una parodia di Maria. Pachamama è incinta, ma porta l’anticristo per partorirlo nella chiesa massonica, per distruggere i sacramenti, e tutto questo per farci tornare all’idolatria e alla superstizione. Quindi, questo anticristo che deve dare alla luce una chiesa con un “volto amazzonico” è un abominio, è una contraddizione della dottrina della Chiesa, ed è la dinamica con cui questi idolatri vogliono infiltrarsi ora”, ha detto.
“Quindi, in segno di avversione per le offese che hanno commesso verso la Santissima Vergine Maria a Roma, nella sua chiesa in Traspontina, noi, come protesta e come segno di riparazione, bruciamo questo idolo satanico della Pachamama”, ha aggiunto.
Il sacerdote ha quindi lasciato cadere Pachamama nel fuoco dove è stata consumata dalle fiamme. Altre due effigi sono state bruciate successivamente.
Il sacerdote ha quindi guidato le persone in preghiera, chiedendo perdono a Dio per le offese commesse.
I cattolici di tutto il mondo sono stati oltraggiati il mese scorso per aver visto una cerimonia pagana nei Giardini Vaticanidove le persone si sono prostrate a terra e hanno venerato gli idoli di Pachamama mentre Papa Francesco e altri alti prelati guardavano. Il rituale del 4 ottobre, che vedete nel video, mostra anche Papa Francesco benedire la statuina pagana prima di riceverla in dono.
Tre cardinali insieme a quattro vescovi hanno condannato i rituali pagani in Vaticano, definendoli “idolatria” e contrari al primo comandamento di non avere “idoli stranieri”.
Il 21 ottobre, diverse repliche delle statue sono state sequestrate dalla chiesa di Santa Maria in Traspontina vicino alla Basilica di San Pietro a Roma e gettate nel fiume Tevere.
Alexander Tschugguel, 26 anni, di Vienna, in Austria, ha rivelato il 4 novembre di essere stato il giovane che ha afferrato le statue e le ha gettate nel fiume.
“Ho visto in quelle statue e in quegli idoli … una infrazione del Primo Comandamento”, ha detto, aggiungendo che è stato motivato dal desiderio di “togliere cose pagane da una chiesa cattolica”.
Di Annarosa Rossetto|
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