PSICOLOGIA DELLE TENEBRE
Il diavolo sa fare molto bene il suo lavoro e molti cristiani, da parte loro, si lasciano prendere all’amo con molta facilità. La cosa fondamentale è ascoltare e meditare la Parola di Cristo e poi metterla in pratica
di Francesco Lamendola
L’anima ha le sue luci e le sue tenebre; è fatta sia di queste che di quelle. Noi tutti ondeggiamo fra le due cose, alterniamo gli squarci di luce e le discese nelle tenebre. Le anime sante, che hanno affrontato e superate le prove più dure, e che hanno abbandonato il fardello del loro io per farsi tutto a Dio, viaggiano ormai verso la luce: possono trovarsi in difficoltà, ma è quasi impossibile che ricadano indietro, perché quando l’anima diventa luce, le tenebre non hanno più potere su di lei, non saprebbero dove attaccarsi, su che cosa fare leva per aggredirla. Viceversa, l’anima sprofondata nel fango e nelle tenebre si impregna sempre più di concupiscenza e scende sempre più in basso, da dove le riesce difficilissimo vedere anche solo un po’ di luce. La mistica Marthe Robin, che trascorse la vita inchiodata a letto, al buio, impossibilitata a mangiare o bere, e tuttavia fiduciosa, serena, ascoltando qualcosa come 100.000 persone che le chiedevamo consiglio spirituale, disse una volta: Quando Dio decide di servirsi di qualcuno, per prima cosa lo riduce a uno zero.