Lèon de Poncins: «...Fino a quarant'anni fa, infatti, tutti i
teologi, poggiando saldamente sui Vangeli, sull'insegnamento dei Padri
della Chiesa e sul Magistero ecclesiastico di quasi duemila anni,
ritenevano che con la venuta di Gesù Cristo e con l'avvento della Nuova
Alleanza gesù cristo davanti a caifasuggellata con il Suo Sangue, il
nuovo Israele di Dio non fosse più il popolo dell'Antica Alleanza, ma
tutti gli uomini chiamati a far parte della Chiesa cattolica mediante il
battesimo. Era inoltre opinione comune che gli ebrei contemporanei del
Salvatore e quelli vissuti in seguito (nella misura in cui condividevano
il «crocifiggilo» dei loro padri) fossero deicidi, ossia che si fossero
macchiati del peggiore delitto: l'uccisione del Figlio di Dio e il
rifiuto della Sua messianicità e divinità. Questo era ciò che credevano
tutti i cattolici almeno fino al 1965, quando con l'approvazione del
documento conciliare Nostra Ætate venne introdotta una nuova dottrina
secondo la quale gli ebrei non erano affatto responsabili della morte di
Gesù (addossata ingiustamente ai romani, semplici esecutori materiali
della crocifissione), e che dunque non dovevano più essere ritenuti come
maledetti da Dio per il loro enorme peccato...»
http://www.crisidellachiesa.com/articoli/giudaismo/problema_ebrei_concilio/il_problema_degli_ebrei_al_concilio.htm
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