Sovvertita la dottrina cattolica sulla Confessione nel Discorso di Papa Francesco ai Missionari della Misericordia
di Don Giovanni Stefano Di Maria
Riprendo e commento – in grassetto – (spesso sono ironico, ma non c’è niente da ridere), le inusitate espressioni di Papa Francesco, rivolte ai Sacerdoti, insigniti della facoltà di rimettere tutti i peccati e denominati ‘Missionari della Misericordia’, nel Discorso loro rivolto il 9 febbraio (era Carnevale…).
Pertanto, qualunque sia il peccato che viene confessato o che la persona non osa dire, ma lo fa capire (come lo fa capire se non lo dice?), è sufficiente (è sufficiente per che cosa?).
E qui mi raccomando di capire non solo il linguaggio della parola, ma anche quello dei gesti (quali gesti?). Se qualcuno viene da te e sente che deve togliersi qualcosa (se sta per vomitare lo mando al bagno, se gli duole un dente gli suggerisco il dentista), ma forse non riesce a dirlo, ma tu capisci… e sta bene, lo dice così, col gesto di venire (Ciao. Sei venuto, perciò ti assolvo. Va’ in pace).
Pertanto, qualunque sia il peccato che viene confessato o che la persona non osa dire, ma lo fa capire (come lo fa capire se non lo dice?), è sufficiente (è sufficiente per che cosa?).
E qui mi raccomando di capire non solo il linguaggio della parola, ma anche quello dei gesti (quali gesti?). Se qualcuno viene da te e sente che deve togliersi qualcosa (se sta per vomitare lo mando al bagno, se gli duole un dente gli suggerisco il dentista), ma forse non riesce a dirlo, ma tu capisci… e sta bene, lo dice così, col gesto di venire (Ciao. Sei venuto, perciò ti assolvo. Va’ in pace).