Il Signore perdonerà l’immagine di San Francesco d’Assisi oggi offerta ai fedeli? Ciò appare impossibile. Il Santo fu ben altro, testimoniò ben altro da quello che si vuol far credere.
Colui che si fece poverello mistico, e ricevette il sacro
sigillo delle stimmate, volle per i suoi Frati minori (volontariamente umili)
una Regola che, oltre ai tre voti canonici comuni agli Istituti di perfezione,
prescrivesse sia l’assoluta povertà e la questua per supplire al difetto dei proventi
procacciati con il lavoro, sia l’apostolato consistente in opere di carità che
includevano la cura della fede e delle conversioni, ossia tanto le opere di
misericordia corporali che quelle spirituali. I frati che ne avessero avuto
l’attitudine, dovevano accettare di votarsi alla missione evangelizzatrice
presso eretici e infedeli. Egli così concepiva la completa attuazione
dell’insegnamento e del mandato di Gesù Cristo.