ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 27 ottobre 2018

Il futuro Pontefice christian rap?

TAGLE FUTURO PAPA RAPPER? TARQUINIO E STAINO. MASSACRO SU FB. CATTEDRALE DI VIENNA, MOSTRA SEMI-PORNO

Avevate nostalgia di un bel Bestiario clericale, vero? Ed eccolo qua per voi. In realtà già nelle scorse settimane ci sarebbe stato materiale adeguato, ma purtroppo c’erano argomenti più seri da trattare, e come sapete cerco di non farmi trascinare dall’entusiasmo per il lavoro, e di non moltiplicare i post sul blog. Ma ogni tanto un Bestiario ci vuole. E cominciamo allora da quello che per qualcuno potrebbe essere il futuro Pontefice. Parliamo del cardinale di Manila, Tagle, e ve lo offriamo in versione christian rap. Guardate e commentate, se volete…

Un possibile futuro papa rapper? Eccolo a voi!




Cardinal Tagle has found himself ‘young’ when with young people.
This is his message for as is drawing to a close.

Ho visto..

Una fotografia nuda e cruda sull’attuale periodo storico

ll vuoto a perdere

  • BERGAMO

Moschea in chiesa, il vuoto a perdere del Cristianesimo

Desta sconcerto il vuoto a perdere lasciato dal cristianesimo. È esattamente ciò che la storia della moschea di Bergamo insegna, al di là di come si concluderà lo scontro dopo l'annuncio della Regione di rendere vana l'asta: la cappella del vecchio ospedale, una volta dismesso, resta un enorme edificio privo di scopo e la comunità islamica s’è solo inserita vincendo un’asta. Il cattolicesimo lascia spazi vuoti che l’islam riempie con il beneplacito delle gerarchie.
A Bergamo nascerà una moschea nei locali di una chiesa. L’Associazione Musulmani di Bergamo s’è aggiudicata all’asta la cappella degli ex Ospedali Riuniti, messa in vendita lo scorso 20 settembre.

Lliquefare tutto ciò che è solido

SINODO E DINTORNI
La teologia Lgbt è una eresia gnostica

Con una voluta ambiguità la Chiesa sta per oltrepassare un confine mai attraversato in duemila anni: dichiarare che un "abominio" è una forma autentica di amore. La spinta a usare la terminologia Lgbt nei documenti del Sinodo dei giovani è frutto di una corrente teologica le cui tesi sono già state condannate per eresia, perché portano al rifiuto dell'ordine della Creazione. 


                            Il Sinodo

La Chiesa sta per oltrepassare un confine mai attraversato in duemila anni di storia: dichiarare che un atto di egoismo condannato dalla Sacra Scrittura come "abominio" è una forma autentica di amore.

Solo l'eresia gnostica, nelle sue varie forme storiche, era arrivata a dichiarare l'omosessualità, la fornicazione, l'aborto, l'adulterio, l'onanismo e ogni altra infrazione dei dieci comandamenti come espressioni di liberazione della scintilla divina nascosta nel bruto corpo umano. Ma era un'eresia, anzi sarebbe più preciso chiamarla non un'eresia ma l'eresia che culmina nel culto di Satana, considerato da tutte le sette gnostiche il vero amico dell'uomo.

La mistificazione

Il celibato dei preti secondo Avvenire




Roma, 18 novembre 2016
L'ultimo venerdì dell'“Anno della Misericordia”
Papa Francesco, in un appartamento alla periferia di Roma,
incontra sette “ex preti” con le loro nuove famiglie.



Leggo a pag. 19 del giornale Avvenire del 24 ottobre 2018, un articolo a firma di Luciano Moia intitolato I preti sposati e quella voglia di “tornare”.

Innanzitutto nella Chiesa cattolica non esistono “preti sposati”, eccettuato il clero di rito greco-bizantino, quindi il titolo dell’articolo contiene già una cosa non vera, perché un prete che chieda e ottenga la dispensa dal celibato, viene prima ridotto allo stato laicale e quindi non è più prete, ma semplicemente un laico ex prete. Perciò parlare di preti sposati è non solo improprio, ma anche mistificatorio.

Era già tutto chiaro..

Al di là di ogni ragionevole dubbio


http://www.modernlaw.it/public/images/in-dubio-pro-reo-1.jpg8 IMMAGINE AGGIUNTA)


L’abuso di minori […] è un delitto, non è un peccato. Ma se una persona, laica, prete o suora, commette un peccato e poi si converte, il Signore perdona. E quando il Signore perdona, il Signore dimentica (Jorge Mario Bergoglio, 28 luglio 2013).

Era già tutto chiaro. Si era già rivelato in quelle poche battute. Alla luce degli sviluppi successivi, le dichiarazioni rilasciate da Bergoglio sul volo di ritorno da Rio de Janeiro non costituiscono soltanto la prima esplosione nel processo di demolizione controllata della Chiesa Cattolica (l’ammissione delle condotte omofile, purché si cerchi il Signore e si abbia buona volontà), ma rappresentano altresì un’autocertificazione di identità personale: non del fatto che sia egli stesso un sodomita, ma del fatto che è un sostenitore del pensiero omosessualista, proprio come lo sono quelle sinistre che l’hanno riconosciuto come indiscusso leader mondiale. La contraddittorietà dell’affermazione sopra citata è in realtà espressione di convinzioni precise: gli abusi sessuali di minori sarebbero un delitto, in quanto proibiti dalla vigente legislazione civile (che può peraltro essere modificata, come già si tenta di fare in diversi Paesi per legalizzare la pedofilia), ma non sarebbero un peccato; quand’anche lo fossero, basterebbe pentirsi perché Dio perdonasse e dimenticasse tutto, con buona pace delle vittime e delle terribili sequele irreversibili, come nevrosi acute e violente pulsioni al suicidio.

venerdì 26 ottobre 2018

“E' tutto nei Vangeli e nell’Apocalisse”


Le 7 coppe dell’Ira di Dio: I castighi finali sul mondo infedele


Potrebbe sembrare che questa rubrica esuli dal fine proprio del nostro sito mariano ma, in realtà, non è così perché è dalle indicazioni stesse della Vergine Maria durante le sue apparizioni che si scopre l'importanza della riflessione e della meditazione sulla Sacra Scrittura a cui di frequente Ella si appella e di cui invita alla lettura sapienziale. 

I malati siamo noi

DIAGNOSI PER UNA RINASCITA


Diagnosi (impietosa) per una rinascita. Come si fa a guarire dalla modernità, vivendo nella modernità? Una forma di pazzia? i "moderni untori": la caratteristica essenziale della malattia della modernità è "l’inconsapevolezza" 
di Francesco Lamendola  

0 900 peirot


Perché il malato possa guarire da una malattia, è necessario che si sottoponga a una terapia, ma non una terapia qualsiasi, bensì quella giusta; e perché il medico possa formulare la terapia giusta, è necessario che sia un bravo medico, e che il paziente collabori con lui, facendosi visitare e accettando, poi, di seguire le sue indicazioni. Se non c’è terapia, non c’è possibilità di guarigione; ma perché possa esservi la terapia, è necessario che vi sia una diagnosi. La malattia deve essere individuata e deve essere riconosciuta. Se il medico scambia una malattia per un’altra, non prescriverà la cura giusta: si perderà del tempo prezioso, e intanto la malattia, quella vera, continuerà a fare il suo corso, forse con esito fatale. Ma anche il ruolo del malato è importante, anzi decisivo: bisogna che abbia la volontà di superare la malattia, di guarire: se manca la motivazione personale, le terapie potrebbero rivelarsi inefficaci. 

Come ti distruggo la Chiesa

Dopo l’accordo storico Cina-Vaticano, abbattuti due santuari

Cina: una chiesa viene abbattuta
Cina: una chiesa viene abbattuta
Due santuari dedicati alla Madonna sono stati distrutti dalle autorità cinesi. Si tratta del santuario di Nostra Signora dei Sette Dolori a Dongergou (Shanxi), e del santuario di Nostra Signora della beatitudine (v. foto), conosciuta anche come “Nostra Signora della Montagna” ad Anlong (Guizhou). I due luoghi di pellegrinaggio delle comunità ufficiali e sotterranee sono stati demoliti in questi giorni, a poche settimane dall’accordo fra Cina e Vaticano sulle nomine dei vescovi.

Troppe orazioni fan male al Vaticano!

Per il Vaticano Suore troppo “rigide”: presto azzerate?


Nel piccolo villaggio di Saint-Aignan-sur-Roë con meno di 900 anime, nel Dipartimento della Mayenne, le 31 religiose della Congregazione delle Piccole Sorelle di Maria sono pronte a dar battaglia. Dopo una visita compiuta sul posto, il Vaticano  rimprovera loro una pratica troppo rigida, troppe orazioni, una gestione troppo inquadrata ed un abito troppo tradizionale. Perciò, si propone d’imporre loro una nuova Madre Superiora, di trasferire l’attuale, già sospesa, a 700 chilometri di distanza col divieto assoluto di entrare in contatto con la sua comunità, nonché di fondere la Congregazione con la casa di riposo da loro fondata, ma attualmente gestita da un’associazione.

Quando c’è mare agitato la nave sta in porto..

Attenti alla accusa ambigua di certo “clericalismo”


Cari Amici oggi vogliamo offrirvi l’articolo prezioso del domenicano Padre Giorgio Carbone su questo – lo chiamiamo noi – mantra odierno contro una sorta di CLERICALISMO non ben definito…. ma che conduce ad equivoci imbarazzanti e per nulla condivisibili….
L’articolo è qui su La Nuova Bussola Quotidiana, mentre ve lo offriamo anche in lettura audio-video, qui, perché  – leggendolo – cercheremo di valutare anche certa situazione pastorale d’oggi, molto ambigua e che sta conducendo una trasformazione non buona dentro la Chiesa.

Il “paragrafo cappello”?

SINODO: FUORI DALLA PORTA, DENTRO DALLA FINESTRA. LA PRESSIONE LGBT SI INSINUA NELLA BOZZA

(Joseph Sciambra)
Sono, queste di venerdì, le ore cruciali in cui la commissione del Sinodo sta lavorando per mettere a punto la bozza finale di documento che domani i Padri sinodali voteranno. E secondo Diane Montagna, l’attentissima collega di LifeSiteNews, sono anche le ore in cui una combriccola di prelati sta cercando di infilare nel documento qualche cosa che possa placare la fame di normalizzazione delle lobby omosessuali dentro la Chiesa. Come ricordate già nell’Instrumentum Laboris qualcuno – non si sa chi – aveva inserito l’acronimo LGBT, che non era mai apparso nel materiale da cui è uscito l’Intrumentum Laboris. Un dettaglio, direte voi, nel Sinodo più precucinato e preconfezionato nella storia della Chiesa. Però importante per la lobby. Lo scandalo degli abusi omosessuali clericali a livello planetario, con il diretto coinvolgimento del Pontefice nella copertura del cardinale McCarrick (checché si affannino a scrivere i turiferari di rusconiana definizione) non ha che smorzato l’impeto della pressione. Ma – a quanto sembra – almeno l’acronimo le manine che guidano il Sinodo l’acronimo l’hanno dovuto abbandonare.

L’abbandono delle rette dottrine della Chiesa

     
Abbiamo tutti dovuto sentir parlare delle recenti scoperte di scandali di ordine morale e dell’opera di denuncia dell’ex-nunzio Mons. Viganò. Le righe che scriviamo qui non vogliono essere ripetizione di informazioni che possono essere reperite altrove, né commento puramente moralistico a tanti disastri veri e/o probabili. Vogliono essere invece un tentativo di venire incontro alla difficoltà che molti fedeli ci hanno espresso, essendo rimasti giustissimamente scioccati da notizie difficili da leggere anche in un’ottica di fede.

Anche la sinistra..?

Abusi. Negli Usa altri procuratori in campo. E anche la sinistra si accorge della lobby gay

http://www.vietatoparlare.it/wp-content/uploads/2018/10/cropped-Piazza-San-Pietro-dicembre-2015-final-1170x410.jpg(immagine aggiunta)
Anche la magistratura della Virginia punta i riflettori sugli abusi sessuali commessi da esponenti del clero cattolico. L’attorney general (procuratore generale) dello Stato, Mark Herring, ha infatti annunciato che il suo ufficio sta indagando su possibili reati penali di natura sessuale commessi da sacerdoti nelle due diocesi della Virginia. Le indagini mirano inoltre a stabilire se i responsabili diocesani abbiano insabbiato o favorito i reati.

giovedì 25 ottobre 2018

Lo zucchero a velo sulle torte

SINODO. QUALCUNO TEME CHE LA SEGRETERIA POSSA CONTROLLARE COME I PADRI HANNO VOTATO. E POI…


Ci siamo occupati poco o niente del Sinodo; ce ne scusiamo con i lettori di Stilum Curiae, ma come avete visto e letto affari e notizie più urgenti sembravano premere, rispetto al diluvio di parole di quell’assemblea. Ce ne occupiamo oggi, a pochi giorni dalla votazione del documento finale, perché abbiamo incontrato un amico, un ragguardevole personaggio della Curia, che ci ha reso partecipi degli umori presenti fra vescovi e cardinali.

Negando la Verità, cioè negando Dio.

VERITA' LUCE DEL SOMMO VERO


L’uomo vorrebbe essere Dio, ma non lo può; allora si vendica negando la Verità, cioè negando Dio. Oggi presentano la scomparsa della verità come una conquista:"è la globalizzazione del pensiero è l'inganno del pensiero moderno" 
di Francesco Lamendola  
  
 00 EFFETTO HOMNATURA

Dal punto di vista gnoseologico, il problema fondamentale del pensiero moderno è la negazione o la dichiarata irraggiungibilità del vero. A tale clamoroso fallimento il pensiero moderno è giunto per aver gettato nel cestino dei rifiuti tutta la tradizione del pensiero classico e medioevale, tutta la metafisica e tutta la teologia. È tipico, però, della cultura moderna, non voler ammettere i propri fallimenti, ma pretendere di contrabbandarli per successi strepitosi: in questo caso, i filosofi moderni si sono premurati di rassicurare tutti quanti circa il fatto che la rinuncia alla verità non equivale a una sconfitta, ma a una vittoria: prima di tutto, perché consente di sbarazzarsi di false certezze ereditate dal passato, e in secondo luogo perché l’abbandono della verità apre la strada al pluralismo delle conoscenze, quindi a un avanzamento e a un progresso, non a un arretramento e a un regresso del pensiero. 

Nel bel mezzo del cammin..

Benedetto XVI nel 2017 ha impartito la Benedizione Apostolica?!?


Note sulla recente corrispondenza con il Card. Brandmüller
24 ottobre 2018, San Raffaele Arcangelo


Nel bel mezzo di una delle tempeste più violente che stanno travolgendo l’attuale situazione ecclesiale, in maniera chiaramente non fortuita, sono apparse sulla stampa due lettere che Benedetto XVI ha scritto al Card. Brandmüller nel novembre 2017 e la cui autenticità sembra essere fuori discussione. Alcuni dei nostri lettori ci hanno chiesto un commento che non si limitasse alla superficie - o al dibattito ideologico cui abbiamo assistito -, ma che analizzasse il messaggio che Papa Benedetto, come più volte lo ha chiamato anche Francesco, ha lanciato e rilanciato specialmente in merito alla nozione di “Papa emerito” (non ancora chiarita) ed alle circostanze delle rinuncia cui si fa allusione con un parallelo sconcertante (la prigionia nazista, eventualmente prevista da Pio XII). Della questione in generale ci occupammo nel giugno 2016 (Che tipo di “dimissioni” sono quelle di Benedetto XVI?), articolo cui rinviamo e che sembra trovare conferme in queste rivelazioni del 2017, in cui tornano i riferimenti a titoli che un rinunciatario al Papato non dovrebbe più avere e a un potere che non potrebbe più esercitare. 

La giostra perversa

Durante il solenne pontificale dell’8 settembre scorso -festa di Santa Maria Nascente, titolare del Duomo di Milano- l’arcivescovo mons. Mario Delpini così commentava le polemiche dopo le sconvolgenti dichiarazioni del collega arcivescovo Viganò: «Noi vogliamo bene al Papa. E questo si esprime ascoltando la sua voce e leggendo i suoi testi. Noi non dipendiamo dai titoli dei giornali». Che in Curia a Milano non condividano il giudizio negativo nei confronti dei metodi bergogliani relativi ai casi di abuso si era già capito senza tante sviolinate nel recente scandalo scoppiato attorno a don Mauro Galli.
Il giovane sacerdote di 39 anni originario di Cislago è stato recentemente condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere dal tribunale di Milano per aver abusato su un ragazzo di 15 anni nel 2011 nella sua canonica a Rozzano. All’epoca dei fatti l’arcivescovo era il card. Angelo Scola, mentre mons. Delpini era vicario. Il giovane secondo l’accusa accolta dalla recente sentenza, si è trattenuto per la notte in casa del giovane sacerdote per dormire con lui nel suo letto dopo un’iniziativa in oratorio. Durante la notte si sarebbe accorto delle eccessive ed esplicite attenzioni di don Mauro. L’indomani avrebbe raccontato alla sua famiglia ciò che con la luce del giorno pareva essere sempre di più una vera e propria molestia. La famiglia, convinta che il pernottamento del figlio in oratorio fosse condiviso anche dagli altri ragazzi dell’oratorio, si rivolge immediatamente al parroco di Rozzano don Carlo Mantegazza esponendogli la gravità dei fatti. Il parroco consulta subito il vicario mons. Delpini che prende in carico la delicata faccenda e giunge a Rozzano la vigilia di Natale per discutere immediatamente del caso. Come quasi sempre avviene si sceglie la via del silenzio e dell’insabbiamento: complice il fatto che la famiglia del giovane fosse credente e ben inserita in parrocchia, il vicario si sarebbe prodigato in fumose rassicurazioni con promesse di provvedimenti. Nel 2012 don Mauro viene però trasferito a Legnano, in un’altra parrocchia a contatto ancora con giovani e bambini. La famiglia viene rassicurata che il sacerdote sarebbe stato controllato in maniera rigorosa ma ciò non basta. La famiglia tenta un abboccamento col card. Scola ma viene ricevuta dal vescovo mons. Pierantonio Tremolada, allora responsabile dei sacerdoti da poco ordinati (come don Galli) e attualmente vescovo di Brescia e successivamente da mons.  Mario Delpini, allora vicario di zona. La famiglia –astutamente- registra i colloqui avvenuti con i presuli. La testimonianza e le registrazioni si possono ascoltare qui:

Per la Chiesa è un giorno di lutto

Omelia del Reverendo Don Francesco Ricossa, sulla canonizzazione di Paolo VI 14 ottobre 2018


La chiesa di San Luigi Gonzaga


Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Così sia.
Sia lodato Gesù Cristo.
Sempre sia lodato.

Avete ascoltate le letture della messa odierna.

Un passo della Epistola agli Efesini di San Paolo, che presenta il cristiano come un militare armato di tutto punto che deve lottare non contro un nemico in carne ed ossa ma contro il demonio.

Un passo del Santo Vangelo con una parabola di Gesù che ci parla del perdono dei nostri nemici e delle offese che abbiamo ricevute, parabola questa che è come una spiegazione della preghiera del Padre Nostro “... rimetti a noi i nostri debiti ...” .
Saremo giudicati nella stessa misura in cui giudichiamo gli altri: se siamo rigorosi verso gli altri, Dio sarà rigoroso con noi, se siamo misericordiosi con gli altri, Dio sarà misericordioso con noi.

Ma volevo intrattenermi un attimo su un tema di attualità.
Normalmente nell’omelia preferisco non trattare dell’attualità ma a volte è quasi indispensabile.

Al peggio non c’è fine..

PINEROLO
Colpo alla dottrina: "messa" ecumenica di precetto

Gira su internet un volantino della parrocchia di Pinerolo che annuncia una funzione ecumenica coi valdesi. E il vescovo Oliviero stabilisce che assolverà il precetto domenicale. Alla Nuova BQ il segretario parrocchiale conferma: "Sì, chi vuole può fare la comunione". Eppure lo Ius divinum è chiaro: la messa è cattolica e coloro che deliberatamente non ottemperano l'obbligo domenicale commettono un peccato grave. 




Come si soddisfa il cosiddetto precetto domenicale? Partecipando alla S. Messa ed astenendosi dai lavori servili. Questo è il minimo sindacale per prendere almeno un sei a catechismo… Capita ormai ovunque di constatare che la seconda parte del precetto venga praticamente disattesa anche da coloro che partecipano alla Messa: si taglia la siepe, si va a lavare l’auto, si compra e si vende, senza reale necessità, ci si inventa qualunque cosa, pur di non dedicare il proprio tempo al buon Dio, alla famiglia, al riposo. Anche sulla prima parte, c’è senz’altro da lavorare; è piuttosto diffusa la convinzione che non sia poi così obbligatorio partecipare alla Messa proprio tutte le domeniche e le feste comandate: l’importante è comportarsi bene…

Una rivoltella per uccidersi

CASO CAPPATO-DJ FABO
Consulta-Pilato, il suicidio assistito sarà presto realtà




Caso Dj Fabo: la Consulta non decide ma passa la patata bollente al Parlamento autorizzandolo a inserire nella legge sulle Dat anche alcuni casi di aiuto al suicidio. Una volta che le Camere avranno fatto questo lavoro sporco sarà agevole per la Corte Costituzionale mantenere il reato di aiuto al suicidio ad eccezione dei nuovi casi previsti. La platea dei candidati all’eutanasia si allargherà a depressi, annoiati dalla vita o disperati per un dolore esistenziale. In questo modo la Corte Costituzionale avrà così messo nelle loro mani una rivoltella per uccidersi.

mercoledì 24 ottobre 2018

La cecità è padrona

Radici e frutti della vera santità: san Francesco Marto



(di Cristina Siccardi) Il titolo della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi (3-28 ottobre) è I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. I giovani sempre meno scelgono il sacerdozio, la consacrazione religiosa e il sacramento del matrimonio.
Ma, ancora una volta, come accade dal Concilio Vaticano II in poi, il tutto è centrato sulla pastorale e non sulla dottrina, come risulta evidente dal Documento preparatorio. È impressionante notare come, prendendo atto di un contesto di fluidità, di incertezza, di relativismo, di insicurezze spirituali e pragmatiche «mai sperimentato in precedenza», non si offrano gli antidoti della Professione di Fede.
Si prendono in considerazione gli effetti, ma non le cause di un’evoluzione-involuzione che dir si voglia, e non viene neppure considerata la drammaticità in cui versa oggi la discultura giovanile proposta. Eppure l’annuncio della Verità Rivelata è valida per tutti, in tutti i secoli e a qualsiasi latitudine ed è la medicina che non ha eguali.

Al sinodo e ai pastorlupi?

Meditiamo sul VI Comandamento – Enza Pasquali


Cari Amici: “Cooperatori della Verità” siamo tutti noi Battezzati in Cristo Gesù, Signore e Dio Nostro, per mezzo della santa Madre Chiesa Cattolica ed apostolica.
Siamo così felici di poter condividere questa serie di video dedicati al Sesto Comandamento attraverso delle breve catechesi di Enza Pasquali della quale qui troverete altri video interessanti. Riflessioni dalle Scritture e dall’insegnamento della Chiesa.

La responsabilità di ognuno nel giorno del giudizio..

Mons. Viganò e l’ora del giudizio


di Roberto de Mattei) Nel clima di silenzio e addirittura di omertà che regna nella Chiesa è ancora una volta risuonata la voce dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò che, replicando al cardinale Marc Ouellet, ha ribadito che lo scandalo McCormick, è solo la punta di un vasto iceberg rappresentato dall’egemonia di una potente lobby omosessuale all’interno della Chiesa.
Non voglio soffermarmi su questa tragica realtà. Mi sembra invece importante sottolineare un punto che illumina di luce soprannaturale la testimonianza di mons. Viganò: il riferimento alle responsabilità che ognuno di noi avrà nel giorno del giudizio.

Il più pulito c'ha la rogna..

INTERVISTA AL DELEGATO MAGISTRALE DELLA GRAN LOGGIA DI RITO SCOZZESE ABRUZZESE MASSONERIA: BONANNO, ”NOI PULITI, PAPA FRANCESCO POTREBBE ESSERE NOSTRO CAPO”

(Ma non lo è già? MB)

di Loredana Lombardo
L’AQUILA – “La massoneria è pulita, composta da persone con una forte morale, tanto che potrebbe essere suo capo ideale Papa Francesco, in virtù del suo messaggio dell’universalità del Creatore ‘urbi et orbi’ , unico e comune per tutti gli esseri viventi, al di sopra delle religioni,  che è anche un principio cardine della massoneria”.

Coerente con “la protestantizzazione della chiesa cattolica”

I preti sposati finiscono in tv: “Lasciateci amare ed essere amati”
I viri probati non bastano. Un’inchiesta in prime time
(Foto Imagoeconomica)
Roma. Fu una lettera inusuale quella che quattro anni fa giunse sulla scrivania del Papa e sui disordinati tavoli da lavoro dei giornalisti: ventisei donne supplicavano Francesco di lasciarle vivere liberamente con il prete di cui erano innamorate. Parole forti, con una vena di poesia che non poteva non finire in mezzo al chiacchiericcio domenicale tra signore una volta uscite dalla messa: “Noi amiamo questi uomini, loro amano noi, e il più delle volte non si riesce pur con tutta la volontà possibile a recidere un legame così solido e bello”.

Gli araldi della Nuova Chiesa

OMOSESSUALITÀ
Nuova Chiesa e abusi sessuali

Un articolo di Vatican Insider dimostra come si voglia usare il pretesto degli scandali sessuali come un argomento per legittimare l'omosessualità anche nel clero.



Un significativo articolo è stato pubblicato domenica sul sito Vatican Insider a firma Andrea Tornielli. Non tanto per il suo obiettivo dichiarato, che era quello solito di screditare monsignor Carlo Maria Viganò, stavolta riguardo alla terza lettera sull’affaire McCarrick, quanto per due passaggi che sono emblematici di come in modo subdolo si voglia legittimare l’omosessualità nel clero.

La “religione dei vecchi tempi”

MONS. CHARLES POPE: LA LETTERA DI VIGANÒ È UN GRANDE MOMENTO PASTORALE E LETTERARIO PER LA CHIESA.

Cari Stilumcuriali, il National Catholic Register ha pubblicato nei giorni scorsi un articolo estremamente interessante sulla terza testimonianza scritta dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Lo potete leggere nell’originale di mons. Charles Pope, e nella mia traduzione.

No Dubia..!?

ANCORA DUBBI SUL VESCOVO MONTONERO
"Angelelli beato? Sbagliato, farà vacillare la fede"

In Argentina non si placano le critiche sulla prossima beatificazione di Enrique Angelelli, il vescovo "montonero". Fu incidente o omicidio? Con quali prove? E per giunta nonostante la condanna di un militare che continua a proclamarsi innocente. Dopo il vescovo Aguer e la Nacion anche il vescovo emerito dell'ordinariato militare è contro: "Era complice di realtà sovversive, la sua beatificazione farà vacillare la fede di molti". Come sono andate le cose in Congregazione dei Santi? Quali elementi sono stati utilizzati per stabilire l'odium fidei?


Dopo l’arcivescovo emerito de La Plata, un altro vescovo argentino si espone chiaramente contro la prossima beatificazione del vescovo Enrique Angelelli, morto nel 1976 in un incidente stradale che, secondo la giustizia argentina, era in realtà un attentato ordito dalla junta militar per colpire un vescovo scomodo.