L'ERESIA E IL CANONE DELLA MESSA
Si parla tanto di “liberalizzazione” della Messa Tridentina, si cerca l’assenso dei fedeli sulla validità e sulla legittimità del Novus Ordo Missae (art. 19 della Instrutio UNIVERSAE ECCLESIAE), anzi in definitiva li si obbliga a darlo, ma da ormai tre anni a questa parte, leggendo ovunque articoli, forum e quant’ altro, non ho potuto far a meno di constatare il lassismo che vige dopo il Concilio vaticano II.
Di fatto ho notato l’assenza di qualsiasi atto disciplinare o pena canonica anche per gli errori più gravi ed evidenti, salvo quelle famose scomuniche comminate, poi tolte, ai vescovi della Fraternità San Pio X.
Santo Concilio di Trento |
Quanto meno non ne sono a conoscenza.
In effetti “quanto al tempo presente, la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore; pensa che si debba andare incontro alle necessità odierne, esponendo più chiaramente il valore del suo insegnamento piuttosto che condannando”. (DISCORSO DI APERTURA DEL CONCILIO VATICANO II Giovanni XXIII 11 ottobre 1962)