ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 8 settembre 2012

SINO A QUANDO?

SANTONE INDÙ TIENE CONFERENZA IN PARROCCHIA DI BARI. 

Pontifex.RomaPontifex ha mostrato, in ottima compagnia, foto che riproducono storture varie della Messa in altre parti del mondo, persino pagliacci o donne sull'altare. Una sorta di zibaldone, reso ancora più invitante grazie alla permissività postconciliare, in base alla quale ogni iniziativa volta a convogliare fedeli é buona. Poco importa se tali iniziative sono blasfeme, idiote o peggio ancora comiche. E da Bari, che ormai non fa più notizia grazie ad un Vescovo , Monsignor Cacucci, che ha rinunciato a far sentire la sua voce (neppure denunciando gli abusi e le malefatte di una criminalità organizzata che ammazza a giorni alterni) ne arriva una grossa. Che cosa accade?

C’era il diavolo in me. Ma l’ho scacciato. Ecco come



Andrea Bevilacqua, per Italia Oggi
Dice di aver combattuto anche contro Asmodeo, uno dei demoni più potenti nell’immenso esercito comandato da Satana. Asmodeo, ovvero il demone che lavora giorno e notte per distruggere i matrimoni. Ci si può credere oppure no, ma la storia che Francesco Vaiasuso, gallerista d’arte di Alcamo, racconta nel libro appena uscito e scritto a quattro mani con Paolo Rodari («La mia possessione. Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni», Piemme) resta sorprendente, probabilmente unica.
Francesco, dall’età di quattro anni fino quasi a quaranta, ha vissuto con il proprio corpo posseduto, e dunque ogni giorno sventrato e attraversato, da 27 schiere dell’esercito di Satana. Venivano a trovarlo tutti i giorni, i demoni, rendendogli la vita impossibile.

ALTRE ERESIE, BESTEMMIE E AMBIGUITÀ DALLA GOSPA DI MEDJUGORJE


Pontifex.Roma
Ho deciso di scrivere questo articolo anche sulla scia dei vari dossier pubblicati dal giornalista e scrittore cattolico Carlo Di Pietro, serio professionista e persona scrupolosa, con cui ho avuto il piacere di scrivere un piccolo tascabile intitolato "La devozione alla Vergine Maria", in cui facciamo presente che la Madonna non è un idolo pagano, Le si deve culto di iperdulia e non di latria e tanto altro.  Veniamo ai messaggi della Gospa. Dopo aver assodato che tantissime sono le eresie presenti in molti messaggi della Gospa, propongo altre considerazioni circa l'ambiguità e la non ortodossia, talvolta anche blasfema, di questa entità che ad oggi, 7 settembre 2012, e fin dal 1982, è considerata dalla Chiesa cattolica come una "invenzione dei veggenti" ed è stata condannata a più riprese da 3 Commissioni, da una Conferenza Episcopale, dai vescovi di Mostar-Duvno e dalla Santa Sede per mezzo della Congregazione per la Dottrina della Fede. 

IL VERO ED IL FALSO COMPLEANNO DELLA VERGINE MARIA


. LA CHIESA CATTOLICA E MEDJUGORJE A CONFRONTO

Pontifex.RomaLa devozione alla Madonna Addolorata, che trae origine dai passi del Vangelo, dove si parla della presenza di Maria Vergine sul Calvario, prese particolare consistenza a partire dalla fine dell’XI secolo e fu anticipatrice della celebrazione liturgica, istituita più tardi. Il “Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius” di ignoto (erroneamente attribuito a s. Bernardo), costituisce l’inizio di una letteratura, che porta alla composizione in varie lingue del “Pianto della Vergine”. Testimonianza di questa devozione è il popolarissimo ‘Stabat Mater’ in latino, attribuito a Jacopone da Todi, il quale compose in lingua volgare anche le famose ‘Laudi’; da questa devozione ebbe origine la festa dei “Sette Dolori di Maria SS.” Nel secolo XV si ebbero le prime celebrazioni liturgiche sulla “compassione di Maria” ai piedi della Croce, collocate nel tempo di Passione. A metà del secolo XIII, nel 1233, sorse a Firenze l’Ordine dei frati “Servi di Maria”, fondato dai Ss. Sette Fondatori e ...
... ispirato dalla Vergine. L’Ordine che già nel nome si qualificava per la devozione alla Madre di Dio, si distinse nei secoli per l’intensa venerazione e la diffusione del culto dell’Addolorata; il 9 giugno del 1668, la S. Congregazione dei Riti permetteva all’Ordine di celebrare la Messa votiva dei sette Dolori della Beata Vergine, facendo menzione nel decreto che i Frati dei Servi, portavano l’abito nero in memoria della vedovanza di Maria e dei dolori che essa sostenne nella passione del Figlio [1]. [...]

Fucina di s-vocazioni


L CONVENTO DI SAINT-JACQUES A PARIGI (1969)

Facciata del Convento di Saint Jacques a Parigi (1968-69)
di Francesco Colafemmina

In questa ideale e breve storia del movimento della "nuova" arte e architettura sacra non poteva mancare il Convento di Saint Jacques, a Parigi. Nella precedente puntata abbiamo visto come l'azione ideologica dei novatores si fosse concretizzata in una chiesa di Digione che incarnava quella tensione verso la rottura col passato, tipica del circolo intellettuale aggregatosi attorno a L'Art Sacré
Quel circolo intellettuale perde smalto a partire dagli anni '60, mentre la rivista è sotto la direzione di P. Maurice Cocagnac. Questi sarà promotore della costruzione di un nuovo convento domenicano situato nel 13 arrondissement di Parigi. Sono gli anni nei quali si mette in opera proprio in quel quartiere di Parigi una grandiosa operazione urbanistica fondata sulle teorie dell'abitare di Le Corbusier: il progetto Italie 13. I risultati del progetto urbanistico saranno orribili. Il brutalismo applicato ad una città considerata fra le più belle del mondo indurrà il presidente Valérie Giscard d'Estaing a bloccare l'intero progetto nel 1974. I danni erano comunque irreparabili.
Maurice Cocagnac - copertina di un vinile del 1964: Il ballo dei resuscitati (sic!)

Il prossimo cardinale?


gallo interna
Il sacerdote più amato dalla sinistra, dal palco di Marina di Pietrasanta, sferza il Pd sul tema delle unioni gay: “Il matrimonio era la forma giuridica al tempo dei padri costituenti, ma non è assolutamente la forma naturale dell’unione. E allora quando c’erano la poligamia e la bigamia?”


Confessioni di un catto-tradizionalista che “tifa Islam”



di Marco Mancini
L’ottimo blog cattolico “Il pubblicano” ha pubblicato tempo fa un interessante post, mettendo alla berlina la presunta incoerenza di quei “cattolici tradizionalisti che tifano Islam”. Siccome questa è l’accusa che mi è stata mossa a lungo negli ultimi anni,mi sono sentito chiamato in causa e provo quindi a fornire qualche risposta, a titolo di chiarimento (ovviamente, parlo per me e per nessun altro).
Inutile dire che, dal punto di vista religioso, non tifo affatto per l’Islam, perché considero il Cattolicesimo l’unica vera Fede. Però ho rispetto per i musulmani che professano con cuore sincero la loro fede e trovo che alberghi più grazia in loro che nei tanti cristianucci tiepidi che vanno in Chiesa per convenzione borghese. Certo, ho più simpatia per l’Islam che per il Giudaismo, se non altro perché l’Islam è, nel bene e nel male, una religione universalistica e non fondata su un esclusivismo di tipo razziale. E anche perché è certamente vero che il Gesù del Corano non è il Gesù dei Vangeli (non ne viene ovviamente riconosciuta la divinità), ma almeno i musulmani venerano Lui come il più grande profeta prima di Maometto – tornerà nell’ultimo giorno a combattere l’Anticristo, appunto – e sua Madre come Vergine, a differenza di altri (vedi Talmud) che li considerano rispettivamente un malfattore e una donna di facili costumi.

Servi luciferiani


La cleromanzia e la regola del due nei seminari di Kiko

Cos'è la pratica divinatoria della cleromanzia? Tenendo presente che in realtà è Kiko ad avere l'ultima parola si "suoi" presbìteri, citiamo qui sotto ampi spezzoni di un intervento intitolato "I seminari Redemptoris Mater e la cleromanzia" originariamente pubblicato sul forum CattoliciRomani a firma di FrancescoVeritas, figlio di "catechisti" del Cammino, aggiungendo qualche nota e qualche immagine.

Da wikipedia: La  cleromanzia o sortilegio è una qualunque forma di divinazione il cui risultato sia determinato da mezzi che normalmente sarebbero considerati casuali, come per esempio l'estrazione a sorte di oggetti, simboli o frasi oppure il lancio di dadi, ossi o altri oggetti, ma che si presuppone possano rivelare la volontà divina. Ricordiamo che la Chiesa ha sempre proibito divinazioni, sortilegi, pratiche magiche, giochi d'azzardo...


In questa discussione vengono illustrati i seminari Redemptoris Mater e la liturgia della merkaba(Merkavah dall'ebraico מרכבה, "carro, biga") che allo stato pratico sembra essere un'arte divinatoria, la cleromanzia. [...]
Segue citazione propagandistica da Cathopedia:

XXVI° giorno di Quaresima di S.Michele


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.


“La mia possessione”, così 27 legioni di demoni hanno stravolto la vita di Francesco



Francesco Vaiasuso è un gallerista d’arte di Alcamo oggi quarantenne. Con Paolo Rodari ha dato alle stampe per Piemme la sua incredibile storia che oggi Sette, l’inserto del venerdì del Corriere della Sera, anticipa per il grande pubblico: “La mia possessione. Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni“.

venerdì 7 settembre 2012

Vaticano-CIA uniti dal Controllo Mentale in nome di Lucifero


Il Vaticano è assolutamente coinvolto nel complotto contro l’umanità che porterà ad un Nuovo Ordine Mondiale, attraverso i collegamenti con i Gesuiti, che hanno determinato la creazione della Massoneria. L’obiettivo principale del Vaticano è quello di lavorare in tandem con altre organizzazioni mafiose dell’elite internazionale (massoni, sionisti, cabalisti, tecnocrati delle Nazioni Unite, ecc) per stabilire una dittatura scientifica globale sotto l’autorità di Lucifero. Molti membri di questi gruppi – in particolare quelli che non sono sotto l’MK-ULTRA – vengono tenuti all’oscuro sul reale scopo, tuttavia, non è necessario che i membri di rango inferiore ne siano consapevoli.

IL VATICANO II – III DI MARTINI: DIRITTO ALLA LIBERTÀ DELL’ABISSO!


 

 Il ruolo che questo sito desidera rivestire è quello di orientare al Cattolicesimo, soprattutto in questi anni di disorientamento. La Redazione si sforza di fornire articoli che facciano pensare (“agere contra” il pensiero dominante, perché è a-cattolico, laicista, liberal-massonico). Abbiamo una linea ben precisa e ben delineata, come chi ci segue, spesso ci fa presente. “Qui non si semina il dubbio”, ha scritto una lettrice, che ringraziamo. I nostri sforzi (di una redazione di 15 collaboratori volontari) sono ripagati da questi buoni frutti, di cui ci rallegriamo. Ringraziamo Dio di averci guidati e il nostro riferimento ecclesiale, don Floriano Abrahamowicz per quel che ha fatto e fa per tutti noi. Uno dei temi più importanti, dopo il disastro conciliare è la libertà di coscienza. Arai Daniele, in questo splendido articolo, chiarisce cosa sia veramente e cosa la Chiesa insegna a credere.

Al posto del corvo

Dopo lo scandalo Vatileaks non è ancora stato nominato il successore del maggiordomo papale Paolo Gabriele
Attualmente sono tre ad essere in lizza per sostituire Paolo Gabriele nel delicato ruolo di aiutante di camera del Pontefice. Nel corso di tutta l'estate, a Castel Gandolfo, papa Ratzinger è stato infatti servito dallo storico e instancabile maggiordomo di Giovanni Paolo II, Angelo Gugel.

Onore e gloria a Mons. Williamson


Articolo di di Dom Tomás de Aquino, Priore del monastero benedettino della Santa Croce, a Nova Friburgo, Brasile, pubblicato il 3 settembre 2012 sul sito del monastero





Mons. Richard Williamson e Dom Tomás de Aquino
in una recente visita del vescovo in Brasile

In questo momento così drammatico per la vita della Chiesa, mentre la fede è così gravemente minacciata, una voce episcopale si leva e conferma i fedeli nella fede del loro battesimo.
Di chi è questa voce, se non del vescovo perseguitato, diffamato, accusato di ribellione, ecc., ecc., ecc.? E perché è perseguitato, calunniato, accusato? Proprio perché difende la fede, e questo crimine è imperdonabile per il mondo moderno.

oi teologòi



Chiesa Cattolica: Enzo Bianchi e i teologi olandesi
(di Lorenzo Bertocchi) Apprendo con piacere della neo-nata vocazione apologetica del priore di Bose, Enzo Bianchi, che, sul quotidiano “La Stampa” di venerdì 23 dicembre, difende la Chiesa (olandese) rispetto a chi «specula» sulla tremenda piaga della pedofilia. La sua analisi è puntuale quando rileva come «i dati confermino ogni volta che la percentuale di tali crimini commessi all’interno delle istituzioni cattoliche non si discosta da quella relativa a qualsiasi tipo di istituzione che si prende cura dei minori, specialmente se prevede la convivenza quotidiana tra educatori e minori».

E fin qui nulla di nuovo, il rapporto Deetman, infatti, giunge alle stesse conclusioni di altre indagini di questo tipo condotte in varie parti del mondo. Il prosieguo rivela però altre intenzioni apologetiche.

Gesù ci ha "narrato Dio"..



... misembra manchi un pezzo importante.

dialoghi D.C& G.P
Tra le varie "moderne e curiose ESTROSITA" profetiche 
di Bose e modernisti  vari vi è quella di parlare di Gesù 
sottolineando sempre in modo prioritario il suo essere vero
 uomo, trascurando il fatto che è anche vero Dio (DOGMA). 
CON I SOFISMI DIALETTICI DELL'incantatore sempre 
bonario il nostro genio della comunicazione dice che
 GESU CI HA NARRATO DIO....
ecco uno degli ultimi dialoghi due nostri due amici

Prodromi di Vaticano III°

 "L'uomo custode del creato" è il titolo della ventesima edizione del Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa, inaugurato nel Monastero di Bose (Italia), e che si concluderà l'8 settembre prossimo. "Nella tradizione cristiana d'oriente e d'occidente, abitare la terra è un compito e un dono affidato agli uomini, custodi ma al tempo stesso ospiti della creazione". Su questi temi sono intervenuti il Priore di Bose, Enzo Bianchi e il Metropolita di Pergamo Joannis Zizioulas, il Rappresentante del Patriarca Ecumenico Bartholomeos I. Il Santo Padre, tramite il Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., Segretario di Stato, ha fatto pervenire un telegramma in cui auspica che "le giornate di confronto e di incontro fraterno possano favorire la conoscenza reciproca e la condivisione della fede, suscitando e rinnovando un comune impegno nella tutela del creato dono di Dio".


- NEANCHE AMORTH FA RIPOSARE IN PACE EMANUELA ORLANDI


 - IL PRETE ESORCISTA DICHIARO’ ALLA “STAMPA”: “E’ UN CASO DI SFRUTTAMENTO SESSUALE CON OMICIDIO E OCCULTAMENTO DEL CADAVERE” - AMORTH PRECISA CHE SI SAREBBE LIMITATO A RIPORTARE IL RACCONTO DI MONSIGNOR SIMEONE DUCA SULLE ORGE IN VATICANO: “D’ABITUDINE SI ORGANIZZAVANO DEI FESTINI. LA ORLANDI, DOPO ESSERE STATA SFRUTTATA, È STATA FATTA SPARIRE E QUINDI UCCISA...” -

Pino Nicotri per Blitzquotidiano
EMANUELA ORLANDIEMANUELA ORLANDI
Nel mistero Emanuela Orlandi si registra un nuovo episodio. Mons. Gabriele Amorth, esorcista del Vaticano, ha smentito, almeno in parte, le parole che gli erano state attribuite su Emanuela Orlandi "vittima di un caso di sfruttamento sessuale con conseguente omicidio e occultamento del cadavere". Lo ha fatto tre mesi dopo una intervista al quotidiano La Stampa rispondendo per scritto, via e-mail, alle domande che gli ho rivolto, sempre per scritto, nel mese di agosto: "Le frasi riportate non sono del tutto esatte".

XXV giorno di Quaresima di S.Michele


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.

SANCTE MICHAEL.. IN INFERNUM DETRUDE!


SLOVACCHIA: una catena di preghiera e digiuno per 40 giorni, un esempio da imitare

(Sir Europa – Bratislava 06-09-2012) - Tutti i sacerdoti della Slovacchia sono invitati a partecipare alla catena di preghiera e digiuno che avrà inizio il 15 settembre, festività della Madonna dei Sette Dolori, patrona del Paese, e durerà 40 giorni.

giovedì 6 settembre 2012

Ma dov'è la primavera del Concilio?

Dove sono i suoi frutti?
Editoriale di Radicati nella fede, anno V, n. 9, settembre 2012
Foglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della Cappella dell'Ospedale di Domodossola (Provincia di Verbania, Diocesi di Novara)
dove si celebra la Messa tradizionale.
i neretti sono nostri

C'è un dogmatismo nuovo, che non riguarda i dogmi di sempre, le verità eterne rivelate da Dio e custodite dalla Chiesa nel suo Credo; è un dogmatismo di opinione, su una questione che ti vietano di discutere: i frutti della primavera del Concilio. Si può variare quasi tutto nella Chiesa di oggi: le verità di fede ti concedono di reinterpretarle.

Se i comandamenti ti stanno stretti, una schiera di teologi e pastori ti suggeriscono di situazionarli nel contesto attuale, così da addolcirli. Se poi obbedire non ti va, puoi sempre scoprire un nuovo carisma che ti cada su misura. Puoi fare tutto o quasi, tranne mettere in discussione la primavera del Concilio.

La senti questa affermazione sulla bocca di molti addetti ai lavori, dei pastoralisti, la senti come mannaia tranciante se esprimi il desiderio di tornare alla grande Tradizione della Chiesa. Ti concedono una messa antica, purché tu riconosca i frutti del Concilio, senza discutere.

Latinorum


Era colpa del latino se diminuiva la frequenza dei fedeli alla messa?

La decisione di abolire il latino come lingua liturgica e sostituirlo con le lingue moderne, benché non voluta né, forse, auspicata dal Concilio Vaticano II, senza dubbio è stata resa possibile dal clima culturale che il Concilio medesimo ha instaurato nel mondo cattolico.
In realtà, il latino era già da tempo sotto accusa, in taluni ambienti cattolici sedicenti progressisti: gli si imputava la responsabilità, in qualche modo, per la diminuzione della frequenza popolare al rito della messa e, pertanto, più o meno esplicitamente si auspicava che fosse accantonato, per cedere il passo alla lingua italiana.
Il cardinale Giuseppe Siri affrontava la questione, con la ben nota franchezza, in una data non sospetta, il 1958, ossia quattro anni prima dell’inizio del Concilio, in un documento ufficiale, di cui riportiamo alcuni passaggi chiave (da: G. Siri, «Non per noi Signore. Lettere pastorali» (Genova, Stringa Editore, 1971, pp.258 sgg.): 
«Dare al latino la colpa della diminuzione della frequenza popolare alle sacre funzioni è porre così male una questione da slittare nella ingiustizia e nella falsità.

Per una fede più intelligente: il Syllabo.


Nell’epoca in cui tira forte Facebook, capita anche di trovare qualche voce fuori dal coro. Per una volta attingo a Severgnini, che sul Corriere è intervenuto più di una volta in difesa dell’apparentemente esile Twitter.

Twitter non è il fratello minore di Facebook. Semmai il cugino. Parenti e diversi. Facebook ha sette anni, è stato creato da ragazzi per i ragazzi: lo usano anche gli adulti, ma siamo in affitto (morale). Twitter compie cinque anni. È più smaliziato, meno empatico ma più acuminato. Sociale e micidiale: basta saperlo usare.
Microblogging – la definizione ufficiale – è un buon riassunto. Gli interventi di 140 caratteri obbligano alla sintesi. Sono un esercizio quotidiano di igiene mentale, uno spazzolino per il cervello. (QUI)
Uno spazzolino per il cervello. Non perché i contenuti di Twitter debbano essere per forza intelligenti, ma perché lo sforzo metodologico di dover sintetizzare in 140 caratteri costringe a raffinare il pensiero. Anche le baggianate. Ecco il paradosso di Twitter: sforzarsi di formulare un’idiozia in 140 caratteri significa automaticamente avviare un processo di incremento dell’intelligenza. Su Twitter essere idioti è meglio che mostrarsi intelligenti su Facebook. Qui ci vuole Aristotele: l’idiozia in atto di Twitter è intelligenza in potenza maggiore dell’intelligenza in atto di Facebook.
Mi corregga E. Berti se vado errando.
Ci rallegra allora scoprire che Lelefantino con ironico ardore abbia scelto di paragonare il Sillabo di Pio IX a una sorta di Twitter ante litteram.

Veri e falsi discepoli


La beffa della sete nel deserto svela l’equivoco dei falsi discepoli


 
Che cosa distingue il vero discepolo da quello falso?
Il vero discepolo è colui che, dopo lungo e sincero cercare, incapace di progredire da solo, s’imbatte in qualcuno che ha già intrapreso la stessa strada e l’ha percorsa per un tratto assai maggiore, vincendo le difficoltà davanti alle quali egli si era arreso; e che riconosce in quello una guida e un maestro, non tanto proclamandosi suo ammiratore, quanto, soprattutto, cercando di far tesoro della sua esperienza.

Emanuela Orlandi, la polizia torna a cercare nella basilica di S. Apollinare


Emanuela Orlandi (LaPresse)
ROMA – Ieri, 3 settembre, la polizia scientifica, sempre a caccia di eventuali resti di Emanuela Orlandisi è ripresentata a sorpresa nella basilica di S. Apollinare per fare altri prelievi nei sotterranei, cioè la dove c’era la tomba di Enrico De Pedis, ormai cremato, e dove c’è tuttora un cimitero prenapoleonico con oltre 600 piccole bare di metallo con i resti di altrettanti defunti.

- TEMPI DURI PER I CIELLINI


- IL NUVOLONE DEL RICICLAGGIO SUL SETTIMANALE “TEMPI” VICINO A COMUNIONE E FATTURAZIONE - L’INCHIESTA SULLA MEGA EVASIONE FISCALE DELLA FAMIGLIA GIACOMINI RIMBALZA DAL LUSSEMBURGO AL GRUPPO RMJ, DOVE J STA PER JELMONI, IL FINANZIERE FINITO IN MANETTE PER RICICLAGGIO - RMJ GESTISCE IL FONDO D’INVESTIMENTO “TEMPI D’IMPRESA” - E UNA QUOTA DEL PATRIMONIO DEL FONDO VA ALLA COOP EDITORIALE… -

Vittorio Malagutti per il "Fatto quotidiano"
Luigi AmiconeLUIGI AMICONE
Riciclaggio e opere di bene. Una frode fiscale in Lussemburgo e la beneficenza a favore di Tempi, il settimanale vicinissimo a Comunione e liberazione. Il finanziere Alessandro Jelmoni, proprio non ce l'ha fatta a restare in equilibrio tra questi due estremi. La sua veloce carriera di broker internazionale è andata a sbattere contro un'accusa di riciclaggio che gli è costata il carcere.
Jelmoni è sospettato di aver gestito su banche e conti off shore i proventi (oltre 200 milioni di euro) della colossale evasione fiscale della famiglia novarese Giacomini. La trama dei suoi affari, però, era molto più estesa. E, come emerge dalle indagini della procura di Milano, una pista porta fino alla cooperativa che gestisce il periodico ciellino Tempi.

Domande senza risposta


A proposito del cardinale Martini. Chiedo che mi si dia una risposta …

(di Corrado Gnerre su Riscossa Cristiana del 06-09-2012) Mi rivolgo a tutti quei cattolici –gerarchia in testa- che in questi giorni si sono spesi nel cantare le lodi del defunto cardinale Carlo Maria Martini. Mi rivolgo a costoro per dire semplicemente che ciò che avvenuto è assai grave. Il Cammino dei Tre Sentieri –che indegnamente guido- nella sua Rassegna stampa n.14 ha fatto un comunicato che in alcuni suoi passaggi dice:
Per la morte del cardinale Martini stiamo assistendo ad uno spettacolo che, se da una parte era ampiamente prevedibile, dall’altra appare del tutto avvilente.

Dopo Martini, è lite sul suo testamento spirituale


di Sandro Magister

ROMA, 6 settembre 2012 – "Il cardinal Martini non ci ha lasciato un testamento spirituale, nel senso esplicito della parola. La sua eredità è tutta nella sua vita e nel suo magistero e noi dovremo continuare ad attingervi a lungo. Ha, però, scelto la frase da porre sulla sua tomba, tratta dal salmo 119 [118]: 'Lampada per i miei passi è la tua  parola, luce sul mio cammino'. In tal modo, egli stesso ci ha dato la chiave per interpretare la sua esistenza e il suo ministero".

Con queste parole pronunciate il 3 settembre nell'omelia dei funerali del suo predecessore cardinale Carlo Maria Martini, l'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha revocato la qualifica di "testamento spirituale" all'intervista di Martini pubblicata il giorno dopo la sua morte dal "Corriere della Sera":

> L'ultima intervista: "Chiesa indietro di 200 anni. Perché non si scuote, perché abbiamo paura?"

In effetti, se davvero questa intervista fosse la quintessenza del lascito di Martini alla Chiesa e al mondo – come i curatori della stessa hanno voluto far credere – la figura del defunto cardinale corrisponderebbe proprio a quell'etichetta di "antipapa" che gli è stata applicata negli anni da circoli interni ed esterni alla Chiesa, ma che cozza clamorosamente con le alte e commosse attestazioni di stima espresse più volte nei suoi confronti dallo stesso Benedetto XVI, da ultimo nel suo inusuale messaggio all'arcidiocesi di Milano nel giorno dei funerali di colui che ne fu l'arcivescovo dal 1979 al 2002:

RICEVIAMO E RISPONDIAMO AL QUESITO.

 La storia infinita (per il male di tutta la Chiesa) e la nuovissima razza dei “lefebvriani” di parrocchia
3-IX-2012
San Pio X, Papa e Confessore
 Anniversario della beatificazione del nostro Pio IX

Domenica [nel tal centro ecumenico di Messa antica, il tal responsabile di un’associazione della Parrocchia dei Francescani dell’Immacolata e il talaltro studente dell’Università dell’Opus Dei] mi hanno detto che i lefebvriani fanno bene a non fare l’accordo, perché la Santa Sede li ha ingannati, cambiando i testi da firmare. Io ho risposto che tanto prima o poi li pubblicheranno pure questi testi, lì vedremo come stanno le cose! Come sarà questa storia?

Risposta (breve, sia perché è una materia di cui questo sito si è già occupato – pur essendo vero, d’altra parte, che repetita iuvant – sia perché soprattutto in Italia, e specialmente nelle Marche, non è tanto qui il problema): “terza posizione”! Ovvero?

XXIV° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.

SANCTE MICHAEL.. IN INFERNUM DETRUDE!

Che dice il Papa circa il popolo che ha rifiutato e ucciso Cristo e i profeti

Mer Set 5, 2012 17:59
La giudaizzazione della Chiesa

Dell'omelia diamo di seguito una nostra traduzione italiana.

Cari fratelli e sorelle,

risuonano ancora profondamente in me le parole con cui, tre anni fa, il Cardinale Schönborn ci ha fatto l'esegesi di questo Vangelo: la misteriosa correlazione dell'intimo con l'esterno e quello che rende l'uomo impuro, quello che lo contamina e quello che è puro. Oggi, perciò, non voglio fare anch'io l'esegesi di questo stesso Vangelo, o la farò soltanto marginalmente. Proverò invece a dire una parola sulle due Letture.

mercoledì 5 settembre 2012

Chi saranno i cardinali adatti?

Il progetto Blue Beam
 Il progetto Blue Beam è organizzato dagli appartenenti al 'Nuovo Ordine Mondiale' (NWO), e si prefigge come unico scopo la fondazione di una nuova religione unificata mondiale. Perché andare ad intaccare i vari culti delle popolazioni? Semplice, chi controlla la religione controlla il popolo, e controllare il popolo su scala mondiale significa unificare politicamente e socialmente sotto un'unica ala protettrice ogni individuo sulla Terra. Una volta ottenuto il pieno controllo religioso, sociale e politico di tutti i popoli, al New World Order non resta che tirare le fila a suo piacimento sul destino degli uomini unificati.

Pax liturgica?

PER UNA PACE LITURGICA’ DI MONS. BRUNERO GHERARDINI, OVVERO: DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO - di Luciana Cuppo
Per una pace liturgica’ è il titolo di uno studio di Monsignor Gherardini pubblicato suDivinitas (gennaio 2012). Esso va letto assieme a ‘LITURGIA, cioè?’ che potete trovare su‘Chiesa e postconcilio,’del 19 gennaio 2012.
bgIl titolo succitato trae origine dalla constatazione che – dice Gherardini in ‘LITURGIA, cioè?’ il Sommo Pontefice “voleva avviare una pace liturgica ed ha – per colpa dei ribelli – incentivato la guerra” fra i gruppi ecclesiali favorevoli alla Messa tradizionale (VO) e quelli contrari, ed il saggio su Divinitas è una proposta volta a conseguire quella pace così elusiva e così agognata.
Senonché, la proposta di Mons. Gherardini ha suscitato qualche perplessità nei circoli cosiddetti tradizionalisti, sostenitori e promotori del VO. E tali perplessità, annunciate subito dopo la pubblicazione degli articoli succitati, non si sono affievolite; c’è chi ha alluso (senza peraltro fare il nome di Gherardini; ma qui non è il nome, bensì le soluzioni proposte che contano) a “spluzioni liturgiche accomodanti” e chi ha commentato sull’internet (peraltro cancellando poi il commento) che le proposte di Monsignore sono da prendersi con le pinze. Alla base di queste obiezioni sembra ci sia il timore che Monsignore voglia proporre una contaminazione – in senso filologico, s’intende! – o commistione dell’antico e del nuovo rito; il che comprometterebbe l’integrità del VO e non gioverebbe a quanti sono impegnati nella diffusione della Messa tradizionale.