ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 24 agosto 2019

E' chiaro, oppure no?

L'ULTIMA BATTAGLIA E' INIZIATA


Un esercito del male "telecomandato"? L’ultima battaglia è già iniziata. E' l’eterna guerra tra Bene e Male, tra Verità e Menzogna: negando l’esistenza del diavolo la Chiesa si è fatta una "Contro-chiesa" d’ispirazione satanica 
di Francesco Lamendola  

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Da quando il mito del benessere è entrato nelle nostre case e ha stravolto il nostro modo di vivere, proiettandoci interamente verso noi stessi, verso le cose da possedere e non più verso Dio da adorare, abbiamo incominciato a perdere la guerra: esito scontato, dal momento che ci siamo perfino scordati che c’è una guerra in corso. È l’eterna guerra del Bene contro il Maledella verità contro la menzogna, della grazia contro il peccato: guerra che i nostri progenitori sapevano benissimo di dover combattere, perché di fronte ad essa nessuno può considerarsi neutrale e rimanere in disparte. 

Cosa bolle nella pentola del Demonio….

L’Amoris Laetitia e quel “di più” che viene del Maligno


Cari Amici, come abbiamo spiegato tante volte, non stiamo qui a fare processi, a promuovere o a condannare qualcuno, ma siamo qui per “trasmettere ciò che abbiamo ricevuto” (cfr.1Cor.15,1-8; o meglio ancora Gal.1,1-10) dalla santa Madre Chiesa (una, santa, cattolica ed apostolica), attraverso l’insegnamento dei Padri, dei Santi, dei Dottori, del magistero e del Catechismo.
La complessità degli eventi che stiamo vivendo – e subendo per altri versi – in quest’ultimo secolo trascorso e al tempo stesso appena iniziato, non ci risparmia il dovere di assumerci la responsabilità della informazione corretta e il dovere di imparare cosa sta accadendo… cominciando, se vogliamo facilitarci il tutto, proprio dalla famosa Pascendi Dominici gregis di san Pio X sulla condanna del Modernismo di cui tanto abbiamo spiegato qui i passaggi più salienti.

Dal pane al Corpo

Gesù nel pane o Gesù sotto le apparenze del pane?

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Papa Francesco, nell’omelia del 23 giugno 2019 per il Corpus Domini ha pronunciato, fra l’altro, le seguenti parole: 
«Davanti all’Eucaristia, a Gesù fattosi Pane, a questo Pane umile che racchiude il tutto della Chiesa, impariamo a benedire ciò che abbiamo, a lodare Dio, a benedire e a non maledire il nostro passato, a donare parole buone agli altri. […]lì c’è Dio racchiuso in un pezzetto di pane».
Possiamo porci alcune domande: Gesù si trasforma in pane? Gesù diventa pane? Che cosa intende dire il Papa? Di quale pane si tratta? Evidentemente non può trattarsi di ciò che noi comunemente chiamiamo «pane», del pane del fornaio e del pane delle nostre tavole, che mangiamo tutti i giorni. Nella celebrazione della S.Messa il pane è già sull’altare. Alle parole della consacrazione Gesù non diventa ciò che c’è già sull’altare. Ma è questo pane che diventa il Corpo di Cristo, si transustanzia in questo Corpo; ossia, come dice il Concilio di Trento, tutta la sostanza del pane si converte nella sostanza del Corpo di Cristo. 

All’otto per mille della popolazione

Bergoglio va alla guerra


Condannando senza appello il sovranismo e accostandolo alla guerra e al nazismo, Papa Bergoglio ha fatto nell’agitato clima d’agosto una dichiarazione di guerra mondiale nel nome della pace e dei migranti. Non ha solo scomunicato Salvini e benedetto la santa alleanza tra grillini e pd, come molti hanno sottolineato, ma ha colpito tutti i sovranisti del mondo, da Trump a Putin, dal nazionalista indiano Modi al cattolico Orban e al brasiliano Bolsonaro che guida il paese cattolico più popoloso al mondo. 

Et diábolus stet a dextris eius (Psalmus 108)

Mentre nella Chiesa tutto tace, al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, il diavolo diventa realtà simbolica: il Preposito Generale dei Gesuiti continua a riscrivere la dottrina cattolica

La Felix Culpa che la madre Chiesa canta nel Preconio nella notte di Pasqua, sancisce irrevocabilmente il trionfo di Cristo sul peccato e sulla morte, armi inique di colui che è origine e causa di ogni male: il Demonio. O forse Gesù Cristosarebbe morto in croce per salvarci da un mito, da un simbolo, da una forma di psichismo patologico? Siamo seri per una volta, è l’amore alla Chiesa che ce la impone, questa serietà.

… ma sì, inculturiamo tutto ciò che non è cattolico! Nella foto: Padre Arturo Sosa, Preposito Generale della Compagnia delle Indie in versione Sandokan 

«I pensieri perversi separano da Dio»

Lo hanno rimesso in croce

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Perversae cogitationes separant a Deo (Sap 1, 3).


«I pensieri perversi separano da Dio». La divina sapienza ci stimola a completare il nostro quadro. Abbiamo osservato come la nuova teologia, con il suo metodo ipercritico, abbia instillato nelle menti dei cattolici uno scetticismo generale. Bisogna tuttavia aggiungere che essa, se da una parte ha sistematicamente messo in dubbio le conoscenze consegnateci dalla Rivelazione, orale e scritta, dall’altra le ha sostituite con nuovi “dogmi”, privi però di ogni fondamento. Ci sono falsità di ordine storico che son diventate certezze indiscutibili; tanto per fare un esempio, l’idea che non siano stati gli Ebrei a volere la morte di Gesù, ma i Romani. Uno di coloro che più ha contribuito ad accreditare tale evidente falsificazione del Santo Vangelo è il fu Jean-Marie Lustiger (circonciso col nome di Aaron), il quale aveva preteso di farsi cristiano rimanendo giudeo, non solo di stirpe ma pure di fede. Lo dimostra il fatto che nelle sue esequie, celebrate il 10 agosto 2007, per disposizione testamentaria furono inseriti elementi propri del rituale ebraico. Il fatto, certamente concordato ai piani alti di ambo le sponde, ai piani più bassi provocò indignazione: «Non è possibile essere una cosa e il suo contrario simultaneamente. Ma questa è una nuova posizione della Chiesa Cattolica e quindi dobbiamo respingerla con vigore e cercare di capirne i motivi reconditi».

Un gesuita vale di più o di meno di un rosario?

LA CONDANNA DEL PORPORATO
"Pell innocente". Quel giudice coraggioso e inascoltato

Il coraggio del giudice Weinberg, che ha rigettato in tutti i modi le tesi inconsistenti e indimostrabili della colpevolezza di Pell. In un Paese, l'Australia, dove l'odio anti cattolico è altissimo, ma in cui il muro di omertà sta iniziando a sgretolarsi. Cominciando da alcuni giornali che hanno compreso l'inganno di questa condanna. 


                            Pell e nel riquadro il giudice

I dubbi sulla correttezza della sentenza che ha condannato George Pell, e sull’imparzialità della giustizia australiana, crescono nei giorni che seguono il rigetto dell’appello; e i dubbi cominciano a farsi strada anche nell’opinione pubblica di una Paese portato a un livello di quasi isteria anticattolica nei mesi scorsi dai main stream media.

La colletta per i profughi

LA MESSA PER I PROFUGHI
Spadaro e la fede come propaganda...ma senti chi parla!

Il direttore della Civiltà Cattolica si fa bello leggendo a messa la colletta per i profughi. Ma non sa che nel Missale Romanum per loro è auspicato il ritorno in patria, solo che il traduttore italiano si è "dimenticato" la parola reditus e così il gesuita ha avuto gioco facile a usare la messa secondo il credo anti Salviniano. Chi usa la fede - e la liturgia! - in chiave ideologica e propagandistica? 


Si tratta di un fatterello senza troppa importanza e che, visto il personaggio particolarmente malato di protagonismo, meriterebbe di essere taciuto. Eppure il fatterello rivela una mentalità malata di molti uomini di Chiesa, che ormai si riferiscono alle Scritture, alla liturgia, alla Tradizione solo per saccheggiarle e ricavare un po’ di bottino utile per la propria folle propaganda.

venerdì 23 agosto 2019

Far dimettere un papa

I Cardinali fermino le ingerenze sul papato


Gli Usa vogliono fare dimettere il Papa. A dirlo non sono i soliti tradizionalisti spocchiosi che, tacciati di complottismo, imputano le dimissioni di Benedetto XVI alle pressioni di prelati vicini ad Obama, ma la grande stampa internazionale che paventa una congiura per fare dimettere Bergoglio. Capofila di chi grida al complotto è “La Croix”, il quotidiano cattolico francese. 

I generosi con la pelle degli altri

BASTA COI "BUONISMI GIUDIZIARI"


Basta coi "Buonismi giudiziari" sulla nostra carne viva: fanno i generosi con la nostra pelle ormai tutelano solo i diritti dei criminali, capovolgendo il senso della legge. E' il pattume ideologico che viene da Marx e Rousseau 
di Francesco Lamendola  

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Il 18 settembre 2017, a Finale Emilia, due marocchini diciannovenni suonarono alla porta di una signora di settantanove anni, Mirella Ansaloni, che conosceva uno dei due come vicino di casa, con la scusa di domandarle un bicchier d’acqua; poi, mentre uno faceva da palo, l’altro metteva in opera il piano di rapinarla; davanti alla resistenza della donna, la colpiva violentemente a bottigliate sulla testa e l’uccideva. Consumato l’omicidio, i due si sono allontanati dopo aver rubato una catenina d’orto, poi rivenduta a un Compro Oro per 400 euro, e contanti per soli 30 euro. I due sono figli di operai immigrati e incensurati residenti da anni in quel paese emiliano. Al processo, l’accusa aveva chiesto pene oltremodo miti, 12 anni all’assassino e 8 anni al “palo”, con la motivazione di volerne favorire il reinserimento sociale. 

Le pastorali di un’unica “teologia”

Gender, inferno vuoto, Pianeta divino. Come fluidità di genere, panteismo ecologista e reintegrazione dei dannati siano le pastorali di un’unica “teologia”

Stanno avendo notevole notorietà le posizioni di Teresa Forcades, la suora che in nome del bene, promuove il Gender. E avviene a stretto giro rispetto all’intervista di padre Arturo Sosa Abascal, superiore generale dei Gesuiti, il quale nega esplicitamente la realtà sostanziale del diavolo. Non occorre molta memoria per richiamare le dichiarazioni del card. Marx circa il peccato della Chiesa di aver parlato per secoli dell’inferno. Sono fuochi di paglia o accurati capitoli di un’unica visione teologica di Dio, dell’uomo, del mondo? 
Suor Teresa Forcades, monaca benedettina femminista e teologa queer
Suor Teresa Forcades, monaca benedettina femminista e teologa queer
Non mi stupirei affatto se cristiani (laici e religiosi) sostenitori delle teorie Gender e dell’ecologismo, si dichiarassero alfieri dell’apocatastasi, cioè di quella credenza escatologica, secondo la quale alla fine dei tempi, tutti i dannati – angeli e diavoli – saranno reintegrati in Dio.

Al servizio del Principe…

LETTERA APERTA, UNA GRANDE GIOIA… DI DISTACCO! 

Avvenire.
Egregio Direttore,
desidero comunicarLe una grande gioia! Una di quelle gioie che crescono lentamente, una gioia partita da un seme lontano ed arrivata ad un frutto concreto, nell’ambito della propria anima, attraverso approfondimenti, confronti, dialoghi, studi, meditazioni e tanta preghiera. Mi riferisco ad una gioia carica di serenità, giacché passata fra tribolazioni e turbamenti, difficile da descrivere, ma profonda, molto profonda. Io sono di famiglia praticante, ho avuto una madre attenta e studiosa delle ragioni della nostra fede, ho avuto (ed ho) un padre molto impegnato in parrocchia ed in opere di carità e tutte le nostre famiglie hanno attraversato lo scorso secolo e l’ultimo ventennio con l’ardore del praticante. Un ardore, tuttavia, sempre turbato da ambiguità, banalizzazioni, semplificazioni, contraddizioni sia sul piano della fede, che sul piano della morale, che sul piano della dottrina. 

Non c’è intesa tra questi angeli e i demoni

Angeli e demoni



Quello che segue è un esercizio di antigiornalismo. La notizia è vecchia di 4 anni, anzi, a ben guardare, non ci sarebbe neppure. Perché scrivere che i vescovi di questa chiesaccia postcristiana non credono nel vero Dio, Uno e Trino, è come sprecare inchiostro per annunciare urbi et orbi che un cane ha morso un bambino. Roba che all’esame da professionista ti mandano via a calci nel sedere. Lo sanno tutti che i cani mordono i bambini e la notizia c’è solo quando è un bambino a mordere il cane. Così come tutti sanno che i vescovi di questa chiesaccia maligna non credono nel vero Dio, Uno e Trino, e si darebbe notizia solo quando uno di loro professasse integralmente la vera fede.

E' certo che esista l’uomo?

Il capo dei Gesuiti ne sa una più del diavolo






Dal 18 al 24 agosto 2019 si svolge l’ormai noto “Meeting di Rimini” organizzato da “Comunione e liberazione”. Intitolato all’“amicizia per i popoli”, il meeting – cioè l’“incontro” – ha sempre più inteso provocare l’interesse con temi specifici, tante volte controversi, ma cercando di mantenere la linea dettata dalla CEI e dal papa regnante.

Ricco di interventi e di interviste, quest’anno 2019 c’è stata l’intervista al capo dei Gesuiti padre Arturo Sosa Abascal, che noi non abbiamo letto per intero, ma abbiamo trovato una nota pubblicata da Matteo Matzuzzi su Il Foglio del 22 agosto.

Se un regno è diviso in se stesso..

Gli esorcisti: "ll capo dei gesuiti è fuori dal Magistero"

"La posizione di Abascal si pone all’infuori del magistero ordinario e straordinario". L’Associazione Internazionale Esorcisti "scomunica" il superiore dei gesuiti dopo le parole sul diavolo come simbolo: "Gravi e disorientanti affermazioni. Il Magistero su angeli e demoni implica una visione vincolante". Ecco quali sono le ragioni di questa eresia. 



"La posizione di Abascal, pertanto, si pone all’infuori del magistero ordinario e straordinario-solenne". Dopo la "sparata" del diavolo come simbolo da parte del superiore dei Gesuiti, la scomunica arriva all'associazione che riunisce gli esorcisti italiani. L'intervista a Tempi rilasciata da padre Sosa Abascal, papa nero della Compagnia di Gesù ha - come comprensibile - suscita un'ondata generale di sdegno e sgomento in buona parte del mondo cattolico. A 24 ore da quelle parole però, la posizione più ferma e autorevole arrivata a condannare quelle parole è proprio di quegli uomini sacerdoti che sono abituati a "maneggiare" possessioni e attacchi del demonio. Il quale oltre che esistere ha anche una natura personale e non è semplicemente un simbolo. Ecco il comunicato integrale dell'AIE che nel condannare le parole di Abascal, getta una luce inquietante su come sia possibile che un rappresentate così importante della gerarchia cattolica possa scivolare impunemente in queste eresie ed essere certo di non essere corretto.  

giovedì 22 agosto 2019

La chiamata alla conversione


03_Il messaggio delle Tre Fontane: l’urgente appello alla conversione, cardine della vita cristiana


La prima sezione dedicata all’approfondimento del messaggio delle Tre Fontane concerne il tema fondamentale della conversione. Già presente in tutti i messaggi delle apparizioni mariane, qui alle Tre Fontane sembra proprio che la Vergine della Rivelazione abbia voluto calcarvi in modo del tutto particolare.

Dalla fine del mondo

“Lo scontro in atto non è di natura politica, ma soprannaurale”

Danilo Quinto – 21 agosto 2019
Il 9 agosto, il giorno dopo il comunicato con il quale Salvini annuncia il deposito da parte della Lega di una mozione di sfiducia al Governo, un uomo venuto dalla fine del mondo – dall’Argentina, che non è troppo lontana, visto che ci sono gli aerei e lui ne ha presi tanti in questi sei anni, ma mai quello per Buenos Aires, chissà perchè? – dà una lunga intervista a La Stampa, nella quale si occupa delle sfide per l’Europa. Proprio lui, che nel 2016 ha ricevuto il Premio Kalergi o altrimenti detto Premio Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana.

La Chiesa dei mostri

La Chiesa dei mostri in mano ai buffoni di corte privi di stile e di dignità sacerdotale: i preti da spiaggia in costumino che prendono poi in giro i loro confratelli che vestono la talare


Dal Codice di Diritto Canonico: can. 277§2. I chierici si comportino con la dovuta prudenza nei rapporti con persone la cui familiarità può mettere in pericolo l’obbligo della continenza oppure suscitare lo scandalo dei fedeli […]  Can. 282 – §1. I chierici conducano una vita semplice e si astengano da tutto quello che può avere sapore di vanità […] Can. 284 – I chierici portino un abito ecclesiastico decoroso secondo le norme emanate dalla Conferenza Episcopale e secondo le legittime consuetudini locali […] Can. 285 – §1. I chierici si astengano del tutto da ciò che è sconveniente al proprio stato, secondo le disposizioni del diritto particolare […] §2. Evitino ciò che, pur non essendo indecoroso, è alieno dallo stato clericale.

Dalla sede vaccante a quella simbolica

IL SUPERIORE DEI GESUITI
Il diavolo simbolico del "papa nero" ha conseguenze gravi

Dalla Genesi all'Apocalisse, passando per il Nuovo Testamento, i testi biblici, la tradizione vivente della Chiesa, il Magistero di tutti i Papi fino al regnante, diversi Concili, il Catechismo: tutto porta a smentire teologicamente l'affermazione del superiore dei gesuiti Sosa Abascal, che ieri al Meeting ha detto che il diavolo è solo un simbolo e non persona. Ma il problema è anche antropologico perché ridurre Satana a simbolo è la stessa cosa di chi riduce il concetto di persona: dal bambino nel grembo della madre al malato in stato di incoscienza. Un percorso molto pericoloso. 


Ancora una volta, e senza particolare originalità, un esponente di primo piano della teologia cattolica ha parlato in modo a dir poco ambiguo dell’esistenza e della natura dei demòni.

I “cyberteologi”

PATENTI DI CRISTIANESIMO

Il Matteo buono e quello cattivo, la scelta di Avvenire

I richiami religiosi di Matteo Salvini, martedì pomeriggio in Senato sono stati condannati, la citazione del Vangelo secondo Matteo da parte dell'altro Matteo (Renzi) è stata invece molto apprezzata dal quotidiano dei vescovi italiani. Perché quel che conta è solo la linea sull'immigrazione, ormai nuovo e unico principio non negoziabile.


I richiami religiosi di Matteo Salvini, martedì pomeriggio in Senato, non hanno infastidito solamente i parlamentari di centrosinistra, i quali, come si rilevava ieri, solo al sentir nominare il Cuore Immacolato di Maria hanno preso a strepitare in quella che a molti è parsa una temporanea mancanza di lucidità, un istintivo quanto inquietante rigetto per il sacro che solo una supercazzola di mascettiana memoria potrebbe spacciare per amore per la laicità.

Il regime vatican-cambogiano

Il Cardinale George Pell è stato condannato in Vaticano, il Tribunale penale australiano è solo il braccio armato. Intanto la Santa Sede offre solidarietà alle vittime che non esistono, mentre prosegue a voltare le spalle alle reali vittime dell’attuale regime vatican-cambogiano


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Ciò che narra la singola presunta vittima sopravvissuta ― per sua fortuna non finita a miglior vita con una siringa d’eroina piantata in vena come l’altro testimone accusatore ―, è semplicemente impossibile. O meglio: il tutto sarebbe possibile e credibile come lo sarebbe affermare che il Pontefice regnante, dopo avere tenuta l’udienza del mercoledì dentro l’Aula Paolo VI, prima di tornare nei suoi alloggi ha presa una ragazza, l’ha spinta in un angolo dentro una stanzetta, poi l’ha stuprata. È un’immagine grottesca e impossibile da credersi, esattamente come lo è quella del Cardinale George Pell che dopo una celebrazione, con tutti i sacerdoti ed i fedeli presenti, i coristi e gli strumentisti, con il personale di servizio ed i vari addetti alla chiesa cattedrale, trova modo di appartarsi, senza che alcuno lo veda, per poi procedere a seviziare due ragazzini.

mercoledì 21 agosto 2019

La sagra delle hyaenae ridentes

ASSALTO A SALVINI/LA SAGRA DELLE IENE RIDENS (ANCHE CATTOFLUIDE)

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Premessa opportuna: ci sentiamo di chiedere scusa - se mai dovessero sentirsi offese per le citazioni che seguiranno - alle iene ridens della savana, probabilmente assai migliori delle loro repliche italiche, bipedi di moda nel Parlamento e in larga parte dei mass-media italiani (in prima fila quelli cattofluidi).
Ieri l’aula di Palazzo Madama ha scritto una delle pagine più buie, forse la più vergognosa, della storia della Repubblica: era il giorno della Grande Caccia a chi aveva annunciato di voler cambiare l’Italia e ci stava provando, disturbando così seriamente il tranquillo e omertoso tran tran dei poteri costituiti. Sono state cinque ore di caccia grossa, dove al Colpevole (di lesa maestà) non è stata risparmiata nessuna tra le accuse più infamanti, salvo che quella di abuso sui minori (forse perché il caso stomachevole di Bibbiano, là dove regna il Pd, ha consigliato una certa prudenza in materia). Il Colpevole (di lesa maestà) è stato definito dal premier di cui è vice come una persona ignorante delle regole, senza sensibilità istituzionale, irresponsabile, inefficace, istituzionalmente impudente, opportunista, cultore di interessi personali e di partito, contraddittorio, senza coraggio, intemperante nel linguaggio, generatore di confusione, affossatore della credibilità internazionale dell’Italia, invasore delle competenze altrui. In sintesi, ha stigmatizzato il Devotissimo (uno che non è stato eletto da nessuno): “ La cultura delle regole, il rispetto delle istituzioni certamente non si improvvisano, ma sono qualità fondamentali per aspirare al ruolo di Ministro dell'interno o anche di Presidente del Consiglio dei ministri, che ha compiti di responsabilità, deve lavorare a soluzioni concrete e sostenibili, senza rincorrere o addirittura sollecitare le reazioni emotive dei cittadini”.

Abbiamo un registratore per inciderne le parole

Superiore generale dei gesuiti: “Il diavolo non è una persona, è una maniera di attuare il male”

Padre Arturo Sosa Abascal e Emilia Guarnieri al Meeting di Rimini 2019
Padre Arturo Sosa Abascal e Emilia Guarnieri al Meeting di Rimini 2019 
Al Meeting di Rimini ci saranno sicuramente degli incontri interessanti. Nonostante ciò, è da un po’ di tempo che non vi prendo parte. E credo che continuerò a non andarci finché una certa aria da politicamente corretto che da qualche anno lì si respira non cesserà.
Credo che, indirettamente, ce la faccia notare anche il giornalista di Tempi, Rodolfo Casadei, quando nellarticolo pubblicato oggi su Tempi scrive: “L’accoglienza di padre Arturo Sosa Abascal al Meeting di Rimini da parte della presidente Emilia Guarnieri è stata talmente entusiastica che lo stesso superiore generale dei gesuiti ha dovuto a un certo punto moderare gli ardori. Quando la signora ha detto: «L’abbiamo invitata per imparare a esercitare il discernimento di cui parla papa Francesco: voi gesuiti siete maestri di discernimento». «Dovremmo», l’ha corretta il ‘papa nero’, che per l’occasione sfoggiava un candido clergyman perfettamente abbinato alla capigliatura e ai baffi canuti.”

Nel materialismo della vita contemporanea

Il “suicidio assistito” della Chiesa e della società

(Roberto de Mattei) Tutta l’attenzione in questi giorni, in Italia, è concentrata sulla crisi politica. Ma esiste un’altra crisi, più grave e più vasta, che costituisce il profondo retroterra della crisi politica: è la crisi religiosa e morale dell’Occidente. La crisi politica è visibile, entra attraverso i media nelle nostre case e anche un occhio o un orecchio distratto la percepisce. La crisi religiosa e morale può essere percepita solo da chi abbia una sviluppata sensibilità spirituale. Chi è immerso nel materialismo della vita contemporanea ha una affinata capacità di cogliere il piacere dei sensi, ma è spiritualmente ottenebrato, se non del tutto cieco. La crisi religiosa e morale è una crisi che avviene quando l’uomo perde di vista il suo fine ultimo e i criteri che devono guidare le sue azioni. La società si immerge nell’agnosticismo, si dissolve e muore.

La Dottrina “dinamica”

IL BIBLISTA RISPONDE. “DAL 13 MARZO 2013 SOLO MENZOGNA E CUPIDIGIA ECCLESIASTICA”.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, troll etc. il biblista licenziato perché troppo cattolico ci ha scritto, stimolato dai commenti che avete fatto al suo intervento. Leggiamo che cosa ci vuole dire. 

Θ

Spadaro#gnegne

SPADARO, IL SILENZIO SU VITA FAMIGLIA ETC. E I FULMINI CONTRO SALVINI. MA IL WEB LO CASTIGA…



Galeotto fu il Gandola/Pelanda che lo scrisse. Su La Verità del 18 agosto scorso. In un bell’articolo su come tutta una serie di organismi tifino per l’inciucio, terrorizzati dall’idea di mandare la gente a votare, i colleghi si occupavano en passant dei gesuiti, alcuni dei quali da mesi si prodigano in ostilità (quelle di padre Sorge Bartolomeo al limite dell’indecenza, tanto più venendo da un consacrato) frecciatine, mazzate, e via cattivando nei confronti di Matteo Salvini, Ministro degli Interni.

Stupisce il silenzio del Vaticano?

I giudici australiani confermano la condanna del cardinale Pell


I giudici della Corte suprema dello Stato di Victoria, in Australia, hanno respinto l’appello del cardinale George Pell, condannato e incarcerato per abuso sessuale di minori, e confermato la sua condanna a sei anni di prigione. La decisione non è stata presa all’unanimità, ma da due giudici contro uno. Il presidente della Corte Chris Maxwell ha ammesso che “questo caso ha diviso la comunità”, ma ha annunciato che secondo la maggioranza dei giudici il cardinale Pell dovrà continuare a scontare la pena detentiva di 6 anni, a cui lo ha condannato il tribunale di primo grado. Dopo aver scontato 3 anni e 8 mesi di pena, il cardinale potrà chiedere la libertà vigilata.

«Immorale» chi?

Christchurch : la Cattedrale sarà distrutta



La Cattedrale danneggiata dal sisma
 

La cattedrale del Santissimo Sacramento di Christchurch, Nuova Zelanda, verrà demolita.
L’annuncio della decisione presa ai primi di agosto 2019 dal vescovo, Mons. Paul Martin, che ha definito «immorale» il costo della restaurazione, ha provocato scontento e collera negli abitanti della città.

Inchiodare il Truce alla croce

LA FIDUCIA TRA SACRO E PROFANO
E al sentir di Maria, dal Pd schiumarono di rabbia

Il dibattito in Senato attraversato da citazioni e rimandi cattolici: il predicozzo di Conte, lui devoto di Padre Pio - su slogan e simboli religiosi e il Vangelo dell'accoglienza di Renzi. Ma al sentire il Cuore Immacolato di Maria pronunciato da Salvini, dai banchi del Pd iniziano a schiumare di rabbia come satanassi. Va bene crederci, ma agire di conseguenza a quando?

La foto simbolo è quella di Salvini che bacia il Rosario quasi di nascosto, come lo scolaretto a scuola che copia, ma sapendo che in quel momento tutti i fotografi appostati nella piccionaia di Palazzo Madama con i loro teleobiettivi non aspettavano altro. Accanto a lui c’è il di lì a poco ex premier Giuseppe Conte che lo ha appena rimbrottato: «Lascia che te lo dica Matteo, non si usano i simboli religiosi per fare politica». E’ forse il primo momento in cui l’avvocato dei Cinque Stelle strappa il convinto applauso del Pd. Che non aspettava altro. Inchiodare il Truce alla croce preparata da tempo con il livore e il fastidio di chi trema appena vede un Rosario o un crocifisso. E questo Salvini lo sa. 

martedì 20 agosto 2019

Chi scommetteva sulla tempistica?

Morra: "Salvini col rosario ha mandato messaggio per 'ndrangheta"

Il pentastellato Nicola Morra attacca Matteo Salvini: "Ostentare un rosario, votarsi alla Madonna dove c'è il santuario in cui la 'ndrangheta ha deciso di votarsi, significa mandare messaggi in codice ai mafiosi"

"Salvini ha preso per i fondelli il Parlamento e un ministro della Repubblica non può prendere per i fondelli il Parlamento e i cittadini".
Così il senatore pentastellato Nicola Morra ha attaccato il ministro dell'Interno nel corso del suo intervento a Palazzo Madama.

Funera non meruerunt

Lacrime islandesi


L’Islanda, che abortisce quasi il cento per cento dei bambini con diagnosi di sindrome di Down, ha tenuto un funerale per un ghiacciaio.

Est modus

I DUE MODI DI STARE COL POPOLO


Ci sono due modi di stare col popolo. Il "Popolo vero" non è quello immaginato dai "Comunisti", ma è quello non guastato dal sindacalismo esasperato, che ha sani valori morali e non si vergogna della povertà, ma della disonestà 
di Francesco Lamendola  
  
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Ma che cosa vuol dire, infine, stare col popolo? Che cosa significa una espressione come questa: essere dalla parte del popolo? Ce lo siamo sempre domandati, fin dal tempo della scuola media (erano gli anni intorno al 1968), osservando che una certa parte politica si era impossessata di tali espressioni, le aveva caricate di un ben preciso significato ideologico e pretendeva di averne l’esclusiva, per poi brandirle come clave sulla testa di tutti gli altri, facendosi forte di questo fatto: che essa stava col popolo. Sia pure in maniera indistinta, sin d’allora qualcosa ci convinceva poco in tale identificazione fra la sinistra e il popolo, fra il marxismo e il popolo, fra il Partito comunista e il popolo. Come! Allora gli altri, quelli che non erano comunisti né marxisti, non stavano dalla parte del popolo? 

Saranno essi gli sventurati..

Il Sinodo sull’Amazzonia sarà una disgrazia?




Senza mettere assolutamente in discussione la conclusione cui sono giunti alcuni illustri dignitari ecclesiastici nella loro condanna dell’Instrumentum laboris del prossimo Sinodo dell’Amazzonia, da loro classificato come eretico e apostata, vorrei solo sviluppare alcune riflessioni sulla possibilità che, se l’orientamento contenuto nell’Instrumentum laboris verrà mantenuto, questa assemblea episcopale costituisca effettivamente, come alcuni ritengono, una disgrazia per la Chiesa e una minaccia alla sovranità degli Stati della Regione Amazzonica.

Ci alzeremo in piedi?

SAN MARINO
Don Gabriele, il prete che da solo sfida il titano aborto

Con la debole opposizione dei cattolici a San Marino si avvicina l'aborto libero. Ma il Consiglio Grande dell'antica Repubblica ha trovato sul suo cammino un ostacolo: un parroco agguerrito che a suon di articoli sta demolendo un Ddl peggiore della 194. Don Gabriele Mangiarotti non ha scelto la strada facile dei preti che dal pulpito pontificano di politica invasionista. E ora è sotto attacco, ma pronto a tutto: «Guardiamo in faccia chi stiamo per uccidere. Paura? Quando la vita umana viene minacciata devo alzarmi in piedi».

Lui è don Gabriele Mangiarotti: dice di ispirarsi a San Giovanni Paolo II: «Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata» e risponde senza esitazioni ai politici, come ha fatto con la presidente della Commissione Affari istituzionali citando il V Comandamento, ma anche il non cattolico Norberto Bobbio. C’è una Repubblica che sta discutendo seriamente l’approvazione di una legge sulla depenalizzazione totale dell’aborto. Ed è una repubblica con 1700 anni di indipendenza sulle spalle, fondato da un santo e che oggi si ritrova con un difensore in più: a San Marino la proposta di legge popolare per dare il via libera all’aborto è praticamente in dirittura d’arrivo vista la debole l’opposizione del partito di ispirazione cristiana, la Dc che, pur essendo contraria, ha avviato al suo interno un dibattito acceso. Il campo è così lasciato libero a Repubblica Futura e Ssd, partiti di Sinistra e di governo, e Rete, una sorta di grillini locali.