ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 9 maggio 2020

Il paradigma totale

LA LOTTA E' PROPRIO FINITA?


La lotta è finita. E ha vinto il peggiore. La massoneria è stata l’anima della modernità ed è stata lo strumento della sua vittoria finale, sul paradigma cristiano. A vele spiegate verso la dittatura di un Nuovo Ordine Mondiale 
di Francesco Lamendola  

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Si chiama paradigma l’insieme delle credenze, delle certezze e dei valori che formano la lettura del reale da parte di una società. Vi sono paradigmi parziali e totali. Parziale ad esempio è il paradigma copernicano, che si afferma nel corso de XVIII secolo e rivoluziona la visione cosmologica dell’Occidente. Esso si limita a un singolo ambito disciplinare, l’astronomia; anche se ogni cambio di paradigma parziale getta le basi per un successivo cambio totale. Poi, nel XIX secolo, è venuto il paradigma evoluzionista: anch’esso, in origine, riguardava solo una scienza, la biologia, ma quasi subito ha investito ben più ampi settori e alla fine si è rivelato il più importante nel portare al trionfo il paradigma totale della modernità, fondato sulla concezione materialistica del reale. 

Il Signore non paga solo il sabato

Poveri noi! In che mani siamo!


Il mese di maggio è tradizionalmente dedicato alla Madonna. Quindi i chierici dovrebbero parlare soprattutto della Santa Madre di Dio e, in questo tempo in cui imperversa una nominata epidemia con tutto il corollario di restrizioni e di imposizioni che ne derivato per iniziativa delle autorità civili e dei loro annessi “comitati scientifici”, i chierici dovrebbero esortare i fedeli a pregare Maria Santissima perché ci liberi dalla malattia e dallo strapotere dei politici e degli scienziati.

Ed invece guardate che cosa ha escogitato il nostro ciarliero papa argentino proprio all’inizio del mese.

La coscienza a posto per avere ubbidito al governo nel chiudere le chiese

Berlicche: “L’importante è fare il possibile affinché non si rendano conto di quanto siano amati dal nostro nemico”

Berlicche
Caro zio Berlicche,
L’anima che in questo periodo ci sta creando dei problemi, non a causa sua ma per gli amici che frequenta, ha avuto un’idea. Stamattina il nostro nemico gli ha suscitato un disgustoso desiderio di incontrarlo, una nostalgia di vederLo. Siamo stati clamorosamente vittoriosi con quelli stupidi protestanti però ancora ci sono alcuni cattolici che si ostinano ad adorare il nostro nemico. E’ la Sua arma più potente. 

Il patto scellerato

“Uomini che riposano sulla loro feccia”


“In quel tempo, io scruterò Gerusalemme con le lanterne, e castigherò gli uomini che riposano sulla loro feccia, e che van dicendo in cuor loro: il Signore non ci farà né bene né male” (So 1, 12).
Questo il tremendo monito di Sofonia agli uomini che dicono “Dio non ci può castigare”. Proprio su di loro, continua il profeta, calerà “un giorno d’ira, giorno di tribolazione e d’angoscia, giorno di calamità e di miseria, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nebbie e di bufere, giorno di tromba e di allarme” (So 1, 15-16).

"Effeminati li domineranno"

Quale via d’uscita ?

https://www.isoladiavalon.eu/wp-content/uploads/2020/01/Gretinismo_il_Male-375x195.jpg(immagine aggiunta)
Et dabo pueros principes eorum, et effeminati dominabuntur eis (Is 3, 4).


«Darò loro come capi dei fanciulli ed effeminati li domineranno». La lapidaria affermazione di Isaia fotografa una situazione tipica di ogni epoca di decadenza. Disorientamento, insicurezza e disordine sociale hanno una causa comune: «Gerusalemme va in rovina e Giuda crolla perché la loro lingua e le loro imprese sono contro il Signore, così da provocare la vista della sua maestà» (Is 3, 8). 

Profeti di sventura

Il virus è un castigo di Dio? “La Civiltà Cattolica” dice di no



“Profeti di sventura”. È così che “La Civiltà Cattolica” – la rivista dei gesuiti di Roma che va in stampa dopo essere stata vista e approvata dal papa – definisce e squalifica chi tra i cattolici va sostenendo che la pandemia di coronavirus è “una punizione di Dio adirato contro un mondo peccatore”.

La menzogna è ormai un’abitudine

E Avvenire mente anche sulla Comunione

«La Comunione soltanto sulle mani», titolava ieri il quotidiano dei vescovi. Ma non c'è sul Protocollo Governo-Cei per la ripresa delle Messe con popolo, e non c'era neanche nell'articolo. È un chiaro intento manipolatorio e ideologico; le fake news sono ormai marchio di fabbrica di Avvenire, altri tre clamorosi casi solo negli ultimi dieci giorni.



venerdì 8 maggio 2020

In poche parole, è tutto

Il Coronavirus è la più grande truffa politica della storia


Il nuovo coronavirus è reale.
La risposta al coronavirus è stata volutamente esagerata. E con il tempo, questa esagerazione si rivelerà come la truffa politica che è.

Avanti, c'é posto..?

“Ci vediamo all’inferno”. Santità, vada pure avanti lei


Certo che sentirsi dire “forse ci ritroveremo nell’inferno” da uno che si fa chiamare Santità… ma questo è il livello a cui siamo arrivati.
Proviamo a fare qualche ipotesi:

“Braccia rubate alla terra”

PG A BASSETTI: PENSI AI SACERDOTI E AI VESCOVI, NON AI MIGRANTI.


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, sappiamo che l’attenzione di tutti o quasi è rivolta al protocollo con cui la Chiesa Italiana finalmente compie il suo percorso finale verso la sottomissione allo Stato, ma non è sfuggito né a noi, né a Pezzo Grosso, l’intervento che il presidente della Conferenza Episcopale Italiana (che sempre di più possiamo chiamare – non si offendano atei ed agnostici – la nuova UAAR – Ufficio Affari Anche Religiosi – in tempi di migranti. Lo trovate su questo collegamento. Che dire? Pezzo Grosso ha trovato un paio di cose da dire, belle pepate, e ha pensato bene di mandarcele… Buona lettura. 

Contrappello..?

Sarah prima firma l’appello, poi revoca. Ecco come sono andati i fatti secondo l’arciv. Viganò

Stilum Curia ha ricevuto il comunicato che segue da parte dell’arcivescovo Carlo maria Viganò. Il comunicato segue evidentemente la dichiarazione rilasciata dal card. Robert Sarah a Infovaticana ed i suoi  tweet riguardo la firma apposta sulla dichiarazione. 
Card. Robert Sarah al Sinodo del 2018
Card. Robert Sarah al Sinodo del 2018 (Foto: Edward Pentin) 
COMUNICATO 8 Maggio 2020
 Oggetto: revoca dell’adesione di S. Em. il Card. Robert Sarah all’«Appello per la Chiesa e per il mondo» diffuso ieri, 7 Maggio.

Una scelta di campo

L'APPELLO DI MONS. C.M. VIGANO'


Invito all'adesione. Appello per la Chiesa e per il mondo ai fedeli Cattolici e agli uomini di buona volontà. L'appello di S.E.Mons.Carlo Maria Viganò di cui è firmatario il prof.Francesco Lamendola dell'Accademia Adriatica di Filosofia Nuova Italia   

APPELLO

APPELLO PER LA CHIESA E PER IL MONDO
ai fedeli Cattolici e agli uomini di buona volontà

Veritas liberabit vos.
Gv 8:32

Pechino express..

COSI' SCRISSE IL VESCOVO LIBANORI - MESSE CORAM POPULO DAL 18 MAGGIO

https://citynews-chietitoday.stgy.ovh/~media/original-hi/33114551824740/firma-protocollo-ripresa-messe-2.jpgImmagine aggiunta)
Padre Daniele Libanori  è uno degli ausiliari della diocesi di Roma. Non è certo un illetterato e lo prova anche la lettera scritta il 19 marzo ai parroci del suo settore (poi condivisa dal cardinale Vicario e da ‘La Civiltà Cattolica) con sue riflessioni pastorali sull’attualità. Nel testo però anche pensieri rivelatori del suo atteggiamento verso i fedeli critici. Il 28 aprile Libanori ha raddoppiato. E confermato che non ama il dissenso. a siamo a Roma o a Pechino?

Il Dio mascherinato

I PERICOLI DEL PROTOCOLLO
Lo Stato in sagrestia e la Cei esulta: avremo le Messe, ma non la libertà

Neanche nell'Ottocento lo Stato pretese di regolare la Comunione. Il protocollo siglato da Governo e Cei è una pesante intromissione dello Stato nella vita della Chiesa, la cui libertà è ancora minacciata: con i guanti obbligatori costringe i preti a commettere profanazioni e discriminazioni nell'amministrare i sacramenti e consegna implicitamente alle forze dell'ordine l'autorizzazione per controllare il rispetto delle regole. Unica nota positiva: la Comunione in bocca non è vietata e tante storture post conciliari, come l'abusato scambio della pace, verranno sospese.



giovedì 7 maggio 2020

Ci siamo allontanati da Dio

UNA RIFLESSIONE "CRISTIANA"


Una riflessione cristiana sulla crisi dell’ora presente. Il credente oggi si trova a dover affrontare una "prova durissima": si è accorto che la chiesa in cui credeva di essere protetto è un "gigantesco inganno" ma che fare? 
di Francesco Lamendola  

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La crisi dell’ora presente investe una molteplicità di piani, da quello economico a quello psicologico, e in tutti sta agendo con forza devastante. Tuttavia, per semplificare la nostra mappa concettuale che rischia di smarrirsi nel labirinto di tale complessità, e quindi a scopi più pratici che di chiarificazione teorica, ridurremo i punti essenziali sui quali riflettere a tre soltanto:

Post-Coronam

Nel dopo-pandemia, qualcosa cambierà?


Nessuno sa quando e come finirà questa pandemia da COVID-19. Una cosa, tuttavia, sembra scontata: molte cose cambieranno nella nostra vita quotidiana e nella società. Ci sarà un Ante-Coronam e un Post-Coronam.
Alcuni, quasi fosse un mantra, ripetono ossessivamente: “Nulla sarà come prima!”. Mentre questo presagio mi sembra alquanto esagerato, la società che uscirà da questa pandemia sarà senz’altro diversa da quella attuale in molti aspetti, alcuni dei quali non secondari. Saranno trasformazioni permanenti? Nessuno ha la sfera di cristallo. Da come stanno evolvendo le cose, però, forse non è prematuro iniziare a sollevare qualche domanda.

Renuntiavi ergo sum..?

Benedetto XVI: “Ho rinunciato, ma sono ancora papa sotto il profilo spirituale”


Nella nuova biografia di Joseph Ratzinger, uscita qualche giorno fa in Germania, Benedetto XVI, intervistato da Peter Seewald, fa alcune dichiarazioni che mettono in luce la sua comprensione della rinuncia al papato attivo. Nel libro parla della “dimensione spirituale” del suo attuale stato e lo definisce “il mio mandato”. Con la rinuncia, dice, si è spogliato di qualsiasi “potere giuridico concreto” e ruolo di governo, ma ha mantenuto un “mandato spirituale”.

A quando le ostie all'amuchina?

Messe con il popolo dal 18 maggio. Firmato protocollo

È stato firmato questa mattina, a Palazzo Chigi, il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Ne dà notizia l’Ufficio comunicazioni sociali della Cei. Il testo giunge a conclusione di un percorso che ha visto la collaborazione tra la Conferenza episcopale italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno – nello specifico delle articolazioni, il Prefetto del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e il Capo di Gabinetto, Alessandro Goracci – e il Comitato Tecnico-Scientifico. 

L'evaporazione dogmatica e morale.

Quella immaturità cristiana che porta alla “teologia liquida”. Manca una teologia virile!

Vangelo e crocifisso
Appena qualche decennio fa il noto sociologo Zygmunt Baumann, in “Modernità liquida”, ci offriva una lettura della società post-moderna che evidenziava il fatto che la condanna e la dissacrazione delle strutture esistenti da parte della società che ci ha preceduto aveva di conseguenza generato un diffuso individualismo a causa del quale l’uomo di oggi si sente sempre più smarrito, e ciò perché la società ha cominciato a smarcarsi dal suo ruolo di garante nei confronti dei suoi cittadini, finendo per cedere il passo all’inquietudine, all’incertezza e alla paura, privando l’uomo di riferimenti sicuri e promuovendo una pericolosa fluidità di valori.

Voce dal sen sfuggita

Il Papa ad una mamma: "Santo io? Magari ci vediamo all’inferno"

La donna, mamma un ragazzo affetto da una patologia riconducibile all'autismo, nel salutare il Papa aveva fato riferimento alla sua santità


"Santo io, magari ci vedremo all'inferno". Probabilmente è stata una battuta riuscita male ma la frase pronunciata da Papa Francesco per salutare un ragazzo affetto da una patologia riconducibile all'autismo e la sua mamma, entrambi residenti a Caravaggio, sta suscitando un enorme clamore.

Il nostro pastore supremo non è Giuseppe Conte?

INTERVISTA/MÜLLER
«Nessun vescovo ha il diritto di vietare le Messe con il popolo»

«La Chiesa non è alle dipendenze dello Stato, deve difendere la sua libertà e la sua indipendenza». «Sospendere le Messe è un’abdicazione al proprio compito, che è leggere anche le sofferenze di questo periodo alla luce della fede, del mistero della Morte e Resurrezione di Gesù». «Gesù si è fatto carne, noi crediamo nella resurrezione della carne: per questo la presenza corporea è indispensabile». «L’Eucarestia è l’unica vera forma di adorazione di Dio, è la ragione dell’esistenza di ogni altra forma liturgica. È scandaloso che ci siano vescovi che dicono che l’Eucarestia è sopravvalutata». Ecco le riflessioni del cardinale Gerhard L. Müller, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in questa intervista alla Nuova Bussola Quotidiana.




Diversamente diretti..!

La CEI si è inventata il sacramento in differita

La Messa mandata in onda in differita.
La CEI tarocca persino la Madonna.

Articolo di Lorenzo Bertocchi

Articolo pubblicato sul quotidiano La Verità del 6 maggio 2020







Caravaggio: il vescovo prega davanti alla statua di
Santa Maria del Fonte

mercoledì 6 maggio 2020

Il mojito del Papaete

Il Vaticano indaga sullo stato di applicazione del Summorum  Pontificum



Il 7 maggio 2020 è stato reso pubblico il fatto che il Cardinale Luis Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha inviato a tutte le Conferenze Episcopali un questionario che deve essere compilato da ogni vescovo e rinviato entro il 31 luglio 2020.
Il documento verte sull’applicazione del Motu Proprio di Benedetto XVI del 7 luglio 2007, che dispone la liberalizzazione della celebrazione della Messa tradizionale.

Basta con questi musi lunghi



Gaudete, ci perseguitano!


È tornato Razzulo e mo' sono razzi per tutti

Cristiani, esultate. Basta con questi musi lunghi: siete perseguitati, dunque siete nel giusto. Pensate: non fanno più celebrare le messe per paura del morbo, dicono. Non si può stare nelle antiche e gloriose basiliche, si può stare dentro piccoli e male illuminati supermercati. Del resto è già da prima dell’epidemia che disarmano chiese per farci bazar commerciali. E vi arrabbiate. Ora basta farsi alzare la pressione: vi renderete conto che miglior destino non poteva capitarvi, a voi tocca non solo portare avanti le ragioni della fede ma anche quelle della bellezza, dello spirito contro il buio distopico della  (sedicente) ragione.

La Chiesa del silenzio

Il silenzio dei vescovi in tempo di pandemia



(Cristiana de Magistris) Il silenzio complice dei Vescovi italiani o, per meglio dire, di una indistinta e nebulosa Conferenza Episcopale Italiana, sul tema delle Chiese chiuse e i Sacramenti vietati ha suscitato – e continua a suscitare – lo scandalo dei fedeli, anche dei più sprovveduti e dei meno ferventi.

La nuova religione globale ha un suo dogma:Chiacchiere

Fatta la nuova religione globale, ora occorre fare i globalisti

Cari amici di Duc in altum, vi propongo qui il mio intervento per la rubrica La trave e la pagliuzza in Radio Roma Libera.
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La morte di una civiltà

Chiese chiuse e tabacchi aperti


Non era mai accaduto, nemmeno in tempo di guerra e sotto il peggior regime totalitario che tutti i cittadini di un paese fossero privati delle libertà primarie, dei diritti più elementari, diritti umani prima che costituzionali: uscire di casa, camminare, lavorare, viaggiare. E non era mai successo, neanche sotto le peggiori pestilenze, che la religione e la Chiesa fossero cancellate dalla vita sociale. Anzi, proprio nei momenti di maggiore sofferenza e rischio per la vita delle persone, il conforto della religione, la preghiera in chiesa, era essenziale. Non discuto la profilassi; sarebbe stato incauto consentire le messe e le cerimonie, anche se impressiona la religione subordinata alla scienza, la priorità della salute sulla salvezza. E la religione ridotta a fatto intimo, privato, al più televisivo.

In primis?

Sesso, donne, potere. Le tre sfide che la Germania lancia alla Chiesa


La pandemia del coronavirus ha fatto sparire dalle cronache il “cammino sinodale” della Chiesa di Germania. Ma questo intanto va avanti. E su di esso non solo la Chiesa tedesca, ma la Chiesa cattolica universale gioca il suo futuro:

Il Belnovo tappezziere

Anche il Papa scende in campo per la "sanatoria" dei migranti

Papa Francesco è a favore della regolarizzazione dei migranti che lavorano come braccianti. Questa mattina il pontefice argentino ha lanciato un altro appello

Papa Francesco è al fianco dei migranti, che subiscono gli effetti della pandemia come tanti altri lavori. Bergoglio, nel corso dell'udienza generale di oggi, ha posto un accento sulle conseguenze derivanti dal lockdown.

Ce lo spiega Lutero

MESSE NEGATE
Avvenire inneggia all'assassinio della liturgia

I vescovi sardi che rifiutano di riprendere le Messe con popolo? Bravi. E ottimo anche l'accordo - tuttora segreto - tra Stato e Chiesa sulla ripresa delle Messe anche se significa ritardare ancora di altre settimane. Motivo? Ce lo spiega Lutero. Così il quotidiano dei vescovi italiani ci porta verso un nuovo culto.

                                     Messe senza popolo

martedì 5 maggio 2020

Il cristianesimo televisivo.

San Paolo, il diritto romano e noi. (Con una postilla sull’ilarotragedia del cristianesimo televisivo)


Qualche volta qui si è accennato a quanto sia perniciosa la moderna ideologia dei diritti, che corrompe alla radice il rapporto dell’uomo con Dio, vanificando l’idea stessa della grazia, e a quanto sia stolto parlare di “diritti assoluti”, dato che con ogni evidenza ogni diritto è correlato ad un corrispettivo dovere altrui: il “diritto alla salute”, per esempio, di cui tanto spesso si farnetica, esiste soltanto come “diritto ad essere curati nel miglior modo possibile”; ciò che a sua volta altro non è che l’altra faccia del “dovere di curare nel miglior modo possibile chi è malato” e dunque dipende strettamente dalla determinazione di quali siano i soggetti sui quali incombe tale dovere.

Noli me tangere?

Messa solo con guanti e mascherine

Protocollo Cei: due persone a banco, niente scambio della pace e eucarestia senza contatto

«Spero di riaprire il Santuario il prima possibile, stiamo studiando le misure anti-contagio.












Quanto é lungo un tempo limitato?

È eticamente difendibile per la Chiesa decidere di sospendere le messe pubbliche?

“Inoltre, che venga riconosciuto o meno dallo stato, i sacramenti costituiscono il più grande bene della società civile pubblica. Il sacrificio della Messa è, in un certo senso, il cuore della società umana, il luogo in cui è maggiormente orientato verso il mistero assoluto di Dio. La vera presenza di Cristo nell’Eucaristia è la fonte del più fondamentale sostentamento spirituale dell’umanità e della sua più grande consolazione spirituale. Sostiene la Chiesa collettivamente e ogni cristiano individualmente.”
Un saggio di padre Thomas Joseph White, O.P., pubblicato su Public Discourse, e tradotto per noi da Stefania Marasco. 
Portone chiuso catena

Pandemonio?

Intervista / Padre Lanzetta: “Se Dio non fosse anche in una pandemia, non saprebbe più trarre il bene dal male”


Cari amici di Duc in altum, Aurelio Porfiri ha intervistato padre Serafino Maria Lanzetta, teologo, docente e autore di numerosi testi, soprattutto di ecclesiologia e apologetica. Al centro del dialogo il rapporto tra un evento storico come la pandemia e la volontà divina.
A.M.V.

La zuppa di Whuan

La zuppa ideologica sulla pandemia che alimenta i sogni della sinistra comunista

I “cuochi” che stanno preparando questa zuppa descrivono la pandemia come soglia di un terzo stadio del comunismo. È urgente proporre alternative che comprendano il discernimento sulle gravi conseguenze del controllo globale creato con la scusa della sicurezza biologica in relazione alla pandemia di COVID19.


Qui a sinistra: Copertina della rivista ‘Wuhan Soup’.
“Wuhan Soup” è un compendio che concentra il pensiero dei guru della sinistra internazionale sulla pandemia di COVID19. È un libro gratuito che circola su Internet con contributi giornalistici di 15 autori, che mette in luce, secondo il suo punto di vista e interesse, la narrazione politica riguardante la pandemia. E a tale proposito, anche il titolo si riferisce alla storia dell’origine della pandemia che il governo cinese ha voluto venderci: quella della sua trasmissione attraverso il cibo esotico, una tesi in cui sempre meno persone credono. Ma soprattutto, questo dossier mostra il corso di ciò che (lorsignori) sperano e sognano: la fine del “capitalismo neoliberale” e l’istituzione di un potere globale comunista.