Don Leonardo Maria Pompei
Tra le svariate forme di bestemmia, una merita particolare studio e attenzione, per l’estrema gravità delle sue conseguenze: la bestemmia contro lo Spirito Santo. A tal riguardo, Gesù ebbe a minacciare che questa peculiare tipologia di bestemmia non avrebbe trovato perdono presso il tribunale dell’Altissimo, come testualmente leggiamo nei Vangelo: “In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna – poiché dicevano: è posseduto da uno spirito immondo” (Mc 3,27-30). Il testo parallelo di san Matteo, in cui Gesù si difende dall’accusa di scacciare i demoni per opera del principe dei demoni, aggiunge qualche ulteriore piccolo particolare: “Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito non gli sarà perdonata, né in questo secolo né in quello futuro” (Mt 12,31-32). Come spiegare queste parole? Forse c’è un limite alla misericordia di Dio? Non sappiamo forse dalla fede che essa è infinita? E allora perché questo peccato non troverebbe mai perdono?