VERITA' E SELEZIONE DEI MIGLIORI
La ricerca della verità crea la selezione dei migliori. Abbiamo deriso e svalutato per decenni l’idea che la verità esiste. E applaudito qualunque imbecille che gridasse che esistono tante verità quanti sono gli esseri umani di Francesco Lamendola
È un errore pensare che la ricerca della verità sia una cosa che riguarda solo poche persone, cioè i filosofi di professione, mentre la gran parte degli esseri umani ha cose più concrete e più importanti da sbrigare, come sbarcare il lunario, mantenere una famiglia, occuparsi dell’educazione dei bambini e dell’assistenza ai vecchi. Al contrario, non c’è nulla che sia più importante della verità, nulla che venga prima di essa. E, del resto, la ricerca della verità non è un’altra cosa rispetto alle normali e necessarie attività della vita quotidiana, ma è la stessa cosa, solo fatta con piena ed intera consapevolezza, laddove, molto spesso, quelle attività vengono espletate alla meno peggio, come si sa e come si può, cioè senza consapevolezza autentica di quel che si sta facendo, e del perché lo si stia facendo.
Ma facciamo un passo alla volta. Una società sana è una società nella quale le singole persone cercano di realizzare il loro fine individuale, ma anche il fine proprio dell’essere umano: nella quale, cioè, ciascuno è aiutato a trovare e costruire se stesso, non solo come un atomo disperso e isolato, ma come parte della famiglia umana, dalla quale riceve gli strumenti per diventare ciò che deve essere, e alla quale restituisce, a sua volta, tali strumenti, nelle persone dei propri figli, amici, colleghi, eccetera. In una società di questo genere, la verità è percepita come un elemento essenziale per orientarsi nella vita, sia a livello individuale, sia a livello collettivo: il solo fatto di credere che essa esiste crea una interazione virtuosa fra il singolo individuo e la società nel suo insieme, a cominciare dalla sua cellula fondamentale e naturale, che è la famiglia. Ovviamente parliamo della famiglia vera, quella formata da un uomo, una donna e, possibilmente, dei bambini; non delle sue sconce contraffazioni odierne, e meno ancora di una famiglia “aperta”, “fluida” e fluttuante, secondo gli umori e gli orientamenti psicologici e quelli sessuali, più o meno transitori, più o meno durevoli, dei suoi membri.