ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 6 maggio 2017

Uno strano spiritello

Quando un pontificato scende a patti con Mammona!



Lo abbiamo provato in diversi articoli: se alla Dottrina sociale della Chiesa si toglie la Dottrina, resta solo il sociale con tutte le deformazioni e le complicazioni che ne derivano.
Noi non ci occupiamo di politica, ma di apologetica cattolica di questa nostra Chiesa oggi travagliata, e di un mondo moderno sociale e culturale votato al suicidio. Un recente articolo pubblicato su La_Nuova_Bussola_Quotidiana, clicca qui, ha però attirato la nostra attenzione su quel genere di notizia che è poi lo stesso pontefice a dirigere quando, appunto, parla a ruota libera nelle interviste come è accaduto anche nell’ultimo volo di ritorno dall’Egitto, clicca qui per il testo ufficiale.
La periodista Marinellys Tremamunno, giornalista italo-venezualana, ha scritto un articolo su la Bussola dal titolo chiarissimo:” Il Papa vuole mediatori socialisti per il Venezuela” confermando per noi, che seguiamo con trepidazione e preghiera quando parla, uno strano spiritello che anima il governo di questo pontificato che pur dicendosi in linea con la Dottrina sociale della Chiesa, in verità ha tolto la “Dottrina” lasciando a quel “sociale” una interpretazione tutta politica, per esempio vedi quied anche qui.

Basta solo aspettare

Sulla chiarezza di Amoris Laetitia. Note a margine di un recente convegno romano 


… i richiami al valore assoluto del matrimonio indissolubile e ai principi inderogabili della morale famigliare, seguiti dalla loro sistematica decostruzione, sta a dimostrare che ad essi è stata assegnata solo la funzione ornamentale di cimeli capaci di abbellire ancora il salotto di casa, tranquillizzando tanti cattolici ferventi ai quali viene offerto l’alibi per non riconoscere il piano distruttivo di Bergoglio e della sua nuova chiesa.
di Patrizia Fermani


Si è tenuto recentemente a Roma un convegno dal titolo significativo: “A un anno dall’Amoris Laetitia, Fare Chiarezza”. Ora, a chiunque capiti di leggere l’“esortazione apostolica”, non può sfuggire la sua contraddizione insanabile con la Tradizione e il Magistero secolare della Chiesa, al di là di certe disinvolte e studiate incongruenze, e tutti i relatori, con una singolare eccezione, hanno tracciato da angolature diverse, un quadro lucidissimo della portata eversiva del documento. Infatti la domanda di chiarezza investe in realtà le vere intenzioni di Bergoglio, ed è quella stessa che i noti cardinali gli hanno rivolto in forma di dubbio retorico per stringerlo, come ha osservato Pierantoni, in una specie di vicolo cieco, da cui egli potrebbe uscire solo o con il ripudio ufficiale della dottrina cattolica su matrimonio e famiglia, oppure sconfessando l’A.L. che la contraddice di fatto. Tuttavia è ragionevole pensare che nessuna di queste ipotesi possa realizzarsi in concreto.

Aliens

Cronache da un mondo alieno. Mese Mariano e incontro con gli eretici valdesi

di Paolo Deotto

Ci si sono messi in due decanati della diocesi ambrosiana (Paderno Dugnano e Bresso) per partorire la nuova scandalosa mattana: il 10 maggio, in pieno Mese Mariano, il monastero francescano Maria Madre della Chiesa, di Paderno Dugnano, ospiterà un irrinunciabile incontro con un signore che si chiama Giuseppe Platone e che ci dicono sia un “pastore” della “chiesa” valdese di Milano. In verità nel volantino del doppio decanato, che riportiamo qua sotto e che potete anche scaricare in pdf cliccando qui, la parola “chiesa” è scritta al maiuscolo e, ovviamente, senza virgolette. Poiché, come tutti coloro che hanno mantenuto la Fede sanno, la Chiesa è una, santa, cattolica, apostolica, ci pare improprio definire come “chiesa” un’associazione di persone che sostengono un’eresia e comunque qualsiasi “aggregazione” che non sia la Chiesa Cattolica.
Ecco il volantino che annuncia l’incontro (cliccateci sopra per ingrandirlo):

                                                   

Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar..?

sabato 6 maggio 2017

la letizia dell'amore tra immigrati ... una pagina romana di Vangelo secondo Bergoglio!


la sintesi perfetta del pontificato bergogliano: sesso (pardon AMORE LIETO) libero tra immigrati in Urbe; in un semplice amplesso l'immigrazionismo spacciato per carità e la letizia della fornicazione spacciata per amore sono sublimemente portati a visibile sintesi!

https://www.youtube.com/watch?v=mhLnxiSxp24

Luca, il blogger che ha tracciato le barche. “I giornali cattolici e di sinistra mi attaccano”

                                                          luca-donadel
di Chiara Giannini.
In un articolo da Avvenire, il video del giovane è stato definito «immorale». l’Unità ha parlato di «video bufala che anche la destra cavalca», mentre il Manifesto ha titolato «La bufala rilanciata da Striscia prepara nuove stragi in mare». Insomma, ora un 23enne diventa, almeno per alcuni giornali, complice delle morti nel Mediterraneo per aver anche solo provato a denunciare che le Ong entrano nelle acque territoriali libiche per recuperare i migranti.

Ne sa una di più?

MA IL DIAVOLO CHE NE SA DI NOI?

Il diavolo ci conosce bene: può dedurre i nostri pensieri per introdurvisi, anche per interposta persona servendosi del suo cattivo esempio, magari di un amico del quale abbiamo fiducia per spingerci verso il male di Francesco Lamendola
  

Generalmente, chi prende sul serio l’esistenza del diavolo, e il pericolo che la sua azione costituisce per la nostra anima e per la nostra vita morale, è portato a farsi, in primo luogo, la domanda su che cosa sia possibile, per noi uomini, sapere di lui, in modo da poterne scorgere le insidie e mettersi al riparo, per quanto possibile, dal pericolo di cadere in tentazione, cosa cui egli costantemente mira e che non esitò a tentare perfino con il nostro Signore Gesù Cristo.
Ebbene, diciamo subito che, per questa strada, non è possibile andare molto lontano, e ciò per la buona ragione che, tranne nei casi estremi, cioè quelli della possessione e dell’ossessione diabolica, l’antico nemico è talmente abile e astuto che riesce a mascherare quasi del tutto la sua presenza, per non dire la sua opera nefasta; anche laddove è lecito sospettarne la presenza, infatti, esistono quasi sempre dei margini di dubbio tali, per cui si possono benissimo interpretare le cose alla luce di una spiegazione puramente razionale e naturale.

Argentini si diventa..

1517-2017:500 anni di sovversione protestante
                

Dalla messa di Lutero alla messa di Paolo VI






La rivoluzione teologica di Lutero

La teologia di Martin Lutero è nata dalla sua angoscia. Invece di basare la sua vita spirituale in cerca equilibrio sugli insegnamenti della sacra dottrina, Lutero fa al contrario: «Egli trasforma i suoi bisogni in verità teologiche e il suo personale stato di fatto in legge universale della natura umana» (1). Il centro della teologia non è più Dio – chi Egli è e cosa vuole da noi – ma Lutero che cerca l’assicurazione della sua salvezza.

Quel Cuore immacolato

Il Santo Eremo
In questo tempo di grandi tribolazioni, abbiamo un grande privilegio: possiamo vivere in quel Santo Eremo che è il Giardino del Cuore Immacolato di Maria, attorniato dal profumo di tanti Santi e Beati, in attesa che la purificazione dei cuori, che Dio porterà a compimento, porti al mondo un periodo di Pace, in cui rifiorirà l’Unità della Chiesa.
Con queste ispirate parole, un’anonima lettrice ci svela un segreto di importanza vitale in quest’epoca di prova e smarrimento. Esiste un luogo benedetto in cui possiamo stabilirci subito, soprattutto se ci sembra di non farcela più o di non avere più risorse. È un rifugio inattaccabile in cui regna una pace inalterabile, un eremo interiore che non ci separa fisicamente dal mondo in cui la volontà di Dio ci ha posto né dalle persone affidate alle nostre cure, ma che ci permette di abitare spiritualmente nel giardino di una Regina amabile e gentile, alla Sua presenza indescrivibilmente soave e in compagnia di tanti nobili dame e cavalieri. Là si è inebriati dal profumo di virtù sublimi e ricreati dalle acque cristalline della vita divina, nutriti dei saporosi frutti di luminose dottrine e rinfrancati dalla brezza rugiadosa dell’Eden. Là si può sicuramente incontrare il Re che passeggia, deliziandosi, nel Suo possedimento prediletto, in cui non è penetrato neanche il più piccolo germe di mala erba né mai alcuna bestia nociva.

venerdì 5 maggio 2017

Eppure la Madonna era stata chiara


Non si capiscono e segni

Gli Ebrei spesso chiedevano a Gesù un segno dal Cielo, ma Egli li rimproverava di non saperli cogliere. Così la Madonna aveva dato a Lucia un segno dell’imminenza della seconda guerra mondiale, ma non lo si capì,
Giovanni Paolo I ebbe il segno della fede perfetta del metropolita di Leningrado, ma forse non ne capi’ la portata.
Giovanni Paolo II, tre anni dopo l’attentato in cui fu ferito, ebbe il segno di Severomonrsk, dove, il 13 maggio 1984, esplosero i due terzi degli armamenti della flotta sovietica, ma non trasse la decisione di consacrare la Russia.
Anche Papa Francesco ebbe il segno, dopo la sua invocazione pubblica di non accrescere la guerra in Siria, ottenendo da Putin di convincere Obama a desistere.
Anzi, lo stesso Papa Francesco, che è tanto trepidante per il degrado climatico, ebbe il segno, proprio il 13 maggio del 2016, della firma statunitense tesa a diminuire il rischio.

L’interregno della profezia di Fatima

La profezia di Fatima sull’ora del Mysterium Iniquitatis
                      
                      Luca Signorelli, L'anticristo cappella di San Brizio Orvieto

Sull’Evento di Fatima, molti capirono subito che significava una vera esplosione del soprannaturale in terra. E, in vista dei suoi straordinari segni e messaggio profetico, che rappresentasse la grazia di un avvertimento divino per mezzo della maternale mediazione di Maria; avvertimento estremo per tempi di grandi sciagure spirituali, determinanti quelle sociali. Era diretto alla Chiesa, istituita con vescovi, che sono i «vigilanti» attenti a ogni avvertimento per la difesa della Fede.
Il Papa è il vescovo dei vescovi e perciò il supremo vigilante sulla Fede nella Chiesa. Come doveva accogliere la Profezia data con il sigillo divino del «Miracolo del sole» di dimensioni cosmiche? Naturalmente la vera difesa è nel ricorso e successiva accoglienza di un aiuto divino. “Senza di Me niente potete”, insegna Gesù. Perciò, nel senso inverso, la vera sconfitta si avvera quando nella Chiesa s’ignorano gli aiuti divini offerti come segni profetici. A Fatima non era forse l’aiuto offerto attraverso la Madre di Dio? Si badi bene, Gesù, Capo della Chiesa, non inviò allora un semplice profeta a garantire i Suoi avvisi, ma la «Regina dei Profeti». Ecco che, mancata l’accoglienza alla profezia di Maria a Fatima, il risultato fu l’immane aumento dei problemi del mondo e della Chiesa, com’è accaduto dal 1917 al 1958, tempo dei Papi di Fatima e oggi viviamo la più grave crisi spirituale d’ogni tempo, che evoca tremendi castighi!

In nome della nostra vita

L’aborto è l’omicidio di una persona innocente

“L’aborto è l’omicidio di una persona innocente”. Stéphane  Mercier – Università di Lovanio.
Ho deciso di intitolare quest’articolo con le parole del prof. Mercier dell’Università di Lovanio in Belgio (o meglio Belgistan), che è stato punito 1 per avere semplicemente acclarato un fatto reale: l’aborto è l’omicidio di una persona innocente.

Sono un ladro?


Nessuna resa e nessuna rinuncia

Rompo il silenzio che mi ero imposto perché mi ha colpito uno dei commenti che ho letto nella mia pagina facebook. Ha scritto un lettore: “A volte senti la rinuncia come la cosa più facile da fare. Ma la cosa più facile non ha mai prodotto qualcosa di più che un giardino di erbacce” (Richelle E. Goodrich). Lo stesso lettore, condividendo il mio post, ha scritto: “Un'altra arresa! La battaglia è appena incominciata e già…”.

Confermo quello che ho scritto: non si può combattere contro i mulini a vento. Dovevo aggiungere “da soli”, perché questa è la mia storia. Perché io ho combattuto e sto combattendo da solo, insieme a mia moglie e a mio figlio.

Alla maggior parte del mondo cattolico, questa mia storia andava bene – gli “piaceva”, perfino - quando mi faceva scrivere sui suoi giornali e sulle sue testate on line o mi invitava per raccontare la “favoletta” della conversione di uno che ha lavorato con Pannella. Ero quasi un fenomeno da baraccone.

Quando questo mondo cattolico ha compreso che si trovava di fronte uno che pensa, è iniziato l’ostracismo e l’isolamento.

Verbalmente si dicono cose che non si scrivono

E il teologo disse "non diffondete l'audio"

Ho avuto modo di partecipare, quando i cinque dubia dei quattro ancora non erano stati né inviati privatamente né portati alla pubblica conoscenza per un dibattito vivo e vivace ancora oggi, ad un incontro presso una realtà ecclesiale non parrocchiale, in quanto la parrocchia è amministrati dai frati francescani.

In poche parole mi sono trovato di fronte a un lupo vestito da agnello, un prete protestante travestito da sacerdote cattolico, un apostata della fede cattolica apostolica romana di sempre, uno dei tanti Giuda traditori del Figlio di Dio Gesù Cristo venuto a corrompere la sacra dottrina in quanto è andato oltre la fumosità di Amoris Laetitia.

L’"apparsa" si schierò

Foto:
Arhivski snimak
Nella festa del grande Vescovo e Dottore della Chiesa universale Sant’Atanasio d’Alessandria, il 2 maggio, ricordiamo nelle Diocesi erzegovinesi il 46o anniversario dell’Ordinazione Episcopale impartita nella chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo a Mostar dal Vescovo Petar Čule, insieme all'Arcivescovo Smiljan Čekada di Sarajevo e all'Arcivescovo Frane Franić di Split, al Sacerdote dell'Arcidiocesi di Split-Makarska e Rettore del Seminario minore don Pavao Žanić. Egli fu nominato Coadiutore, successore del Vescovo Čule, il 9 dicembre 1970.[1] Assunse l’amministrazione delle Diocesi nove anni dopo, nella festa dell’Esaltazione della S. Croce, il 14 settembre 1980, diventando Vescovo residenziale della Diocesi di Mostar-Duvno e Amministratore Apostolico di quella di Trebinje-Marcana. Il suo motto episcopale fu lo stesso di quello presbiterale: In fide, spe et caritate. Nel periodo tra il 3 novembre 1988 e il 14 gennaio 1990, su nomina di San Giovanni Paolo II, prese cura anche della Diocesi di Dubrovnik come Amministratore Apostolico.

Qualcuno in Vaticano ha cercato di rifilarci una patacca


UNA POLPETTA AVVELENATA PER “STILUM CURIAE”. E UN ATTACCO – INDEGNO – A PAPA BENEDETTO XVI.



Per certi versi, non si può negare che non abbia fatto piacere. In fondo è un riconoscimento: vuol dire che il lavoro che si sta compiendo, dal settembre 2016, dopo che La Stampa ha deciso di chiudere San Pietro e Dintorni, funziona, ha un senso e forse da’ fastidio. Tanto da spingere qualcuno a cercare di rifilarci una polpetta avvelenata, nel probabile tentativo di screditare “Stilum Curiae”. Che, come sa chi ci segue, si sforza di raccontare una realtà trascurata dalla maggior parte dei colleghi, troppo intenti a esaltare i “balconazos” e le meraviglie di simpatia e misericordia del regno vigente.
La storia è questa.

La malattia della Chiesa cattolica

LA MALATTIA DELLA CHIESA

    Rimettere la santificazione all’ordine del giorno. James Martin grande amico delle associazioni Lgbt influente gesuita statunitense è stato promosso dal papa a consultore della Segreteria per la Comunicazione 
di Francesco Lamendola  





E così, padre James Martin, editorialista della rivista dei gesuiti statunitensi America, è stato promosso dal papa Francesco consultore della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, in pratica il centro nevralgico per la diffusione in tutto il mondo delle notizie sul papa e sulla Chiesa. Questo James Martin è un grande amico delle associazioni LGBT e, fra le altre cose, ha appena scritto e pubblicato un libro intitolato Building a Bridge,  cioè “costruire un ponte”, una tipica espressione bergogliana; con questo chilometrico, ma, in compenso, chiarissimo sottotitolo: How the Catholic Church and the LGBT Community can enter into a Relationship of Respect, Compassion, and Sensitivity, ossia “come la Chiesa cattolica e la Comunità LGBT possono instaurare dei rapporti basati sul rispetto, la compassione e la sensibilità”.

giovedì 4 maggio 2017

Trova la Chiesa che non va d'accordo con il mondo…

Le Profezie, OGGI ATTUALI, di Mons. Fulton Sheen


Sebirblu, 4 maggio 2017

Il dipanarsi degli eventi mette sempre più in luce, attualizzandole, molte profezie del passato che, uscendo dall'oblio, prendono vita nel fosco scenario di questi nostri tempi.

Certo, non ci saremmo immaginati mai che proprio noi e l'intera umanità d'oggi avrebbe vissuto in prima  persona i fatti narrati non solo in epoche remote come l'Apocalisse di Giovanni Apostolo, ma anche le visioni scritte in innumerevoli pagine antiche e moderne da santi, veggenti e mistici, giunte ora a compimento o in via di realizzazione.

Rientrano in questo novero le stupefacenti predizioni dell'arcivescovo Fulthon John Sheen che durante gli anni '40, con illuminata lungimiranza ha descritto quello che "vedeva" ‒ attraverso uno scorcio aperto nel futuro ‒ sul destino della Chiesa, sul Falso Profeta e sull'Anticristo, esponendoli con una precisione tale da farci sobbalzare comparandoli a ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi.

Per una panoramica maggiore consiglio vivamente tutti di confrontare gli altri articoli da me pubblicati sotto la voce "Profezie" e soprattutto quelli inerenti a "Bergoglio" il Falso Profeta ‒ che troverete nell'elenco delle Etichette qui a destra.

Complottismo? Dietrologia? Macché!

Ong, tutto molto trasparente


Perché prendersela tanto con le Ong? Perché insistere con l’avanzare populisticamente sospetti sulla loro attività? Dopotutto, non si capisce dove stia questa mancanza di trasparenza. Vi sono infatti Ong che da una parte svolgono la loro attività filantropica e, dall’altra – in almeno tre casi, quelli di Jugend Rettel, Sea Watch e Sea Eye –, si rifiutano di comparire di fronte alla Commissione difesa del Senato (fatto «motivo di preoccupazione», secondo Nicola Latorre del Pd, mica della Lega).

Stay Connected

Nota sui teologi di fama e appello ai Vescovi


Recentemente il nostro sito ha raggiunto una certa diffusione, grazie anche alla ripresa da parte di Timone e Corrispondenza Romana, per un articolo riguardante una conferenza subnormale tenuta da un "teologo di fama".
L'incontro è avvenuto davvero e le cose riportate sono state dette davvero e anzi sono continuamente ripetute in decine di incontri in tutta Italia.

A tal proposito dunque, qualcuno si è chiesto perché non pubblichiamo il nome del suddetto e si chiederà perché non pubblicheremo il nome dell'altro personaggio di cui parleremo questa settimana.

Ma questa è un’altra storia?


Quando i Cavalieri di Malta cacciarono i Gesuiti. Due volte


Tengono banco le vicende legate al Sovrano militare ordine di Malta, dopo le dimissioni di fra’ Matthew Festing e la successione al vertice, dal 29 aprile scorso, di fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto. Fatti che non hanno mancato di coinvolgere anche la Santa Sede e papa Francesco, confermando un rapporto non sempre facile. Anche con i Gesuiti.

Prima o poi, san Francesco sa farsi sentire…


Il francescanesimo del futuro annunciato da Radio Vaticana


(di P. Paolo M. Siano) Lo scorso 10 aprile i Ministri Generali di 3 delle 4 grandi antiche Famiglie Francescane hanno rilasciato un’intervista a Radio Vaticana rivelando che nei loro Ordini è in azione un movimento (guidato dalle rispettive gerarchie) che punta:
1°) a permettere a frati laici (professi di voti, non sacerdoti né diaconi) di accedere a uffici di “superiorato” (es.: Guardiano, Ministro provinciale, Ministro generale), il che viene ritenuto addirittura «una grazia» per i Francescani;
2°) a realizzare l’«unificazione» dei 4 Grandi Ordini (solo di quelli?), OFM, OFMConv., OFMCap, TOR. Sarebbe interessante sapere se questo progetto sia condiviso dalla maggioranza dei rispettivi Ordini (e in che misura), o se ci sia magari qualche perplessità di natura giuridica, storica, spirituale, amministrativa, economica. Nei limiti dello spazio concessomi offro qualche considerazione.

In infernum detrusum!

L'”infernologia” di Hans Urs von Balthasar



Trascrizione della relazione sul pensiero di Hans Urs von Balthasar riguardo l’inferno tenuta da mons. Ignacio Andereggen durante la Conferenza intitolata “Inferno e dintorni: è possibile un’eterna dannazione?”, organizzata nel 2008 dai Frati Francescani dell’Immacolata.
Inferno vuoto? Un confronto con l’”infernologia” di Hans urs von Balthasar
Rev. Prof. Don Ignacio Andereggen
Dato lo sconcerto che provoca il pensiero di von Balthasar nelle sue affermazioni centrali dovrò appoggiarmi molto ai suoi testi. Il materiale su questo tema è molto vasto, l’importanza del tema stesso è grande. Perciò, il metodo di questa conferenza sarà quello di presentare le idee centrali a partire dai testi. Sappiamo che il pensiero di von Balthasar è ampliamente diffuso e che ha un’importanza fondamentale anche nella costituzione di una specie di neo-ortodossia che si è formata negli ultimi tempi come contrapposizione al dilagare di altre concezioni manifestamente opposte alla verità della Tradizione. Tuttavia, proprio per il fatto che von Balthasar è considerato un autore in qualche maniera ortodosso, cioè in conformità con la Tradizione, diventa più pericoloso, perché gli errori, che sono veramente profondi e a volte subdoli, possono entrare in una maniera più sottile e, in qualche modo, possono fare più danno. Bisogna dire subito che non studierò tutto il pensiero di von Balthasar che, come in ogni autore, bisogna considerare nella sua evoluzione. Mi soffermerò soltanto alle ultime tappe di questo pensiero dopo il Concilio e poi ad alcuni punti principali, specialmente al tema dell’inferno. Questo tema è in qualche modo onnicomprensivo in von Balthasar al punto tale che si potrebbe dire che la sua concezione teologica è una vera “infernologia”.

Il ritorno di Giuda e Pilato!

Francia, per i vescovi contano di più Ue e immigrati La CEF contro la Le Pen, ma non manca il dissenso


In vista delle importantissime elezioni presidenziali in Francia, della scelta fra l'europeista Macron e la nazionalista Le Pen, la Conferenza Episcopale emette un comunicato vago, che sottolinea l'importanza dell'Ue e dell'accoglienza. Un implicito endorsement a Macron, che pure è laicista. Ma ci sono anche dissensi. Il filosofo Collin e i giornalisti Sevillia e Maxence ne parlano con la NBQ
La Conferenza episcopale francese di fronte alla scelta tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen prende la più classica tra le posizioni di equidistanza. Al contrario, musulmani ed ebrei invitano apertamente a votare Macron. Ma gli elettori cattolici come voteranno domenica prossima? 

Nessun dubbio?

 I massoni tifano per Bergoglio. Ma lui li vede come la peste

Massoni

Due sole volte papa Francesco ha parlato in pubblico dei massoni e della massoneria. E sempre contro.
La prima volta sull'aereo di ritorno dal viaggio in Brasile, il 28 luglio 2013. Interpellato sul caso di monsignor Battista Ricca e sulla "lobby gay", ha detto:
"Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla? Il problema non è avere questa tendenza, no. Il problema è fare lobby di questa tendenza: lobby di avari, lobby di politici, lobby dei massoni, tante lobby. Questo è il problema più grave per me".
La seconda volta a Torino il 21 giugno 2015. Incontrando dei giovani e rispondendo a braccio ad alcune loro domande a un certo punto ha detto:
"In questa terra alla fine dell’Ottocento c’era la massoneria in pieno, anche la Chiesa non poteva fare nulla, c’erano i mangiapreti, c’erano anche i satanisti… Era uno dei momenti più brutti e dei posti più brutti della storia d’Italia. Ma andate a cercare quanti santi e quante sante sono nati in quel tempo! Perché? Perché si sono accorti che dovevano andare controcorrente rispetto a quella cultura, a quel modo di vivere".

Mai, neppure per sbaglio..

Padre Bergoglio, perché non parla mai di Gesù ai giovani?



Caro Padre Bergoglio
 (come a lei piace essere chiamato),
ogni giorno cerco ansiosamente – fra i suoi numerosi interventi – qualcosa di bello, chiaro, non ambiguo, non parziale, che possa essere valorizzato e rilanciato. E pressoché ogni giorno resto deluso.

Ho appena sentito il suo video mensile per la Rete mondiale di preghiera.
È dedicato ai giovaniMai, dico mai, neppure di sfuggita lei nomina Gesù. Mai, neppure per sbaglio, neppure come esempio di grande uomo.
Anzi, lei invita i giovani a “MOBILITARSI PER LE GRANDI CAUSE DEL MONDO”.
 Ma un Papa non dovrebbe chiamare i giovani a impegnarsi piuttosto per LA GRANDE CAUSA DI DIO e per la SALVEZZA DELLE ANIME, per LA SALVEZZA DELL’UMANITÀ ?

mercoledì 3 maggio 2017

La “nave della Chiesa”..

IL CARDINALE ZEN PARLA DI FATIMA, LE APPARIZIONI E IL SOGNO DI DON BOSCO SULLA NAVE DELLA CHIESA NELLA TEMPESTA.


Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, arcivescovo emerito di Hong Kong, è un personaggio storico della Chiesa cinese. Volentieri condividiamo questo video-intervista, realizzato da Aurelio Porfiri, in cui il porporato parla delle apparizioni di Fatima, di cui quest’anno si festeggia il centenario, insieme alla canonizzazione di Giacinta e Francesco, due dei tre pastorelli. Per suor Lucia Dos Santos, la terza a cui apparve la Madonna alla Cova De Iria, è in corso la causa di beatificazione.

Il metodo preferito dai lupi

O CRISTO O IL MONDO

    Credete di ingannare Dio? Non potete servire 2 padroni! Quante volte lo ha detto Gesù e con quanta forza. La Neochiesa ha ridotto Cristo a un profeta qualsiasi come fanno islamici e giudei e come hanno sempre fatto gli atei di Francesco Lamendola  






Non potete servire due padroni! Quante volte lo ha detto Gesù Cristo, e con quanta forza; e come i cristiani dovrebbero ripetersi spesso quelle parole del Maestro, perché sembra proprio che se le siano dimenticate, o che non le abbiano neppure presenti. A partire dal Concilio Vaticano II, improvvisamente, sembra che il dovere primario della Chiesa e dei cristiani sia quello di “dialogare” con il mondo, di avere fiducia nel mondo, di fare ogni attenzione per non dare fastidio al mondo, e, se possibile, per andare d’amore e d’accordo con esso. E come lo stanno prendendo sul serio, questo dovere! Si direbbe che siano più che disposti a mandar giù qualsiasi boccone, pur di non compromettere le loro buone relazioni con il mondo; al punto che quei bocconi non sembrano più loro tanto amari, al contrario, si ha la netta sensazione che li trovino perfettamente di loro gusto.

G-g friendly

Il Vaticano amico dei gay
Padre James Martin, S. J., militante lgbt, nominato consultore della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede






Mercoledì di Pasqua, la Sala Stampa Vaticana ha pubblicato il Bollettino “Rinunce e Nomine”, contenente l’elenco dei nuovi Consultori della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, scelti da Papa Francesco.
Questo servizio per la Comunicazione si occupa di tutti gli organi di stampa, di comunicazione e delle reti sociali del Vaticano: cioè dal sito internet ufficiale, New Va, alla televisione, CTV, al twitter del Papa; cosa che fa capire l’importanza di questa Segreteria che distribuisce nel mondo le informazioni relative al Papa e alla Chiesa cattolica. Se si considera che i mezzi di comunicazione sono ritenuti il “quarto potere” in grado di influenzare le mentalità, si comprende come chi lavora in questo settore abbia tra le mani un vero strumento di propaganda… al servizio del bene… o del male!

Torcibudella

I migranti, "poverini", che usano Gesù come water
Ventimiglia. Una testa di Cristo, staccata da una statua e ricoperta di escrementi, segno di abitudine collettiva e inveterata. Succede in un campo di richiedenti asilo che vivono in una tendopoli e rifiutano i centri d'accoglienza perchè vogliono andare in Francia. E l'Occidente sta a guardare...
Ecco, una notizia del genere fa torcere le budella dall’indignazione. E non solo ai credenti; vale per ogni persona di medio buonsenso. Cristo non è soltanto addirittura Dio per i cristiani, ma è anche –e dai tempi di Costantino- il simbolo stesso dell’Occidente. Venire a sapere che qualcuno ci defeca sopra sdegna e dovrebbe sdegnare tutti. Lo fanno in quel di Ventimiglia, indovinate chi? «Profughi», poverini. Se ne è accorto qualche giorno fa l’assessore regionale all’agricoltura ligure, Stefano Mai, che ha compiuto un sopralluogo lungo le sponde del fiume Roja.

Gli unici peccatori rimasti sono i cristiani?

Meglio atei?


Confesso di non aver mai seguito con eccessiva attenzione i Papi nei loro viaggi apostolici. Son sempre stato del parere che, quando un Papa visita un paese, è giusto che se lo godano i fedeli e gli abitanti di quel paese. I discorsi che pronuncia in quella particolare circostanza sono in genere rivolti a loro e non a tutta la cristianità. Di solito perciò mi limito a leggere i titoli dei resoconti giornalistici, pur sapendo che, il piú delle volte, essi evidenziano solo alcuni aspetti, spesso marginali, di quanto ha effettivamente detto il Santo Padre.

Mi sono regolato allo stesso modo anche in occasione della recente visita di Papa Francesco in Egitto. Devo dire però che alcuni titoli hanno stuzzicato la mia curiosità, per cui mi sono andato a leggere il testo completo dei due discorsi rivolti ai cattolici egiziani: quello al clero, ai religiosi e ai seminaristi nel Seminario patriarcale di Maadi (qui) e l’omelia della Messa celebrata nell’Air Defense Stadium (qui).