ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 17 maggio 2014

Un Renzi in Vaticano..


Papa: M. Politi, "La rivoluzione è all'inizio, l'esito incerto"

AGI

(Salvatore Izzo) "Ripulire lo Ior e le finanze vaticane e' una  fatica immane. La rivoluzione e' agli inizi: l'esito e' incerto e il  tempo non e' molto". Lo scrive Marco Politi, uno dei vaticanisti piu' conosciuti (firma prima del Messaggero, poi di Repubblica, oggi del Fatto) nel suo libro "Francesco tra i lupi", edito da Laterza. "In  Vaticano - denuncia - crescono le resistenze ai suoi audaci programmi di  rifondazione della Chiesa come la partecipazione dei vescovi al governo  ecclesiale, l'inserimento di donne ai vertici decisionali, l'approccio  nuovo a divorziati e omosessuali".

Le foglie degli alberi sono verdi in primavera

        [Danilo Quinto su Introvigne, Galantino & C.] "Le foglie degli alberi sono verdi in primavera"


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Le foglie degli alberi sono verdi in primavera

di Danilo Quinto
Ogni giorno, Massimo Introvigne, su La Nuova Bussola Quotidiana, «spiega ai lettori che cosa ha veramente detto il Papa». Se ne avverte il bisogno, in effetti.  «Metodicamente» - egli scrive. «Non, come scrive qualcuno, “arrampicandosi sugli specchi”, ma semplicemente aprendo e chiudendo, con pazienza, le virgolette per far conoscere le parole esatte del Papa e non le loro più o meno maliziose interpretazioni». Bisogna dare atto al reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica che obiettivamente supplisce alle vistose carenze che manifestano gli organi preposti della Santa Sede, che spesso si astengono dal commentare o dall’interpretare, forse perché comprendono – loro - che l’impresa è così grande che quando si azzardano a farlo, compiono danni irreparabili. Il compito che si è assunto Introvigne è, quindi, lodevole e volenteroso.  

Non tutti i cardinali si sentono cardinali

Conchita Wurst, l’arcivescovo di Vienna Schönborn la “benedice”: “Merita rispetto”

Il cardinale austriaco, ex alunno di Benedetto XVI: "Non tutti che sono nati uomini, si sentono uomini e la stessa cosa può valere per le donne". L'alto prelato non è nuovo a "aperture" e incidenti diplomatici

Conchita Wurst, l’arcivescovo di Vienna Schönborn la “benedice”: “Merita rispetto”

Voli vaticani

Notizia intrigante…osservazioni impertinenti

Dopo la notizia esclusiva diffusa dal sito americano Rorate Caeli, si sono susseguite aggiunte e precisazioni. La notizia è quella dell’incontro fra Papa Francesco e Mons. Fellay, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, svoltosi nell’albergo Santa Marta, a tutt’oggi residenza ufficiale di papa Bergoglio.
Dopo quanto pubblicato sembra ragionevole ritenere, a tutt’oggi, 12 maggio, che vi sia stato solo un breve incontro per un saluto informale, al termine del pranzo, che peraltro papa Bergoglio avrebbe consumato, come al solito, in un angolo della sala, mentre Mons. Fellay, i suoi due Assistenti e gli ufficiali dell’EcclesiaDei: Mons. Pozzo e Mons. Di Noia, avrebbero consumato per conto loro.

Un vaticanista solitamente bene informato, nel suo pezzo ha voluto aggiungere una nota di colore: “Quando Francesco si è alzato a fine cena, il superiore della Fraternità San Pio X ha fatto lo stesso ed è andato verso il Papa, inginocchiandosi per chiedere una benedizione.” (Vatican Insider)
Non sappiamo quanto sia attendibile questo particolare, poiché a parte l’irritualità, l’informatore è notoriamente portato a descrivere i fatti in modo che coincidano con il suo convincimento che la Fraternità San Pio X debba sottomettersi incondizionatamente a Roma.

Da parte sua, la Fraternità ha tenuto a precisare che si è trattato di un brevissimo saluto di cortesia, senza implicazioni di alcun genere, per di più del tutto casuale ed estemporaneo (DICI).

Il Forteto, cronaca di un incubo

Ma non solo. Se per lunghissimo tempo sono stati possibili perversioni e abusi consumati nella comunità del “profeta”Rodolfo Fiesoli è anche perché molti, troppi, hanno chiuso occhi e orecchi. Un Convegno a Firenze, il 20 maggio, e un’interessante intervista su Imola Oggi.

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Riscossa Cristiana si è già occupata più volte delle vicende della comunità Il Forteto (clicca QUI e QUI), in cui l’orrore era di casa, sotto la dittatura assoluta di Rodolfo Fiesoli. Ora che è diventato di pubblico dominio ciò che accadeva in un luogo nel quale avrebbero dovuto trovare rifugio e aiuto giovani in difficoltà, molte cose restano ancora da chiarire, molti interrogativi attendono una risposta.

A Firenze, martedì 20 maggio, si terrà un Convegno – CLICCA QUI per il programma – su

“Il Forteto: destino e catastrofe del cattocomunismo”.


Lecca doc..

zdubbioInterpretazioni autentiche  …                                                                                                                                                                           per sapere di volta in volta cosa intende dire veramente Bergoglio e ottenere così una seria interpretazione “autentica” vicaria, basta rivolgersi alla Bussola e a Introvigne in particolare, che non incontrerà nessuna difficoltà a formularla, almeno fino a quando non si presenti drammaticamente il caso di un “chi credete che io sia? ”. E non vorremmo allora essere nei panni dell’interprete, anche se della sua abilità nessuno può dubitare.

 di Patrizia Fermani

Apprendiamo con sollievo da un editoriale di Introvigne sulla Bussola di ieri, del compito, forse meno impegnativo di quanto vorrebbe far credere l’autore, assunto ufficialmente dal suo giornale. Quello di fornire la interpretazione corretta del pensiero papale comunque e dovunque espresso. In piazza, in chiesa, ad alta quota o al microfono degli intervistatori di fiducia o in qualunque altra sede, istituzionale e non.

COME STA PAPA FRANCESCO?


 - TRA INCONTRI SALTATI E VIAGGI ANNULLATI SI MOLTIPLICANO LE VOCI ALLARMISTICHE SULLA SALUTE DI BERGOGLIO - DAL VATICANO SPIEGANO CHE LE RICHIESTE SONO TANTE E IL PAPA NON PUÒ FARE TUTTO

A settembre scorso è stato il medico personale di Jorge Bergoglio a dichiararsi “preoccupato” per la sua salute. “Ho l’impressione che qualcosa non vada bene”, aveva spiegato Liu Ming, un medico cinese che ha seguito Bergoglio quando era ancora cardinale....

venerdì 16 maggio 2014

LE SUPERCAZZOLE DEL MONSIGNORE


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di Antonio Margheriti Mastino
Massì la dico la mia su mons. Nunzio Galantino, voluto da Francesco e forse anche da Bagnasco alla segreteria della CEI. La dico anche se onestamente mai avrei pensato di dover sperperare così parte del mio tempo. Ma siccome sta avendo i suoi 5 minuti di notorietà eccoci qui a dirne. Ne parlo, ma senza volerci perdere troppo tempo, e combattendo con gli sbadigli: comprendete la mia frustrazione se passo or ora dalla lettura di Jean Guitton a questo monsignore che per un lasso di tempo ha guadagnano il centro della inarrestabile fiumana di parole vaticana.

Et voilà: ecco gli apostati confermati..!

Il Papa conferma la Liturgia del Cammino Neocatecumenale

Con una Lettera inviata all'iniziatore Kiko Argüello, viene riaffermata la validità degli Statuti approvati nel 2008Citta' del Vaticano,


La Segreteria di Stato ha inviato lo scorso 3 aprile una lettera del Santo Padre a Kiko Argüello, iniziatore, insieme Carmen Hernández, del Cammino Neocatecumenale, confermando la prassi liturgica del Cammino riguardo all’Eucarestia e alla Veglia Pasquale. Nella Lettera, il Santo Padre conferma che "per quanto riguarda la celebrazione della veglia pasquale e dell'Eucaristia domenicale, (...) gli articoli 12 e 13 [degli Statuti], letti nella loro interezza, costituiscono, pertanto, il quadro normativo di riferimento". Questa lettera è la risposta ad una missiva inviata in precedenza da Kiko Argüello al Papa, in cui manifestava la sua preoccupazione per alcune interpretazioni negative delle parole del Santo Padre rivolte a 12.000 neocatecumeni durante l'udienza del 1° febbraio 2014.

SULLA DEMOLIZIONE DELLA CHIESA E DEL PAPATO

PROFEZIA DI FATIMA SULLA DEMOLIZIONE DELLA CHIESA E DEL PAPATO

CHIESA
La grande apostasia nella Religione della Verità, ha per inevitabile esito il gran caos morale e sociale a livello globale. Non è forse ciò che si delinea per il futuro di un mondo in mano a corrotti, atei e folli? 

Alcune voci di quanti sono invischiati a fondo in tali guai già cominciano a dichiararlo pubblicamente, come ha fatto, per esempio Tony Blair sugli interventi degli alleati NATO: «l’intervento occidentale per liberare la Libia da Gheddafi assassinandolo, è stata una catastrofe; il minacciato intervento in Siria per rovesciare Assad è ancora peggio; l’idea di cacciare dei dittatori laici s’è rivelata cattiva, dato l’emergere distorcente di un Islam estremo così ostile alla modernità, da configurare il più grosso pericolo alla sicurezza globale del 21° secolo».
Ma i disastri non sono solo questi.

La barca coi buchi

La chiesa di Francesco in America perde i latinos (e non solo)

Il cardinale cappuccino Sean O’Malley, ora arcivescovo di Boston ma per molti anni prete di frontiera e fondatore nel 1973 del Centro Católico Hispano (associazione dedita ad assistere gli immigrati dell’America latina), aveva più volte lanciato l’allarme: tra i latinos l’adesione al cattolicesimo non è più granitica. Il rischio è quello di assistere a una lenta ma inarrestabile emorragia. Da qui, l’esigenza di andare a Nogales (Arizona) a celebrare una messa lungo la palizzata che segna il confine tra Stati Uniti e Messico, come avvenuto lo scorso 3 aprile.

Testiculos tenemus

La decisione ben motivata e coraggiosa del patriarca maronita Béchara Raï di accogliere il Papa in Terrasanta e alcune sue successive dichiarazioni hanno suscitato forti reazioni in Libano, una precisazione della Santa Sede e una valutazione sul merito dell’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Zion Evrony, Che non ha peli sulla lingua nell’esporre il suo punto di vista.
 Attorno al pellegrinaggio di papa Francesco in Terrasanta si è sviluppata una vicenda particolare di interesse rilevante da diversi punti di vista, sia politico che religioso. Il tutto è nato dalla decisione del patriarca libanese maronita Béchara Raï, annunciata il 2 maggio, di voler essere presente in Terrasanta per “accogliere il Papa”.

Papesse in arrivo


Chiesa e impero. Lo schiaffo diplomatico della Germania al Vaticano


Schavan


Il 7 maggio il consiglio dei ministri tedesco ha designato la democristiana Annette Schavan come nuovo ambasciatore di Germania presso la Santa Sede.
E il giorno dopo anche quello irlandese ha indicato una donna, Emma Madigan, come proprio rappresentante diplomatico presso il papa.
Non risulta che la Santa Sede avesse già concesso il gradimento alle due nomine. Se così, in entrambi i casi l’anticipata pubblicità data alle designazioni avrebbe messo la segreteria di Stato vaticana con le spalle al muro, costretta a decidere in pubblico, invece in segreto, se gradire o no le due ambasciatrici.

ESPRESSIVO



Prolusione di S. Em. Rev.ma Sig. Card. Velasio DE PAOLIS, Presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede


sul tema:
«I DIVORZIATI RISPOSATI E I SACRAMENTI DELL’EUCARESTIA E DELLA PENITENZA»
Les-Legionnaires-du-Christ-convoques-en-chapitre-general-extraordinaire_article_popinPremessa
Parliamo dei divorziati risposati, ma il discorso sostanzialmente vale per tutti coloro che vivono in situazioni familiari irregolari. La precisazione «risposati» sta a dire che il divorziato in quanto tale non è escluso dai sacramenti indicati nel titolo; lo è solo in quanto attenta un nuovo vincolo e comunque vive una situazione coniugale irregolare.

INESPRESSIVO

Reazioni internazionali alle parole di Galantino  

Che le parole potessero essere pietre (e qualcosa di più) lo sapevamo. Ma forse mons. Galantino, fresco di nomina pontificia a segretario della CEI, non lo ha tenuto presente. Le sue sconvolgenti dichiarazioni hanno varcato i confini nazionali. Le prime reazioni dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti.
di Rita Bettaglio

zzprgvtChe le parole potessero essere pietre (e qualcosa di più) lo sapevamo. Ma forse mons. Galantino, fresco di nomina pontificia a segretario della CEI, non lo ha tenuto presente.
Le sue improvvide e urticanti dichiarazioni hanno indignato, e non poco, tutte quelle persone di buona volontà che si spendono in difesa della vita e pregano davanti alle cliniche abortiste in riparazione dei crimini che ivi si commettono quotidianamente.
Ma le sconvolgenti dichiarazioni del presule hanno varcato i confini nazionali.

giovedì 15 maggio 2014

Sexual & Satanic Sign at Canonization of Popes

Nel Video di QUESTO troverete a la contesto del Segno in P.zza S.Pietro Durante la canonizzazione dei due Papi, Venire Introduzione del Segno della religione Mondiale unica.
https://www.youtube.com/watch?v=d7tB8dXUSFY&list=PLL3iltGdfgRagD589tghf3- cy-uWFwfYT

    

Si può fare, ma non si farà..!?

Una scena de film L'Esorcista (foto Lapresse)

William Peter Blatty, sceneggiatore L’Esorcista, chiede una scomunica a Vaticano

NEW YORK - William Peter Blatty, sceneggiatore de L’Esorcista, chiede al Vaticano di scomunicare l’ateneo di Georgetown, e il Vaticano dice che si può fare. Secondo Blatty l’ateneo ha posizioni troppo progressiste per la dottrina cattolica.

"Pensare" alla ciellina, è un pò troppo..! Meno..meno..!


Cosa pensa Comunione e Liberazione di Papa Francesco

Cosa pensa Comunione e Liberazione di Papa Francesco

E’ passata praticamente inosservata l’intervista rilasciata da don Julian Carron, successore di don Giussani alla guida di Comunione e Liberazione, al sito di informazione religiosa Vatican Insider. Un’intervista rilasciata in occasione della presentazione, al Salone del Libro di Torino, di una raccolta di interventi dell’allora arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio. Carron non è certo famoso per essere un tipo loquace, che ami rilasciare interviste. A maggior ragione, quindi, risultano significative le sue parole su Papa Francesco. Parole che arrivano proprio in un momento in cui si discute animatamente del ruolo dei movimenti all’interno della Chiesa di Francesco.
LA SORPRESA DI PAPA FRANCESCO
Anche Carron appartiene alla categoria di quelli che si dicono “sorpresi”, in positivo, da Papa Francesco.

Pietro e i dodici.



La disputa sui poteri del sinodo
C'è chi lo vuole come supremo organo di governo della Chiesa, una specie di "concilio permanente". Ma il Vaticano II l'ha escluso. I cardinali Müller e Ruini spiegano perché, d'accordo con Ratzinger cardinale e papa

ROMA, 15 maggio 2014 – I due sinodi che sono in programma nell'ottobre di quest'anno e in quello dell'anno prossimo suscitano un'attesa febbrile non solo a motivo della materia che vi sarà discussa – la famiglia e in particolare la "vexata quaestio" della comunione ai divorziati risposati – ma anche in previsione del loro funzionamento.

Già alcune novità rispetto ai sinodi precedenti sono state introdotte:

Galantino chi?

E chi è Galantino per giudicare i cattolici?


«Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche, che praticano l’interruzione della gravidanza». Da non credere che a pronunciare queste parole sia stato il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, in una intervista pubblicata dal Quotidiano Nazionale lunedì 12 maggio

Untori e unti

Sono lefebvriani!...(Quando si ricorre ad un termine al solo fine di squalificare e silenziare)

Di questi tempi sembra di assistere, nei confronti di coloro che difendono e promuovono la Tradizione e quindi, in particolare, la Messa in rito antico (la Messa “di sempre”), una sorta di caccia all'untore di manzoniana memoria. Una caccia fomentata ad arte da chi odia la Tradizione e, ancor più, la Messa tradizionale.
Durante i periodi di pestilenza, l'untore (ne I promessi sposiRenzo viene accusato di essere uno di loro) era un individuo sospettato di cospargere di una sostanza giallastra ogni dove per contagiare con il morbo gli sventurati che ne venivano a contatto. Tale convinzione si era così radicata nella credenza popolare che veniva attribuita agli untori la causa del diffondersi della peste, provocando nei loro riguardi una persecuzione del tutto simile ad una vera e propria caccia alle streghe. Di untori si parla anche nella Storia della colonna infame, sempre scritta dal Manzonidove viene raccontata la storia di Gian Giacomo Mora, barbiere accusato di diffondere la peste. La caccia all' untore culmina in un processo-farsa e in una condanna a morte. In memoria della sua «infamia» viene eretta una colonna, che diventa però simbolo dell' ingiustizia commessa.

Quelli che...

Quelli del no

Fanfani, Pasolini e storie cattoliche

Il fatale 1974, la chiesa e il suo popolo, l’omologazione al moderno

“Volete il divorzio? Allora dovete sapere che dopo verrà l’aborto. E dopo ancora, il matrimonio tra omosessuali. E magari vostra moglie vi lascerà per scappare con la  serva!” (Amintore Fanfani, 26 aprile 1974, Caltanissetta)

Alle 6 di mattina del 1° dicembre 1970 la Camera dei deputati approva la legge Fortuna-Baslini sui casi di scioglimento del matrimonio, al termine della seduta parlamentare più lunga della storia dell’Italia repubblicana. La mattina stessa il giornale radio dà anche la notizia di un Appello di venticinque intellettuali cattolici per una raccolta di firme per il referendum abrogativo. Tra loro ci sono Gabrio Lombardi, Sergio Cotta, Augusto Del Noce, Giorgio La Pira, Lina Merlin.
Flash-forward. Il 12 e 13 maggio 1974 si vota il referendum per l’abrogazione della legge Fortuna-Baslini: vincono i “no” con il 59,3 per cento. L’affluenza sfiora l’88 per cento. Secondo il politologo del Mulino Arturo Parisi, la percentuale dei “no” sull’intero corpo elettorale è del 51 per cento. Sul Corriere della Sera Pier Paolo Pasolini scrive: “Il 59 per cento dei ‘no’ non sta a dimostrare, miracolisticamente, una vittoria del laicismo, del progresso e della democrazia”. Piuttosto dimostra che l’antica Italia è crollata e i nuovi ceti medi hanno abbracciato “i valori dell’ideologia edonista e del consumo e della conseguente tolleranza modernistica di tipo italiano”.

mercoledì 14 maggio 2014

Traditio Magistra

L’importanza della Tradizione nell’ora presente

di Roberto de Mattei

L’epoca della sicurezza
Cento anni fa, nel maggio del 1914, governava la Chiesa san Pio X e regnava sul vasto Impero austroungarico l’imperatore Francesco Giuseppe.
Nelle cerimonie del venerdì santo si pregava per la Chiesa e per l’Impero: “Oremus et pro christianissimo Imperatore nostro ut Deus et Dominus noster subditas illi faciat omnes barbaras nationes, ad nostram perpetuam pacem” e si aggiungeva: “Onnipotens sempiterne Deus, in cuius manu sunt omnium potestates et omnium iura regnorum: respice ad Romanorum benignus Imperium; ut gentes, quae in sua feritate confidunt, potentiae tuae dextera comprimantur”.
In quel mese di maggio del 1914 san Pio X e l’Imperatore Francesco Giuseppe erano prossimi alla morte, ma soprattutto l’Europa era alla vigiia di un’immensa tragedia: la Prima Guerra Mondiale

Arifàmolo strano

Lo strano pontificato di Papa Francesco
(parte seconda)

di Alejandro Sosa Laprida


L'articolo, in spagnolo, è stato pubblicato su diversi siti cattolici dell'America Latina,
in occasione del primo anno di pontificato di papa Bergoglio, col titolo
EL EXTRAÑO PONTIFICADO DEL PAPA FRANCISCOtra i tanti si può consultare
Amor de la Verdad

Le bugie hanno le gambe lunghe (della carriera..)

La discutibile “riabilitazione” di don Milani

esperienze_pastorali_bp(di Amerigo Augustani)Lo scorso 17 aprile 2014 tutte le principali testate italiane hanno lanciato la seguente notizia: Riabilitato un libro di don Milani. Il riferimento è al volumeEsperienze pastorali (lo citeremo come EP, ndr), edito a Firenze nel 1958.
Il giorno prima, l’arcivescovo di Firenze, cardinal Betori, aveva concesso un’intervista al settimanale “Toscana Oggi”; sul finire della conversazione, il porporato diede a sorpresa la seguente notizia: «nel novembre scorso, dopo un accurato lavoro di ricerca, ho inviato al Santo Padre un’ampia documentazione suEsperienze pastorali. (…) Questo dossier il Papa lo ha passato alla Congregazione per la dottrina della fede che proprio in questi giorni mi ha risposto sottolineando (…) che non c’è stato mai nessun decreto di condanna contro EP né tantomeno contro don Lorenzo Milani.

Come restare freschi...alla galantina

Alcune domande ai vescovi italiani

vescovi I bambini hanno finalmente un popolo che ha il coraggio di difenderli pubblicamente e che chiede la loro vita a fronte della strage degli innocenti che si perpetra con numeri da vertigine: nel mondo si contano ogni anno circa 45 milioni di aborti volontari.
Davanti a 40.000 persone che marciano e 50.000 che si ritrovano in piazza San Pietro per difendere la vita e si battono per abolire quella legge che permette e garantisce l’aborto sterminatore, tutto il pianeta dei mass media ha riconosciuto lo straordinario successo che la “Marcia per la vita”, giunta alla quarta edizione, ha riscosso il 4 maggio scorso, festa liturgica della Santa Sindone, sigillo di Croce e di Resurrezione (dal 19 aprile al 24 giugno 2015 si svolgerà nel Duomo di Torino una Ostensione straordinaria, in concomitanza con i festeggiamenti del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco).

A tentoni verso il Cuore Immacolato di Maria

Da Roma alla Terza Roma. Viaggio nei simboli del "cuore del mondo"

Nell’ultimo periodo è aumentato esponenzialmente l’interesse di tutta una vasta area del tradizionalismo per le dinamiche politiche, ma anche di natura spirituale che riguardano la Russia. Lei reputa che vi siano delle motivazioni di oggettivo interesse oppure è solo una poco ragionata reazione al degrado occidentale che spinge molti a guardare ad Est?

La reazione indubbiamente c’è, ma bisogna anche capire dove si indirizza. Fino a qualche anno fa un certo disgusto per la decadenza occidentale spingeva alcuni ad abbracciare l’Islam, ora è come se si fosse creato un nuovo “polo”, in Europa, per coloro che cercano una alternativa di vita e una speranza per il futuro della civiltà.

C'erano una volta i galantuomini..ora i galantini

Il segretario generale della CEI non crede nel valore della preghiera? 

Mons. Galantino non si accontenta del solito aperturismo conformista ai temi d’obbligo per essere “à la page”. In un’intervista a QN parla in modo sconcertante dei fedeli che recitano il Rosario fuori dagli ospedali in cui si pratica l’aborto.
di Michele Majno

zzglntA prima vista si direbbe che non ci sia nulla di nuovo nell’intervista che il segretario generale della CEI, Mons. Nunzio Galantino, ha rilasciato ieri a QN (Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione – leggi il testo completo CLICCANDO QUI). Caratteristica di un certo progressismo, perlomeno dal sessantotto in poi, è di essere prevedibile. Ecco quindi le affermazioni d’obbligo sulla Chiesa che deve parlare di qualsiasi argomento “senza tabù”.

Becchini in action

Metamorfosi dell’intimità

Morte del matrimonio eccelsiastico

Il teologo Grillo pensa che “indissolubilità” è parola obsoleta

C’è qualcosa che può morire, in un matrimonio cristiano, e la chiesa deve prenderne atto se vuol restare fedele alla tradizione. Un paradosso necessario se si vuol stare nella storia da credenti. Cosa può morire, a volte? Il vincolo, ciò che lega i due coniugi dal momento in cui celebrano la loro unione. Cosa non muore, mai? La grazia di Dio che resta indisponibile. Indisponibile, appunto, non indissolubile. Il teologo Andrea Grillo entra nel dibattito suscitato dalla relazione di Kasper al concistoro di febbraio, che ha fatto discutere molto anche su questo giornale, con uno scritto tanto breve quanto denso (“Indissolubile? Contributo al dibattito sui divorziati risposati”, Cittadella Editrice) in cui raccoglie la proposta del cardinale tedesco – il quale, non va dimenticato, è a sua volta un teologo di prima grandezza – e va oltre, suggerendo un pieno riconoscimento ecclesiale alle seconde nozze laddove Kasper si ferma a una “via penitenziale”.

martedì 13 maggio 2014

13 Maggio di fra 4 anni

Il Vero Terzo Segreto di Fatima



La Perdita della Fede

Nel 1984, il Vescovo di Fatima, Cosme do Amaral, confermò che il Terzo Segreto non riguardava una guerra atomica o la fine del mondo, ma piuttosto la Fede Cattolica, e specificamente la perdita della Fede in tutta Europa (come minimo). (Vedi citazione in “testimonianze pubblicate: Il Vescovo di Fatima (10 settembre 1984”.)

La prima breccia di porta Concilio(porta Pia, ora pro nobis)

Abbattute le prime antenne di Radio Vaticana

- Ancora nessuna reazione dalla Santa Sede. Felicità da parte del Comitato Bambini Senza Onde

Abbattute le prime antenne di Ra

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Abbattute le prime antenne di Radio Vaticana




Iniziano gli abbattimenti delle prime antenne di Radio Vaticana. In questi ultimi giorni sono state tirate giù quattro antenne ad onde medie che si trovavano a ridosso della linea ferroviaria tra le fermate di Cesano edOlgiata, frazioni di Roma Capitale.

I veri fratelli maggiori

Nel portale di Santa Sabina, per la prima volta, compare il dramma del Dio-uomo crocifisso



La morte di Gesù sulla croce è, per i cristiani, il momento centrale della sua missione di salvezza; e tuttavia una invincibile, anche ben comprensibile, ripugnanza, li ha trattenuti per ben tre secoli dal rappresentare tale evento in modo esplicito, per poi farlo in maniera graduale, dapprima fortemente stilizzata e simbolica e poi, via via, sempre più realistica.

Pope in Sion

Papa Francesco, Palestina. “Cristiani morte”, orina su chiesa da ebrei ortodossi

ROMA – Chissà se Papa Francesco nel suo imminente viaggio in Palestina e Israele riuscirà almeno a convincere il governo israeliano a restituire o comunque assegnare alla Chiesa il Cenacolo di Gerusalemme. Vale a dire, la sala sul monte Sion dove secondo la tradizione si è consumata l’Ultima Cena tra Gesù e gli apostoli. E dove da qualche anno gli atti di vandalismo e disprezzo sono in crescita.
Mancano meno di due settimane alla partenza del Pontefice per la visita di tre giorni, dal 24 al 26 di questo mese, nella cosiddetta Terra Santa  e il barometro segna già tempesta. Il giornale Jerusalem Post, che certo non è di sinistra, parla del timore addirittura di azioni incontrollate da parte dei coloni, che il noto intellettuale e scrittore Amos Oz senza più mezzi termini ha definito  neonazisti.
I coloni hanno reagito denunciandolo “per odio razziale” e dichiarando in coro:         
“Ci attendiamo che la polizia finalmente arresti Amos Oz”
Ma a lanciare l’allarme è soprattutto il patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fuad Twal, vale a dire il massimo rappresentante della Chiesa cattolica in Israele e Palestina, che si è lamentato con alcuni visitatori e cronisti: