“Tutto andrà bene” dicono i cartelli appesi ai balconi degli italiani in questi giorni di quarantena nazionale. Una frase che è diventata un po’ il simbolo della speranza coltivata, nonostante tutto, in un momento così difficile. Una speranza, potremmo dire, laica, fondata sulla tenacia delle persone, sulla capacità di resistenza alle difficoltà, sullo spirito di solidarietà e di abnegazione.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
sabato 21 marzo 2020
Il combattimento contro il Coronavirus Covid-19
Il cardinale Burke: “Ecco come provvedere alle necessità della nostra vita spirituale in questo tempo segnato dal coronavirus”
Cari amici di Duc in altum, mi fa piacere condividere, nella mia traduzione dall’inglese, una lettera inviata dal cardinale Raymond Leo Burke sulla situazione che stiamo vivendo. Subito dopo trovate la versione originale.
A.M.V.
Dove finisce ciò che l’uomo può fare
IL GRIDO DI UN MEDICO IN LOMBARDIA. SUL VIRUS, LA MORTE E DIO.
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico mi ha segnalato questa storia drammatica e struggente, riportata dal sito True Love in Jesus. Ve la diamo così come l’abbiamo avuta. Mi ha fatto venire in mente quello che mi disse un colonnello delle forze speciali russe, veterano della guerra in Afghanistan, e istruttore dello Spetsnaz: “Atei? in prima linea non ne ho mai incontrati…”. Buona lettura.
Domanda politicamente scorrettissima
RIFLESSIONE
Epidemie e peccato, una triplice relazione
Peccato originale, espiazione, responsabilità personali nella diffusione delle epidemie. Certo che c'è una connessione tra epidemie e peccato. Vuol dire questo che il coronavirus è un castigo, direttamente o indirettamente voluto da Dio? Nessuno lo può dire con certezza, ma neanche lo si può escludere.
Adamo ed Eva
Epidemie e peccato, una triplice relazione
Peccato originale, espiazione, responsabilità personali nella diffusione delle epidemie. Certo che c'è una connessione tra epidemie e peccato. Vuol dire questo che il coronavirus è un castigo, direttamente o indirettamente voluto da Dio? Nessuno lo può dire con certezza, ma neanche lo si può escludere.
Adamo ed Eva
La Chiesa – dicono – si è aperta al mondo
In Italia come in Cina
https://www.laogai.it/laogaiv2/wp-content/uploads/2018/12/Chinese-Patriotic-Association.jpg(immagine aggiunta) |
Dominus de caelo prospexit super filios hominum, ut videat si est intellegens, aut requirens Deum. Vacate, et videte quoniam ego sum Deus: exaltabor in gentibus, et exaltabor in terra (Sal 13, 2; 45, 11).
La Chiesa italiana gemette tutta e si stupì di esser diventata l’Associazione patriottica cinese. Una situazione eccezionale ha fatto venire a galla ciò che i nostri Pastori sono realmente. La sudditanza incondizionata che, in queste settimane, essi stanno dimostrando nei confronti dello Stato è qualcosa che, nella storia patria, non s’era ancor veduto, nemmeno nel Ventennio. A quell’epoca, d’altronde, preti e vescovi avevano generalmente gli attributi ed erano stati temprati da sessant’anni di confronto con un regime dichiaratamente massonico. Sette decenni di prostituzione con vari amanti, invece, hanno addomesticato la nostra gerarchia più di un cagnolino da passeggio: cose mai viste, neanche ai tempi della peste bubbonica.
Indice di protestantizzazione.
IL PAPA A-TEO
Le interviste del Vicario di Pietro: Francisco El Listo, il furbacchione, amicone dei nemici della Chiesa e della fede. La lettura del "Verbo bergogliano" su Repubblica? Il nuovo idolo è Fabio Fazio il facente funzioni di profeta
di Roberto Pecchioli
Le interviste del Vicario di Pietro: Francisco El Listo, il furbacchione, amicone dei nemici della Chiesa e della fede. La lettura del "Verbo bergogliano" su Repubblica? Il nuovo idolo è Fabio Fazio il facente funzioni di profeta
di Roberto Pecchioli
Le interviste del Vicario di Pietro hanno smesso da tempo di destare stupore. Eppure, l’inquilino di Santa Marta ogni volta riesce ad incrementare il nostro personale indice di protestantizzazione. Come sempre, l’organo di stampa preferito da Francisco El Listo, il furbacchione, amicone dei nemici della Chiesa e della fede, è La Repubblica, a cui affida i suoi pensieri più elevati. Noi abbiamo l’onore di non essere tra i lettori del quotidiano più progressista, borghese, liberal e laico che ci sia, noi pochi felici, noi banda di fratelli. Così la lettura del Verbo bergogliano è avvenuta un po’ di fretta, a spizzichi e bocconi. Ne è valsa la pena.
Questa non è più Italia
Altro che #andràtuttobene. “Non muoio neanche se mi ammazzano!”
Non so chi ci voglia morti. Se è solo un virus, se è qualcuno che usa il virus, se è qualcuno che non sa come contrastare il virus, se è qualcuno che manipola la paura del virus o se è un sapiente cocktail ad alta tensione virale di tutte queste cosette. Però so per certo che, al termine di questa brutta vicenda, non saremo più come prima. Saremo un po’ meno sani, saremo un po’ meno lucidi, saremo un po’ meno intraprendenti, saremo un po’ meno coraggiosi. Saremo un po’ meno di tutto questo insieme. Forse. Ma di sicuro saremo un po’ meno liberi per nostra libera scelta: un ossimoro solo apparente agli occhi degli scampati alla catastrofe che, in nome della loro salute, saranno disposti a concedere tutto a chiunque lo chieda. Tranne il proprio corpo più sano e più bello da esibire sui social, illudendosi che lì c’è la vera libertà.
venerdì 20 marzo 2020
“Non posso pregare perché non credo”..
Coronavirus. Due pastori della Chiesa, due stili. Le loro parole a confronto
Nello stesso giorno di mercoledì 18 marzo, papa Francesco e il cardinale Camillo Ruini hanno rilasciato interviste sull’emergenza del coronavirus,
Il papa a Paolo Rodari per “la Repubblica”, il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari.
Il cardinale Ruini a “TG2 Post”, il talk di approfondimento condotto da Manuela Moreno, che va in onda alle 21 dopo il telegiornale serale di RAI2.
Ecco una dopo l'altra le due interviste. Ai lettori il confronto.
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L’esperimento è riuscito!
UN "11 SETTEMBRE SANITARIO"?
Non è vero ciò che è reale, ma ciò che dicono i media. Una perfetta fabbrica di conformismo? La strategia inaugurata l’11 settembre 2001: un esperimento globale per gettare gli Stati nel disordine e le popolazioni nell’angoscia
di Francesco Lamendola
Non è vero ciò che è reale, ma ciò che dicono i media. Una perfetta fabbrica di conformismo? La strategia inaugurata l’11 settembre 2001: un esperimento globale per gettare gli Stati nel disordine e le popolazioni nell’angoscia
di Francesco Lamendola
In questi ultimi giorni abbiamo toccato, noi tutti, come italiani e come credenti (per quelli che sono credenti) il gradino più basso. Non si sa se sia possibile scendere ancora di più; certo non eravamo mai arrivati così in basso. Senza elezioni, con un governo moralmente illegittimo che si permette d’imporre lo stato d’assedio senza uno straccio di passaggio parlamentare, senza una firma del Presidente della Repubblica, così, semplicemente con un decreto di Giuseppe Conte, l’insignificante professorino che pareva un pollo fra due aquile, mentre le due aquile si sono rivelate due polli, e lui è apparso in tutta la sua machiavellica scaltrezza, ma, soprattutto, si è capito che dietro di lui ci sono delle forze molto, molto potenti, non solo e non tanto sul piano interno, ma a livello internazionale, politico e finanziario. Si è anche capito che “qualcuno” sta attuando un terribile esperimento, anzi, tutta una serie di terribili esperimenti, sia su scala locale che su scala mondiale (e comunque c’è differenza, al tempo della globalizzazione?).
Di grazia ce n’è per tutti
Cosa c’entra il coronavirus con la “preghiera del mattino” che ci hanno insegnato da bambini?
Riprendo dal blog leonardolugaresi questa interessante spiegazione della preghiera del mattino che ci hanno insegnato da bambini e di come c’entri con l’attuale crisi da coronavirus.
Mi è stato chiesto di spiegare brevemente perché considero così importante dire subito al mattino, come primo nostro atto da svegli, la preghiera che ci hanno insegnato da bambini. (Ora, grazie al potente richiamo della peste, anch’io lo faccio proprio subito, al primo riemergere della coscienza; prima mi succedeva spesso di ricordarmene solo dopo un po’, lavandomi i denti o prendendo il caffé …).
Approfittiamo di questa situazione
Lettera del Superiore Generale ai fedeli in questo periodo di epidemia
Lettera di don Davide Pagliarani, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale di San Pio X, indirizzata a tutti i fedeli confinati nelle loro case e che non hanno più accesso alla Santa Eucaristia, a causa dell'epidemia del coronavirus.
Lettera di don Davide Pagliarani, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale di San Pio X, indirizzata a tutti i fedeli confinati nelle loro case e che non hanno più accesso alla Santa Eucaristia, a causa dell'epidemia del coronavirus.
La resa incondizionata
RISERVATO: IL RAPPORTO DELLA CEI SU GOVERNO, MESSA E CHIESE.
Carissimi Stilumcuriali il documento che alleghiamo qui sotto è molto interessante. È la storia – narrata dalla Segreteria della Cei – di come si è arrivati alla proibizione della messa in tutto il Paese, a partire da quelle feriali (che, oggettivamente, sono in genere tutt’altro che affollate…).
«La Messa è il Cielo in terra»
“Non possiamo privarci della Messa ora che il virus ha smascherato l'individualismo”
«La pandemia evidenzia la nostra precarietà e smaschera la menzogna dell'individualismo, che ha favorito la frattura dei legami con la famiglia, la tradizione e Dio». Il vescovo spagnolo Juan Antonio Reig Pla spiega alla Nuova BQ perché ha deciso di non sospendere le Messe col popolo: «La Santa Messa è il Cielo in terra e senza di essa l'uomo si perde». Il Coronavirus è «un colpo alla superbia del globalismo e della società tecnocratica», ma anche la Chiesa ora «deve tornare alle questioni decisive sulla salvezza umana».
«La pandemia evidenzia la nostra precarietà e smaschera la menzogna dell'individualismo, che ha favorito la frattura dei legami con la famiglia, la tradizione e Dio». Il vescovo spagnolo Juan Antonio Reig Pla spiega alla Nuova BQ perché ha deciso di non sospendere le Messe col popolo: «La Santa Messa è il Cielo in terra e senza di essa l'uomo si perde». Il Coronavirus è «un colpo alla superbia del globalismo e della società tecnocratica», ma anche la Chiesa ora «deve tornare alle questioni decisive sulla salvezza umana».
giovedì 19 marzo 2020
L’uomo propone e Dio dispone
In pochi giorni è cambiato tutto… l’uomo propone e Dio dispone
Era inimmaginabile che nel giro di così poco potessero crollare tanti “miti” dei nostri tempi.
Card. Burke: “Cristo non ci abbandona mai”
I cardinali Raymond Burke e Robert Sarah hanno esortato i cattolici a non perdere la speranza durante la pandemia globale di coronavirus e il panico.
Perché? Si chiede la popolazione..
Ecco cosa penso di quello che stiamo vivendo
STEFANO MONTANARI:
Border Nights
https://www.youtube.com/watch?v=azFzQm2q2oM
Border Nights
https://www.youtube.com/watch?v=azFzQm2q2oM
Coronavirus: perché in Italia si muore di più? Un’ipotesi
Credo di sì. Oppure no
Mirjana, l'apparizione per il compleanno e i tentativi di metterci una pezza
di Marco Corvaglia
E' il caso di ricordare che, nel 1987, erano iniziate per lei anche delle "apparizioni" supplementari, il 2 di ogni mese, ma il 18 marzo 2020 Mirjana ha asserito che la Madonna le avrebbe detto che queste sono cessate.
In realtà, dato che le sue "apparizioni" si svolgevano in pubblico, in località Croce Blu, davanti ad una folla sterminata di fedeli, è difficile non sospettare che si sia trattato di una mossa tattica da parte di Mirjana. Infatti, alla fine di febbraio 2020, è stata pubblicata la Relazione finale della commissione pontificia d'inchiesta su Medjugorje, in cui si stigmatizzano i "molti indizi di protagonismi spirituali esibiti" [S. Gaeta, Dossier Medjugorje, San Paolo Edizioni, 2020, p. 82] da parte dei "veggenti" e si aggiunge: "Sembra opportuno chiedere ai presunti veggenti di vivere le asserite apparizioni in maniera non così pubblica come attualmente avviene […]" [ivi, p. 118].
Il Gran Mogol delle Giovani Marmotte
Passeggiate romane & interviste a Repubblica: il coronavirus secondo Bergoglio
Siamo arrivati al terzo mese di epidemia da Covid-19, anzi di pandemia, come ha formalmente dichiarato l’Organizzazione Mondiale della Salute. Forse proprio in virtù di questa dichiarazione negli ultimi giorni il Vescovo di Roma ha dedicato maggiore attenzione a questa emergenza. Nei primi due mesi gli interventi del pontefice sull’argomento erano stati pochissimi: il suo interesse restava focalizzato sui temi canonici dell’accoglienza dei migranti, sulla misericordia, sui mali del populismo.
Siamo arrivati al terzo mese di epidemia da Covid-19, anzi di pandemia, come ha formalmente dichiarato l’Organizzazione Mondiale della Salute. Forse proprio in virtù di questa dichiarazione negli ultimi giorni il Vescovo di Roma ha dedicato maggiore attenzione a questa emergenza. Nei primi due mesi gli interventi del pontefice sull’argomento erano stati pochissimi: il suo interesse restava focalizzato sui temi canonici dell’accoglienza dei migranti, sulla misericordia, sui mali del populismo.
Est modus in rebus?
Vaticano allo sbando. Per due volte il papa dà un ordine e poi lo ritratta
Lo tsunami del coronavirus ha sconvolto la vita vaticana e l’agenda del papa. Ma ha anche svelato seri sbandamenti nella catena di comando e nella comunicazione, con decisioni prima annunciate e poi ritirate il giorno seguente.
Non può finire a tarullucci e vino..
IL DOCUMENTO
Coronavirus, la crisi di oggi ci deve far cambiare domani
Passata l'emergenza coronavirus nulla sarà più come prima. L'attuale crisi indica la vacuità di ideologie come il naturalismo e il globalismo e lo sgretolamento dell'Unione Europea; e chiede di ripensare il concetto di bene comune, la funzione sussidiaria del credito, e i rapporti tra Stato e Chiesa. Quanto accade oggi deve diventare una riflessione sul come ricostruire dopo. Una ampia riflessione di monsignor Crepaldi a partire dalla Dottrina sociale della Chiesa.
Coronavirus, la crisi di oggi ci deve far cambiare domani
Passata l'emergenza coronavirus nulla sarà più come prima. L'attuale crisi indica la vacuità di ideologie come il naturalismo e il globalismo e lo sgretolamento dell'Unione Europea; e chiede di ripensare il concetto di bene comune, la funzione sussidiaria del credito, e i rapporti tra Stato e Chiesa. Quanto accade oggi deve diventare una riflessione sul come ricostruire dopo. Una ampia riflessione di monsignor Crepaldi a partire dalla Dottrina sociale della Chiesa.
Stretti dalla tribolazione
Chiediamo “la potentissima protezione di san Giuseppe, celeste patrono della Chiesa»
mercoledì 18 marzo 2020
Tutto per Maria.
San Giuseppe prototipo della Consacrazione a Maria
(P. Serafino M. Lanzetta) Il mese di marzo è dedicato alla grande figura di san Giuseppe. In questa riflessione vorrei mettere in rilievo il mistero dell’unione di san Giuseppe con la Beata Vergine Maria. In ciò vi è la sorgente di tutte le grazie di cui è ricco il mistero giuseppino,oltre che al modo in cui il Santo di Nazareth viene introdotto dal Nuovo Testamento ed è conosciuto nella Chiesa. Se guardiamo attentamente alla sua vita, tutto accade per mezzo di Maria. Giuseppe comincia ad essere conosciuto come lo sposo di Maria (vedi Mt 1, 16) e proprio in ragione di questa relazione sponsale – da essere approfondita nella sua profondità spirituale – è introdotto nel mistero di Cristo divenendo suo padre putativo. Tutto per Maria.
I profeti non parlano a nome proprio
LA CHIESA DELLE TENEBRE, ORA!
La voce dei profeti ci aveva messi in guardia. La Beata Emmerick e "La chiesa delle tenebre": diabolica contraffazione della vera chiesa coi pastori che si allontanano dalla Verità e si lasciano sedurre dalle eresie protestanti
di Francesco Lamendola
La voce dei profeti ci aveva messi in guardia. La Beata Emmerick e "La chiesa delle tenebre": diabolica contraffazione della vera chiesa coi pastori che si allontanano dalla Verità e si lasciano sedurre dalle eresie protestanti
di Francesco Lamendola
Le profezie di Anna Katharina Emmerick (Coesfeld, non lontano dal confine con i Paesi Bassi, 8 settembre 1774-Dülmen, 9 febbraio 1824) sono state trascritte dal poeta Clemens Brentano, che rimase al suo capezzale dal 1816 alla morte di lei, e dal medico Franz Wesener, che per unici anni le fu accanto e che si era convertito dall’ateismo al cattolicesimo proprio per effetto di quella amicizia. La beata ebbe anche delle visioni della vita e della Passione di Gesù Cristo, nonché della Vergine Maria, della quale “vide” la casa di Efeso, ove si era trasferita con l’apostolo Giovanni, e che sarebbe stata poi ritrovata, così come lei l’aveva fedelmente descritta (vedi il nostro articolo: Quella casa fra gli alberi, sulla collina, donde s’intravede lo scintillio del mare, pubblicato sul sito dell’Accademia Nuova Italia il 29/03/18).
La bandiera bianca di Tamerlano?
Tamerlano è alle porte?
(Roberto de Mattei) La figura più terribile del terribile XIV secolo fu forse Tamerlano, un feroce e implacabile conquistatore, chiamato “Terrore del mondo”, che devastò l’Asia dalla Siria e dalla Turchia, fino ai confini della Cina, da Mosca a Delhi. Proveniva da una tribù turco-mongola dell’Uzbekistan e si proclamò erede e continuatore di Gengis Khan. E’ sepolto a Samarcanda, capitale del suo impero, sulla Via della Seta, l’antica via commerciale che collegava la Cina al Mediterraneo.
La “salute pubblica” non è un concetto cattolico
Monaca Guerriera: “Dalla mia clausura eucaristica dico che il Signore ci ha lanciato un monito salutare”
Cari amici di Duc in altum, dopo un lungo periodo di silenzio mi ha scritto la Monaca Guerriera. Non ci pensiamo mai, ma anche nei monasteri la vicenda del coronavirus ha determinato qualche conseguenza, e non di poco conto. Il punto di vista della Monaca Guerriera, espresso come sempre in modo alquanto diretto e deciso, potrà sconvolgere qualcuno, ma ci mette a confronto con una realtà nella quale le nostre abituali gerarchie di valori sono capovolte e nulla è più oggettivo, concreto e vitale della fede.
A.M.V.
“Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare”?
Coronavirus. Un’istruzione della CEI ai sacerdoti, perché non facciano “i don Abbondio”
Dopo che papa Francesco aveva più volte esortato i sacerdoti ad avere “il coraggio di uscire e andare dagli ammalati portando l’eucarestia”, e ringraziato quelli che “hanno capito bene che in tempi di pandemia non si deve fare i don Abbondio”, è suonata come una nota stridente, su “L’Osservatore Romano” dato alle stampe il 16 marzo, la voce del vescovo di Bergamo Francesco Beschi, il quale ha detto, come rassegnato:
Il campo naturale
“Dio non punisce”? Ma prima torniamo al Padre, meglio è.
C’è il l’epidemia, vecchi muoiono intubati e soli, la gente chiusa nelle case perde reddito e molti hanno di fronte lo spettro della miseria, collassa il sistema, tuonano guerre alla porta di casa, domina nelle burocrazie sovrannazionali la più assoluta assenza di solidarietà umana e di pietà, la Chiesa ci ha chiuso l’ Eucarestia – e pochi preti e vescovi che parlano pubblicamente, sentono l’urgenza di premettere: “Dio non punisce!” Dio non manda i castighi”.
“Eppure non siete tornati a me!”
LEGGERE IL CORONAVIRUS
#Andràtuttobene solo se nella calamità ci convertiremo
Le calamità sono un invito alla conversione, un invito forte e affettuoso di Dio espresso in termini di profezia più che di comando, quasi a sottolineare che Dio nella sofferenza darà la grazia della conversione. Perché non applicare tutto questo all’attuale sofferenza indotta dal Coronavirus? Perché non riflettere sul fatto che un certo tipo di conversione non può non passare attraverso la sofferenza? Perché non valutare che è questo il vero “Andrà tutto bene” dei cristiani? Ecco quando la Scrittura ci viene in aiuto per calamità e conversioni.
#Andràtuttobene solo se nella calamità ci convertiremo
Le calamità sono un invito alla conversione, un invito forte e affettuoso di Dio espresso in termini di profezia più che di comando, quasi a sottolineare che Dio nella sofferenza darà la grazia della conversione. Perché non applicare tutto questo all’attuale sofferenza indotta dal Coronavirus? Perché non riflettere sul fatto che un certo tipo di conversione non può non passare attraverso la sofferenza? Perché non valutare che è questo il vero “Andrà tutto bene” dei cristiani? Ecco quando la Scrittura ci viene in aiuto per calamità e conversioni.
Il concetto del bene comune..
RIFLESSIONI SULLA PANDEMIA
Toh! Il virus ci ha imposto il bene comune
Se guardiamo cosa sta succedendo attorno a noi ci accorgiamo che il bene comune si impone nuovamente come fine morale. Si tratta di riscoprire che la società ha dei fini che non si è data mediante una deliberazione umana. Questa epidemia ci divide fisicamente perché abbiamo paura del contagio reciproco, ma in un altro senso ci unisce verso un obiettivo comune, e questa è la funzione del bene comune: legare gli uomini tra loro in vista di un unico fine.
Toh! Il virus ci ha imposto il bene comune
Se guardiamo cosa sta succedendo attorno a noi ci accorgiamo che il bene comune si impone nuovamente come fine morale. Si tratta di riscoprire che la società ha dei fini che non si è data mediante una deliberazione umana. Questa epidemia ci divide fisicamente perché abbiamo paura del contagio reciproco, ma in un altro senso ci unisce verso un obiettivo comune, e questa è la funzione del bene comune: legare gli uomini tra loro in vista di un unico fine.
martedì 17 marzo 2020
Chi non vuole morire
CANI, VOLETE VIVERE IN ETERNO?
L’epidemia di coronavirus e la questione della morte: un terrore ancestrale? La maturità di un individuo come pure quella di un popolo e di una civiltà si possono giudicare principalmente da come si pongono di fronte alla morte
di Francesco Lamendola
L’epidemia di coronavirus e la questione della morte: un terrore ancestrale? La maturità di un individuo come pure quella di un popolo e di una civiltà si possono giudicare principalmente da come si pongono di fronte alla morte
di Francesco Lamendola
Cani, volete vivere in eterno? (Hunde, wollt ihr ewig leben, Wien, Paul Zsolnay Verlag, 1958) è il titolo di un romanzo autobiografico dello scrittore austriaco Fritz Wöss (pseudonimo di Friedrich Weiss; Vienna, 19 febbraio 1920-ivi, 3 febbraio 2004), tradotto in italiano e pubblicato dalla casa editrice Baldini & Castoldi nel 1960, nel quale egli narra le proprie esperienze sul fronte orientale durante la Seconda guerra mondiale, dopo che, per effetto dell’Anschluss, si era trovato a prestare servizio nella Wehrmacht tedesca, fino a quando cadde prigioniero dei sovietici durante la battaglia di Stalingrado.
“E' da pagani pensare a un Dio che manda flagelli…”
Buttafuori
Il papa non è antiglobal, anzi…
Fui contento quel 13 marzo di sette anni fa quando fu eletto papa l’argentino Bergoglio. Dopo la gloriosa parabola dei papi europei, mi parve coraggioso scegliere un pontefice dal subcontinente latino-americano, dove vive la maggioranza dei cattolici. E mi colpì la scelta di chiamarsi Francesco, come nessun predecessore aveva fatto, neanche un francescano. Solo un gesuita avrebbe potuto spingersi a tanto… Segnava una svolta radicale ma nel nome di un santo radicalmente medievale, che univa la testimonianza di povertà, di amore del creato, rifiuto del potere clericale con la forte spiritualità, la tensione mistica e religiosa, le stimmate e l’ascesi.
Miserere Nostri
Pietà Signor
“Pietà Signor” – brano composto da don Lorenzo Perosi. L’audio è estratto da un’esecuzione del “Coro Santa Veronica – Parrocchia di Santa Maria Nascente in Bonemerse”
Come accade in qualsiasi dittatura
SVOLTA SOCIALE
Lo stato di emergenza non finirà con il coronavirus
Il blitz della polizia nella chiesa di Cerveteri e la totale assenza di reazioni da parte di Chiesa e istituzioni è un segnale allarmante su quella che ormai è la cultura dello "stato di emergenza". In nome della lotta al coronavirus si tollerano veri e propri abusi di potere. Senza voler minimizzare la gravità della pandemia in atto, si deve però riconoscere che ci stiamo abituando a vivere in stato di emergenza: appena finirà l'epidemia in corso, ritorneremo all'emergenza climatica, dichiarata già dal nostro parlamento e da quello europeo. Un'altra paura su cui si governerà spingendo i paesi occidentali verso una nuova forma di totalitarismo.
Lo stato di emergenza non finirà con il coronavirus
Il blitz della polizia nella chiesa di Cerveteri e la totale assenza di reazioni da parte di Chiesa e istituzioni è un segnale allarmante su quella che ormai è la cultura dello "stato di emergenza". In nome della lotta al coronavirus si tollerano veri e propri abusi di potere. Senza voler minimizzare la gravità della pandemia in atto, si deve però riconoscere che ci stiamo abituando a vivere in stato di emergenza: appena finirà l'epidemia in corso, ritorneremo all'emergenza climatica, dichiarata già dal nostro parlamento e da quello europeo. Un'altra paura su cui si governerà spingendo i paesi occidentali verso una nuova forma di totalitarismo.
L’uomo che teme solo la morte
Curare il corpo senza curare lo spirito è morire due volte
Le campane rimangono mute se non si vuole parlare con Dio. Il profumo dell’incenso non sale al Cielo se non si vuole pregare. L’uomo che teme solo la morte del corpo non ha tempo per guardare in alto: così muore due volte. In questo periodo, nel quale più che lo strepitare del mondo atterrisce il silenzio di una chiesa senza una sola parola dal sapore eterno, offriamo ai nostri lettori quattro scritti di Cristina Campo in cui il suono delle campane e il profumo dell’incenso continuano a essere di casa.
lunedì 16 marzo 2020
Alla morte non vale la pena di pensare?
L'ETERNO "CARNEVALE DEI PAZZI"
La vera fragilità è non accettare l’idea della morte. Coronavirus? Morire si deve guarda un po’ che strano destino! E' il peccato di Adamo ed Eva con l’enfasi della cultura scientista: viviamo in un eterno "Carnevale dei pazzi"
di Francesco Lamendola
La vera fragilità è non accettare l’idea della morte. Coronavirus? Morire si deve guarda un po’ che strano destino! E' il peccato di Adamo ed Eva con l’enfasi della cultura scientista: viviamo in un eterno "Carnevale dei pazzi"
di Francesco Lamendola
È arrivato il coronavirus e ci siamo scoperti straordinariamente fragili, a tutti i livelli. Fragile la politica, fragile l’economia, fragile la scienza, fragile la comunicazione, fragile la sanità, fragile perfino Chiesa. Fragili le nostre certezze, le nostre sicurezze, tutti i nostri punti di riferimento. Abbiamo scoperto di essere nudi, quando ci credevamo ben vestiti e perfettamente equipaggiati; di essere quasi ciechi, quando credevamo di vederci benissimo; di essere forti, mentre siamo debolissimi; di essere preparati, mentre siamo impreparati; di essere avveduti, mentre siamo inconsistenti; di saper guardare al futuro, mentre non riusciamo a capire neanche il presente più immediato. Abbiamo fatto tutta una serie di scoperte amare e sconcertanti, e un giorno dovremo farne un bilancio e agire regolandoci di conseguenza.
La forza della fede
La forza della scienza e la forza della fede
La malattia che si sta diffondendo nel nostro Paese e in altre parti del mondo è indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità con l’acronimo Covid-19 (“malattia da coronavirus 2019”). Chi la provoca è un agente patogeno esterno all’uomo e appartenente alla famiglia dei coronavirus. Entrando in contatto con il nostro corpo, questo virus lo infetta e può indurre disturbi lievi o gravi, le cui conseguenze possono portare, in alcuni casi, anche alla morte. La realtà – lo sappiamo – è questa.
Settanta volte sette?
Sette&Dintorni: a causa dei Neocatecumenali di San Kiko Arguello e di Santa Carmen Hernandez insigni dottori della Chiesa, quattro comuni della Campania finiscono in quarantena per coronavirus
La vera natura dei Neocatecumenali, da sempre falsamente ossequiosi alla Chiesa e alla sua autorità, è venuta alla luce anche in questo momento di grave emergenza. Infatti è accaduto che per causa loro, quattro comuni della Campania, sono stati messi sotto quarantena nella provincia di Salerno, si tratta delle località di Sala Consilina, Caggiano, Polla, Atena Lucana.
La vera natura dei Neocatecumenali, da sempre falsamente ossequiosi alla Chiesa e alla sua autorità, è venuta alla luce anche in questo momento di grave emergenza. Infatti è accaduto che per causa loro, quattro comuni della Campania, sono stati messi sotto quarantena nella provincia di Salerno, si tratta delle località di Sala Consilina, Caggiano, Polla, Atena Lucana.
‘Quasi sempre’ o' Sempre sempre'?
C’è di mezzo papa Benedetto nella guerra tra Re e Zen. Ma a vincere è la Cina
Nella lettera che il decano del sacro collegio Giovanni Battista Re ha scritto il 26 febbraio a tutti i cardinali, in contraddittorio con la precedente lettera a loro indirizzata in settembre dal cardinale Joseph Zen Zekiun, c’è un punto sul quale la divaricazione tra i due porporati è massima.
Il re è completamente, ignobilmente nudo
SONO SPARITE LE GUIDE MORALI?
Dove sono sparite le guide morali? La filastrocca della "Pandemia apocalittica": viviamo in un totale "Deserto culturale" e religioso con politici e giornalisti asserviti alle grandi banche e un clero post-cattolico inesistente
di Francesco Lamendola
di Francesco Lamendola
Sull’emergenza del coronavirus, che sta colpendo con particolare intensità proprio il nostro Paese, sono ben poche le certezze, dato che si sente dire tutto e il contrario di tutto. È pericolosissimo, no, è una comune influenza; è di origine naturale, no è un’arma batteriologica appositamente coltivata; colpisce quasi tutti, no, dipende da come si leggono i dati dei malati e dei decessi e perfino da come si fanno (o non si fanno) i tamponi; e così via. A essere in contraddizione reciproca e a trovarsi in imbarazzo sono gli stessi esperti: i microbiologi, i virologi, i medici.
Un silenzio che non sentivamo
ALTARIA TUA, DOMINE VIRTUTUM! - UNA MEDITAZIONE ED UN ACCORATO APPELLO NEL TEMPO DELLA EPIDEMIA
Dexteram tuae majestatis extende.
Nelle nostre strade c’è un silenzio surreale. Un silenzio che non sentivamo - poiché anche il silenzio può avere un suono - da moltissimo tempo. Lo strepito delle auto, delle voci, delle grida, delle musiche scomposte e volgari è scomparso. L’aria è più pura e si sente il canto degli uccelli. Il rintocco di una campana. A Venezia i canali sono tornati limpidi e si vedono guizzare dei pesci. I mucchi di immondizia intorno ai cassonetti sono scomparsi. In alcuni paesi di montagna gli animali selvatici si avventurano per le vie deserte, non più spaventati dal rombo dei motori e dei clacson. Chiusi gli uffici, i negozi, le discoteche, i bar. E di domenica, forse per la prima volta dopo decenni, non si profana pubblicamente il giorno del Signore.
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