Sandro Magister per "L'Espresso"
BERTONE - PAPA
Il punto critico di questo pontificato non è la contestazione, anche
aspra, che lo martella ininterrottamente su vari terreni. Ma è
l'avvenuta rottura di quel patto di lealtà interno alla Chiesa che si
manifesta nella fuga di documenti riservati, dai suoi uffici più alti.
Dalla contestazione, papa Joseph Ratzinger non si lascia intimidire. Non
la subisce, anzi, sui casi cruciali la provoca, volutamente. La
memorabile lezione di Ratisbona ne è stata la prima dimostrazione.
PAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONE
Benedetto XVI mise a nudo la carica di violenza presente nell'Islam
con una nettezza che stupì il mondo e scandalizzò nella Chiesa gli
amanti dell'abbraccio tra le religioni. Invocò per i musulmani la
rivoluzione illuminista che il cristianesimo ha già vissuto. Anni dopo,
la primavera di libertà sbocciata e subito deperita nelle piazze arabe
ha confermato che aveva visto giusto, che il futuro dell'Islam si gioca
davvero lì.
maciel
Gli abusi sessuali commessi da preti su bambini e ragazzi sono un
altro terreno sul quale Benedetto XVI si è mosso controcorrente, già
prima d'essere eletto papa. Ha introdotto nell'ordinamento della Chiesa
procedure da stato di eccezione. Per suo volere, da una decina d'anni
tre cause su quattro sono affrontate e risolte non per le vie del
diritto canonico, ma per quelle più dirette del decreto extragiudiziario
spiccato da un'autorità di maggior grado.
Cardinal Camillo Ruini - Copyright Pizzi
Marcial Maciel, il diabolico fondatore dei Legionari di Cristo, fu
sanzionato così, quando ancora era universalmente riverito e osannato.
Un'intera Chiesa nazionale, l'irlandese, è stata messa dal papa in stato
di penitenza. Vari vescovi inetti sono stati destituiti. Sta di fatto
che oggi al mondo non c'è alcun governo o istituzione o religione che
sia più avanti della Chiesa di papa Benedetto nel contrastare questo
scandalo e nel proteggere i minori dagli abusi.
JOZEF TOMKOE'
un errore confondere la mitezza di questo papa con la sua remissività. O
col suo estraniarsi dalle decisioni di governo. Anche la burrasca che
sconvolge l'Istituto per le Opere di Religione, la "banca" vaticana, ha
la sua prima origine proprio da lui, dal suo ordine di assicurare la
massima trasparenza finanziaria. Non c'è governo al mondo le cui
decisioni non siano discusse e contrastate, prima e dopo che siano
diventate legge, in pubblico o in via riservata. Anche per la Chiesa di
papa Benedetto è così. I conflitti interni documentati dalle carte
fuoriuscite dal Vaticano fanno parte della fisiologia di ogni
istituzione chiamata a prendere decisioni.
TauranNon
il contenuto dei documenti, quindi, ma la loro fuga è la vera spina di
questo pontificato. E' tradimento di quel patto di lealtà che tiene
insieme chi è parte di un'istituzione, a maggior ragione della Chiesa,
dove l'inviolabilità del "foro interno" e ancor più del segreto della
confessione ispira una generale riservatezza nelle procedure.
Gli ammutinati sostengono, anonimi, di farlo per il bene della Chiesa
stessa. E' una giustificazione ricorrente nella storia. Dallo scandalo
dicono di voler ricavare una rigenerazione del cristianesimo. Ma a tanti
loro sostenitori "laici" interessa che la Chiesa collassi. Non che sia
rigenerata, ma umiliata. I conflitti entro le istituzioni si governano.
Ma il tradimento molto meno.
CARDINALE MARC OUELLET
Esso è il segnale, piuttosto, di un governo che non c'è, che ha
lasciato crescere nella curia romana la ribellione occulta di alcuni
suoi "civil servant" e non ha saputo fare nulla per neutralizzarla. La
segreteria di Stato vaticana, che da Paolo VI in poi è il primo attore
del governo centrale della Chiesa, è inevitabilmente anche la prima
responsabile di questa deriva.
Benedetto XVI ne è così consapevole che, per rimettere ordine nei
Sacri Palazzi, non ha incaricato il suo primo ministro, il cardinale
Tarcisio Bertone, ma ha chiamato a consulto un collegio di saggi tra i
più lontani da lui: per cominciare, i cardinali Ruini, Ouellet, Tomko,
Pell, Tauran. Per un cambio di governo nella curia vaticana le pratiche
sono già avviate.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-pastore-tedesco-abbaia-pensare-che-benedetto-xvi-sia-remissivo-un-errore-il-papa-41274.htm