siamo
un gruppo di fedeli cattolici di linea tradizionale, da tempo aderente
all’antica liturgia gregoriana e ufficialmente riconosciuto dalla nostra
Diocesi come aggregazione ecclesiale. Abbiamo letto con interesse la
lettera che Vostra Eccellenza il mese scorso ha indirizzato al Superiore
e ai membri della Fraternità Sacerdotale San Pio X; lettera ormai di
dominio pubblico, che tocca anche questioni più ampie rispetto a quella
Società sacerdotale e ai fedeli che ad essa fanno riferimento.
Nell’amore alla Chiesa e in spirito di servizio, desiderosi di cooperare
al bene comune, ci permettiamo di sottoporLe cinque punti che – certo
apprezzando il cuore pastorale di V.E. e vari elementi del testo, nonché
articolatamente consapevoli che sono questioni complesse – ci lasciano
delle perplessità.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
sabato 2 febbraio 2013
LETTERA APERTA ALL’ECC.MO MONS. DI NOIA.
Notando, di sfuggita, che non risulta
essere stata colta l'occasione degli sbandierati colloqui per chiedere
di conoscere le eventuali obiezioni non di inferiori ma del Superiore:
il testo mancante del Segreto di Fatima
Ridere e piangere!
Su Cogito et Volo si sono pure posti la domanda: perché non ne parla nessuno? Ma di che? Dei 40 anni di aborti che hanno toccato quota 55 milioni di morti?
No, della manifestazione di protesta che ha risposto a questa opaca
Giornata della Memoria made in USA con una manifestazione di mezzo
milione di persone.
Gli slam della Gospa..
Sfida all'Italia da Medjugorje
Marin Cilic e Ivan Dodig, impegnati con la Croazia contro gli azzurri in coppa Davis, sono nati nella località dove la Madonna è apparsa ("anche se ce lo chiedete soprattutto in Italia"). La maggioranza preferisce non mischiare politica e religione con lo sport, ma altri atleti non fanno mistero della loro fede: dalle sorelle Williams (Testimoni di Geova) a Djokovic, che sostiene il recupero dei siti sacri
TORINO - Due croati di Medjugorje contro l'Italia. Nessuna blasfemia, per carità. Parliamo semplicemente di tennis. Coppa Davis, da oggi pomeriggio a Torino. Marin Cilic e Ivan Dodig sono entrambi nati a Medjugorje, e portano nel mondo tennistico la lieta novella del paesino dove la Madonna è apparsa. "Anche se siete soprattutto voi in Italia a chiedermelo, nel mondo c'è più disinteresse" precisa Cilic. Bisogna capirlo. Il tennis non è proprio uno sport di credenti.
La fede tra set e servizi
Marin Cilic e Ivan Dodig, impegnati con la Croazia contro gli azzurri in coppa Davis, sono nati nella località dove la Madonna è apparsa ("anche se ce lo chiedete soprattutto in Italia"). La maggioranza preferisce non mischiare politica e religione con lo sport, ma altri atleti non fanno mistero della loro fede: dalle sorelle Williams (Testimoni di Geova) a Djokovic, che sostiene il recupero dei siti sacri
di PAOLO ROSSI
Marin Cilic e Ivan Dodig (primo e terzo da sinistra) con i compagni della Croazia (ansa)
DON CAMILLO AI GIARDINETTI
- RUINI PASSA LA MANO A BAGNASCO AL TIMONE DEL COMITATO PER IL PROGETTO CULTURALE - SARA’ LUI A PIANIFICARE I PROGRAMMI FORMATIVI DELLA CHIESA – “EMINENCE” LASCIA LA SUA “CREATURA” PER LIMITI DI ETA’ - E’ L’ESPONENTE DEL CLERO CHE HA AVUTO IL RUOLO POLITICO PIU’ RILEVANTE IN ITALIA NEGLI ULTIMI 20 ANNI - HA TRAGHETTATO I CATTOLICI DALLA FINE DELLA DC ALLA REPUBBLICA DEL BANANA…
Giacomo Galeazzi per La Stampa
GIUSEPPE DE RITA CAMILLO RUINI
"Le pallottole di carta non fanno male", rispose una volta a chi gli chiedeva una risposta agli attacchi dei giornali. E' una data a suo modo storica per la Chiesa italiana: dopo tre decenni in prima fila esce ufficialmente di scena il "cardinal sottile". Il presidente della Cei Angelo Bagnasco sostituisce Camillo Ruini, 81 anni, suo predecessore, anche nella guida del Comitato per il Progetto Culturale, l'organismo della Chiesa italiana che pianifica programmi formativi ed iniziative di ampio respiro. Il politologo don Gianni Baget Bozzo definì Camillo Ruini «il più grande stratega della politica italiana degli ultimi decenni». Di sè il plenipotenziario di Wojtyla in Italia ha detto «Lo riconosco: sono stato e sono un animale politico».
Pejora manent et promoventur..
Breve commento sul
decreto di Mons. Morerod
che vieta l'uso delle chiese svizzere alla Fraternità San Pio X e lo concede agli eretici
È ovvio che questo documento si commenta da sé, ma riteniamo utile fare alcune messe a punto.
Innanzi tutto il documento, ancorché sia realmente emanazione, anche solo ufficiosa, di tutti i vescovi e gli abati della Svizzera, porta la firma di Mons. Charles Morerod, dall’11 dicembre 2011 vescovo appena ordinato della diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo.
Il domenicano Padre Charles Morerod è stato uno dei teologi dell’Ecclesia Dei che hanno tenuto i colloqui con i teologi della Fraternità San Pio X dal 2009 al 2011.
La lettura di questo decreto, col quale si interdice l’uso delle chiese e delle cappelle svizzere ai non cristiani e ai sacerdoti della Fraternità, mentre lo si concede a tutti i cristiani eretici e scismatici, lascia inevitabilmente pensare che nel corso di questi famosi colloqui, i teologi dell’Ecclesia Dei e del Vaticano tutto, siano giunti alla determinazione che i sacerdoti e i fedeli della Fraternità sono da equiparare agli animisti e a tutti i pagani di ogni sorta di pseudo religione esistente al mondo.
decreto di Mons. Morerod
che vieta l'uso delle chiese svizzere alla Fraternità San Pio X e lo concede agli eretici
di Belvecchio
È ovvio che questo documento si commenta da sé, ma riteniamo utile fare alcune messe a punto.
Innanzi tutto il documento, ancorché sia realmente emanazione, anche solo ufficiosa, di tutti i vescovi e gli abati della Svizzera, porta la firma di Mons. Charles Morerod, dall’11 dicembre 2011 vescovo appena ordinato della diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo.
Il domenicano Padre Charles Morerod è stato uno dei teologi dell’Ecclesia Dei che hanno tenuto i colloqui con i teologi della Fraternità San Pio X dal 2009 al 2011.
La lettura di questo decreto, col quale si interdice l’uso delle chiese e delle cappelle svizzere ai non cristiani e ai sacerdoti della Fraternità, mentre lo si concede a tutti i cristiani eretici e scismatici, lascia inevitabilmente pensare che nel corso di questi famosi colloqui, i teologi dell’Ecclesia Dei e del Vaticano tutto, siano giunti alla determinazione che i sacerdoti e i fedeli della Fraternità sono da equiparare agli animisti e a tutti i pagani di ogni sorta di pseudo religione esistente al mondo.
Tampora bona veniant!
MARIOLOGIA: la Madonna del Buon Successo e le sue profezie
All’una di notte del 2 febbraio 1594, la giovane badessa del convento dell’Immacolata Concezione della città di Quito (Equador), madre Mariana Torres Berriochoa, scese a pregare nel coro della cappella, come soleva fare da tempo con grande fervore, raccomandando a Dio le sorti della sua piccola comunità monastica. Ad un certo momento ebbe la netta impressione che qualcuno fosse presente, ed infatti si sentì chiamare per nome. Improvvisamente vide una bellissima Signora circondata di gloria e di splendore, vestita da monaca, che con la mano sinistra sosteneva un Bambino di celestiale bellezza, mentre con la mano destra stringeva un pastorale abbaziale di oro brunito e costellato di pietre preziose. Nel contemplarla attonita, la badessa fu inondata di una gioia inesprimibile e provò per Dio un amore così intenso che, se non avesse avuto una speciale protezione, ne sarebbe morta all’istante. Non appena riuscì a parlare, madre Mariana chiese alla Signora chi fosse, ed ella rispose: “Sono Maria del Buon Successo, regina dei Cieli e della terra”.La Liturgia ferita.
Articolo di Mons. Marc Aillet Vescovo di Bayonne |
"La
liturgia è stata sempre più pervasa dalla cultura secolarizzata del
mondo circostante, perdendo così la sua propria natura e identità".
All'origine del Movimento Liturgico ci fu la volontà del Papa San Pio X,
soprattutto con il motu proprio "Tra le sollecitudini" (1903), che
aveva lo scopo di restaurare la liturgia rendendo più accessibili le sue
ricchezze, tornando ad essere la fonte di una vita autenticamente
cristiana, mettendo in guardia dal pericolo di una crescente
secolarizzazione ed esortando i fedeli a consacrare il mondo a Dio.
|
La meraviglia di chi ancora(?) si meraviglia
Come accogliere calvinisti, luterani, ortodossi, anglicani - e la FSSPX
Riprendo da Rorate Caeli. Ne hanno già parlato diffusamente in Francia (TradiNews, ad esempio)...
Non
riesco a trovar parole per esprimere la frustrazione di un cattolico di
fronte all'applicazione della rigorosa gelida burocrazia nei confronti
di una realtà cattolica - sia pur nelle more della regolarizzazione
canonica - e la calorosa accoglienza senza condizioni a quelle che Mons.
Gherardini chiama con adamantina definitoria chiarezza "comunità
cristiane acattoliche". Ciò che assolutamente non si riesce a capire è
come mai le "questioni dottrinali" vengano fatte valere per la FSSPX,
mentre non entrano in campo per gli eretici che hanno sfigurato il volto
di Cristo - combattendo i dogmi che la FSSPX invece difende - e
rigettato la Sua Chiesa. Temo molto che con questi segnali poco
rassicuranti, ma anche poco caritatevoli (alla faccia della Lettera di
Mons. Di Noia!) alla fine ottengano quello che di fatto hanno provocato
con Mons. Lefebvre: la spinta -ché tale è, nonostante i proclami in
contrario- ad allontanarsi definitivamente. Spero ardentemente che chi
ha responsabilità, Deo adiuvante, non cada in questa, di trappola...
Il
Domenicano svizzero Charles Morerod ha partecipato come rappresentante
del Vaticano nei colloqui dottrinali con la Fraternità San Pio X, nel
periodo 2009-2011, ed è stato nominato poi vescovo di Losanna, Ginevra e
Friburgo. Mons. Morerod ha recentemente firmato un documento circa
l'uso di chiese e cappelle della diocesi da parte « di altre religioni,
confessioni, o gruppi religiosi, così come da parte della Fraternità San
Pio X » ( 20 gennaio 2013 - disponibile qui, in francese ).
Il ruggito dei conigli
«I lefebvriani sono sospesi a divinis, non possono celebrare nelle chiese cattoliche»
Charles Morerod, vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo firma un decreto che vieta ai preti della Fraternità l'uso delle cappelle nella sua diocesi. Uso concesso alle altre confessioni cristiane
La sua è una presa di posizione significativa e indicativa: il vescovo di Losanna-Ginevra-Friburgo Charles Morerod - teologo domenicano, già rettore dell'Angelicum e segretario della Commissione teologica internazionale nonché membro della delegazione della Congregazione per la dottrina della fede nei dialoghi con la Fraternità San Pio X - ha pubblicato un decreto vietando ai preti lefebvriani di celebrare la messa nelle chiese e nelle cappelle della sua diocesi. E ha ribadito che i preti della Fraternità sono sospesi «a divinis».
venerdì 1 febbraio 2013
Cinquant'anni di culto dell'uomo, e li porta male!
QUALE ANTROPOCENTRISMO NEL VATICANO II?
RECENSIONE DI “IL VATICANO II. ALLE RADICI D’UN EQUIVOCO”, DI
MONS. BRUNERO GHERARDINI -
L’ultimo saggio di Mons. Gherardini “Vaticano II. Alle radici di un equivoco”, secondo la definizione che egli stesso ne dà, “non è come gli altri. Come nessuno degli altri. È, a suo modo, polemico, mentre in ognuno degli altri la polemica – intendo quella personale – fu quasi sempre assente. [..] E sulla base della verità e della decenza, mai allontanando lo sguardo dalle questioni di metodo e di contenuto, è nata la presente pubblicazione”.
L’ultimo saggio di Mons. Gherardini “Vaticano II. Alle radici di un equivoco”, secondo la definizione che egli stesso ne dà, “non è come gli altri. Come nessuno degli altri. È, a suo modo, polemico, mentre in ognuno degli altri la polemica – intendo quella personale – fu quasi sempre assente. [..] E sulla base della verità e della decenza, mai allontanando lo sguardo dalle questioni di metodo e di contenuto, è nata la presente pubblicazione”.
soluzione..e rimedio...?
ED ECCO I PUERILI AFFRESCHI PER SAN PIO!
Un guazzabuglio artistico, liturgico, spirituale. Ecco cos'è diventato il Santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo. Dispiace davvero che i Frati per poter rimediare alla bruttezza indiscutibile di quel luogo che allontana i fedeli, si vedano costretti a ricorrere ad orrende "pezze a colori". E' il caso del "Grande affresco della cappella dell'adorazione". Ve la ricordate la cappella? Quella con il nero totem in pietra spacciato per tabernacolo? Il totem di Floriano Bodini voluto da Mons. Crispino Valenziano?
Le bugie hanno le gambe zoppe
Mirjana riscrive la storia
L'8 agosto 2001, Mirjana, intervistata dal direttore di Radio Maria, padre Livio Fanzaga, conferma. Ecco l'audio originale (cliccare per ascoltare):Evidenziamo alcuni passaggi:
MIRJANA: Ho chiesto alla Madonna se è possibile che inferno non vedo e lei ha accettato quel mio desidero, che non vedo l'inferno.Passano otto anni e il 1 ottobre 2009 Mirjana, dal balcone della sua casa a Bijakovići, parla con il microfono a dei pellegrini italiani.
PADRE LIVIO: Non hai voluto vedere l'inferno?
MIRJANA: Sì, e io ho visto paradiso e purgatorio. E' durato due-tre secondi [...].
PADRE LIVIO: Perché non volevi vedere l'inferno, Mirjana? [...]
MIRJANA: Quando ho visto quanto si soffre in purgatorio, ho pensato: Mamma mia, chissà com'è l'inferno. Se è possibile, Madonna, che io non lo veda...
Ad un certo punto, una ragazza le chiede se i veggenti hanno visto paradiso, purgatorio e inferno. Ascoltiamo:
Come si è potuto sentire, Mirjana non fa il minimo accenno alla sua presunta e straordinaria visione e dice:
Io non ho visto paradiso, purgatorio e inferno, ma secondo me stare con la Madonna è stare in paradiso.Marco Corvaglia
Aggiornato il 31 gennaio 2013
http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/mirjana-e-il-paradiso-dimenticato.html
Preti pedofili Usa, il cardinale Roger Mahony sollevato da tutti gli incarichi. E si dimette il vescovo di Santa Barbara
Con una decisione senza precedenti nella Chiesa Cattolica americana, l'arcivescovo di Los Angeles, Jose Gomez, ha annunciato di aver sollevato il suo predecessore, cardinale Roger Mahony, da tutti i suoi impegni pubblici nella Chiesa per la cattiva gestione dei presunti abusi sessuali su bambini negli anni '80 (Mahony guido' l'arcidiocesi dal 1985 al 2011).
Amici cari
IL PIRELLONE DALLE CONSULENZE D’ORO – MENTRE LA PROCURA DI MILANO INDAGA SUI RIMBORSI INGIUSTIFICATI DEI CONSIGLIERI REGIONALI, UN’INCHIESTA INTERNA SU 353 INCARICHI CONFERITI DALLA REGIONE LOMBARDIA RIVELA ALTRE SPESE PAZZE DELLA GIUNTA FORMIGONI: “CINQUANTA MILIONI SPESI IN TRE ANNI PER RICERCHE GENERICHE O INUTILI” (GESTITI DA SOCIETÀ COME EUPOLIS LOMBARDIA, FEUDO DI COMUNIONE E FATTURAZIONE…)
Davide Carlucci per "la Repubblica"
Il Pirellone fa le pulci al Pirellone. E scopre una montagna di consulenze, volute dalla giunta Formigoni, dai risultati oscuri. In tre anni, dal 2009 al 2011, sono stati conferiti 353 incarichi per studi e ricerche per un totale di 54,9 milioni di euro.
ROBERTO FORMIGONI
Ma, scrive il presidente del comitato dei controlli Ettore Paganelli, nonostante l'importo sia pari «al 51,2 per cento della spesa per la Protezione civile ed è più che doppio rispetto alla spesa per la sicurezza urbana e la polizia locale», in molti casi, «le ricadute delle ricerche sono limitate, rispetto a quanto sarebbe corretto prevedere» oppure «sono state definite in termini generici di stimolo alla riflessione, arricchimento metodologico, oppure ancora sono in attesa di realizzazione pur relativamente ad attività iniziate nel 2009».
La fede nel pallone
Quel "gobbo" del cardinale Martini
Il biografo del porporato ad Orticalab: mi confidò di essere juventino
La Parola di Dio e la Juventus: le due fedi del cardinale Carlo Maria Martini. A rivelarlo in esclusiva a Orticalab è il vaticanista del Tg1 Aldo Maria Valli, biografo del porporato biblista, Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002. «Nel libro "Storia di un uomo" - confida Valli a Orticalab - quando racconto di uno dei nostri ultimi incontri a Gallarate, descrivo la scena di Martini che tiene accanto a sé un pallone. Glielo ha regalato un altro religioso, padre Francesco Radaelli, che in gioventù è stato un buon calciatore, per consentirgli di fare un po’ di esercizio: tirare calci alla palla fa bene agli arti inferiori bloccati dal Parkinson.
ALI AGCA E LE QUARANTA VERSIONI
– ORA SCRIVE: “FU KHOMEINI IL MANDANTE DELL’ATTENTATO AL PAPA” - L’AUTOBIOGRAFIA DEL TERRORISTA DESCRIVE L’INCONTRO A TEHERAN E LE PAROLE CHE GLI AVREBBE RIVOLTO L’AYATOLLAH: “UCCIDI L’ANTICRISTO, UCCIDI SENZA PIETÀ GIOVANNI PAOLO II E POI TU STESSO TOGLITI LA VITA AFFINCHÉ LA TENTAZIONE DEL TRADIMENTO NON OFFUSCHI IL TUO GESTO” - IL CONTENUTO DELL’INCONTRO COL PAPA E IL TERZO SEGRETO…
Giacomo Galeazzi per La Stampa
ATTENTATO AL PAPA GIOVANNI PAOLO II - ALI AGCA
«L'Iran voleva Wojtyla morto. Fu Khomeini il mandante dell'attentato al Papa», afferma Ali Agca. Un incarico ricevuto direttamente dall'ayatollah Khomeini che lo accolse nel Palazzo verde di Teheran. A rivelarlo è Agca stesso nell'autobiografia «Mi avevano promesso il paradiso» (Chiarelettere), oggi in libreria. Una «verità» che arriva dopo trent'anni di bugie, false piste e processi da quel fatidico 13 maggio 1981 quando in piazza San Pietro, tra un mare di folla, papa Wojtyla fu gravemente ferito.
giovedì 31 gennaio 2013
Dal Diario di Don Divo -4
Dai pensieri dal diario di don Divo Barsotti
Solo con la preghiera l'uomo si realizza nella sua libertà e si salva. Rinnegando la preghiera, da se stesso l'uomo rinunzia a una sua salvezza e diviene un momento nel processo del tempo.
La preghiera dà all'uomo, alla persona umana un valore assoluto: né il tempo, né il mondo lo assorbono più. E' forse un vano sforzo di emergere dai condizionamenti del tempo?
O non piuttosto un prender coscienza della vera Realtà, una realizzazione della propria vocazione?
Senza la preghiera l'uomo non esiste più, non può esistere la persona: tutto diviene impersonale, opaco, senza anima; lo spirito viene riassorbito dalla materia, muore il pensiero,
muore la volontà, ogni responsabilità morale vien meno, ogni valore è distrutto; regna solo la
morte.
Nega l'inferno chi vi è già precipitato ed è affondato nel baratro.
Miserere per la prossima Quaresima
Tre offerte, tre rifiuti
La prima offerta del Cielo a questo Novecento perduto fu mostrare il fallimento della pastorale con la visione dell’Inferno: e il rifiuto fu dimostrato dalla continua attenuazione a trattare i Novissimi.
Non orate fratres!
Gallo canente, surgimus!
NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA
Genova Il canto del Gallo
Il Gallo cantante, col drappo rosso in mano e la sciarpa rossa al collo
(chi volesse deliziarsi col filmato, vada a questo indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=_5koRYLKUbk)
È l'8 dicembre 2012, a Genova, nella cappella della Comunità di San Benedetto al Porto, dove si ricorda il 42° anniversario della fondazione, il tristemente noto Andrea Gallo, di professione prete moderno, ha appena finito di celebrare la Messa, se ancora in questo caso si può chiamare così, che subito intona il canto… no!… non di un'antifona della Madonna …no!, ma di canto che, si dice, dovrebbe rappresentare i partigiani del 1945: Bella ciao!
Cosa c'entri una canzonetta politica molto di parte con la celebrazione della Messa, è davvero uno di quei misteri irrisolti e irrisolvibili della neo-Chiesa conciliare, quella sorta, per intenderci, col pluriosannato concilio Vaticano II. Ma, tant'è… questo insieme a tutto il resto.
Il Gallo cantante, col drappo rosso in mano e la sciarpa rossa al collo
(chi volesse deliziarsi col filmato, vada a questo indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=_5koRYLKUbk)
È l'8 dicembre 2012, a Genova, nella cappella della Comunità di San Benedetto al Porto, dove si ricorda il 42° anniversario della fondazione, il tristemente noto Andrea Gallo, di professione prete moderno, ha appena finito di celebrare la Messa, se ancora in questo caso si può chiamare così, che subito intona il canto… no!… non di un'antifona della Madonna …no!, ma di canto che, si dice, dovrebbe rappresentare i partigiani del 1945: Bella ciao!
Cosa c'entri una canzonetta politica molto di parte con la celebrazione della Messa, è davvero uno di quei misteri irrisolti e irrisolvibili della neo-Chiesa conciliare, quella sorta, per intenderci, col pluriosannato concilio Vaticano II. Ma, tant'è… questo insieme a tutto il resto.
Ravasianesimo (proprio ciò che non facevano gli Apostoli..!)
Ravasi: "La chiesa ha bisogno del pensiero dei giovani"
L'importanza delle culture generazionali, argomento principale della porssima plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura
Per imparare a parlare oggi ai giovani, la Chiesa non ha bisogno solo di cambiare le proprie 'tecniche' di annuncio e di sposare forme di linguaggio più moderne, ma come primo passo deve imparare a leggere la cultura – o meglio “le culture”, in continua trasformazione – delle nuove generazioni.
Ecumeneconomicismo
ANCHE A ROMA NON SI ‘BUDDA’ NIENTE – SARÀ RICONOSCIUTO DA SUBITO “LUOGO DI CULTO” LA PAGODA DELLA COMUNITÀ CINESE VISITABILE DA DOMANI IN QUELLA PARTE DI PERIFERIA CUORE DELLA VECCHIA CHINATOWN CAPITOLINA – DOPO UN ITER PIÙ VOLTE INTERROTTO, E’ STATA APPROVATA DAL PARLAMENTO UN’INTESA CHE PARIFICA IL CULTO ORIENTALE ALLE ALTRE RELIGIONI: BUDDUISTI E INDUISTI POTRANNO COSÌ RICEVERE L’OTTO PER MILLE…
Caterina Maniaci per "Libero"
LA GRANDE PAGODA BUDDISTA A ROMA
Via dell'Omo, periferia di Roma, tra la via Prenestina e la Casilina, una strada lunga, tutta a curve, nei pressi del Raccordo Anulare. Ci sono selve di palazzoni dai muri scrostati e le mille antenne, mentre quae la'spunta qualche vecchia casetta sopravvissuta alla selvaggia speculazione edilizia, ricordo di una campagna cittadina dolce e poetica, capannoni e magazzini, colmi di vestiti, casalinghi, scarpe, biancheria.
Salesiani pre Bertoniani
L’amicizia tra don Bosco e Pio IX
Ricorre
la festa di San Giovanni Bosco, non tutti sanno che: Il lungo
pontificato di Pio IX è stato uno dei più popolari della storia poiché
in totale consonanza con la spiritualità della gente comune. Esso si
svolgerà tutto, da un dramma ad un altro, sotto il richiamo incessante
alla Vergine Maria, come soccorso della Chiesa che stava subendo
attacchi insopportabili dalle potenze europee.
L’8 dicembre del 1849 (solennità
dell’Immacolata Concezione di Maria) il Papa, dal suo esilio di Portici
(durante il periodo della Repubblica Romana), denuncia pubblicamente il
carattere perverso delle forze rivoluzionarie che hanno insanguinato
Roma per cacciarne il successore di Pietro.
Chi inquisiva e chi bruciava
La verità sull’Inquisizione romana: meno oscura di quanto si pensi
Nel 2012 la storica Marina Montesano dell’Università di Genova ha pubblicato il libro “Caccia alle streghe“ (Salerno Editrice 2012) con la quale ha evidenziato come il fenomeno dell’Inquisizione
sia innanzitutto Rinascimentale e non si sviluppò nel Medioevo (che
invece la vulgata definisce i “secoli bui dell’inquisizione”).
Nell’intero periodo tra metà Quattrocento e metà Settecento le condanne
alla pena capitale oscillano tra le 40mila e le 60mila e l’area geografia maggiormente coinvolta in questa pratica fu quella germanica e proteste. Al contrario, l’Inquisizione spagnola -cattolica, per capirci meglio- «ebbe
in realtà un uso giudiziario della tortura assai moderato e un numero
di vittime molto basso, se paragonato all’Europa centro-settentrionale».
Eterodossie di vario genere
«Roma ci condanna perché vogliamo salvaguardare la fede cattolica»
l superiore lefebvriano Fellay celebra un'ordinazione sacerdotale a Parigi e torna a parlare dei rapporti con la Santa Sede dopo la lettera di Di Noia
«Morire per salvaguardare la fede cattolica, tutto perdere per salvaguardare la fede, ecco quello che noi vogliamo ed ecco perché Roma ci condanna...». Lo ha detto domenica scorsa, alla fine della sua omelia, il vescovo Bernard Fellay, superiore della Fraternità San Pio X. Fellay ha celebrato l'ordinazione sacerdotale di don Bertrand Lundi nella chiesa parigina di Saint-Nicolas du Chardonnet.
"Il Rinascimento papale rivive"
Vista aerea delle News Atila Sinke Guimarães
"Il Rinascimento papale rivive" - "La nomina di Georg Gänswein come prefetto e l'arcivescovo è uno scandalo", è stata la reazione di un funzionario anonimo Chiesa in Vaticano. "Le vite Papato Rinascimento", ha continuato, accusando Benedetto XVI di promuovere i suoi preferiti ( The Tablet , 15 dicembre, 2012, pag. 4).
Da un segretario affettuoso, balzò a Mons. Gänswein e Prefetto della Casa Pontificia
L'anno 2012 si è chiuso con titoli che annunciavano che monsignor Georg Gänswein era stato elevato al Prefetto della Casa Pontificia e promosso al rango di Arcivescovo. Sette anni fa, quando il card. Ratzinger è diventato Benedetto XVI, ha portato il suo segretario personale con lui. Data prestanza atletica Gänswein, fu giustamente considerato da molti come guardia del corpo del papa. Nel 2006, a questa guardia del corpo-segretario è stato concesso il titolo di Prelato di Sua Santità, il che implica il titolo di Monsignore e il diritto di indossare la fascia viola e zucchetto . Infallibilità monolitica e divergenze tra gli antimodernisti
di Arnaldo Xavier da Silveira
mercoledì 30 gennaio 2013
Profezia finale
il satanico piano del Nuovo Ordine Mondiale
Cari amici, eccoci alla terza serie del ciclo di trasmissioni volte a far comprendere come il programma del nuovo ordine mondiale non sia solo un sogno o una teoria, ma una tragica realtà, che ha come finalità l'istituzione di un satanico progetto che è in fase di attuazione.
Per cosa, ci si chiede?
Per abolire tutte le religioni tradizionali Cristiane, allo scopo di sostituirle con un’unica religione mondiale basata sul culto dell’uomo. Per abolire ogni identità e orgoglio nazionale, allo scopo di fondare un’identità e un orgoglio mondiale. Per abolire la famiglia come oggi la conosciamo, per sostituirla con individui che operano tutti per la gloria del nuovo governo unico mondiale.
La religione laica del nuovo ordine mondiale
Mode americane
Sono cresciuto in un'epoca in cui, memore delle conseguenze degenerative di una cultura nazionalista e pervasa da ideologie sinistre in senso politico, la morale comune impediva di manifestarsi patriottico senza incorrere negli anatemi (o pestaggi) da parte dei "sinistri" e della morale corrente a loro e da loro asservita. Tanto che utilizzare o brandire una bandiera italiana era considerato senza mezzi termini "fascista" da molti imbecilli.
Forse meglio di Bertone...
ANCHE LO ZAR PUTIN HA IL SUO RASPUTIN 2.0 - PADRE TIKHON SHEVKUNOV, ARCHIMANDRITA DEL MONASTERO SRETENSKIJ, E’ IL TEMUTO CONSIGLIERE SPIRITUALE DI PUTIN - CI SAREBBE LA SUA MANINA ANCHE DIETRO L’ARRESTO DELLE PUSSY RIOT - PADRE TIKHON E’ ANTIOCCIDENTALE E CONSIDERA MOSCA L’EREDE DI ROMA E BISANZIO COME CAPITALE DELLA CRISTIANITA’ - I RAPPORTI SEMPRE OSCURI TRA CLERO E SERVIZI - DUE PATRIARCHI AGENTI DEL KGB?... -
Fabrizio Dragosei per il Corriere della Sera
Ufficialmente non ha alcun incarico nel governo, nello Stato o nell'amministrazione del presidente. Eppure padre Tikhon appare sempre più spesso al fianco di Vladimir Putin. Nei viaggi all'estero, nelle inaugurazioni. Ma la cosa più importante, secondo i suoi critici, è che il modesto abate avrebbe avuto ultimamente un peso determinante nell'indirizzare la politica del presidente russo giunto al terzo mandato. Anche nelle questioni riguardanti i rapporti tra lo Stato e la Chiesa, compresa la decisione di far rinviare a giudizio le tre protestatarie punk del gruppo Pussy Riot processate e condannate per l'esibizione all'interno della chiesa di Cristo Salvatore.
TIKHON SHEVKUNOVTIKHON SHEVKUNOV
Ufficialmente nessuno conferma che il presidente russo abbia un consigliere spirituale né tantomeno un confessore. E lo stesso padre Tikhon intervistato dal Financial Times ha sorvolato sull'argomento. Ma è certo che Putin sia credente e che prenda molto seriamente le questioni di religione.
Talk-show
Il Concilio di Melloni. Il “balzo in avanti”… tra le braccia di Satana
di Giorgio Vedovati
Giovedì 24 gennaio, nel contesto delle ricorrenze del cinquantenario del Concilio Vaticano II, s’è svolta a Pavia una conferenza dal titolo “La Pentecoste del Concilio”, con unico relatore Alberto Melloni, giornalista del Corriere della Sera e segretario della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, ben noto per essere uno dei fari del progressismo italiano, ultimo frutto della scuola bolognese di Dossetti e Alberigo.
Melloni, navigato giornalista di mondo, ha sfoderato le proprie doti da talk-show, dove conta di più l’impressione immediata, l’estro originale, il gusto gossipparo e la continua ironia.
Melloni, navigato giornalista di mondo, ha sfoderato le proprie doti da talk-show, dove conta di più l’impressione immediata, l’estro originale, il gusto gossipparo e la continua ironia.
Duello a Kansas City
Il vescovo “impresentabile” che sfida i progressisti
Il National Catholic Reporter, giornale liberal “la pianti di dirsi cattolico”
Per la prima volta nella sua storia il Catholic Kay, la storica rivista della diocesi di Kansas City-Saint Joseph (ventisette contee nello stato del Missouri), è andata a ruba. In prima pagina, infatti, c’è un attacco frontale firmato dal vescovo Robert William Finn, 59 anni, contro quella che è probabilmente la più prestigiosa rivista cattolica di area progressista americana, il National Catholic Reporter, che tra l’altro ha la sua sede principale proprio nel cuore della città di Kansas City.
In arte Joseph Ratzinger
Queste poche parole d’introduzione
non sono state scritte per uno spirito di contestazione
nei confronti della Santa Chiesa, per
la quale nutro rispetto e amore nel mio cuore, per
tutto quello che ha fatto la vera Roma
cattolica, per la sua grandezza e
nobiltà di “Mater et Magistra” di
tutte le Chiese del mondo.
Per questo, non si può pensare che io
stia rompendo con il passato,
con la Tradizione.
Non voglio risalire fino al
rinascimento, alla Rivoluzione francese,al Liberalismo sempre
condannato dai Papi, specie Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII, San Pio
X.
Mi fermerò a quello che scrisse
Giovanni XXIII al suo Vescovo di
Bergamo: «È il Papa che sarà eletto,
bergamasco o no, che dovrà cambiare molto nella Chiesa. Potrà
esserci una nuova Pentecoste, che verrà denominata “Aggiornamento”,
per farne una “Chiesa Universale”, aperta a tutti i movimenti, a
tutte le teologie».
Patenti di eresia
Dante era eretico?
Perché no lasciare al chansonnier Paolo Conte di dedicarsi al “gioco dei segreti“, possibilmente declinato nella sua versione più bella, quella dell’intimità degli affetti?
martedì 29 gennaio 2013
LA RELIGIONE CAPOVOLTA E L’ILLUMINISMO AGGIORNATO
le locomotive della società pederastica
Antefatto
dell'annosa incubazione libertaria e pan/omosessualista, il regresso
dell'ateismo moderno (hegeliano/marxiano) all'antico gnosticismo si attuò a
Francoforte, durante gli anni Trenta del xx secolo.
L'ambiente nel quale si perfezionò la degenerazione gnostica
della filosofia moderna [1],
era un esclusivo cenacolo di ebrei eterodossi, i quali, delusi dallo stalinismo
e suggestionati da eresie e superstizioni medievali e rinascimentali,
capovolsero la teologia veterotestamentaria affermando la malvagità del Dio
d'Israele e il fallimento della creazione. Autori della catastrofica riforma anti-teologica furono
alcuni giovani eruditi, insoddisfatti e delusi militanti nell'area comunista:
Walter Benjamin (1892-1940), Gershom Scholem (1897-1982), Ernst Bloch
(1885-1977).
Curiosamente l'inversione della dottrina biblica e la feroce
calunnia contro il Dio dell'Antico Testamento, bizzarrie dedotte facilisticamente dai
saggi dell’erudito Adolf von Harnack sull’eresiarca Marcione Pontico, eranostemmi del cristianesimo
tedesco, dottrina di una invasiva setta marciante in riga con il razzismo
nazionalsocialista.
Ravasi si scatena (lui e il diavolo)
Il rock sale in cattedra in Vaticano
Da musica del diavolo a strumento della fede. Il cardinale Ravasi invita la band "the Sun" per l'assemblea plenaria del Consiglio per la cultura
Da musica del diavolo a strumento di evangelizzazione: il rock sale in cattedra Oltretevere. All'assemblea plenaria del Consiglio della Cultura, in programma dal 6 al 9 febbraio a Roma, il cardinale Gianfranco Ravasi ha affidato il compito di relatori alla rock band d'ispirazione cristiana "The Sun" e giovedì l'inedito evento sarà presentato in una conferenza stampa. I "The Sun", che si esibiscono in genere in oratori, chiese e auditorium (recentemente hanno fatto registrare 25mila spettatori nei "live") sono stati chiamati a fare un'audizione per parlare della questione giovanile e per condividere la loro esperienza professionale e di fed. Prima e del dopo la loro conversione.
La povertà secondo i santegidini
Bagnasco: "La Chiesa non fa politica"E Sant'Egidio candida i suoi con Monti
Il cardinale Bagnasco, aprendo i lavori del Consiglio permanente della Cei, ricorda l'importanza della partecipazione al voto e si scaglia contro i populismi e chi "dimentica i principi non negoziabili". Poi critica i politici: "Sfidino i propri vizi storici e non facciano politica solo per arricchirsi". Il Presidente della Cei se la prende con la Cassazione sulle adozioni gay e definisce i giovani " i nuovi invisibili" della crisi
Elezioni, tutti gli uomini di Sant'Egidio. Spunta anche il portavoce della Comunità
Ai nastri di partenza, nelle file della Lista Monti, ci sono anche loro. Sono membri e simpatizzanti della Comunità di Sant'Egidio che, col ministro della Cooperazione Andrea Riccardi, ha assunto un ruolo discreto ma attivo all'interno del movimento del Professore. Non male per un movimento affacciatosi alla politica da poco e che però ha già un interessante numero di potenziali deputati e senatori.
La discreta presenza della Comunità nelle file montiane, consultando le liste elettorali, si avverte. Si tratta di docenti, personalità della società civile attive nel volontariato e nel sociale. Eccoli, nome per nome:
La discreta presenza della Comunità nelle file montiane, consultando le liste elettorali, si avverte. Si tratta di docenti, personalità della società civile attive nel volontariato e nel sociale. Eccoli, nome per nome:
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