ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 25 febbraio 2012

UNIFORMITÀ ALLA VOLONTÀ DIVINA



La ‘perfezione’ cristiana (per quanto è possibile in questa terra) consiste nell’amare Dio con la virtù di carità soprannaturale. Infatti l’amor di Dio unisce la nostra volontà alla Volontà divina e quindi ci unisce a Dio stesso (“unumquodque est perfectum in quantum attingit finem suum”). Egli ama le nostre azioni quando sono secondo la sua volontà. Se facciamo l’elemosina per farci vedere farisaicamente, Dio non ama questa nostra azione apparentemente “buona”, perché non è fatta per amor di Dio o in uniformità alla sua volontà, ma per amor proprio o in uniformità alla nostra volontà.
L’uomo che cerca la sua volontà pecca, in un certo modo, di “idolatria” poiché adora la volontà propria e non quella di Dio. S. Gregorio Magno insegnava: “togli la volontà propria e hai chiuso l’Inferno”.

Per questo motivo è assai necessaria “la vera devozione alla Vergine Maria” (S. Luigi Grignion de Montfort).

PATTI LATERANENSI.

LE RETICENZE SUL TRATTATO TRA LA SANTA SEDE E L'ITALIA E IL COROLLARIO DI AVVENIMENTI DIMENTICATI DALLA STORIA - di Marino Solfanelli




I “Patti Lateranensi”, ovvero il Trattato (Concordato) fra la Santa Sede e l’Italia, sottoscritto l'11 febbraio 1929, è stato celebrato nei giorni scorsi con manifestazioni ufficiali cui hanno preso parte alte personalità dello Stato del Vaticano e della Repubblica Italiana. Con il Trattato, pubblicato negli Acta Apostolicae Sedis n. 6 del 7 giugno 1929, si pose finalmente termine ad un annoso conflitto tra Stato a Chiesi, stabilito i confini del territorio dello Stato della Città del Vaticano, e definito l’elenco e la pianta degli immobili con privilegio di extraterritorialità e con esenzione da espropriazioni e da tributi, e quant’altro.
Il Crocifisso tornò nelle aule scolastiche e la Religione cattolica fu materia di insegnamento scolastico.
Ma chi furono gli artefici del Concordato, ovvero i personaggi che vollero, realizzarono e sottoscrissero i Patti Lateranensi? Durante le rievocazioni dei giorni scorsi nessuno lo ha detto. Ebbene lo diciamo noi: Il documento fu redatto e sottoscritto dal Cardinale Pietro Gasparri e dal Primo ministro italiano Cav. Benito Mussolini, Capo del Governo e Duce del Fascismo, che il Papa Pio XI definì “L’uomo inviato dalla Provvidenza”.

Sorriso di un santo? (o un santo da ridere?)

E' iniziataa la camPagna mediatica: fiato alle trombe e ai tromboni!
(i santi ormai si fanno così...!)

temponuovo.net: Il sorriso di don Giussani

di Angelo Busetto
23-02-2012

A sorpresa, prima della benedizione finale della Messa, l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola chiede il microfono e parla a braccio. Ricorda il modo di sorridere di don Giussani, la sua risata ampia e sonora, ma soprattutto il sorriso con il quale ti guardava quando gli parlavi. Quel sorriso non ti risparmiava nulla, non ti risparmiava il tuo desiderio di felicità, il compimento della tua vita, non ti risparmiava il tuo vero bene...

>>> Segui il link per leggere tutto >>>23/02/2012 14:06:26http://it.gloria.tv/?media=260560

Per Grazia Ricevuta

 


Nel chiaro mattino di febbraio la campagna si sta ridestando alla vita, le montagne sfolgorano di neve e la scarpa, camminando, fa scricchiolare le lastre di ghiaccio che coprono le pozzanghere, incrinandole e facendo apparire, nei raggi obliqui del sole, una trama impalpabile e iridescente d’infiniti cristalli geometricamente perfetti.
Tutto è pace e silenzio; il verso del pettirosso si spande dal bosco vicino ancora spoglio, ma già gonfio di gemme sui rami; il canto vittorioso di un gallo giunge da lontano, spandendosi nella distanza dei seminati ancora vuoti e coperti di brina.
La vecchia casa colonica sorge al margine della strada, compatta, coi suoi alti muri bianchi e i balconi di legno; quasi al centro della parete esterna, a piano terra, si staglia una nicchia di modeste dimensioni, incorniciata da quattro lastre di terracotta dipinta, con un piccolo ritratto di S. Antonio e una semplice scritta, in caratteri stampatelli maiuscoli, che la incornicia: «P. G. R. - 5 marzo 1937»; nient’altro.

Costituzione apostolica disattesa

L’importanza di riappropriarsi senza intermediazioni di un’eredità culturale straordinariamente ricca

Perché i preti
devono studiare il latino

Pubblichiamo stralci di una delle relazioni tenute dall’arcivescovo segretario della Congregazione per il Clero nel corso del convegno organizzato dal Pontificium Institutum Altioris Latinitatis alla Pontificia Università Salesiana e dedicato al cinquantesimo anniversario della costituzione apostolica «Veterum sapientia».
La seconda metà del Novecento ha segnato — e non solo a livello ecclesiale — uno spartiacque nella storia dell’uso della lingua latina. Tramontata già da secoli come strumento della comunicazione erudita, ha resistito nella scuola, come materia di studio nei programmi educativi di livello secondario superiore, e, nella Chiesa cattolica,Severino Boezio, «De consolatione philosophiae» (manoscritto del XIV secolo)in generale, come mezzo di espressione della liturgia e tramite della trasmissione dei contenuti della fede e di un ampio patrimonio letterario che spazia dalla speculazione teo-filosofica al diritto, dalla mistica e dall’agiografia alla trattatistica sulle arti, alla musica e perfino alle scienze esatte e a quelle naturali.
Con il tempo, tuttavia, almeno sotto il profilo propagandistico, la lingua latina è finita per divenire, in massima parte, appannaggio sempre più caratteristico della formazione clericale nella Chiesa cattolica, al punto di ingenerare una spontanea, quanto forse inappropriata, identificazione tra la Chiesa romana e l’entità linguistica latina, che in essa ha trovato, in questa fase critica, un almeno apparente vigore.

Si accettano scommesse..

Medjugorje, pronunciamento entro il 2012


MEDJUGORJE

Il cardinale Ruini ricevuto dal Papa, la commissione ha ascoltato in Vaticano tutti i veggenti

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Ancora sei-sette mesi di lavori, poi entro la fine di quest’anno la commissione internazionale d’inchiesta sulle apparizioni di Medjugorje presieduta dal cardinale Camillo Ruini concluderà i suoi lavori con un pronunciamento che sarà sottoposto alla Congregazione per la dottrina della fede e quindi a Benedetto XVI. Questa mattina il cardinale è stato ricevuto in udienza dal Papa per discutere sull’andamento dell’indagine.


Quando Ratzinger istituì questo gruppo di lavoro, all’inizio del 2010, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede disse che «non è la commissione stessa che prende delle decisioni, delle pronunce definitive, ma essa offre il risultato del suo studio, un suo voto – come si dice in termine tecnico – alla Congregazione che poi adotterà le decisioni del caso».

venerdì 24 febbraio 2012

Subito mai!

"Don Giussani santo subito". Il popolo di Cl lo vuole sugli altari

La Diocesi di Milano annuncia il via all’iter di beatificazione del sacerdote. Il cardinale Scola: "In lui una forza profetica"


Milano - «Ma voi credete davvero in Cristo?» chiedeva con la sfrontatezza dell’amore ai suoi liceali. È il 1954, l’Italia è cattolicissima o almeno così appare. A molti, quasi a tutti, ma non a lui, don Luigi Giussani. 
Dove gli altri vedono code ai confessionali, lui intuisce la secolarizzazione che avanza. Per questo compie una scelta in apparenza piccola e in verità rivoluzionaria: lasciare una prestigiosa cattedra di teologia per insegnare religione agli studenti del Berchet. Un liceo classico di quella Milano bene che si preparava a convertirsi all’indifferenza, quando non al disgusto verso la Chiesa.
Da lì è partito tutto, la fiumana di giovani e via via meno giovani che hanno seguito quel «grande educatore» in settanta e più Paesi del mondo. Come molti fondatori, non voleva fondare nulla. Si è visto nascere tra le mani un movimento ecclesiale tra i più vivi, prolifici e contestati. Nella Chiesa, nella società e nella politica.

Il suggeritore di Dio

giovedì 23 febbraio 2012

“Mi protendo nella corsa per afferrarlo, io che già sono stato afferrato da Cristo”.
(Fil. 3,12)
Non credo sia un caso se, con le decine di pubblicazioni che escono ogni giorno, un quotidiano come Repubblica, che certamente non può definirsi cattolico e che si occupa di Chiesa “ad orologeria” (chi vuol capire capisca), spesso, in questo periodo, ospita libri che parlano di religione.
Puzza (per la verità anche un po’ di zolfo) questa attenzione al sacro perché – guarda un po’ – recensiti sono sempre libri “contro”. (“Critici”, direbbero quelli del Gruppo editoriale Espresso, che notoriamente si ritengono “adulti” anche se vagiscono appena).
Ma veniamo al dunque. Esce il saggio di Ferruccio Parazzoli “Eclisse del Dio unico”, con prefazione di Vito Mancuso che ormai sembra l’unico (oltre agli atei, si capisce!) con le carte in regola per parlare di cose di Chiesa sui media ed anche in certe parrocchie, e subito Repubblica gli offre il piatto d’argento di un paginone, titolando “Il ritorno del panteismo”.
Nell’articolo-prefazione si legge tutto e il contrario di tutto. Perché Mancuso è così, perché il mondo in cui viviamo è così, perché anche il saggio di Parazzoli è così: rifiuta il teismo ma anche il nichilismo; fa un pezzetto di strada a braccetto di Spinoza, ma quattro passi anche con Nietzsche. E poi ci mette una dose di Plutarco, stemperato con Eusebio di Cesarea; il grido di Munch e il ghigno metafisico di Hieronymus Bosch; un pizzico di stoicismo e una spruzzatina di epicureismo; “la quiete del Buddha con parole peraltro attribuite a Gesù”, e via di seguito con riferimenti e citazioni a destra e a manca…

L'’ENNESIMO PIZZINO DEI ‘CORVI’ VATICANI

Orazio La Rocca per "la Repubblica"
vaticano
"La P4 in Vaticano". È l´inquietante titolo di un anonimo documento che circola nei palazzi pontifici provocando scompiglio, interrogativi e preoccupazioni tra le gerarchie d´Oltretevere. Una bozza di 50 righe al veleno con accuse di malaffare, furti e corruzioni rivolte a monsignori, vescovi e alti prelati.

Corvo, i conti che non tornano

Mercoledì scorso, durante la puntata de “Gli Intoccabili” su La7, è stata mandata in onda l’intervista con uno dei (presunti) “corvi” che agiscono nei sacri palazzi. L’intervistato, camuffatissimo per evitare di essere identificato, ha detto che sono una ventina coloro che stanno facendo uscire documenti riservati dalle mura vaticane.
Il “corvo” de “Gli Intoccabili” non sembra essere un prete, ma un laico che lavora in Vaticano (e c’è da chiedersi a quali documenti possa aver avuto accesso). Ma soprattutto colpisce che abbia parlato poco o nulla degli episodi contenuti nelle note e nelle lettere della vati-leaks, concentrandosi invece su due casi drammatici: il primo, tuttora irrisolto, è il rapimento di Emanuela Orlandi, la figlia di un commesso dell’anticamera pontificia che sparì in una via del centro di Roma 29 anni fa. Il secondo, l’uccisione nel maggio 1998 del comandante delle guardie svizzere Alosi Estermann e della mogle, per mano di una guardia svizzera, Cedric Tornay, che poi si sarebbe suicidata.

Profeti dei Bàal?

 


Ecumenismo cosmico, sta bene: ma quale?
di Francesco Lamendola - 23/02/2012


Da più parti, negli ultimi anni, dentro e fuori l’universo cristiano, si sente parlare della necessità di giungere ad un ecumenismo senza frontiere, ad un ecumenismo cosmico, che accolga ed abbracci tutte le grandi fedi religiose e tutte le principali dottrine filosofiche; anzi, a ben guardare, si tratta di una tendenza antica, che percorre tutta la storia del pensiero e della spiritualità occidentali e che è stata via via incarnata dalla Gnosi, dalla Rosacroce, dalla Massoneria.
La differenza è che, mentre un tempo si trattava di élite culturali, ora si parla di orientamenti abbastanza consistenti; e che mentre, un tempo, esse agivano nell’ombra, a un livello esoterico, ora si invoca l’ecumenismo cosmico alla luce del sole, come una necessità dei tempi, ossia come il logico prolungamento e, in un certi senso, come il coronamento, sul piano spirituale, di quel travaglio spirituale e materiale che, in politica, ha condotto all’affermarsi dell’idea democratica, tra il XIX ed il  XX secolo.

Prove di ologrammi medjugoriani? *

* notare la quarta immagine..molto somigliante...

Il bestione
[1]“Io vorrei conoscere i pensieri di Dio; il resto sono quisquilie”, sembra abbia detto Albert Einstein e qualcuno ha pensato bene di fare di questa frase dei quadretti da appendere al muro, vicino a quelle di Papa Giovanni.
Io vorrei conoscere i pensieri del Bestione che è stato visto sabato [2] 11 febbraio sulla strada provinciale Napoleonica[3], nel medio Friuli; il resto sono supposizioni. E non potendo conoscere i pensieri né di Dio, come bramava Einstein, né del Bestione, come piacerebbe a me, mi devo limitare a supporre cosa può aver pensato di quelle persone che sono scese dalle macchine, hanno cercato d’informarsi se aveva avuto un incidente e sono poi scappate terrorizzate quando si è alzato in piedi e si è voltato verso di loro.
Siccome quelle persone, compreso Leonard D’andrea che è sopraggiunto subito dopo, sono della mia specie, riesco grosso modo a capire cosa abbiano pensato, ma il Bestione di colore biancastro, alto fra i tre e i quattro metri, non è di sicuro un Homo sapiens e i suoi meccanismi mentali devono essere per forza diversi dai nostri.

In cerca di miracoli

Preghiera


di Marco Corvaglia

I fautori di Medjugorje vanno talvolta alla ricerca di casi di presunte guarigioni miracolose legate al fenomeno medjugorjano, da presentare nei vari meeting di fedeli o in trasmissioni televisive, in genere acritiche. 

Tale ricerca, in realtà, appare vana per chi aspira a comprendere la verità su queste “apparizioni”.

Quando si parla di guarigioni, gli studiosi più qualificati non ricorrono al sensazionalismo.
Claude Kenesi, professore presso la facoltà di Medicina, a Parigi, e membro del Comitato Medico Internazionale di Lourdes (CMIL), tratta con prudenza e onestà questo problema.
Egli afferma:


Ogni anno, Lourdes accoglie circa cinque milioni di pellegrini, settantamila dei quali sono malati.
[Claude Kenesi, Les guérisons de Lourdes peuvent-elles être expliquées médicalement ? in AA.VV., Les guérisons inexpliquées sont-elles miraculeuses ?, Les Éditions de l'Atelier, 2009, p. 99]

Quando un malato ritiene di essere guarito a Lourdes, di norma, presenta una dichiarazione al Bureau médical, che esegue degli esami:
Da trenta a quaranta dichiarazioni vengono così rese ogni anno.
[Ivi, p. 101]

Il Comitato, organismo del tutto indipendente dal Bureau, si occupa poi della raccolta e dell’analisi della documentazione medica:
Essa [la documentazione] è curata dal Comitato Medico Internazionale di Lourdes (CMIL), che comprende ventiquattro membri attivi. […] L’appartenenza alla religione cristiana non è obbligatoria. Ma, di fatto, i membri del Comitato si trovano attualmente ad essere tutti cattolici praticanti.
Soprattutto, questo comitato rappresenta un ventaglio della quasi totalità delle specializzazioni medico-chirurgiche. […]
Il CMIL si riunisce ogni anno a novembre. […] Viene fatta una prima cernita. Vengono trattenuti una decina di dossier. Gli altri vengono scartati.
[Ivi, pp. 101-102]

Come si vede, a questo punto sono stati già scartati circa i tre quarti delle guarigioni. E la procedura va avanti.
Questa fase della “documentazione” è complessa e molto lunga. Può durare diversi anni. […] Quando il dossier è completo, viene presentato per l’ultima volta al CMIL. […]
Per affermare il carattere eccezionale, sulla base delle nostre conoscenze attuali, della guarigione, è necessario un voto a scrutinio segreto (con una maggioranza dei due terzi).
[Ivi, pp. 103-104]

E' bene precisare che nessuna guarigione di Medjugorje è mai giunta ad un livello di approfondimento paragonabile a questo.
Comunque il professor Kenesi continua:

continua su:



http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/in-cerca-di-miracoli.html

giovedì 23 febbraio 2012

Non crederanno nemmeno se risorgesse dal telo..

Centro di ricerche ENEA di Frascati ha recentemente pubblicato un documento scientifico di enorme portata per tutti gli interessanti alla Sacra Sindone, in quanto si conclude che la scienza non è oggi in grado di replicare l’immagine sindonica nella sua totalità, ma si è solo riusciti a realizzare una colorazione similsindonica attraverso un irraggiamento di un tessuto di lino tramite impulsi laser eccimero. Il dott. Paolo Di Lazzaro, fisico e dirigente di ricerca presso il Centro Ricerche Enea di Frascati, ha anticipato questo studio proprio su questo sito web nell’ottobre scorso.

"Morte al cristianesimo"! I cristiani della Palestina sotto attacco


FOTOGRAFIE: LASCRITTA “MORTE AL CRISTIANESIMO” VERNICIATA A SPRUZZO SU UNA CHIESA DIGERUSALEMME NELL’ATTACCO DENOMINATO “PRICE TAG”[1] [“Cartellinodel prezzo”]

Martedì, 21 febbraio 2012


Vandali hanno verniciato a spruzzo “Gesù è il figlio di unaputtana”, e hanno bucato le gomme di un’auto parcheggiata nella congregazionebattista di Narkis Street a Gerusalemme.


Il pastore Chuck Kopp osserva le scritte verniciate aspruzzo con i messaggi di odio: “Cartellino del prezzo”, “Vi crocifiggeremo”, “Gesùè morto” e “Morte al cristianesimo”.


La scritta “Cartellino del prezzo” verniciata a spruzzosulla proprietà della congregazione battista di Narkis Street. 

“Gesù è il figlio di una puttana”, “Vi crocifiggeremo”, “Gesùè morto” e “Morte al cristianesimo” sono i messaggi lasciati dai vandali chehanno attaccato oggi la congregazione battista di Narkis Street a GerusalemmeOvest. Nell’attacco sono state anche bucate le gomme di diverse autoparcheggiate all’interno del complesso.

Le foto suddette sono state scattate dal collaboratore di Electronic Intifada Ryan RodrickBeiler[2].

La scritta “Cartellino del prezzo” è stata verniciata aspruzzo sulla proprietà diverse volte, in riferimento alla “punizione che icoloni esigeranno di fronte ad ogni tentativo del governo israeliano di tenerea freno gli insediamenti nella Cisgiordania occupata”, come riferisce oggi l’agenziaReuters[3].

La Reuters ha aggiunto: “Due settimane fa, scritte analoghesono state scarabocchiate sul Monastero della Croce, dell’undicesimo secolo,ubicato anch’esso a Gerusalemme Ovest”, ma nessuno era stato fermato per taleattacco.

The ElectronicIntifada ha riferito di tali attacchi; il mese scorso, una donna dellacittà di Hebron, nella Cisgiordania occupata, ha proseguito lo sciopero dellafame per protestare per la violenza dei coloni contro la sua famiglia e la suaproprietà[4].

Tali attacchi avvengono su entrambi i lati della Linea Verde– la linea dell’armistizio del 1949 che segna il confine tra Israele e laCisgiordania. L’anno scorso, Jillian Kestler-D’Amours riferì[5] per Electronic Intifada che i leaderdella comunità palestinese di Israele protestavano per l’inerzia del governo israelianonell’affrontare i crescenti attacchi in Israele contro i palestinesi.

“Siamo davvero preoccupati. Adesso queste persone attaccanoi luoghi sacri; domani potrebbero danneggiare anche le persone”, ha detto SamiAbu Shehadeh, residente a Jaffa e membro del consiglio comunale di TelAviv-Jaffa, a Electronic Intifada.
Un grazie a DenaShunra per aver tradotto dall’ebraico le scritte sui muri delle foto.
FINE DELL'ARTICOLO DI ELECTRONIC INTIFADA.
Che cioia essere amici di "Israele"!



Complotto o spirito di rinnovamento NC?

LA MOSTRUOSA E BLASFEMA VICENDA DELLE OSTIE ALLUCINOGENE DI CAMPOBASSO E LA FUGA DI DON ACHILLE 
Pontifex.RomaLa notizia giunge dalla Chiesa dello Spirito Santo di Campobasso e, per ora, non è stata smentita. Esemplare la dichiarazione di un poliziotto intervenuto a sedare i fedeli in preda ad allucinazioni a sfondo mistico: "Mai visto niente del genere e sono stato anche al G8". Cosa è accaduto? Domenica scorsa tutto procedeva come di consueto durante la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa dello Spirito Santo di Campobasso quando, dopo l'Eucaristia, il sacerdote don Achille si è trovato dinanzi all'impossibile. Secondo quanto riportato su "Abruzzo24ore.tv", ad un tratto e subito dopo aver ingerito le ostie, i fedeli si sono comportati in modo allucinante e bestiale. La testata riporta: "c'era chi sosteneva di vedere il proprio santo prediletto, chi in balia di visioni infernali abbracciava il crocifisso, chi rubava il calice del vino al prete, il povero don Achille, costretto a nascondersi in confessionale inseguito da due vecchine che lo prendevano a borsettate ...
... dandogli del demonio".



ULTIMA NEWS ORE 14:00 - GRAZIE A DIO QUESTA NOTIZIA DIFFUSA DA ABRUZZO24ORE.TV E RIPRESA DA NUMEROSI SITI WEB E QUOTIDIANI ITALIANI ED ESTERI, SEMBRA ESSERE STATA SMENTITA DALLA CURIA DELL'ARCIDIOCESI DI CAMPOBASSO - BOJANO.
"Campobasso. L’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali e l’Ufficio Stampa diocesano, smentiscono categoricamente quanto appreso sui quotidiani regionali e nazionali, in quanto la fonte della notizia (Abruzzo 24 quotidiano on line) diffusa ampiamente anche a livello nazionale evidenziandone un chiaro attacco verso la Chiesa Cattolica con speciali e “Forum” esclude ogni attendibilità. "



ULTIMA NEWS ORE 15:00 - INFORMAZIONE TRATTA DIRETTAMENTE DAL SITO UFFICIALE DELL'ARCIDIOCESI DI CAMPOBASSO - BOJANO:
Link:
«Bisogna rispettare il sacro in quanto tale e questo vale anche a chi non crede»
Campobasso. L’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, l’Ufficio  Diocesano per le Comunicazioni Sociali e l’Ufficio Stampa diocesano, smentiscono categoricamente quanto appreso sui quotidiani regionali e nazionali, in quanto la fonte della notizia (Abruzzo 24 quotidiano on line) diffusa ampiamente anche a livello nazionale evidenziandone un chiaro attacco verso la Chiesa Cattolica  con speciali e “Forum”   esclude ogni attendibilità. Nella diocesi di Campobasso-Bojano non esiste alcuna Chiesa del Santo Spirito né un parroco  di nome don Achille  e di conseguenza il fatto non sussiste.
“Bisogna rispettare il sacro in quanto tale e questo vale anche a chi non crede”.
LA NOTIZIA, DUNQUE, SEMBRA ESSERE A TUTTI GLI EFFETTI UNA BUFALA



Sempre la stessa fonte, come ribadito anche dalle testate " ilgazzettino.it" e "ilmattino.it", riferisce che ad un tratto "Padre Achille, approfittando della bolgia è riuscito poi a seminare le due donne e si è involato verso la sagrestia, dove ha chiamato le forze dell'ordine che sono riuscite a sgomberare l'edificio, nonostante le resistenze dei fedeli che hanno iniziato una guerriglia convinti fossero cavalieri dell'apocalisse".
A quanto pare, le ostie sono risultate contaminate da cereali contenenti gli sclerozi della segale cornuta, ovvero il principio base dell'LSD.
La Polizia scientifica sembrerebbe aver definito la situazione come un caso di "ergotismo", ovvero un'intossicazione cronica di origine alimentare, provocata appunto dall'ingerimento delle ostie contaminate con la diabolica sostanza.
L'LSD, che ha effetti allucinanti potentissimi, avrebbe acuito e palesato, in miraggi e visioni, ciò che i fedeli pensavano o immaginavano durante la Santa Messa.
A rendere ancora più grottesca la vicenda c'è il fatto che, se assunta sotto tale forma (per ingerimento di cibo), la sostanza allucinogena ha effetto immediato e non risparmia nessuno.
Se vera, a quanto pare lo è, questa vicenda necessità di un'approfondita indagine da parte degli Inquirenti, perché oltre ad essere uno degli atti più blasfemi che  mi è capitato di leggere, ha rappresentato un grave attentato alla comunità dei fedeli riuniti presso la Parrocchia, dato che l'LSD potrebbe provocare anche danni celebrali permanenti.
Mi auguro che si tratti di una semplice casualità involontaria.
Carlo Di Pietro (M.S.M.A.)