ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 25 novembre 2017

E loro che cosa farebbero, al posto nostro?


COSA PENSEREBBERO LORO?


Che cosa ne penserebbero loro? No, non è possibile dire ciò che penserebbero e che farebbero l’arciprete, il vescovo e quel formidabile sacerdote organista, né tutti gli altri che hanno concorso alla nostra formazione cristiana 
di Francesco Lamendola  


È un bel mattino d’aprile, fresco e soleggiato, a metà degli anni ’60; nell'aria si respira il profumo della primavera, sugli alberi spuntano le foglie e la città è immersa nella pace domenicale, con tutti i negozi chiusi. All'uscita della santa Messa, un sacerdote dalla figura imponente, dritto come un ufficiale di cavalleria, si rivolge con un sorriso cordiale ad uno dei suoi parrocchiani,  salutandolo, come al solito, con un amabile Oh, my dear professor!, e i due si trattengono qualche minuto sul sagrato, a conversare come buoni amici, in un clima di stima reciproca. L’altro, infatti, è un professore di lingua inglese ed è, lui sì, un ex militare di carriera: ora è insieme alla famiglia, che si sofferma un poco lì vicino, i bambini sbirciando l'edicola dove fra poco la mamma, forse, comprerà loro un giornalino a fumetti; poi, prima di tornare a casa, passeranno dalla pasticceria sotto i portici, prenderanno l’aperitivo e compreranno le pastine, le più buone della città.
Quel sacerdote è l'arciprete del duomo di Udine, monsignor Riccardo Travani, un uomo assai conosciuto e stimato, autorevole sin dall'aspetto fisico, che parla con gravità e nello stesso tempo con dolcezza, e guarda le persone dritto negli occhi, da dietro gli occhiali con la montatura d'acciaio: ha accompagnato il suo piccolo gregge negli anni difficili della guerra e ora sta assistendo alle trasformazioni recate dal miracolo economico, che, per la verità, in questa parte d'Italia ancora non si è visto, se non per qualche assai timido accenno. 

Todos caballeros

LA "DIABOLICA" CONTRO-CHIESA 


Non è neanche una chiesa parallela. Perché la neochiesa è una contro-chiesa?La sua finalità è antitetica a quella della vera Chiesa. Todos caballeros tutti santi tutti in paradiso le parole"chiave" del vocabolario bergogliano
di Francesco Lamendola 

  
  
Il vocabolo neochiesa è un neologismo con il quale si designa, da parte di quei cattolici che vengono di solito identificato come “tradizionalisti”, mentre sono cattolici e basta, l’odierna deriva della Chiesa cattolica, o di settori importanti di essa, verso qualcosa che non è più cattolico: alterando, rimuovendo, sostituendo, pezzo a pezzo, il vecchio edificio per erigerne uno nuovo e diverso, ma senza che la maggior parte dei fedeli se ne renda conto, così da realizzare una apostasia generalizzata, però silenziosa e quasi indolore, finché, un bel giorno – anzi, un brutto, un bruttissimo giorno – i cattolici si alzeranno il mattino e vedranno che la Chiesa non c’è più: niente più santa Messa, niente Presenza Reale, niente santa Eucarestia, niente Incarnazione, niente Resurrezione, niente Redenzione, niente divinità di Cristo, niente Santissima Trinità, niente comunione dei Santi, niente peccato né grazia, niente Giudizio finale, niente inferno e paradiso,  niente immortalità dell’anima, insomma niente di niente. Solo l’Uomo. L’Uomo al centro di tutto, l’Uomo signore dell’universo, l’Uomo padrone della vita e della morte.

“Merry XMas”

COL CALENDARIO DEL MARKETING, LA NUOVA RELIGIONE HA SEPOLTO LA VECCHIA.

Prima: Halloween, vendita  di zucche-teschio di plastica, ragni e scorpioni ed altri para-infernalia,  commesse nei supermarket col cappello da streghe, costumi satanici & lugubri  e scheletrini fosforescenti per grandi  e piccini  – un bel fatturato. Immediatamente, segue il Black Friday:   svendite di tutti  i  fondi di magazzino abbigliamento, elettronica & lusso:  folle di zombies che si accampano la notte prima davanti ai grandi magazzini,  e  all’alba si spintonano e pestano per essere i primi a entrare a spendere, scene apocalittiche  della stupidità sub-umana ma  anche bei fatturati per il Mercato.  Mentre scrivo  è in corso la Giornata contro la Violenza sulle Donne: vendite di scarpette rosse col tacco per signori, sta andando così così, ma l’anno prossimo andrà meglio: tutti i media ci stanno inondando di prediche educative,  vedrete che anche voi lettori ne comprerete un paio  per mostrare che rispettate le donne (per forza: non avete potere di nessun genere,   non siete ministri né registi o proprietari di tv o aziende, dunque non potete  chiedere il “pedaggio” alla aspirante all’assunzione…).

Solo degno di commiserazione?

  PAPA FRANCESCO AVALLA I PRETI IN JEANS




Mi ha fatto molto, ma molto male vedere qualche giorno fa al telegiornale un sacerdote, tale D. Marco Pozza, “intervistare” il S. Padre, presentandosi davanti a Lui vestito come un qualunque giovanotto, cioè in jeans attillati e artificialmente consunti (come ritualmente richiesto dalla moda giovanile, anche se D. Marco tanto giovane poi non è), scarpe sportive e altri indumenti casual. [E’ possibile vederlo in fotografia sul n. 11 dic. 2017 di Vita Pastoralea pag. 20, dove il Pozza è ritratto anche nell’atto di mettere una mano dietro il collo del Papa, così come un adulto fa verso un bambino: che bell’atteggiamento di rispetto verso la persona del Pontefice!].
Tale sacerdote veniva presentato dal giornalista  come il cappellano del carcere di Padova. Mi son detto: se è un sacerdote cappellano di un carcere, non è un giornalista e non c’è quindi nulla che giustifichi una sua “intervista” al Papa. Un sacerdote, per sapere cosa pensa il Papa, ha bisogno di andarlo a intervistare? E perché? E per che cosa? E a che titolo?

"Vietato pregare"

Palermo, bimbi in classe con il rosario nella scuola dove è "vietato pregare"

È l'iniziativa dei genitori dei piccoli studenti della Ragusa Moleti di Palermo che oggi hanno deciso di mandare i propri figli a scuola con al collo rosari e crocifissi in segno di protesta contro la decisione del preside di "vietare le preghiere"
Tutti in classe con il rosario al collo. È questa la risposta dei genitori dei piccoli studenti della scuola elementare Ragusa Moleti, di Palermo, alla decisione del preside, Nicolò La Rocca, che tramite una circolare aveva vietato le preghiere all’interno dell’istituto.


Tutto è nato dall’abitudine degli insegnanti di far recitare ai piccoli delle brevi preghiere prima delle lezioni o della merenda. Ma la pia pratica, evidentemente, è stata giudicata inopportuna da alcuni genitori, che l’hanno segnalata al dirigente scolastico, il quale non ci ha pensato due volte e tramite una circolare interna ha ammonito le maestre rammentando loro che, secondo un parere dell’Avvocatura dello Stato, non è possibile celebrare “atti di culto, riti o celebrazioni religiose durante l'orario scolastico o durante l'ora di religione cattolica". A scuola, insomma, è “vietato pregare”, ha chiarito perentoriamente il preside che, a scanso di equivoci, ha disposto anche la rimozione dei ritratti di Papa Francesco appesi alle pareti e delle statue di Gesù e della Madonna sistemate nelle aule e nei corridoi.

Scarafaggi




BESTIARIO. – VIALE, DON PIERI, BONINO E L’UCCISIONE LEGALE. – FIRMATE PER ASIA BIBI. – PAPA E CELLULARI. – CONVEGNO DEI GIORNALISTI “PRO PAPA FRANCISCO”. – DIO UNICO?                           


Casualmente siamo cascati su quello che Silvio Viale, il medico politicante che da Lotta Continua è approdato ai verdi, ai radicali e al PD, ha scritto in relazione alla denuncia verbale fatta da don Francesco Pieri nei confronti di Emma Bonino, quando è morto Totò Riina. Don Pieri si è chiesto, retoricamente, in un commento su un social, se avesse ucciso più esseri umani Totò Rina o Emma Bonino. Viale ha commentato, come potete leggere, attaccando don Francesco Pieri. Quello che mi ha colpito è che in diciannove righe non c’è una sola parola che riguardi gli esseri umani (diecimila, sostiene Viale) da lui soppressi. Esseri umani, non scarafaggi. L’altra riflessione che mi sono fatto è diversa. Vi pongo una domanda: come si chiama in lingua italiana il personaggio che, pagato e per conto dell’autorità, ha come mestiere quello di sopprimere con tutti i crismi della legalità un essere umano? Ecco, questo forse si può pensare di Silvio Viale e dei suoi sodali. Ancora una volta solidarietà per don Francesco Pieri.

Alle anime belle,buoniste,progressiste,ecumeniche e misericordiose


COS'E' LA COMUNIONE DEI SANTI?


Come la neochiesa è riuscita a confonderci le idee: chi è fuori della comunione dei Santi? perchè non la si sente nominare spesso dal clero e dagli scrittori di teologia? quali categorie di persone "non ne fanno parte"? 
di Francesco Lamendola  


Innanzitutto, che cos’è la comunione dei Santi, un concetto che oggi non si sente nominare spesso dal clero e dagli scrittori di teologia? Rivolgiamoci al cosiddetto Catechismo di san Pio X, che, con il suo schema a domande e riposte, brevi, sintetiche, incisive, è stato lo strumento della formazione dottrinale cattolica per più generazioni di fedeli, almeno fino al Concilio Vaticano II. Senza dubbio, molti lo troveranno superato; da parte nostra, non sappiamo che voglia dire la parola “superato”, perché la dottrina cattolica è quella, la Chiesa l’ha definita una volta per tutte e, dopo l’epoca delle grandi controversie cristologiche e dei Concili ecumenici dei primi secoli, non ha, né potrebbe avere nulla da aggiungere, perché, se così fosse, significherebbe che la dottrina è soggetta a cambiamenti, il che è impossibile. Recita dunque il Catechismo di san Pio X (al capitolo quinto, §§ 122-132):

La faccia della “Chiesa povera per i poveri”


Storia di pedofili, iene e prelati

Ego in innocentia mea ingressus sum (Sal 25, 1).

Nei primi anni del nostro secolo, un giovanissimo adolescente arriva a Roma per essere avviato al sacerdozio in un esclusivo vivaio di vocazioni: all’ombra del Cupolone, gli innocenti virgulti vengono iniziati all’amore della liturgia cattolica servendo come chierichetti al Santo Padre, oltre che a cardinali, vescovi e monsignori di curia. Il nostro eroe, tuttavia, ha già fatto una precoce e terribile scelta di campo per il vizio più turpe e ripugnante: ha infatti la curiosa abitudine di infilarsi nei letti dei compagni per costringerli ad atti contro natura. A mano a mano che avanza negli studi, comincia ad assumere ruoli direttivi che gli permettono di esercitare sui più piccoli pressioni e ricatti al fine di soddisfare la sua insaziabile quanto ignobile voglia. Al tempo stesso, senza il benché minimo imbarazzo, continua a comparire nelle liturgie papali in ruoli di evidenza, ricevendo perfino la santa Comunione dalla mano dei successivi pontefici.

venerdì 24 novembre 2017

Nella terra delle persone scomparse

LA VERITA’ STA IN CIELO FILM STASERA IN TV (RAI 3) , PER RACCONTARE LA STORIA DI EMANUELA ORLANDI


In onda oggi su Rai 3 il film La verità sta in cielo, un’altra prima visione sul terzo canale Rai dopo il film Smetto quando voglio-Masterclass in onda ieri sera. Oggi un film impegnato che racconta uno dei gialli più grandi del nostro paese, quello legato alla scomparsa di Emanuela Orlandi. Era il giugno del 1983 quando Emanuela, dopo una lezione di musica, scompare nel nulla da Roma, precisamente dal centro della capitale. Emanuela è una cittadina Vaticana e in merito alla sua scomparsa saranno fatte tutte le ipotesi possibili. La famiglia di Emanuela da oltre 30 anni chiede di conoscere la verità. Oggi è difficile immaginare che Emanuela possa essere ancora viva ma i suoi parenti vorrebbero sapere che cosa è successo davvero a quella ragazzina di 15 anni. Il film, La verità sta in cielo, prova a raccontare questa storia con un proprio punto di vista. Scopriamo maggiori dettagli con la trama del film La verità sta in cielo in onda oggi 24 novembre 2017 su Rai 3 in prima visione.

Dottrina rispettata..

Nuzzi, il cardinale e il monsignore gay



Nel libro di Gianluigi Nuzzi, Peccato originale, si parla a lungo di una potente lobby gay in Vaticano. Nulla di nuovo, visto che ne avevano parlato già molti altri, compreso Bergoglio e don Andrea Gallo.
Però, in mezzo a tante denunce, anche un po’ vaghe, e per questo talora un po’ qualunquiste, ve n’è una che dovrebbe destare un certo scalpore, perchè molto circostanziata, certa, e concernente il segretario di un importante cardinale, Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi dal lontano 2007.
In altre parole, visto che in Curia gli incarichi durano 5 anni (così, per esempio, per il cardinal Mueller), un inamovibile, in carica da 10 anni!

Findus in scadenza

I giovani galantiniani non esistono

Il vescovo contro il congelamento dello ius soli. Evidentemente non ha visto cosa succede agli ebrei in Francia


“I nostri giovani sono increduli davanti alle motivazioni date per rimandare lo ius soli”, dice Galantino. Non ho ben capito chi siano questi giovani: i giovani italiani? I giovani cattolici? I giovani dell’Azione Cattolica? 

Ma a Dio va bene così?

L'OMOERESIA NELLA CHIESA

Il prete che usa Luxuria e l'ex trans che lo smentisce

Fa male, malissimo leggere dell’infanzia di Vladimiro Guadagno, in arte Luxuria: Botte prese ogni giorno da una madre “che adoravo” ma che lo vedeva come un ostacolo (“mi picchiava a sangue…mi considerava la sua trappola…la violenza era la razione quotidiana della vita”, fino a finire anche in ospedale); l’abuso da parte di uomini adulti fin dalle elementari “in cui vedeva qualcuno che godesse di me, della mia presenza, del fatto che ero al mondo”; quindi la presa in giro dei compagni; infine la prostituzione. E fa così male che verrebbe voglia di prendere quel bambino, abbracciarlo, fargli compagnia e dirgli che lui ha un Padre che lo ama, Dio, e una Madre tenerissima in cielo; che è voluto, prezioso così com'è, senza bisogno di rifugiarsi in un'altra identità che non è la sua.

Sì verrebbe voglia di tornare indietro, andare a cercarlo e proteggerlo così da quello che ha invece dovuto subire, facendo come dovrebbe fare la Chiesa, attraverso i suoi padri. Invece no. Don Mauro Leonardi su Novella 2000 ha intervistato Luxuria per dire di fatto che va bene così e “che trans si nasce, non si diventa e Dio lo sa”.

Servizio in chiesa, dixit

L'ULTIMA PROFANAZIONE
Il tennis in chiesa. Dicono che è arte


 Povero San Paolo caduto da cavallo. La botta sulla terra rossa di Damasco deve avergli fatto meno male di quella rimediata sul sintetico di Milano dove, al termine di un match senza storia ha dovuto soccombere sei zero sei zero. Arriverà un giorno un cui qualcuno dovrà incaricarsi di stilare un catalogo degli orrori per descrivere che cosa accadeva agli inizi del terzo millennio quando le chiese nell’Occidente senza ormai più memoria venivano destinate ai culti più bizzarri. Quel giorno si racconterà di chiese onuste di beltà e fede destinate a saloni di ricevimento per pranzi, comizi elettorali, mostre, concerti e altre attività terrene. Poteva mancare lo sport? No che non poteva.

La perdita della Fede a poco a poco..


PECCATI CONTRO LA FEDE


Qualcuno se li ricorda? La fede è un dono prezioso, non una conquista umana; e, come ogni dono prezioso, deve essere custodita con somma cura, per cui anche il fatto di esporsi alla sua perdita è, di per se stesso, un peccato 
di Francesco Lamendola  


Un tempo, quando la lezione di catechismo era ancora una cosa seria, e i libri di catechismo rispecchiavano la vera dottrina cattolica, al credente veniva ricordato che non esistono solo i peccati contro il prossimo, contro le cose o contro se stessi; e che fra i peccati, i quali, tutti, offendono Dio, ve ne sono alcuni che vanno direttamente contro il Primo Comandamento: Io sono il Signore Dio tuo: non avrai altro Dio all’infuori di me. Sono i peccati contro la fede. La fede è  un dono prezioso, non una conquista umana; e, come ogni dono prezioso, deve essere custodita con somma cura, per cui anche il fatto di esporsi alla sua perdita è, di per se stesso, un peccato, e anche molto grave. Così come nessuno, dopo aver ricevuto in dono un gioiello prezioso, per esempio una collana di diamanti, si sognerebbe di andare in giro posandola qua e là, a rischio di perderla, o di farsela rubare, perché sa bene quale è il suo valore e se la tiene stretta, né mai se ne separa, o trascura di vigilare sulla sua sicurezza; allo stesso modo dovrebbe fare il cattolico con la propria fede, se lo Spirito Santo gli ha fatto dono, per mezzo della grazia divina, di riceverla e di poterla custodire nella propria anima, improntando ad essa, nello stesso tempo, tutta la propria vita, sia quella interiore che quella esteriore.

giovedì 23 novembre 2017

«La Chiesa vedova »

«LA CHIESA SARÀ LASCIATA VEDOVA. LO SPIRITO DI DIO SI RITIRA DALLA TERRA»: il veggente delle Tre Fontane Bruno Cornacchiola e le straordinarie rivelazioni della Vergine SS.

Nell’epoca del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria (si consulti in proposito l'album da me creato: IL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA) la Chiesa ora lasciata vedova sarà nuovamente e meravigliosamente consolata dal suo Sposo, Gesù Cristo e la « vera Chiesa »avrà la meglio sulla « falsa chiesa » che tiene oggi, purtroppo, il comando e il controllo di tutto.

LA "CHIESA VEDOVA"...
L’espressione « Chiesa vedova » si trova in una rivelazione della Madonna a Bruno Cornacchiola († 2001), protestante convertito dalla Santa Vergine, l’ormai noto veggente delle Tre Fontane.

I piedi in due scarpe

Una visita di Baronio al parlatorio delle monache


Il parlatorio profuma di cera, di incenso - la cappella e la sacristia sono proprio a fianco - e di un leggero odore di minestra. La doppia grata è protetta da una tenda di damasco. Sulla destra della grata, funziona ancora l’antica ruota di legno, attraverso la quale una robusta signora del quartiere porta la spesa per le religiose, le medicine per le più anziane di loro, e la posta. Sul lato opposto vi è una piccola consolle con un vaso di rame colmo di fiori freschi, sovrastata da una pendoletta che scandisce i quarti d’ora con un rintocco austero. Un quadro dell’Immacolata, una foto sbiadita di un Prelato. Davanti alla grata è stata preparata una sedia camerale a braccioli, ricoperta di damasco rosso un po’ stinto. 

Odo dei passi leggeri. Una monaca, che non vedo dal punto in cui mi trovo, tira la tenda ed appare la reverenda Madre, già assisa su una savonarola. Appena mi vede, si alza e mi saluta con un piccolo inchino: Sia lodato Gesù Cristo, monsignore! Il soggolo perfettamente inamidato è leggermente liso, come lisa è la veste stirata e  pulita. Le mani sono compostamente nascoste sotto lo scapolare. Sempre sia lodato, reverenda Madre, rispondo dopo aver appoggiato il cappello romano e la greca su uno sgabello. La monaca mi fa cenno di sedermi, chiedendomi se gradisco un caffè o un liquore. La ringrazio e capisco dal suo sguardo che una novizia si sta allontanando per lasciarci soli. 

Cosa (non) si fa per il fervore religioso?

La posizione della Chiesa e la questione dell'obiettività

di Marco Corvaglia
In sintesi, credibili (a maggioranza) le apparizioni dei primi giorni e non quelle dei decenni successivi. Con quella che appare un'acrobazia logica, si ammette la grave scorrettezza dei comportamenti assunti dai presunti veggenti nel corso degli anni ma, contemporaneamente, si “salva” un nucleo originario di Medjugorje e il fervore religioso che lì si è generato.

APPENDICE
Perrella con Marija21 aprile 2012: padre Salvatore Perrella, membro della commissione di indagine su Medjugorje, insieme a Marija Pavlović (e al marito di lei, Paolo Lunetti) sul palco del maxiraduno religioso nello stadio comunale di Palermo.

La commissione di cui abbiamo parlato in questa pagina è stata interamente formata da teologi. Uno di essi è padre Salvatore Perrella, preside della Pontificia facoltà teologica "Marianum". 

Nel vivo dei fatti



Quel lato oscuro di Bergoglio che ammalia ed inganna e alla fine tutto distrugge…

…la santa Chiesa di Cristo prima vera vittima di tutto quanto sta accadendo
Quanto stiamo per condividere non piacerà a molti, soprattutto non sarà accettato, senza neppure leggere per verificare, dalle tifoserie dell’arcipelago Bergoglio. Ci scusiamo per tanto con questi animi sensibili, ma se non avessimo avuto, come in passato, Autori coraggiosi atti a descrivere le situazioni o le personalità dei Pontefici che hanno segnato molti momenti della storia, in bene come in male, oggi non avremo alcun elemento che ci consente di capire chi sono stati i Papi del passato, come hanno lavorato e perché spesse volte, lo stesso popolo romano fedele al suo Vescovo di Roma, si sentivano davvero coinvolti tanto da essere loro stessi quel “pollice verso, su o giù” per approvare o disapprovare l’operato del “suo Papa”.

Il segno dei tempi



IL PATRIARCA KIRILL: I SEGNI DI CUI PARLA GIOVANNI NELL’APOCALISSE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. SOLO I CIECHI NON LI VEDONO

Ne ho scritto questa mattina su “La Nuova Bussola Quotidiana”, ma vorrei rilanciare l’articolo anche su Stilum Curiae, perché mi sembra importante e singolare il fatto che Kirill, notoriamente una persona aliena da misticismi, ritenga opportuno lanciare un messaggio del genere.
Il patriarca Kirill ha detto nei giorni scorsi in un discorso pubblico che i segni del Libro dell’Apocalisse sono ormai evidenti. Ha anche chiesto ai politici, agli artisti, agli scienziati e ai comuni cittadini di unirsi, per fermare il movimento verso l’abisso: “Stiamo entrando in un periodo critico nello sviluppo della civiltà umana”.

Diceva quel pazzo

L’antisionismo dei Neturei Karta


Si è recentemente concluso il ciclo di incontri e conferenze, promosso da diverse associazioni culturali (tra cui l'Associazione Islamica Imam Mahdi), che il gruppo di rabbini antisionisti Neturei Karta ha tenuto sul territorio nazionale. A margine dell'evento e della loro fondamentale testimonianza di lotta occorre comunque fare alcune importanti considerazioni.

Gli incontri con il gruppo ebraico dei Neturei Karta hanno indubbiamente avuto il merito di portare alla luce una prospettiva di pensiero semisconosciuta e spesso silenziata sia nel dibattito italiano che in quello internazionale sull’argomento. Inoltre, hanno raggiunto l’obiettivo di dimostrare, al contrario di ciò che è l’erronea idea volgarmente diffusa, non solo che antisemitismo e antisionismo non sono la stessa cosa (concetto già ben chiaro a chiunque abbia approfondito un minimo la tematica) ma anche che la religione ebraica tradizionale sia naturalmente estranea al sionismo: movimento laico che sfrutta la religione per i propri fini politici e geopolitici ed il cui stesso suffisso in –ismo, alla pari di diverse altre ideologie figlie degli ultimi secoli, tradisce la chiara origine moderna.

Bottigliate..


Müller e Buttiglione, così vicini, così lontani


In coda all'uscita del libro su "Amoris laetitia" che porta le loro firme, sia il filosofo Rocco Buttiglione che il teologo e cardinale Gerhard L. Müller sono nuovamente intervenuti a ribadire le rispettive posizioni.
Buttiglione intervistato da Andrea Tornielli per Vatican Insider:
Il cardinale Müller intervistato da Riccardo Cascioli per La Nuova Bussola Quotidiana:
Da entrambe queste interviste si ha la conferma che le posizioni del filosofo e del cardinale non sono affatto coincidenti. E quindi continua ad apparire indecifrabile l'entusiasmo con cui Müller scrive di approvare le tesi di Buttiglione e ne raccomanda la lettura.
Quali sono i punti su cui Müller e Buttiglione divergono? Andiamo con ordine.

La pseudo teologia della neochiesa


LA RIVELAZIONE "OSCURATA"


Ha preso su di sé i nostri mali. Come mai è stato oscurato, minimizzato, marginalizzato, proprio l'aspetto centrale della Rivelazione cristiana, quello che fa del cristianesimo il cristianesimo, e non una religione diversa? 
di Francesco Lamendola  



C’è un concetto chiave nella dottrina cattolica, senza il quale il cattolicesimo perde se stesso e diventa qualcos’altro: il fatto che Gesù Cristo è venuto sulla terra per prendere su di sé, fattosi uomo fra gli uomini, i nostri mali e i nostri peccati, e per riscattare, con il suo Sacrificio, la condanna dell’umanità. Siete stati riscattati a caro prezzo, dice san Paolo ai primi cristiani: il prezzo del Sangue di Gesù Cristo, morto sulla croce in Sacrifico volontario. Noi siamo riscattati dal sangue di Cristo: l’essenza della religione cattolica è tutta qui. Perciò è sbagliato tradurre l’espressione dell’Agnus Dei:  qui tollis peccata mundi, miserere nobis, con: Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; la traduzione giusta è: Agnello di Dio, che prendi (su di Te) i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Prendere, non togliere. L’essenza della religione cattolica non sono i Dieci Comandamenti; quelli, c’erano già; e non è nemmeno il Vangelo, come l’insieme degli insegnamenti di Gesù; quello, potevano predicarlo, e l’hanno predicato, anche gli Apostoli e i loro successori. L’essenza della religione cattolica è Gesù Cristo, nella sua divinità, nel suo Sacrificio per noi, nella sua perfetta fedeltà al volere del Padre celeste.

Crollo dei fedeli a messa?

RVC E LE INTERVISTE DI GALANTINO: SI PREOCCUPA DI PARTITI E IUS SOLI E NON DELLA CHIESA, DOVE NON VA PIÙ A MESSA NESSUNO… 


Carissimi, questa volta Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e non) è assolutamente al vetriolo. E ne ha ben donde…Fra le intimazioni del Pontefice regnante sull’uso dei cellulari alla guida, e le interviste del segretario dell’Ufficio Affari Anche Religiosi del PD (UAAR, già CEI) mons. Galantino restare calmi e compassati non è cosa semplice. Ma eccovi RVC al suo meglio:

mercoledì 22 novembre 2017

Sotto gli occhi di tutti

SU COSA TRIONFERA' IL CUORE IMMACOLATO? Intuizioni di R.H. Benson nel romanzo sull'antricristo "Il Padrone del mondo"


È palese, è sotto gli occhi di tutti la presenza di una crisi epocale che non ha avuto precedenti in altre epoche storiche. Quello che stiamo vivendo a partire dalla Rivoluzione francese nella nostra Europa – e più in generale nell’intero mondo – e che trova la sua apoteosi nel nostro tempo, nei nostri anni, nella nostra società mondiale ed ecclesiale, è quanto Robert Hugh Benson († 1914), noto scrittore inglese anglicano convertito al Cattolicesimo definì nel suo romanzo-capolavoro sull’Anticristo Il Padrone del mondo (1907) con l’espressione « religione umanitaria », ovvero l’umanità che adora se stessa al posto di Dio.

E' questo il destino per i cristiani d’Europa?

Conquista islamica in atto: i dati che confermano Wojtyla



                                          La nuova moschea di Colonia

La visione di Giovanni Paolo II relativa alla conquista islamica dell’Europa è realistica? Un dibattito sembra aprirsi su questo tema fra chi vede la concreta possibilità dell’avverarsi di questo messaggio e chi invece sembra più preoccupato delle ricadute – sul breve termine – di carattere politico, in Italia e altrove; e probabilmente non può non percepire l’incongruenza fra questo messaggio, e questo rischio, con la politica di immigrazione ossessiva praticata, e predicata da alcun settori della Chiesa contemporanea.

E mentre si discute, il sito spagnolo Actuall entra, involontariamente, nella discussione pubblicando un'interessante inchiesta sullo stato della Chiesa cattolica tedesca, e sulla sua progressiva sostituzione da parte dell’islam.

L' attitudine al compromesso


Problematico discorso di Francesco sull’eutanasia  
        

Il 16 novembre papa Francesco è intervenuto al Meeting Regionale Europeo della World Medical Association, promosso e organizzato dalla Pontificia Accademia per la Vita, con una lettera-messaggio indirizzata a monsignor Paglia e a tutti i partecipanti che affronta il cosiddetto “fine vita”, una questione molto dibattuta a livello culturale e soprattutto politico. Occorre tener presente che il contestato disegno di legge sul biotestamento è attualmente chiuso in un cassetto in attesa di una sua eventuale calendarizzazione al Senato, dopo essere stato licenziato dall’Aula della Camera lo scorso aprile.

Il volto e il velo


Sollevato un nuovo velo sulla “lobby gay”in Vaticano   
          

L’ultimo libro di Giancarlo Nuzzi, Peccato originale (Chiarelettere, Milano 2017) e due servizi della trasmissione televisiva “Le Iene” (puntate del 12 e 20 novembre 2017), offrono un agghiacciante quadro sulla potenza della lobby gay in Vaticano, confermando quello che più volte ha scritto su quest’argomento Corrispondenza Romana. Tutto parte dalle denunce di un ex studente del pre-seminario vaticano, Kamil Tadeusz Jarzembowski, che testimonia di aver assistito ad abusi sessuali avvenuti all’interno delle mura leonine e di aver inoltrato numerosi esposti alle autorità ecclesiastiche, tutti caduti nel vuoto.

Che vuol dire mostrare il volto?


Massoni e monsignori a convegno:
chi l’ha avuta vinta?




Dopo l’affollarsi di commenti: critici, giustificatori e plaudenti, sul convegno tenutosi a Siracusa il 12 novembre 2017: “Chiesa e massoneria, così vicini così lontani?”, pensiamo sia il caso di spendere qualche parola a proposito di questa “clamorosa” iniziativa che rientra nella logica moderna di una neochiesa tutta protesa, ormai, a cercare di conciliare l’inconciliabile, non in funzione dell’affermazione della verità, bensì dell’affermazione dell’equivoco. Il modo migliore, infatti, per sostenere l’errore non è difenderlo, ma equivocarlo: non solo non lo si condanna più, ma, non potendolo difendere, lo si confonde con la verità e gli si conferisce una qualche giustificazione, anche se indiretta.

Chi non vorrebbe averlo come parroco, vescovo, papa?

Ecco a voi il “Programma di sviluppo per la leadership per giovani sacerdoti”, organizzato dalla diocesi di Albano… e non facciamo i pignoli ricordando che il mondo si vince con la preghiera, il digiuno e la sofferenza invece che con la leadership, il workshop e il coaching… Suvvia, cerchiamo ciò che unisce e non ciò che divide!
(da Avvenire di domenica 19 novembre 2017)
Tenetevi forte perché siamo arrivati alla svolta. Dopo decenni di débâcle e frustrazioni, la neochiesa ha finalmente capito come si va alla conquista di un mondo che se ne frega persino di compagni di merende alla Bergoglio. L’idea, a dir poco, è geniale, e si è concretizzata in un’iniziativa di cui danno notizia l’agenzia Sir (Servizio Informazione Religiosa) e l’edizione laziale dell’Avvenire. Stiamo parlando del “Programma di sviluppo per la leadership per giovani sacerdoti” avviato dalla diocesi di Albano (nel senso di cittadina adagiata sui Castelli Romani, non del cantante adagiato in terra di Puglia) che può contare, spiega Avvenire di domenica 19 novembre, “sull’esperienza e la professionalità del coach Gianmarco Marchiolatti, che da anni si occupa di management e sviluppo della leadership a più livelli e in diverse organizzazioni, e allo stesso tema ha collaborato con la diocesi come laico impegnato in alcuni ambiti dalla formazione dei giovani alla dimensione missionaria e della pastorale sociale”.