ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 8 dicembre 2018

Sine labe originali concepta


L'Immacolata e la liturgia ambrosiana antica 


La liturgia ambrosiana antica costituisce una grande ricchezza per la Chiesa.Antifone e invocazioni sono poesia pura e permettono ai fedeli di entrare intimamente nel significato della liturgia e della festa. È proprio il caso di dire che i messali antichi custodiscono dei tesori, che noi moderni abbiamo il compito di riscoprire e riportare alla luce, dopo decenni di oscuramento.

In particolare, oggi proponiamo i testi riguardanti l'Immacolata Concezione (tratti da Ambrosianeum.net che fornisce sussidi liturgici per il rito ambrosiano).

Lo spessore intellettuale e morale della setta modernista

UNA SETTA DI ORCHI E PARASSITI


In fondo è tutto più semplice, più banale e più sporco. Sono solo dei moderni orchi addobbati da principi della Chiesa: il piano ben congegnato dietro la tirannia della setta modernista che ha conquistato i vertici della Chiesa 
di Francesco Lamendola  
  
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Sono in molti a pensare che dietro la tirannia della setta modernista che ha conquistato i vertici della vera Chiesa cattolica, e che sta lavorando a ritmo febbrile per trascinarla con sé nell’apostasia non dichiarata, e senza dubbio nello scisma - perché ci sarà pur qualche cattolico che si rifiuterà di apostatare, anche se quei signori ripetono che non c’alcuna apostasia, anzi, che essi incarnano la “vera” chiesa e il “vero” vangelo – ci deve essere un piano molto ben congegnato e un cambiamento di paradigma religioso dalle radici antiche e complesse, una volta spiegate le quali si capirà anche come sia stato possibile giungere al punto in cui sono arrivate le cose adesso. Questa impostazione ha il difetto, secondo noi, di essere troppo intellettualistica e, per così dire, troppo “colta”: in altre parole, di sopravvalutare lo spessore intellettuale e morale della setta modernista che sta esercitando la presente tirannide sulla Chiesa. 

Maculati

John Lennon e la visione agghiacciante di un mondo senza religioni



Imagine, brano musicale pubblicato nel 1971, è la canzone più nota realizzata da John Lennon dopo lo scioglimento dei Beatles e, per molti, ha segnato un’epoca. Tuttavia, forse in pochi conoscono la traduzione in italiano della canzone, che di edificante ha ben poco, come si evince fin dall’incipit: «Immaginate che non ci sia alcun paradiso. Se ci provate è facile. Nessun inferno sotto di noi. Sopra di noi solo il cielo. Immaginate tutta la gente che vive solo per l’oggi». Prosegue poi il testo di Lennon: «Immaginate che non ci siano patrie. Non è difficile farlo. Nulla per cui uccidere o morire. E nessuna religione. Immaginate tutta la gente che vive la vita in pace». Il che significa affermare che, tra le altre cose, la religione è foriera di guerre e che, se non ci fosse, nel mondo regnerebbe la pace.

El se preocupará?

Preti gay, no del Papa: la furia di Martin è concessa

"Omosessualità? Una moda, un errore accogliere in seminario chi ha tendenze radicate", dice il Papa. Ma l'omoeretico Martin lo rimbrotta cercando di interpretarlo correttamente e stravolgendo il significato della castità: "Sbaglia, così ferisce i gay". Nessuno protesta. Com'è che a lui è permessa la critica e invece chi solleva dubbi rispettosamente viene messo in croce? 



C’è chi dà, come al solito, la colpa ai titolisti. E chi invece accusa il papa di oscurantismo. Le reazioni dell’ala filo-gay della Chiesa e dei media mainstream alle anticipazioni del libro intervista del Pontefice su omosessualità e sacerdozio sono comunque di sconcerto, e non manca una certa sensazione di rimprovero per un tradimento. Ma come, proprio tu….

L' Ambrogino di latta

IL DISCORSO DI DELPINI
Ambrogio svuotato, tra Costituzione e pensare condiviso

Se la Città si riconosce in debito con un Santo cattolico per la sua stessa esistenza al punto di convocare attorno ad un altare il popolo e i governanti, allora riconosce che la sua vita politica dipende, in ultima istanza, da Cristo. Ma nel discorso alla Città dell’arcivescovo Delpini per Sant'Ambrogio non c’era nemmeno un lontano accenno a tutto questo. Ecologia, pensare condiviso, Costituzione, Europa, ma Cristo e il Vangelo non erano minimamente presenti.

                                     L'arcivescovo Delpini

La sera di giovedì scorso nel Duomo di Milano, alla presenza di molti sindaci e consiglieri comunali oltre che del popolo, l’arcivescovo Delpini ha celebrato la messa solenne in onore del patrono sant’Ambrogio e ha tenuto il tradizionale discorso alla Città.

Concentrarsi sull’essenziale

La fine dell’epoca postconciliare
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Non si sputa nel piatto in cui si è mangiato. La saggezza popolare che si esprime nei proverbi ci ammonisce di non cedere a facili semplificazioni di segno opposto a quelle dei modernisti: come costoro rigettano tutto ciò che ha preceduto l’ultimo concilio quasi fosse sbagliato a priori, così i tradizionalisti puri e duri condannano per principio tutto ciò che l’ha seguito in quanto erroneo, se non eretico. Uno sguardo equo e realistico che rifugga dagli estremismi, in ogni caso, ci obbliga ad ammettere che il cibo servito nel piatto in cui la maggior parte di noi si è spiritualmente nutrito era avvelenato. Chi, avendo ricevuto un’educazione religiosa tradizionale, era dotato dell’antidoto si è potuto mantenere più o meno immune o è riuscito a spurgare il veleno; altri, che ne erano privi, si sono disintossicati per una grazia straordinaria loro concessa dal Cielo; ma la maggior parte ha smarrito la fede cattolica o non l’ha mai conosciuta per quello che è realmente.

venerdì 7 dicembre 2018

“Gli asceti della Chiesa sono vivi per i vivi e morti per i morti”.

Florenskij, scienziato, pensatore e martire

Nel giorno dell’Immacolata del 1937, il filosofo, scienziato e sacerdote Pavel Florenskij fu fucilato in un gulag sovietico. Fa impressione il suo lucido e implacabile argomentare scientifico e matematico, il rigore della sua filosofia, la vastità della sua cultura, uniti a una fede assoluta in Dio, nel dogma trinitario e una totale devozione alla Madonna. Lui presbitero della Chiesa ortodossa, padre di cinque figli e insieme autore d’importanti scoperte scientifiche. Al punto da essere costretto dal regime comunista a continuare la sua ricerca scientifica tra lavori forzati, torture e gulag. Ma come egli stesso scrisse: “Il destino della grandezza è la sofferenza, causata dal mondo esterno e dalla sofferenza interiore”.

Nemo propheta?

Ha profetato?… E come negarlo?!? [e questa profezia ci sta davanti…]


Il romanzo di Robert Hugh Benson "L'alba di tutto" scritto qualche anno dopo il suo più noto "Il Padrone del mondo" ha un aspetto di grande interesse perché se è vero che la storia ci mostra che l’umanità ha preso la “via A” (quella della Rivoluzione), quella delineata ne Il Padrone del mondo con le conseguenze che ne sono poi derivate, la “via B” (quella della Controrivoluzione) che non può ormai più essere il frutto di una libera scelta dell’uomo alternativa alla prima, può però – anzi sarà di certo – la via della restaurazione che risulterà da un diretto intervento di Dio nella storia con cui, alla fine, realizzerà la sua promessa relativa all’instaurazione del regno del Cuore Immacolato.

Libido dominandi et libido serviendi

DRAMATIS PERSONAE - I PERSONAGGI CHE RENDONO POSSIBILE LA TIRANNIDE NELLA NEO-CHIESA



Et effeminati dominabuntur eis.
Is. III, 4

Nel post precedente [qui] ho delineato alcuni parallelismi tra la vicenda di Lucio Silla e gli accadimenti odierni che stanno sostanzialmente portando all’instaurazione di una tirannide da parte della setta progressista. Come osserva Archbold [qui], «È stato notato da alcuni, me compreso, che la Chiesa si è trovata in uno stato di scisma de facto per qualche tempo, ma coloro che non seguono più gli insegnamenti della Chiesa si sono rifiutati di andarsene. Ora, loro non sono solo all’interno della Chiesa, ma vi ricoprono ruoli importanti. Non vogliono fondare una loro chiesa alternativa né una gerarchia parallela: al contrario, hanno agito sul lungo termine per appropriarsi del nome Cattolico e della sua struttura gerarchica. Non volevano una loro chiesa: volevano la nostra. Adesso hanno il potere e lo usano». 

La proprietà della Bergoglio SpA

PROVOCARE LO SCISMA - PARTE V (ACTUATING SCHISM, PATRICK ARCHBOLD, CREATIVE MINORITY REPORT)


V.
LA MAZZATA FINALE
- The hammer drop -

Eccoci finalmente giunti al quinto e (almeno per ora) ultimo capitolo di questa serie. Nelle puntate precedenti, abbiamo rivisto l’abuso sistematico di potere ripetutamente schierato per distruggere le sacche di resistenza attraverso le Visite Canoniche. Abbiamo visto come il Sinodo sia manovrato e distorto per servire gli scopi della cricca modernista. Abbiamo analizzato le armi di distruzione di massa impiegate contro il Monachesimo cattolico tradizionale, costituite dai cambiamenti delle regole imposte da Vultum Dei quaerere e da Cor orans. Abbiamo visto come i Vescovi siano stati privati della loro antica autorità di erigere Istituti religiosi di diritto diocesano e come Roma eserciti il potere di veto, dietro la minaccia concreta di vedersi licenziare sommariamente senza processo, e di come si ricorra alla farsa della Visita Apostolica col pretesto di un disaccordo con la Conferenza Episcopale.

«Lo schiavo di Gesù Bambino!»

Se Gesù Bambino può turbare i minori

    Babbo Natale è vestito da Babbo Natale, con il tradizionale abito rosso bordato di bianco. Bianchi sono anche i capelli, bianca la barba. Neri gli stivali. Si è tolto il cappello, non ride ed è anzi molto serio, addirittura assorto, in un rarissimo momento di raccoglimento. Se ne sta inginocchiato. Davanti a lui, Gesù Bambino deposto nella mangiatoia.
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L'immagine di Babbo Natale e Gesù bambino che è stata censurata da Facebook.Jennifer Beahm Crawford / Facebook
Questa l’immagine. Accompagnata da una poesia che dice: «Mio caro e prezioso Gesù Bambino, io non ho mai pensato di prendere il tuo posto. Io porto solo giocattoli e altri oggetti, tu porti amore e grazia. La gente mi dà liste di desideri e speranze, ma tu ascolti le preghiere. Quando io arrivo in città i bambini cercano di essere buoni e di non piangere, ma tu li ami incondizionatamente e con amore sovrabbondante. Io porto solo un sacco di giocattoli e di gioia temporanea, tu lasci un cuore pieno d’amore, pieno di significati e di ragioni per vivere».

giovedì 6 dicembre 2018

E noi no?

Ma come hanno fatto??? Vorremmo proprio saperlo!...


La storia della canonizzazione dei due pastorelli e veggenti di Fatima (Francesco e Giacinta Marto, canonizzati il 13 maggio 2017) è tanto eccezionale ed originale quanto lo è quella della loro santità: « L’iter non è stato certo dei più semplici, essendo la loro canonizzazione un novum per la storia delle canonizzazioni. Infatti Giacinta (11 marzo 1910 – 20 febbraio 1920) e Francesco Marto (11 giugno 1908 – 4 aprile 1919) » sono stati i primi bambini non martiri canonizzati ed è il primo caso in cui è stato sufficiente per la beatificazione e per la canonizzazione un solo miracolo ottenuto per l’intercessione di entrambi (e non quindi uno per ciascuno, come voleva la prassi della beatificazione/canonizzazione dei confessori non martiri) » (1).

«Prima che questo accada»

Segreto sconosciuto di La Salette: "Una grande contrada dell’Europa del Nord, ora protestante, si convertirà e sull’esempio di quella contrada anche le altre nazioni del mondo si convertiranno"


LA SALETTE: IL SEGRETO DI MASSIMINO (con commento)!
Non lo trovate da nessuna parte...


Mentre il Segreto trasmesso dalla Vergine di La Salette alla veggente Melania Calvatè molto diffuso e conosciuto soprattutto nella sua redazione finale e pubblicata nel 1879 con imprimatur ecclesiastica, nulla si sa praticamente di quello rivelato all’altro veggente e pastorello, Massimino Giraud. Il padre Antonio Galli, uno dei massimi esperti di sempre di La Salette nonché grande conoscitore del mondo delle rivelazioni private, ci offre il testo con uno stupendo commento che andrebbe letto e assimilato attentamente per la ricchezza dei contenuti profetici e delle riflessioni che aprono scenari importanti.

Monarca e menarchi

Francesco monarca assoluto. Il retroscena del nuovo “Padre nostro” italiano


Il divieto imposto ai vescovi degli Stati Uniti, il 12 novembre, di votare su due misure da loro volute, molto severe, contro gli abusi sessuali commessi da membri della gerarchia non è l’unico caso recente di interferenza di papa Francesco nelle decisioni di una conferenza episcopale.
Negli stessi giorni, infatti, Francesco ha imposto la sua volontà anche ai vescovi italiani riuniti in assemblea plenaria, ordinando loro di sostituire nel “Padre nostro” della messa la domanda: “e non ci indurre in tentazione”, perché a suo giudizio traduzione “non buona” del testo del Vangelo.
L’assemblea era a porte chiuse e alla fine dei lavori è stato comunicato soltanto l’esito della discussione, con il varo della nuova formula: “e non abbandonarci alla tentazione”.
Ma come ci si è arrivati? Settimo Cielo ha ricostruito così la genesi della decisione.

«Più vergogna o più rammarico»?

LUCIO SILLA - UN SIGNIFICATIVO (E INQUIETANTE) PARALLELO TRATTO DALLA STORIA ANTICA



«Ad simulanda negotia altitudo ingenii incredibilis»
Sallustio, Bellum Jugurthinum, 95
Il saggio Actuating a schism di Patrick Archbold mi fornisce l’occasione di proporre al benevolo Lettore un parallelo offertoci dalla Storia antica, che trovo quantomai istruttivo per comprendere gli accadimenti presenti. Fu nel De Oratore che Cicerone formulò quella sublime definizione: Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis (II, 9, 36), sì che gli scritti degli Antichi ci mostrano quanto le virtù cardinali, tra cui la prudenza, abbian potuto nei piani della Provvidenza esser naturali fondamenta di civiltà per la costruzione del sublime edificio cattolico, che quelle volle render sante destinando Roma a Sede del Principe degli Apostoli.

La sinagoga di Satana…

AL CUORE DELL'APOSTASIA


Al cuore dell’apostasia c’è l’ottimismo antropologico. Il dramma della Chiesa odierna: è in atto uno scisma e a provocarlo scientemente non sono i veri cattolici, ma quelli falsi, che si sono impadroniti del marchio di fabbrica 
di Francesco Lamendola  

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Il neoclero e tutta la neochiesa hanno sempre in bocca i poveri, i diritti civili, la giustizia sociale, l'ambiente, il clima, i cosiddetti migranti; al punto che non parlano più, o parlano poco e male, di Dio Creatore e Redentore, del peccato e della grazia, dell'umana fragilità e dell'umana superbia, del giudizio individuale e di quello finale, nonché dell'inferno e del paradiso. Il neoclero e tutta la neochiesa hanno perso di vista la trascendenza di Dio, l'onnipotenza di Dio, la redenzione che viene da Dio e da Dio solo; essi parlano e  agiscono come se l'uomo potesse risolvere da sé i suoi problemi e correggere, in qualche modo, le “imperfezioni” della natura, per non parlare, pi, degli “errori” della storia. Non è un caso che i neoteologi cattolici amino molto il teologo luterano Dietrich Bonhoeffer e, in genere, tutta la teologia protestante cosiddetta negativa, secondo la quale il fedele deve fare etsi Deus non daretur, come se Dio non ci fosse, perché il cristiano "adulto" non ha bisogno di un "Dio tappabuchi".

Ad un nemico circondato, devi lasciare una via di fuga.

PROVOCARE LO SCISMA - PARTE III (ACTUATING SCHISM, PATRICK ARCHBOLD, CREATIVE MINORITY REPORT)



III.
IL COLPO MORTALE
- The death blow - 

Nella Parte I e nella Parte II di questa serie, abbiamo spiegato come il processo sinodale sia stato sistematicamente gestito dal Papa e dai suoi sostenitori per far avanzare l’agenda progressista. Quando le regole consentivano ai pochi fedeli rimanenti di impedire il raggiungimento dei risultati sperati o di mettere in imbarazzo la cricca, quei pochi fedeli rimasti venivano rimossi dalla lista degli invitati e le regole venivano cambiate per evitare discussioni e persino impedire il voto.

Come dite che andrà a finire?

No comment!




Questo è il Card. Gianfranco Ravasi, neomodernista, purtroppo uno dei bracci destri del Papa. I modernisti ed i più recenti neomodernisti sono quei teologi, cardinali e vescovi che negano la natura anche divina di Gesù come ai tempi dell'eresia ariana del terzo secolo d. C., eresia alla quale aveva aderito lo stesso papa e la quasi totalità dei vescovi di allora, eresia poi sconfitta da Sant'Atanasio.

Il “fiasco” romano

LO SCANDALO
Amanti e abusi, la dolce vita della "spalla" di Maradiaga


Ci sono guai grossi nella diocesi del cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga legati sia agli abusi sessuali, sia ai comportamenti omosessuali del suo braccio destro, il vescovo Pineda. Che è stato dimesso, ma sul quale non è stata avviata nessuna indagine. La pubblicazione di un dossier svelta uno scenario inquietante sul "protetto" di uno dei principali collaboratori del Papa. 


                                      Maradiaga (a sinistra) con Pineda

Ci sono guai grossi nella diocesi del cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, e guai altrettanto grossi nella Chiesa dell’Honduras: legati sia agli abusi sessuali, sia ai comportamenti omosessuali del braccio destro di Maradiaga, il vescovo Pineda, di cui si sono accettate le dimissioni, ma verso il quale a quanto si sa non sono state prese disposizioni canoniche, e non sembra essere neanche in corso un’inchiesta. Un articolo dell’8 novembre su ConfidencialHN.com, un sito attendibile di notizie dell'Honduras, riporta il racconto di un testimone chiave e di altra documentazione; non solo corrobora molte delle accuse contro il vescovo ausiliario di Tegucigalpa caduto in disgrazia, Juan Jose Pineda Fasquelle, ma fornisce anche maggiori dettagli sul caso.

mercoledì 5 dicembre 2018

Sul fronte della “correctio filialis”

AMARE RATZINGER: IO LO SALVO.
VOI LO UCCIDETE. NON FATELO.

MA ANZI: SALVIAMOLO TUTTI INSIEME.





1. TUTTI I COMMENTI AI RILIEVI FATTI AL MIO ARTICOLO, QUI GENTILMENTE OSPITATO, SULLE CONDIZIONI INDISPENSABILI
E IMPRESCINDIBILI PER LA NASCITA IN TERRA DEL VERBO DI DIO.

Riguardo al mio recente articolo, ringrazio il caro amico che dirige il blog www.unavox.it per l’occasione offertami, di esporre convenientemente il mio pensiero su una delle più gravi problematiche – non la più grave, ma di certo la più ripugnante – sollevate da Joseph Ratzinger col suo Introduzione al cristianesimo, e mai smentite, come si vedrà al § 13.

La sete di verità

VERITA' E RIVELAZIONE DI DIO


A Dio ci si arrende, senza pretendere che si riveli. La rivolta dell’uomo moderno contro Gesù e contro il Vangelo. Dimentichi dell'essenziale gli uomini si allontanano dalla cosa più preziosa che vive in loro: la sete di verità 
di Francesco Lamendola  

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Negli uomini c'è, innato, il desiderio della verità; basta osservare i bambini: sono curiosi, fanno domande su tutto, vorrebbero sapere ogni cosa (almeno i bambini sani, non quelli drogati e intorpiditi dall'abuso della televisione, del computer e del telefonino). Ma poi la maggior parte di loro, crescendo, lascia che quel desiderio di assopisca, si perda, sopraffatto da mille altre cose, nessuna delle quali è essenziale, ma ciascuna, sul momento, pare che lo sia, o almeno che sia indispensabile. Dimentichi dell'essenziale, gli uomini si allontanano dalla cosa più preziosa che vive in loro: la sete di verità, senza la quale la vita si riduce a una insensata routine, a una serie di riti sempre più banali e sempre più stanchi; tanto è vero che, per tentare di renderla sopportabile, o interessante, o piacevole, molti si gettano sulla via dell'auto-istupidimento: con l'alcool, con il sesso, con la droga e con stili di vita trasgressivi o autodistruttivi. Sono le vie tortuose che prende il bisogno della verità, una volta che il disordine sia entrato nell'anima e le abbia fatto smarrire la consapevolezza di sé, della meta cui è chiamata. 

“Colui che ha diviso la Chiesa cattolica”».

PROVOCARE LO SCISMA - PARTE I (ACTUATING SCHISM, PATRICK ARCHBOLD, CREATIVE MINORITY REPORT)

Questa è la traduzione di un interessantissima analisi pubblicata da Patrick Archbold su 
Creative Minority Report (qui), un blog cattolico americano. Esso offre una serie di valutazioni che rivelano la chiarezza di visione di chi le ha formulate e che mi pare siano una delle più esaurienti critiche al pontificato bergogliano.

I.
PROVOCARE LO SCISMA
- Actuating schism - 

«In un circolo molto ristretto, si dice che papa Francesco abbia dato di sé questa autocritica definizione: “Non è da escludere che entrerò nella storia come colui che ha diviso la Chiesa cattolica”».

Questa citazione è di Der Speigel. Ma è il corrispondente di Spiegel in Italia, Walter Mayr, a definire tale affermazione come autocritica. Sulla base di tutte le prove raccolte fino ad oggi e di ciò che penso possa accadere, temo che si tratti di una lettura errata della dichiarazione. Il Papa non voleva essere autocritico: stava annunciando il suo piano.

Dio riconoscerà i suoi..




In realtà, il mestiere di cui si dice che sarebbe “sempre meglio che lavorare” è quello del giornalista. Non è più così vero come una volta, ma qualche fondato motivo la vox populi se lo porta pur sempre nella pancia. Lo devo onestamente ammettere dopo lunghi anni trascorsi sul marciapiede della professione, tessera dell’Ordine numero 49940, elenco professionisti, rilasciata il 20 febbraio 1991 in seguito a regolare praticantato prescritto dalla legge e ad altrettanto regolare abusivato prescritto dalla consuetudine. Nessuno è perfetto.
Eppure, riconosciuto il mortificante fondamento metafisico del giornalismo e la sua incresciosa applicazione nel reale, non scambierei comunque il mio mestiere con quello dei teologi, che battono marciapiedi ben più vecchi e più logori di quelli calcati dalla tessera numero 1 dell’Ordine. So bene che persino in teologia esistono “encomiabili casi singoli”, quasi virginali per castità, moralità, rettitudine, scienza e dottrina, e concedo volentieri a chiunque la facoltà di riconoscervisi. Ma le formulette paraculeggianti che salvano l’eccezione inceppano il discorso, lo ingaglioffano e alla fine lo intristiscono, dunque le evito. Se sotto la scure ci casca un’intera categoria, pazienza, succede sempre anche alla mia. Dio riconoscerà i suoi.

Vatican Compact

Il cardinale sul Global Compact: "Dispiace assenza dell'Italia"

Il segretario di Stato della Santa Sede si è detto dispiaciuto per la mancata partecipazione dell'Italia al Global Compact: "Non si lascino le persone in strada"

Il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, si è detto dispiaciuto per la mancata sottoscrizione del Global compact da parte dell'Italia.
Il cardinale Parolin e Papa Francesco
Il Vaticano aveva già fatto conoscere il suo pensiero poche ore dopo la notizia relativa alla non adesione. Sono dichiarazioni che assumono pure una valenza politica: si parla con sempre maggiore insistenza della creazione di un partito formato da cattolici e supportato sia dalla Cei sia dalla segreteria di Stato.

Mentre a Roma si discute a vuoto..

“E SE GESÙ FOSSE NATO DA UNA COPPIA OMOSESSUALE?”. LA FOLLIA CORRE SU TWITTER…

Per caso sono capitato, girovagando su Twitter su queste immagini, e su questa affermazione:
“E se Gesù fosse nato in una coppia dello stesso sesso? Potete trovare scene della Natività gay e lesbiche sulle cartoline di Natale e su ornamenti. Perché l’AMORE fa una famiglia”.

Il verbo curialese

MANTOVA
Divorziati "risposati", via libera alla comunione d'ufficio

La "furbata" della diocesi di Mantova: dà il via libera a un "cammino ecclesiale" per i divorziati in seconda unione che preveda anche la concessione, in alcuni casi, della comunione. Ma dalle indicazioni si capisce che in realtà il percorso dovrà avere sempre esito positivo. Nessuna traccia di pentimento, proposito di cambiare vita, castità nè definizione di adulterio. L'unico testo preso a riferimeto è il capitolo VIII di Amoris Laetitia. Per accedere ai sacramenti basta seguire un protocollo in quattro tappe. E se insorgono ostacoli il vescovo li supererà. 





martedì 4 dicembre 2018

Papa Formoso II

Bergoglio e pregiudizio. Il racconto di un pontificato discusso




Testo dell'audio                                                                                Nessun papa è stato applaudito come Francesco dal mondo esterno ed estraneo al Cattolicesimo. Ma nessuno come lui – con l’eccezione di papa Formoso –è stato contestato all’interno della Chiesa. Da questa stridente contraddizione prende le mosse il volume di Mauro Mazza, giornalista professionista, già direttore del Tg2 e di RaiUno. Riprendendo alcuni suoi interventi, riassume in un pregevole volume (Bergoglio e pregiudizio. Il racconto di un pontificato discusso, Pagine, Roma 2018, p. 210, €18)  il bilancio di cinque anni di pontificato del cardinale argentino dopo le clamorose dimissioni di Benedetto XVI.

Tradire se stessi

IL PECCATO E IL MALE


Ora il peccato non è più considerato un male. Lo si pratica senza vergogna, rivendicandone l’assoluta legittimità in nome del diritto alla propria realizzazione; e si spinge sino ad affermare che è ciò che vuole il vero Vangelo 
di Francesco Lamendola  


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Se dovessimo sintetizzare in una breve formula il cuore della crisi morale che travaglia oggi i cattolici, diremmo che il peccato non è più percepito come tale, che non è riconosciuto come tale, che non è considerato tale; che lo si pratica senza vergogna, anzi, se ne rivendica l’assoluta legittimità, in nome del diritto alla piena realizzazione dell’individuo; e si spinge la blasfemia sino ad affermare che questo è ciò che vuole il vero Vangelo, questo è quel che predicava Gesù Cristo: la libertà di essere se stessi, di scuotersi di dosso i veli dell’ipocrisia e gettare in faccia alla società bigotta e perbenista la propria “autenticità”.

“Inimici generis humani”,


“Israele ha come codice il Talmud”. Lo dice una legale israeliana.

"Colpevoli" di essere Cattolici

Vaticano commissiona la comunità italiana Familia Christi



La fiorente comunità italiana di Vecchio Rito Familia Christi è stata commissariata dal cardinale Luis Ladaria, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (1° dicembre). Questa è una conferma delle voci che circolavano da mesi.

Il nuovo Superiore di Familia Christi ora sarà il vescovo ausiliari di Roma, Daniele Libanori SJ, 65. L'attuale Superiore è stato rimosso.
Familia Christi è stata fondata dall'eccellente vescovo Luigi Negri di Ferrara. Papa Francesco lo ha mandato in pensione nel febbraio 2017, immediatamente dopo il suo 75° compleanno.

Sono cadute le focaccine


 Crozza - papa Francesco, sinodo delle famiglie

Il popolo della notte

LE FORZE DEL MALE



Metanoia e aiuto di Dio. Di notte, le forze del male camminano su piedi umani. La realtà invisibile è infinitamente più ampia, di quella visibile: una volta che "le forze del male" hanno afferrato un’anima non la lasceranno più 
di Francesco Lamendola  
  
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Sì, sì, lo sappiamo: tu non credi alle storie da vecchie zitelle; tu sei una persona solidamente razionale, e non ti lasci smuovere da fantasie morbose o da leggende metropolitane. Benissimo, in tal caso possiamo salutarci: le nostre strade si dividono qui. Ma tu, lettore curioso e aperto, che non ti lasci dominare dai pregiudizi scientisti, né ricattare da un concetto di “attendibilità” buono solo per la premiata ditta dei divulgatori scientifici imbevuti di un rozzo e grossolano neopositivismo, che dominano il panorama dell’informazione e della cultura “ufficiale” di casa nostra, tu puoi capire che certe cosa accadono, anche se nessun esperimento li potrà mai riprodurre in laboratorio, sotto l’osservazione di qualche scienziato in camice bianco. Accadono a dispetto di tutto: della scienza meccanicista e materialista, e anche a dispetto di ciò che consideriamo razionale, avendo della ragione una nozione molto vaga e imprecisa, tutta forgiata in un’ottica rigidamente immanentista.