In questi tempi di grandi turbamenti nella vita della Chiesa, che propongono gravi domande sulla conservazione della sua dottrina e sul suo governo, mi sembra utile ricordare brevemente le figure di due grandi Vescovi che col loro esempio illuminarono non solo la loro epoca ma fissarono un esempio per la Chiesa di tutti i tempi.
Uno, meno noto ma non meno grande, fu Matteo Giberti (1495 – 1543), Vescovo di Verona; l’altro, notissimo, fu il santo Carlo Borromeo (1538 – 1584), Vescovo di Milano.
Giberti, già datario papale[1], appena nominato vescovo di Verona non esitò a rinunciare a tutti gli onori e ai benefici che la carica e la posizione nella Curia romana gli conferivano, per recarsi nella sua nuova diocesi, dalla quale non si allontanò più.