ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 15 ottobre 2013

Ma certo...come in America!

La Chiesa apre alle nuove famiglie

«Ma certo. Il primo scopo del sinodo dei vescovi sarà annunciare la bellezza e il valore della
famiglia, ma è evidente che parleremo anche delle famiglie ferite, dei divorziati risposati, delle coppie di fatto. Questi sono problemi della vita pastorale, un vescovo li affronta tutti i giorni. Non possiamo trascurare queste persone, dobbiamo accompagnarle e farle sentire avvolte dalla misericordia di Dio...».

Il grande teologo Bruno Forte, arcivescovo di Chieti e Vasto, è stato nominato ieri da Francesco
segretario speciale dell’Assemblea straordinaria del sinodo che si terrà in Vaticano dal 5 al 19
ottobre 2014. Affiancherà il cardinale ungherese Peter Erdo, che ne sarà il relatore generale. Il tema sarà «le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». E i vescovi si
soffermeranno anche sulle cosiddette nuove famiglie, anche se monsignor Forte chiarisce che la
definizione è «impropria», per la Chiesa: «Per famiglia si intende l’unione tra uomo e donna
fondata sul matrimonio e aperta alla procreazione. Possiamo parlare di convivenze, di coppie di
fatto...». Al di là delle definizioni, l’essenziale è «la necessità di rispondere alle sfide complesse
della nostra società» che i vescovi del mondo discuteranno su impulso del Papa.
La centralità della misericordia, l’idea che la «verità non si esaurisce nella definizione dogmatica»
ma «si inserisce nell’amore e nella pienezza di Dio».
A proposito dei divorziati e risposati esclusi dai sacramenti, il nuovo corso di Francesco si era
annunciato a fine luglio, nel viaggio di ritorno dal Brasile: «Io credo che questo tempo sia un kairos,un’occasione di misericordia». Del resto è un problema che «non si può ridurre solo» alla questione «se si possa fare o no la comunione», aveva chiarito: significherebbe «non capire quale è il vero problema, un problema grave di responsabilità della Chiesa nei riguardi delle famiglie che vivono in questa situazione». Nel caso specifico, Bergoglio sta pensando alla possibilità di annullare il primo matrimonio per «mancanza» o «carenza» di fede dei coniugi e mettere così in regola le «seconde unioni». Aveva anche accennato agli ortodossi che permettono una «seconda possibilità». E fatto capire che ne avrebbero discusso sia il Consiglio degli otto cardinali sia il sinodo. Che a questo punto amplierà la discussione a tutte le coppie «irregolari». Comprese le unioni di fatto cui lo stesso Francesco si era riferito il mese scorso: la Chiesa «deve mostrare il volto» di un’«accoglienza cordiale» in particolare nei confronti delle «coppie conviventi».
La stessa scelta di Bruno Forte è indicativa. Era stato il teologo a denunciare nell’ultimo sinodo la
«drammatica la situazione dei figli dei divorziati risposati che spesso vengono resi estranei ai
sacramenti dalla non partecipazione dei genitori». Francesco ha voluto si parlasse anche di tutte le
situazioni «difficili». Non è previsto si parli di coppie gay: «Lo sguardo di amicizia e misericordia
va ad ogni persona, ma qui si tratta di una problematica altra rispetto alle famiglie», spiega Forte.
Resta l’eccezionalità di un’assemblea di vescovi chiamata a discutere di questi temi: «Il Papa crede nella collegialità, l’idea che lo Spirito parla alla Chiesa nel suo insieme. Questo non ne mette in questione l’autorità, anzi, è lui a compiere il discernimento. Ma si mette in ascolto. E ci chiede di far sentire a tutti che tutti sono figli della Chiesa, che la Chiesa li ama e la tenerezza di Dio non li abbandona mai».
Gian Guido Vecchi
in “Corriere della Sera” del 15 ottobre 2013
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201310/131015vecchi.pdf

Legge in California. Al via la famiglia con tre o più genitori

California famiglia 3 genitori 
Perché accontentarsi di soli due genitori? Se divorziano, non è meglio che a dividere le spese dell’affido siano più persone? In tempo di crisi, conviene fare anche questi ragionamenti.
Così in California è passata da poco una legge che autorizza i tribunali a riconoscere “tre o più genitori legali per figlio”. La legge, firmata dal governatore Jerry Brown (democratico), ha come punto di partenza una complessa sentenza del 2011, che sembra uscire da un canovaccio hollywoodiano.
Secondo quanto spiega il senatore Mark Leno, la legge serve a rispondere “alle modifiche della struttura familiare”. Una frase che, invece di chiarire, testimonia la debolezza di quegli Stati che si limitano a riconoscere (e ad accelerare) la distruzione della famiglia tradizionale.
Secondo Brad Dacus, presidente del
Pacific Justice Institute, “la misura si rivelerà presto un errore e a pagarne il prezzo più alto saranno proprio i bambini”.
***
12 ottobre 2013
Gay, in California i bambini potranno avere tre o più genitori legali
I tribunali possono riconoscere tre o più genitori legali per figlio, in modo che la custodia e la responsabilità finanziaria possano essere suddivise tra tutti quelli che sono coinvolti nella crescita del bambino. La norma è stata dopo una sentenza del 2011 che aveva visto coinvolta una coppia lesbica che aveva avuto una bambina in seguito al rapporto di una delle due con un uomo
In California i bambini potranno avere più di due genitori. Così stabilisce la legge appena firmata dal governatore Jerry Brown, il democratico che due anni fa è subentrato al repubblicano Arnold Schwarzenegger. Mentre in Italia si polemizza per la dicitura “genitore uno” e “genitore due”, in California si rende legale una misura che, come ha spiegato il senatore Mark Leno, del distretto di San Francisco, serve a rispondere “alle modifiche della struttura familiare” dovute ai cambiamenti sociali in atto. Tra queste sono incluse le situazioni di coppie dello stesso sesso che hanno un figlio con una terza persona, che d’ora in poi sarà genitore non solo biologico ma anche legale della bambina o del bambino.
La legge autorizza i tribunali a riconoscere tre o più genitori legali per figlio, in modo che la custodia e la responsabilità finanziaria possano essere suddivise tra tutti quelli che sono coinvolti nella crescita del bambino. La norma è stata approvata in reazione a una sentenza del 2011 che aveva visto coinvolta una coppia lesbica che aveva avuto una bambina in seguito al rapporto di una delle due con un uomo. La rottura violenta tra le due donne aveva fatto sì che una finisse in ospedale e l’altra in prigione e che la bambina, invece che essere data in custodia al papà biologico, che si era offerto di prendersene cura, fosse data in affido a una nuova famiglia.
Come hanno scritto diversi giornali americani, non sono mancate le forti reazioni da parte dei conservatori a questa norma che si annuncia, a tutti gli effetti, rivoluzionaria. Brad Dacus, presidente del Pacific Justice Institute, sostiene che la misura si rivelerà presto un errore e che a pagarne il prezzo più alto saranno proprio i bambini, che si troveranno coinvolti in situazioni di conflitto ben peggiori di quelle attuali, anche a livello legale. Ad opporsi anche il Capitol Resource Institute che ribadisce che i bambini devono vivere con i propri genitori biologici o adottivi, che comunque devono essere un uomo e una donna.
Anche in rete non sono mancate le polemiche. In uno dei tanti siti che hanno ripreso la notizia c’è chi si appella ai principi del cristianesimo e grida allo scandalo. In risposta c’è chi domanda, non senza ironia: “Perché Gesù non aveva forse due papà e una mamma”? Altri invece si augurano che la norma possa essere considerata valida anche per i patrigni e per le matrigne, che con la legge attuale non possono adottare i propri figliastri a meno che i genitori biologici non rinuncino ai diritti parentali. Un aut aut ingiusto, sostengono, che potrebbe essere aggirato da questo provvedimento.
Di fatto la nuova misura legislativa rappresenta un passaggio epocale per il riconoscimento di un modello di famiglia completamente diverso da quello tradizionale. Si aprono infatti nuovi scenari: due genitori dello stesso sesso non saranno costretti a ricorrere a sconosciuti per procreare, attraverso ad esempio l’utilizzo dell’utero in affitto (pratica legale e diffusa negli Usa), ma potranno includere nel nucleo familiare amici o coppie che contribuiranno alla messa al mondo e alla crescita dei figli.
di Stefania Prandi
 Fonte: Il Fatto Quotidiano
 http://www.nocristianofobia.org/legge-in-california-al-via-la-famiglia-con-tre-o-piu-genitori/

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.