Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
sabato 23 marzo 2019
Non ci si può limitare a pregare in silenzio
Intervista del Prof. Roberto De Mattei a Rorate Caeli in ordine all’analisi di Mons. Athanasius Schneider sulla questione di un Papa eretico
Pubblichiamo l’intervista rilasciata dal Prof. Roberto De Mattei a Rorate Caeli in ordine all’analisi di Mons. Athanasius Schneider sulla questione di un Papa eretico [qui]. Il dibattito è aperto (ricordo le osservazioni preliminari del Prof. Pasqualucci qui ) e certamente si allargherà. Restiamo vigili anche intensificando la preghiera che nutra il nostro impegno.
Ubi Petrus?
CONGRESSO DELLE FAMIGLIE A VERONA. IL TEST DELLA LIBERTÀ DEMOCRATICA NEL PAESE. DOVE È LA CHIESA?
Il Congresso Mondiale delle Famiglie in programma a Verona è un test importante, e tutto fa pensare che sia la Chiesa che il regime politico mediatico che si definisce progressista lo abbiano già fallito. Ma è un test importante per il Paese, perché è la cartina di tornasole della democrazia, che a parole la sinistra e i suoi giornali – i maggiori – dicono di apprezzare e difendere. In realtà l’unica democrazia che nei fatti difendono è la loro; e a chiunque si differenzi dal pensiero unico di cui sono servi felici impongono la mordacchia. Il Congresso è una cartina di tornasole della libertà di pensiero in questo Paese; e i tentativi di delegittimarlo sono partiti subito, con menzogne, calunnie e fakenews avidamente sparse dai grandi giornali contigui al PD, che nel Congresso ha trovato finalmente un “nemico” su cui coagulare un residuo di appartenenza e di fervore.
Bocca di miele e spirito di brace
Madrigali per papa Bergoglio
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo, a rate, degli sfoghi aulici ispirati da papa Bergoglio, redatti in rima da una donzella che giovane era prima e che oggi consuma lo stanco cuoricino con l’amore per il macho argentino.
Tra i 51 composti per amore coglieremo qua e là per aiutare il lettore a ritenerli meglio nel suo cuore, così da non creare imbroglio nel memorare Bergoglio.
Questo femminile aprirsi il cuore è presentato da un valente autore, completato dallo stesso con personale piccolo processo al rigoglio cortigiano del duce argentino.
L’ultima rata sarà accompagnata dalla raccolta completa, così che il lettore potrà serbare la memoria di tutta la storia.
Tra i 51 composti per amore coglieremo qua e là per aiutare il lettore a ritenerli meglio nel suo cuore, così da non creare imbroglio nel memorare Bergoglio.
Questo femminile aprirsi il cuore è presentato da un valente autore, completato dallo stesso con personale piccolo processo al rigoglio cortigiano del duce argentino.
L’ultima rata sarà accompagnata dalla raccolta completa, così che il lettore potrà serbare la memoria di tutta la storia.
* * *
La testa di chi sotto la sabbia?
“Quella Scuola non s’ha da fare!”. Un diktat colpisce l’Osservatorio Van Thuan
Cari lettori, ricevo questa segnalazione da Udine.
A.M.V.
***
A Udine si è mostrato, in tutta la sua arroganza, il peggior clericalismo delle attuali gerarchie!
L’Osservatorio Van Thuan, rispondendo all’appello di sei associazioni locali, era pronto a iniziare domani la Scuola di Dottrina sociale della Chiesa del Friuli Venezia Giulia. C’era anche il patrocinio della Regione, e il presidente del Consiglio regionale avrebbe aperto i lavori. L’arcivescovo di Udine ha però esercitato pressioni tali, sino alla minaccia, intimando la cancellazione della Scuola, che l’Osservatorio, per amore della Chiesa, ha scelto di sospendere l’avvio dell’iniziativa, che partirà in autunno in luogo diverso da Udine.
Lettera firmata
Sorry..la rivoluzione non è un pranzo di gala?
Sconfiggere la rivoluzione culturale
Nella nostra società occidentale c’è davvero libertà di pensiero e parola? Ci sono persone che perdono il lavoro, che vengono arrestate, che sono bullizzate sui social mediaper le loro opinioni o stili di vita dissidenti rispetto a quelle del mainstream culturale. Molti altri tacciono o chinano il capoai dictat del Politically Correct per non perdere prestigio sociale o addirittura pagare in modo ancora più caro le loro opinioni difformi.
Basta vedere cosa sta succedendo in questi giorni per il Congresso Mondiale delle Famiglie in programma a Verona la prossima settimana: sugli organizzatori si è scatenato un uragano diffamatorio che ha dell’incredibile da parte dei “progressisti” mentre molti altri, pur non in disaccordo, fanno distinguo imbarazzanti tra “sostanza” e “modalità”. Molti tacciono e basta.
Rod Dreher, riflettendo su questi temi, fa un paragone azzeccato con la Rivoluzione Culturale tipica della Cina ma anche di altri regimi comunisti.
Propongo all’attenzione dei lettori di questo blog un articolo di Rod Dreher, nella mia traduzione.
Annarosa Rossetto
Dai “difensori” ci guardi Iddio
Il cardinal Pell è chiuso in isolamento, gli viene proibito celebrare la Messa
[Dunque non risponde al telefono nemmeno il valido avvocato Robert Richter, il cosiddetto “difensore” che con uno strano lapsus (di cui si è tanto scusato e addolorato…) ha inchiodato alla croce il cardinale, dicendo ai media che monsignore è stato riconosciuto colpevole soltanto di un “semplice caso di penetrazione sessuale in cui il bambino non partecipa attivamente”, non rispone al telefono. La sua bio ci informa che “suo padre, Berek, era un ebreo polacco e sua madre, Sofia, ucraina. Dopo aver vissuto per dieci anni in Israele , la famiglia di Richter si trasferì a Melbourne, in Australia, seguendo uno zio che era nel business del commercio degli stracci …]
Come il bruco
MASSA:"LA RELIGIONE DEI PIGRI"
È giusto seminare anche se non si vedrà il frutto? La massa è la religione dei pigri e degli ignavi: vale la pena di offrirgli una prospettiva diversa sul reale, nuovi modi di vedere le cose, basati sul senso critico personale?
di Francesco Lamendola
È giusto seminare anche se non si vedrà il frutto? La massa è la religione dei pigri e degli ignavi: vale la pena di offrirgli una prospettiva diversa sul reale, nuovi modi di vedere le cose, basati sul senso critico personale?
di Francesco Lamendola
Succede sempre più spesso, ed è tipico delle fasi storiche di estrema confusione e di estrema decadenza. La gran parte delle persone non è disposta ad ascoltare una voce fuori dal coro, a prendere in esame la possibilità, anche solo in via d'ipotesi, che le cose stiano in maniera diversa da come appaiono, cioè da come vengono presentate dal Pensiero Unico, mediante la stampa, le televisioni, il cinema, e anche, duole dirlo, ma è il principale canale d'indottrinamento, dalla scuola. Non sono disposte, il che è molto più forte del non sono interessate. Se qualcuno prova a suggerire una visione diversa della realtà, se qualcuno prova a insinuare un dubbio sulla superficie piatta e uniforme del Politicamente Corretto, la reazione che scatta, sempre più di frequente, è d’insofferenza, di fastidio, di vera e propria antipatia. In altre parole, la massa non tollera di essere avvertita, messa in guardia, posta di fronte a una nuova prospettiva: non ne vuole sentir parlare, ribatte stizzita snocciolando tutti gli argomenti uditi dalla televisione e dai giornali, con tono apodittico, di sfida: guarda con ostilità a chi osa socchiudere uno spiraglio sulla cappa asfissiante del totalitarismo ideologico in cui siamo immersi.
Chi si mantiene umile
Verginità spirituale
Più la vita di silenzio è densa, più l’anima è sola con Dio; e più l’anima è vergine, più si ritira dall’agitazione del mondo (Robert Sarah, Dio o niente, Siena 2015, 274).
La peggiore malattia spirituale, peculiare al nostro tempo, è una fondamentale disposizione della mente che attacca proprio la fede. Sullo scorcio del Medioevo, prima che le idee nominalistiche e umanistiche impregnassero la cultura, il realismo del pensiero cristiano rendeva il soprannaturale un elemento familiare e quasi normale della vita; una fede semplice e diretta faceva sì che i miracoli fossero frequenti e comunicava perciò, anche in tempi calamitosi, una sicura fiducia nella vigile e onnipotente presenza di Dio. Fu per la crisi della scolastica (che trasformò la teologia in una selva di sottigliezze mentali riservate a pochi), poi per la diffusione della gnosi rinascimentale e per lo sconquasso dottrinale della rivoluzione protestante che dilagarono la credulità fideistica e l’insana attrattiva per la magia, fino allora contenute in margini abbastanza ristretti. L’autorità ecclesiastica, in ogni caso, vigilava sui fenomeni eccezionali onde accertarne l’origine.
Più la vita di silenzio è densa, più l’anima è sola con Dio; e più l’anima è vergine, più si ritira dall’agitazione del mondo (Robert Sarah, Dio o niente, Siena 2015, 274).
La peggiore malattia spirituale, peculiare al nostro tempo, è una fondamentale disposizione della mente che attacca proprio la fede. Sullo scorcio del Medioevo, prima che le idee nominalistiche e umanistiche impregnassero la cultura, il realismo del pensiero cristiano rendeva il soprannaturale un elemento familiare e quasi normale della vita; una fede semplice e diretta faceva sì che i miracoli fossero frequenti e comunicava perciò, anche in tempi calamitosi, una sicura fiducia nella vigile e onnipotente presenza di Dio. Fu per la crisi della scolastica (che trasformò la teologia in una selva di sottigliezze mentali riservate a pochi), poi per la diffusione della gnosi rinascimentale e per lo sconquasso dottrinale della rivoluzione protestante che dilagarono la credulità fideistica e l’insana attrattiva per la magia, fino allora contenute in margini abbastanza ristretti. L’autorità ecclesiastica, in ogni caso, vigilava sui fenomeni eccezionali onde accertarne l’origine.
venerdì 22 marzo 2019
La chiamata alla conversione
Roma, Tre Fontane: la Madonna fece al miscredente Cornacchiola una grandiosa promessa...
«CON QUESTA TERRA DI PECCATO OPERERÒ POTENTI PRODIGI PER LA CONVERSIONE DEGLI INCREDULI»: la promessa della Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola
Dopo aver passato brevemente in rassegna gli avvenimenti che ebbero come protagonista il protestante Bruno Cornacchiola convertito dalla Vergine della Rivelazione (QUI e QUI), cerchiamo di penetrare più a fondo nel significato e nel valore del messaggio delle Tre Fontane (ho già cominciato l'analisi con diversi articoli che troverete in questo Album)
«Dio e Maria lo sanno»
Incredibile ma vero: Suor Lucia di Fatima rivelò il Terzo Segreto al veggente delle Tre Fontane Bruno Cornacchiola
Prezioso estratto da: Saverio Gaeta, Il veggente. Il segreto delle Te Fontane,Salani, Milano 2016, pp. 71-75
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Cornacchiola annotò nei suoi diari numerosi appunti relativi a suor Lucia e alle apparizioni di Fatima. Non è sempre chiaro se siano eventi realmente accaduti, oppure esperienze mistiche, come il significativo esempio del 18 gennaio 1948:
«La mattina presto viene don Sfoggia e mi dice che devo recarmi a San Pietro perché mi attende il Papa con un’altra persona che viene da lontano. Dico: ‘Ma sono le 3, possibile che il Papa mi aspetta?’ Vado, c’è una macchina davanti alla chiesa di Ognissanti e don Risi. Eccoci a San Pietro, don Risi con me, don Sfoggia resta in auto. Andiamo al portone detto di bronzo, saliamo le scale, si prende l’ascensore, ecco il Papa sorridente che mi abbraccia, sono frastornato. Tutti restano fuori, io entro e trovo una suora in un angolo a pregare. Il Papa mi dice: ‘È la nostra suor Lucia di Fatima’. Si alza e ci facciamo un inchino, abbiamo parlato del messaggio e di quello che dovrà passare la Chiesa per colpa di preti che deviano dalla via giusta... Riceviamo la benedizione. Ora sono a casa. Ma è vero o un sogno? Dio e Maria lo sanno» (1)
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Cornacchiola annotò nei suoi diari numerosi appunti relativi a suor Lucia e alle apparizioni di Fatima. Non è sempre chiaro se siano eventi realmente accaduti, oppure esperienze mistiche, come il significativo esempio del 18 gennaio 1948:
«La mattina presto viene don Sfoggia e mi dice che devo recarmi a San Pietro perché mi attende il Papa con un’altra persona che viene da lontano. Dico: ‘Ma sono le 3, possibile che il Papa mi aspetta?’ Vado, c’è una macchina davanti alla chiesa di Ognissanti e don Risi. Eccoci a San Pietro, don Risi con me, don Sfoggia resta in auto. Andiamo al portone detto di bronzo, saliamo le scale, si prende l’ascensore, ecco il Papa sorridente che mi abbraccia, sono frastornato. Tutti restano fuori, io entro e trovo una suora in un angolo a pregare. Il Papa mi dice: ‘È la nostra suor Lucia di Fatima’. Si alza e ci facciamo un inchino, abbiamo parlato del messaggio e di quello che dovrà passare la Chiesa per colpa di preti che deviano dalla via giusta... Riceviamo la benedizione. Ora sono a casa. Ma è vero o un sogno? Dio e Maria lo sanno» (1)
Vale la pena lottare?
“Perché c’è del bene nel mondo, signor Frodo, e vale la pena lottare per esso”.
“Arriva il giorno in cui (gli Hobbit sono) chiamati fuori dalle loro case e in una grande guerra tra il bene e il male per l’anima del mondo intero – una guerra in cui giocano un ruolo decisivo, proprio perché sono piccoli e apparentemente insignificanti“. Questo, tra l’altro, ha detto l’arcivescovo di Philadelphia, mons. Charles J. Chaput, agli studenti mercoledì scorso.
Di seguito un articolo dello staff del Catholic News Agency, nella mia traduzione.
Non c’è limite al peggio?
La donna del futuro
Da un particolare più un altro si incomincia a delineare il progetto che pian piano si vuole realizzare per sconvolgere l’ordine normale del vivere ordinato, a partire dall’ordine normale della famiglia.
L’appiglio solo apparentemente occasionale è il ripetersi di azioni condotte da uomini a danno delle loro donne, fino all’uccisione delle stesse, cosa per la quale si è pensato bene – o male – di coniare un neologismo: femminicidio.
Il fatto che il termine “omicidio” non bastasse più per indicare l’uccisione di una persona, denota già una forma mentale deviata, che non guarda più alla coppia uomo-donna in maniera unitaria e unificante, ma in maniera duale e separativa. Nel retro pensiero della cultura moderna non c’è più posto per la coppia naturale uomo-donna che costituisce il nucleo unitario di un contesto sociale ordinato, tale coppia è stata sostituita da una sorta di “scoppia”, un insieme di due elementi – uomo e donna – che devono mantenersi separati nonostante abbiano deciso di unirsi e darsi ad una vita in comune in cui entrambi tendono all’unione.
L’istanza divisiva ha sempre più soppiantato l’istanza unitiva e continua ad alimentare l’accentuazione alla separazione esaltandola come valore sulla base del supposto primario valore dell’individuo fine a se stesso.
Da un particolare più un altro si incomincia a delineare il progetto che pian piano si vuole realizzare per sconvolgere l’ordine normale del vivere ordinato, a partire dall’ordine normale della famiglia.
L’appiglio solo apparentemente occasionale è il ripetersi di azioni condotte da uomini a danno delle loro donne, fino all’uccisione delle stesse, cosa per la quale si è pensato bene – o male – di coniare un neologismo: femminicidio.
Il fatto che il termine “omicidio” non bastasse più per indicare l’uccisione di una persona, denota già una forma mentale deviata, che non guarda più alla coppia uomo-donna in maniera unitaria e unificante, ma in maniera duale e separativa. Nel retro pensiero della cultura moderna non c’è più posto per la coppia naturale uomo-donna che costituisce il nucleo unitario di un contesto sociale ordinato, tale coppia è stata sostituita da una sorta di “scoppia”, un insieme di due elementi – uomo e donna – che devono mantenersi separati nonostante abbiano deciso di unirsi e darsi ad una vita in comune in cui entrambi tendono all’unione.
L’istanza divisiva ha sempre più soppiantato l’istanza unitiva e continua ad alimentare l’accentuazione alla separazione esaltandola come valore sulla base del supposto primario valore dell’individuo fine a se stesso.
Un duplice attacco contro la verità
I PIFFERAI DELLA MENZOGNA
E' ora di scegliere o per la verità o con la menzogna. L'attacco alla "famiglia naturale" e il diabolico progetto mondialista d'inversione della verità. Pifferai sinistri e "folle telecomandate": chi sono gli oscuri burattinai?
di Francesco Lamendola
E' ora di scegliere o per la verità o con la menzogna. L'attacco alla "famiglia naturale" e il diabolico progetto mondialista d'inversione della verità. Pifferai sinistri e "folle telecomandate": chi sono gli oscuri burattinai?
di Francesco Lamendola
Dispiace vedere le folle telecomandate di studenti scendere in piazza “contro le mafie”, al suono del corno di preti di sinistra che non parlano mai di Dio, così come dispiace vedere altrettante folle di studenti, altrettanto telecomandate, scendere in piazza “per il clima”, al suono del corno di una quindicenne svedese che non ha niente da dire sugli stupri etnici di Stoccolma e sul suo probabile destino di donna europea in burqa. Insospettisce la convergenza fra una neochiesa che parla solo di questioni sociali e un ambientalismo che non s’interessa affatto del destino dell’uomo; e inquieta intravedere, dietro i preti di sinistra e le ragazzine svedesi dalle trecce bionde, gli stessi oscuri burattinai: quei signori del potere finanziario mondiale che sono responsabili, in ultima analisi, sia dei più gravi problemi sociali, sia di quelli legati all’inquinamento.
Molte ironie nell’incendio?
Una storia di due George
“Alcuni anni prima, il cardinale George aveva sconvolto i sacerdoti di Chicago suggerendo, in maniera spiccia, che mentre lui sarebbe morto nel suo letto, il suo successore sarebbe morto in carcere e il successore di quell’uomo sarebbe stato giustiziato nella piazza pubblica – dopo di che il successore del martire, come la Chiesa aveva fatto così spesso in passato, avrebbe aiutato a raccogliere i frammenti di una civiltà spezzata, per ricominciare da capo”.
Di seguito un articolo dello scrittore George Weigel, biografo e amico di papa San Giovanni Paolo II, nella mia traduzione.
La “lunaticità” della Chiesa
SUPER EX, BASSETTI E I MIGRANTI. LE AMNESIE RADICALI, I SILENZI POLITICI E GLI ANATEMI DEL CARDINALE
Cari Stilumcuriali, Super Ex ci ha mandato una riflessione sulle dichiarazioni del Presidente della CEI, il cardinale Bassetti, ancora una volta in tema di – indovinate – immigrazione. È un super ex corrosivo. Purtroppo per noi e per questo Paese e per questa Chiesa difficilmente confutabile. In queste ore in cui assistiamo alle invereconde ricostruzioni dei giornali sulla tentata strage dei bambini, a chi cerca di giustificare il terrorista, a chi fa scomparire Riccardo, il bambino italiano che si è liberato e ha dato l’allarme per far fare vetrina ai suoi compagni di origine straniera…gli insetti stercorari nella politica e nei grandi giornali veramente non si riposano mai. Buona lettura.
Fin troppo evidente
LA NUOVA CHIESA
Tre conversioni non ne fanno una
Da tempo sono apparse all’orizzonte del cattolicesimo tre nuove conversioni. Si tratta della conversione pastorale, della conversione sinodale e della conversione ecologica. La parola conversione la Chiesa l’aveva sempre adoperata per indicare il volgersi a Cristo, unico Salvatore. Ora la parola cambia significato.
Da tempo sono apparse all’orizzonte del cattolicesimo tre nuove conversioni. Si tratta della conversione pastorale, della conversione sinodale e della conversione ecologica. La prima è largamente presente in Amoris laetitia, la seconda è stata espressamente indicata da papa Francesco in Evangelii gaudium, e la terza nell’enciclica Laudato si’. La parola conversione la Chiesa l’aveva sempre adoperata per indicare il volgersi a Cristo, unico Salvatore. Ora viene usata in questi altri significati, e non senza un perché alle spalle.
Tre conversioni non ne fanno una
Da tempo sono apparse all’orizzonte del cattolicesimo tre nuove conversioni. Si tratta della conversione pastorale, della conversione sinodale e della conversione ecologica. La parola conversione la Chiesa l’aveva sempre adoperata per indicare il volgersi a Cristo, unico Salvatore. Ora la parola cambia significato.
Da tempo sono apparse all’orizzonte del cattolicesimo tre nuove conversioni. Si tratta della conversione pastorale, della conversione sinodale e della conversione ecologica. La prima è largamente presente in Amoris laetitia, la seconda è stata espressamente indicata da papa Francesco in Evangelii gaudium, e la terza nell’enciclica Laudato si’. La parola conversione la Chiesa l’aveva sempre adoperata per indicare il volgersi a Cristo, unico Salvatore. Ora viene usata in questi altri significati, e non senza un perché alle spalle.
giovedì 21 marzo 2019
Non si sa come..?
LA FEDE E' UNA COSA SERIA!
La fede nel Vangelo è la fede in una verità perenne perché è la fede in Cristo che è la "verità". E' una cosa seria, terribilmente seria che riguarda le persone serie: i superficiali, gli ignavi e i pagliacci ne sono dispensati
di Francesco Lamendola
La fede nel Vangelo è la fede in una verità perenne perché è la fede in Cristo che è la "verità". E' una cosa seria, terribilmente seria che riguarda le persone serie: i superficiali, gli ignavi e i pagliacci ne sono dispensati
di Francesco Lamendola
Una possibile chiave di lettura, fra le tante, per cercar di comprendere la crisi impressionante che travaglia la Chiesa ai nostri giorni, una crisi quale mai si era veduta in passato per il fatto di essere partita e continuamente alimentata dal suo interno, dal clero e dai teologi, e coordinata dal papa stesso, o meglio da colui che si fa chiamare papa, ma che è stato eletto, ovviamente in modo illecito e invalido, al preciso scopo di darle il colpo di grazia, risiede nella generale tendenza degli uomini d’oggi, e quindi anche dei sacerdoti e dei credenti, a prendere ogni cosa con una certa dose di leggerezza e una frequente, sostanziale mancanza di serietà.
La verità è un dialogo?
L'11°:"FALSO COMANDAMENTO"
Ma che cos’è questo falso ecumenismo del Dialogo: una specie di 11° comandamento? La verità non è affatto un dialogo: è Rivelazione divina. Le chiese al plurale non sono la vera Chiesa di Cristo ma sette scismatiche ed eretiche di Francesco Lamendola
Ma che cos’è questo falso ecumenismo del Dialogo: una specie di 11° comandamento? La verità non è affatto un dialogo: è Rivelazione divina. Le chiese al plurale non sono la vera Chiesa di Cristo ma sette scismatiche ed eretiche di Francesco Lamendola
Ecumenismo: che bella parola! Tutti i cattolici nati dopo il Concilio Vaticano II l’hanno sentita così spesso nominare, e sempre con tono compiaciuto, anzi estasiato: come una specie di undicesimo comandamento; un imperativo che viene da Dio stesso circa la ricostituzione dell’unità dei cristiani. E una tale idea è bella davvero: più che bella, meravigliosa. Solo che…
Un manicomio a cielo aperto
APPOCALITTICA
Viviamo in un manicomio a cielo aperto? Nell’oscurità in cui viviamo confondiamo termini e categorie: vittime e carnefici, generosi ed egoisti, violenti e coraggiosi, libertà e capricci da tempo celebriamo i vantaggi del suicidio
di Roberto Pecchioli
Viviamo in un manicomio a cielo aperto? Nell’oscurità in cui viviamo confondiamo termini e categorie: vittime e carnefici, generosi ed egoisti, violenti e coraggiosi, libertà e capricci da tempo celebriamo i vantaggi del suicidio
di Roberto Pecchioli
Viviamo in un manicomio a cielo aperto con sentore di patibolo. Osservarlo lascia un retrogusto amaro, qualcosa tra il lupanare e il cimitero industriale. L’otto marzo, attivisti/e umanitari/e difensori della libertà e del diritto di cambiare sesso sin da ragazzini hanno insudiciato con slogan postribolari diverse cattedrali europee, tra le quali quella di Santiago di Compostela, uno dei simboli della cristianità europea. Ne citiamo uno tra tutti, con le scuse di chi scrive, rivolto al maschio eteropatriarcale: “io non sono uscita da una tua costola, tu sei uscito dalla mia f…”. Una lirica in linea con la sottigliezza filosofica del movimento. In compenso, ad Ancona una violenza sessuale non è stata condannata in base a una prova conclusiva: la presunta vittima non è per nulla attraente.
Le gambe vanno bene?
di Aurelio Porfiri
Nel mio ultimo paragrafo pubblicato in precedenza, mi sono occupato di alcune questioni etiche importanti, che fanno riferimento all’atteggiamento che si dovrebbe tenere quando alcuni abusano della loro posizione per ottenere vantaggi personali o semplicemente essendo profondamente infedeli alla istituzione a cui hanno promesso totale adesione. Facevo riferimento ai sacerdoti infedeli, precisando che sono solo una parte del mondo sacerdotale, fatto anche da persone degnissime e totalmente dedite al bene delle anime. Ma il fatto che ci sia una parte buona non ci deve far abbassare la guardia su quella non buona. E’ come in un corpo umano: se io dicessi al medico che il mio stomaco non funziona e lui mi rispondesse che comunque le gambe vanno bene, cambierei subito medico. I problemi vanno localizzati e combattuti dove sono, non astraendoli in concetti piu’ ampi in modo da diluirli. Poi, come credo di aver detto in precedenza, il clericalismo non è certo un fenomeno che, malgrado il nome, riguarda solo il clero. Esiste in tutti gli strati della società e a tutti i livelli. Certo, scotta di più laddove è in gioco il bene delle anime.
Finora..
Sulla questione di un papa eretico
Pubblichiamo una traduzione italiana, autorizzata dall’autore, di un importante studio di S. E. Mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana dedicato all’ipotesi del Papa eretico, nella certezza che esso possa arricchire il dibattito e offrire utili elementi di orientamento
“Ma voi, chi dite che io sia?”
La storia di Gesù riscritta da un grande storico. Non contro ma “accanto” al Gesù della fede
Ci sono dei libri che fanno storia, ossia segnano una svolta sostanziale nel rispettivo campo di studi. L’ultimo saggio di Giorgio Jossa, docente di storia della Chiesa antica all’Università Federico II di Napoli e studioso di prima grandezza della figura di Gesù, è uno di questi libri:
G. Jossa, “Voi chi dite che io sia? Storia di un profeta ebreo di nome Gesù”, Paideia, Torino, 2018.
In questo suo saggio, Jossa cerca di dare una risposta storicamente fondata alla domanda che Giovanni il Battista rivolse a Gesù: “Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettarne un altro?” e che lo stesso Gesù pose ai discepoli: “Ma voi, chi dite che io sia?”.
I frutti della propaganda al contrario
TENTATA STRAGE A MILANO
Chi soffia sulla propaganda al contrario dei morti in mare
I frutti della propaganda al contrario. Il senegalese che ha tentato la strage di 51 bambini nello scuolabus perché "bisogna fermare i morti in mare per colpa di Salvini" era integrato anche nella disinformazione. I morti sono quasi a zero proprio grazie ai porti chiusi. Ma la vulgata, i salotti e gli opinion maker raccontano un'altra storia. E chi viene indottrinato, ci casca.
Vediamo già Francesco Merlo e Roberto Saviano appostati sulla tastiera. Quindi, prima che qualcuno prenda sul serio le parole di Ousseynou Sy e dia la colpa della tentata strage sullo scuolabus di San Donato milanese a Matteo Salvini, sarà bene ricordare un dato fondamentale e incontestabile a chiunque voglia leggere la realtà e non l’ideologia: i morti in mare sono così drasticamente calati, tanto che dall’inizio dell’anno ce n’è stato uno solo recuperato nel tratto di Mediterraneo di nostra competenza. E il merito di questo è da ascrivere al decreto Salvini, che chiudendo i porti, ha costituito il principale deterrente alla partenza dei trafficanti di uomini dall’Africa. L’odiato decreto Salvini, il pericoloso e dittatoriale decreto Salvini.
Chi soffia sulla propaganda al contrario dei morti in mare
I frutti della propaganda al contrario. Il senegalese che ha tentato la strage di 51 bambini nello scuolabus perché "bisogna fermare i morti in mare per colpa di Salvini" era integrato anche nella disinformazione. I morti sono quasi a zero proprio grazie ai porti chiusi. Ma la vulgata, i salotti e gli opinion maker raccontano un'altra storia. E chi viene indottrinato, ci casca.
Vediamo già Francesco Merlo e Roberto Saviano appostati sulla tastiera. Quindi, prima che qualcuno prenda sul serio le parole di Ousseynou Sy e dia la colpa della tentata strage sullo scuolabus di San Donato milanese a Matteo Salvini, sarà bene ricordare un dato fondamentale e incontestabile a chiunque voglia leggere la realtà e non l’ideologia: i morti in mare sono così drasticamente calati, tanto che dall’inizio dell’anno ce n’è stato uno solo recuperato nel tratto di Mediterraneo di nostra competenza. E il merito di questo è da ascrivere al decreto Salvini, che chiudendo i porti, ha costituito il principale deterrente alla partenza dei trafficanti di uomini dall’Africa. L’odiato decreto Salvini, il pericoloso e dittatoriale decreto Salvini.
mercoledì 20 marzo 2019
L’ “era dell’Immacolata”
Non si può di certo condannare la condiscendenza divina che, sin dai primi tempi, ha voluto confermare la Rivelazione pubblica e corroborare la fede dei cristiani con il dono di varie e molteplici rivelazioni private. Non si può nemmeno condannare la Chiesa che in diversi casi si è espressa a favore della loro autentica soprannaturalità. Soprattutto, non si può condannare la Scrittura la quale, con il profeta Gioele, annunciava un tempo futuro, che è il nostro, in cui le visioni saranno il segno dello Spirito Santo, effuso con abbondanza sul popolo di Dio.
E'da qui che bisogna ripartire
L'EROICA "MADRE CATTOLICA"
La crisi dei preti e delle vocazioni parte dalla famiglia. Il ruolo fondamentale della donna nelle famiglie: se sparisce la famiglia cristiana spariscono le vocazioni, se la madre cattolica si dissolve si dissolve il sacerdozio
di Francesco Lamendola
La crisi dei preti e delle vocazioni parte dalla famiglia. Il ruolo fondamentale della donna nelle famiglie: se sparisce la famiglia cristiana spariscono le vocazioni, se la madre cattolica si dissolve si dissolve il sacerdozio
di Francesco Lamendola
La Chiesa è in piena crisi perché è in crisi la fede; ed essendo in crisi la fede, sono in crisi le vocazioni. Queste ultime sono sempre di meno e sono fragili, stentate: non hanno salde radici, basta un soffio di vento per farle vacillare, e una raffica un poco più forte per sradicarle del tutto. Gli ex preti sono migliaia e migliaia: molti se ne sono andati perché hanno conosciuto una donna, altri perché hanno smesso di credere nella propria vocazione, o perché non si riconoscevano più nella dottrina espressa dal Magistero: tutti, in realtà, se ne sono andati sostanzialmente per una crisi di fede. Ma c’è un’altra forma, meno vistosa, che assume la crisi della fede nei sacerdoti: l’apostasia silenziosa, l’irreligiosità non dichiarata. Molti preti che hanno perso la fede restano tuttavia al loro posto, come se nulla fosse; ci restano per svariate ragioni, non ultima quella della sicurezza materiale; ma ci restano da pastori infedeli, seminando dubbi e alimentando un clima generale di allontanamento da Dio, talvolta non volendo, talaltra in piena coscienza.
Gretattolica & c.
Altro che diaconesse, noi vogliamo essere sacerdotesse. Così la priora di importante ordine di suore benedettine
Non c’è dubbio che il cattolicesimo tedesco sia attraversato da “convulsioni” interne che a volte sembrano esprimersi in potenziali decisioni ultimative. Si veda, ad esempio, quanto ha lasciato immaginare il card. Marx nell’ultima conferenza stampa in materia di morale sessuale. Sentir pretendere il sacerdozio femminile da parte di suor Ruth Schönenberger, priora di un importante ordine di suore benedettine tedesche, e sentirle dire “Sono sorpresa che la presenza di Cristo sia stata ridotta al sesso maschile”….beh, che dire?
Di seguito un articolo di Christa Pongratz-Lippitt, nella mia traduzione.
Gretini pullulano
Il sacro Canada diventa secolarizzato: chiudono 9mila chiese
Dalle volte costolonate ad arco acuto della chiesa anglicana di St. Jax, eretta 150 anni fa nel centro di Montreal, in Canada, può capitare di veder penzolare di tanto in tanto gli acrobati del circo, accompagnati da fumi, luci a led e rulli di tamburi. Sono alcuni protagonisti dello spettacolo di cabaret organizzato dalla compagnia Le Monastère, che affitta il luogo di culto dal pastore anglicano Graham Singh in questo strano connubio tra sacro e profano. Il tutto per consentire alla comunità ecclesiastica di sopravvivere generando qualche introito extra, utile per pagare le bollette e finanziare qualche lavoro di ristrutturazione. Una scelta pragmatica ma obbligata, per evitare che St. Jax faccia la stessa fine delle migliaia di chiese che stanno chiudendo battenti in tutto il Canada. Nel 2009, c’erano 27.601 edifici di culto, formazione o promozione di proprietà di organizzazioni religiose sparse per il paese, ma l’ente benefico National Trust for Canada stima che 9000 tra questi sono destinati a scomparire nel prossimo decennio. Circa un terzo del totale.
Follow the money…
LA MASCHERA "GRETA"
Quando i bambini fanno oh. I pifferai di Hamelin postmoderni hanno vinto ancora? Solo una maschera? il caso di Greta Thurnberg ricorda molto il film "Idiocrazia" di Mike Judge in qualche misura ne è un sequel adattato alla realtà
di Roberto Pecchioli
Quando i bambini fanno oh. I pifferai di Hamelin postmoderni hanno vinto ancora? Solo una maschera? il caso di Greta Thurnberg ricorda molto il film "Idiocrazia" di Mike Judge in qualche misura ne è un sequel adattato alla realtà
di Roberto Pecchioli
Tutti a bordo verso il mondo a taglia unica, per il bene di un Dio oscuro e capriccioso, il Clima. Nei circhi si mostrava a pagamento lo zoo e un imbonitore gridava: entrino, signori, più gente entra, più bestie si vedono. Le bestie siamo noi; i domatori, purtroppo, sono gli stessi, come i proprietari del circo.
Il caso di Greta Thurnberg, la ragazzina svedese diventata l’icona della crociata sul clima, sino allo sciopero con l’applauso scrosciante dei “superiori”, ricorda molto il film Idiocrazia di Mike Judge. In qualche misura, ne è un sequel adattato alla realtà. Una voce fuori campo dà inizio alla pellicola dicendo più o meno così: “Le opere di fantascienza pronosticavano un futuro più prospero e più intelligente, però, a mano a mano che il tempo passava, le cose andarono nella direzione di un indebolimento delle facoltà cognitive. L’ evoluzione non sempre premia l’intelligenza. Poiché non c’erano in natura predatori capaci di decimare il gregge, l’evoluzione cominciò a premiare coloro che si riproducevano di più” Nel film si descriveva uno scenario distopico in cui la maggiore prolificità degli sciocchi aveva abbassato il livello dell’intelligenza umana.
Andare verso il futuro?
MA GESU', CI DOMANDA TROPPO?
Il Vangelo pretende troppo dall'uomo: ciò che ci chiede Gesù Cristo per essere suoi seguaci è superiore alle nostre forze? il segreto del cristiano è che non deve fare mai tutto da solo: c'è Dio con lui ad aiutarlo e sostenerlo
di Francesco Lamendola
Il Vangelo pretende troppo dall'uomo: ciò che ci chiede Gesù Cristo per essere suoi seguaci è superiore alle nostre forze? il segreto del cristiano è che non deve fare mai tutto da solo: c'è Dio con lui ad aiutarlo e sostenerlo
di Francesco Lamendola
Dalla Germania arriva la notizia che l'arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, annuncia una svolta decisiva da parte della Conferenza episcopale tedesca, di cui è presidente, in fatto di morale sessuale, poiché la dottrina cattolica in tale materia rappresenterebbe, secondo lui, un ingombro del quale è necessario sbarazzarsi. In particolare, egli si è fatto, da tempo, fautore della abolizione dell'obbligo del celibato ecclesiastico e del riconoscimento della piena liceità della pratica omosessuale, che la Chiesa cattolica, al contrario, ha sempre definito un peccato gravissimo. Anche la masturbazione, a giudizio dell'arcivescovo, dovrebbe essere derubricata dalla lista dei peccati; a quanto pare, secondo lui la purezza e la castità non sono più valori in se stessi, meno ancora lo è la verginità. E se Roma non si decide a muoversi, non importa, la Conferenza episcopale tedesca si muoverà da sola, subito, perché la Chiesa ha il dovere di andare verso il futuro.
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