Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
sabato 5 aprile 2014
Battezzate tutte le genti
EVANGELIZZAZIONE O DIALOGO?
Trionfo della Fede sull' Idolatria, di Jean-Baptiste Théodon (French, 1646–1713). Chiesa del Gesù, Roma, Italy. |
" Si verifica
oggi, tuttavia, una crescente confusione che induce molti a lasciare
inascoltato ed inoperante il comando missionario del Signore (cf. Mt 28,
19). Spesso si ritiene che ogni tentativo di convincere altri in
questioni religiose sia un limite posto alla libertà. Sarebbe lecito
solamente esporre le proprie idee ed invitare le persone ad agire
secondo coscienza, senza favorire una loro conversione a Cristo ed alla
fede cattolica: si dice che basta aiutare gli uomini a
essere più uomini o più fedeli alla propria religione, che basta
costruire comunità capaci di operare per la giustizia, la libertà, la
pace, la solidarietà.
Cloro al clero:
delirii ecclesiali di qua e di là dall'Atlantico
I Vescovi britannici rassicurano
i deputati cattolici: appoggiare il "matrimonio" omosessuale non
impedirà loro di accedere alla Comunione.
La Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles ha in questa settimana rassicurato i deputati cattolici che "non
è in programma" di rifiutare loro la Comunione all'indomani del voto
favorevole alla legge sul "matrimonio gay", entrata in vigore martedì.
Sinodo: istruzione per pessimi papi
Riprendo dal blog Mundabor [Traduzione di Chiesa e post concilio]
E così, caro lettore, Lei è oggi Papa. Un Papa davvero scarso. Ossia,
una di quelle persone alla Gandhi o come il Dalai Lama, incapace di
andare oltre le banalità più trite, ma così innamorate di se stesse che
faranno di tutto pur di compiacere la gente che riversa elogi su di
esse.
Uno dei problemi che Lei ha, mio caro lettore diventato pessimo Papa, è
quello stuolo di Cattolici divorziati che vivono coi loro amanti. Ciò Le
dà fastidio. Intendiamoci, non perché essi vivano coi loro amanti, ma
piuttosto, perché biasimano la mancata approvazione del loro
comportamento da parte della Sua (e, per estensione, la loro) Chiesa. A
Lei piace piacere e queste persone sono molto rumorose. Pensano come il
mondo, piacciono al mondo, e Lei vuole piacere al mondo. Ergo, deve fare
qualcosa per loro.
Adveniant pisces Aprilis?
Le virtù eroiche di Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II)?
Il
Vaticano risponde alle numerose e documentate confutazioni alla teologia
di Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II) con la canonizzazione del
soggetto. Partiamo da 2 dati inoppugnabili: 1) La canonizzazione
implica certamente l'infallibilità della Prima Sede, in quanto esalta,
con una dichiarazione solenne pronunciata dalla Cattedra, un culto
diocesano (locale), a culto universale, dunque lo presenta solennemente
ed universalmente alla Chiesa, ecc... Insegna, solennemente ed
universalmente, in virtù dell'autorità conferita da Cristo a san Pietro
ed ai suoi successori, che la vita del soggetto e la sua dottrina (su
questioni di fede e costume) sono una via sicura per ottenere la
salvezza, pertanto il santo è da imitare, la sua è una dottrina
perfettamente ortodossa.
Oremus
Ancora due parole sul “simbolo” nella fede cattolica
La nostra epoca relativista, dal pensiero debole, tende a distruggere il simbolo di tutto ciò che per il cristiano ha il significato più sacro, dalle crocette appese alle catenine fino ai Crocifissi e ai presepi natalizi nelle scuole e la reazione del popolo di Dio è talmente debole che non riesce a opporre una valida resistenza. Papa Francesco sembra seguire quella corrente gesuitica secondo la quale ogni verità è caratterizzata da una “riserva teologica di principio” per cui la contingenza storica prevale sulla necessità razionale. I “segni dei tempi” vanno interpretati positivamente e sarebbero molto più importanti della distinzione tra bene e male fatta alla luce della ragione e della dottrina.
“Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono a Lui gradito e perfetto” (Rm 12, 2).
di Carla D’Agostino Ungaretti
.
“Questo Papa piace troppo”: la lettura del libro di Ferrara, Gnocchi e Palmaro è stata per me un piccola scossa elettrica, perché ho visto confermate, ribadite e sottolineate, nel fiammeggiante stile degli autori, tutte le riserve mentali e spirituali sorte in me sin dal momento in cui Papa Francesco, mostrandosi per la prima volta al popolo dalla loggia di S. Pietro, ha salutato il suo gregge con quel colloquiale e minimalista buonasera; riserve che, con un certo senso di colpa, pensavo di essere l’unica a nutrire. Intendiamoci: io sono cattolica, apostolica, romana; romana perché cattolica e cattolica perché romana e, voglio aggiungere, papalina e assetata di assoluto . In altri termini, se fossi vissuta nel 1870 – quel 20 settembre in cui al Gen. Cadorna bastò sparare un unico colpo di cannone contro le Mura Aureliane per aprire la famosa breccia di Porta Pia e dilagare in quella che da duemila anni era la città del Papa – non ci sarebbero stati dubbi sulla parte che avrei seguito. Sono una cattolica, in questo caso più “parruccona” che “bambina“, amici miei! Che volete farci?
di Carla D’Agostino Ungaretti
.
“Questo Papa piace troppo”: la lettura del libro di Ferrara, Gnocchi e Palmaro è stata per me un piccola scossa elettrica, perché ho visto confermate, ribadite e sottolineate, nel fiammeggiante stile degli autori, tutte le riserve mentali e spirituali sorte in me sin dal momento in cui Papa Francesco, mostrandosi per la prima volta al popolo dalla loggia di S. Pietro, ha salutato il suo gregge con quel colloquiale e minimalista buonasera; riserve che, con un certo senso di colpa, pensavo di essere l’unica a nutrire. Intendiamoci: io sono cattolica, apostolica, romana; romana perché cattolica e cattolica perché romana e, voglio aggiungere, papalina e assetata di assoluto . In altri termini, se fossi vissuta nel 1870 – quel 20 settembre in cui al Gen. Cadorna bastò sparare un unico colpo di cannone contro le Mura Aureliane per aprire la famosa breccia di Porta Pia e dilagare in quella che da duemila anni era la città del Papa – non ci sarebbero stati dubbi sulla parte che avrei seguito. Sono una cattolica, in questo caso più “parruccona” che “bambina“, amici miei! Che volete farci?
venerdì 4 aprile 2014
L’esplosiva renuntiatio di B-XVI
Senza l’esplosiva renuntiatio di B-XVI non staremmo discutendo di Kasper
Quando si maneggia la storia della chiesa, un’avvertenza simile fu espressa dal grande storico del papato Ludwig von Pastor, occorre essere consapevoli di farlo come se si trattasse di materiale dinamitardo. Come la dinamite, può scoppiarti fra le mani quando meno te l’aspetti. Soprattutto se si mettono in atto operazioni eversive.
Il dibattito aperto e sviluppato dal Foglio sull’importante, anche perché contestata, relazione del cardinale Walter Kasper, che costituisce la base per la preparazione del Sinodo sulla famiglia e il matrimonio previsto per il prossimo anno, potrebbe schiudere un confronto scevro da pregiudizi e rigoroso nell’analisi, avvalendosi delle scienze cosiddette profane e che tuttavia possono tornare utili al pensiero della tradizione teologica, in particolare cattolica. Cosa intendo dire con questo sermoncino?
Ecco perché il papa non può essere comunista
Radio Elefante - la rubrica video di Giuliano Ferrara
L'inutilità dei discorsi dei media americani su Francesco.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
Una misera risposta ad una grande domanda
L'articolo che commentiamo è stato riportato dal sito Tradinews, Actualité(s) du Traditionalisme Catholique
di Belvecchio
Se non si fosse trattato dell’ex Superiore del Distretto italiano della Fraternità San Pio X, non ci saremmo presi la briga di chiosare l’articolo che Don Michele Simoulin ha scritto per il n° di aprile de Le Seignadou, il bollettino della Scuola Saint-Joseph-des-Carmes, a Montréal de l’Aude, Francia.
Dopo tutto quello che abbiamo pubblicato su questo sito a proposito della crisi nella Fraternità San Pio X, abbiamo pensato che non fosse il caso di scrivere un apposito articolo, le osservazioni di Don Michele ci sono sembrate talmente indicative di uno stato d’animo poco rassicurante, che abbiamo deciso di riportare per intero il suo articolo, in neretto, intercalandolo con le nostre note, così da dare al lettore la possibilità di un confronto immediato.
Repetita, iuvant?
di Mons. Marcel Lefebvre e Mons. Antonio de Castro Mayer 21 novembre 1983
Concezione “latitudinarista” ed ecumenica della Chiesa
La concezione della Chiesa come “popolo di Dio” si incontra ormai in numerosi documenti ufficiali: gli atti del Concilio Unitatis redintegratio, Lumen gentium; il nuovo Codice di Diritto Canonico (can. 204.1); la lettera di Papa Giovanni Paolo II, Catechesi tradendae, e l’allocuzione nella chiesa di Canterbury; Il Direttorio ecumenico Ad totam Ecclesiam del Segretariato per l’Unità dei Cristiani.
Essa esprime un senso latitudinarista e un falso ecumenismo.
Qualcuno gli spieghi che tipo di poveri e fratelli..per favore!
Papa Francesco: "Io comunista? Seguo il Vangelo"
Il Pontefice si lascia intervistare da cinque ragazzi: "I poveri sono al centro dell'annuncio di Gesù, basta leggere il Vangelo"
Il Pontefice si lascia intervistare da cinque ragazzi: "I poveri sono al centro dell'annuncio di Gesù, basta leggere il Vangelo"
Papa Francesco parla con cinque ragazzi del Belgio - uno dei Paesi europei dove la secolarizzazione procede più rapidamente - e risponde ad alcune domande, rassicurando i propri interlocutori: il Papa non è comunista, ma segue il messaggio del Vangelo.
"Per me il cuore del Vangelo è nei poveri - spiega il Pontefice -
Recapito pizzini da Londra§?
L’incontro segreto tra Renzi e Papa Francesco
Il premier Matteo Renzi e la moglie Agnese saranno ricevuti questo pomeriggio da Papa Francesco alla Domus Santa Marta in Vaticano. Per il presidente del consiglio si tratterà del primo incontro con Papa Bergoglio. Ma la loro sarà un’”udienza familiare”. Nessuna agenda, né protocolli particolari.
DI COSA PARLERANNO
Più Croce che sfera
ELISABETTA A ROMA/ Se Chesterton si mette tra papa Francesco e la regina
Elisabetta II d'Inghilterra nella sua lunga vita ha avuto occasione di incontrare ben cinque papi. Una circostanza singolare per colei che oltre che essere sovrana del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, è anche capo della Chiesa d'Inghilterra, nata quasi cinque secoli orsono dal drammatico scisma di Enrico VIII che diede inizio ad una lunghissima stagione di persecuzione dei cattolici in quella che era stata per tutto il Medioevo la perla della Cristianità. Nel corso del suo regno, Elisabetta ha visto per ben due volte l'arrivo di un papa sul suolo britannico: nel 1982 con Giovanni Paolo II e nel 2009 con Benedetto XVI che si recò personalmente a beatificare il grande John Henry Newman.
giovedì 3 aprile 2014
L’ambigua dottrina dell’Incarnazione nella Gaudium et spes
Nell’accesissimo dibattito sulla natura pastorale del Concilio Vaticano II e sulle presunte novità a livello teologico portate avanti (non si capisce bene con quale grado di autorità), uno degli elementi più critici riguarda al dottrina dell’Incarnazione. Tutto nasce dallaGaudium et spes (22.2), che afferma, in modo innegabilmente ambiguo: Ipse enim, Filius Dei, incarnatione sua cum omni homine quodammodo se univit. Per fare il punto sulla questione, cedo la parola a Paolo Pasqualucci, che ha prodotto diversi contributi in proposito.
Bianchi il cattoscuro
1/4/14 Bianchi e il suo cattolicesimo senza dottrina, emotivo, empatico, pneumatico
Con piacere oggi Don Chisciotte ha scoperto un ottimo blog che inseriamo tra gli amici in cui si commmenta positivamente il meraviglioso libro di Gnocchi Palmaro Ferrara. In questo passo il nostro amato compianto amico Mario Palmaro son la sua inarrivabile arguzia ci dice questo:
Portato nel perimetro della Chiesa, tutto questo produce un cattolicesimo senza dottrina, emotivo, empatico, pneumatico. Si sarebbe tentati di dire alla Enzo Bianchi, se persino lui non fosse stato oscurato dalla stella mediatica di papa Bergoglio. Parafrasando Zygmund Bauman, ciò segna la nascita di un cattolicesimo liquido, che disguazza nelle zone grigie evocate da Carlo Maria Martini.
Con piacere oggi Don Chisciotte ha scoperto un ottimo blog che inseriamo tra gli amici in cui si commmenta positivamente il meraviglioso libro di Gnocchi Palmaro Ferrara. In questo passo il nostro amato compianto amico Mario Palmaro son la sua inarrivabile arguzia ci dice questo:
Portato nel perimetro della Chiesa, tutto questo produce un cattolicesimo senza dottrina, emotivo, empatico, pneumatico. Si sarebbe tentati di dire alla Enzo Bianchi, se persino lui non fosse stato oscurato dalla stella mediatica di papa Bergoglio. Parafrasando Zygmund Bauman, ciò segna la nascita di un cattolicesimo liquido, che disguazza nelle zone grigie evocate da Carlo Maria Martini.
Portato nel perimetro della Chiesa, tutto questo produce un cattolicesimo senza dottrina, emotivo, empatico, pneumatico. Si sarebbe tentati di dire alla Enzo Bianchi, se persino lui non fosse stato oscurato dalla stella mediatica di papa Bergoglio. Parafrasando Zygmund Bauman, ciò segna la nascita di un cattolicesimo liquido, che disguazza nelle zone grigie evocate da Carlo Maria Martini.
Confratelli di chi?
L’esaltazione della ghigliottina che ha desacralizzato il Papa tra falsi profeti e cattivi maestri
Lettera del padre Ariel S. Levi di Gualdo al padre Antonio Rizzolo, direttore del mensile JesusCaro Confratello.
La rivista Jesus è divenuta una tale melassa di luoghi comuni di estrazione modernista da farla ormai apparire come un’appendice della esotica congrega bosiana del cattivo maestro Enzo Bianchi, vostra firma di punta [qui, qui] assieme a Gianfranco Ravasi [qui].
Se l’autorità ecclesiastica avvertisse la propria naturale vocazione alla difesa della verità contro l’errore, anziché essere paralizzata nel ristagno originato dal peccato di omissione che genera la peggiore impotenza, la vostra congregazione religiosa sarebbe stata commissariata al posto di quella dei Francescani dell’Immacolata, ed al vostro giornale la Conferenza Episcopale Italiana avrebbe provveduto da tempo a togliere il titolo di “cattolico”, con relativa precisazione che Jesus per un verso, Famiglia Cristiana per un altro, non rappresentano il sentire della comunità cattolica italiana e quello dei vescovi che la guidano.
Come spiegavo a un auditorio di Rieti pochi giorni fa durante una conferenza promossa dalla Fondazione Internazionale Tomas Tyn [qui, qui], oggi il peccato di omissione va per la maggiore tra i nostri vescovi, mentre il principio di inversione tra bene e male pare regnare sovrano.
Hello Francis! : il summit dei grandi massoni
Oggi la regina Elisabetta a Roma
Pranzo al Quirinale e colloquio col Papa
Per la sovrana, che il 21 aprile compirà 87 anni, è la quarta volta nella capitale
Ma sarà una visita “lampo”: alle ore 20 è previsto il volo di ritorno per Londra
Ma sarà una visita “lampo”: alle ore 20 è previsto il volo di ritorno per Londra
REUTERS
Ad accompagnare la regina in Italia ci sarà anche il marito, il pirncipe Filippo di Edinburgo
Quattordici anni dopo la regina torna a Roma per un pranzo con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e un colloquio con papa Bergoglio. Insieme a lei anche il marito, il pirncipe Filippo di Edimburgo. Una visita lampo – arriverà alle 10,30 e ripartirà verso le 20 – dopo che l’anno scorso la sovrana aveva dovuto annullare il suo viaggio romano di tre giorni per motivi di salute.
Una missione ufficialmente dettata dalla cortesia istituzionale, su invito di Napolitano, ma soprattutto l’occasione per incontrare il nuovo Pontefice.
Bar theology
Citazioni pontificie da Freud a Siri
Papa Francesco ama le citazioni. Non quelle dotte, ma quelle che non ti aspetteresti in bocca a un Papa. Con le citazioni spiazza, provoca, carezza. Il giorno dopo l’elezione, a Messa con i cardinali in cappella Sistina, tirò fuori lo scalmanato Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Commentò il Foglio di Giuliano Ferrara: “Prima omelia, prima imprudenza”. Come se il Papa gesuita piazzasse le citazioni con ingenuità.
Papa Francesco ama le citazioni. Non quelle dotte, ma quelle che non ti aspetteresti in bocca a un Papa. Con le citazioni spiazza, provoca, carezza. Il giorno dopo l’elezione, a Messa con i cardinali in cappella Sistina, tirò fuori lo scalmanato Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Commentò il Foglio di Giuliano Ferrara: “Prima omelia, prima imprudenza”. Come se il Papa gesuita piazzasse le citazioni con ingenuità.
CHIESA PROFETICA?
Quando dichiari di voler tornare alla Tradizione della Chiesa, per uscire dalla terribile crisi della pratica cristiana dei nostri giorni, quando promuovi la liturgia tradizionale, perché le anime ritrovino il cuore della preghiera, quando lavori per la diffusione della Dottrina cristiana di sempre, contro la deriva immorale contemporanea, trovi sempre molti che violentemente, dentro la chiesa, ti combattono in nome di una “chiesa profetica”: “Smettetela di sognare il passato – ci dicono -, siete patetici, la chiesa deve guardare al futuro, deve immaginarsi nel futuro, deve essere profetica!”
La “guerra fredda” tra il Cardinale Bagnasco e Papa Francesco.
Intervista a Francesco Antonio Grana
Uno
scontro che dura da mesi quello tra il Cardinale Angelo Bagnasco,
Arcivescovo di Genova e Presidente della Cei, e Papa Francesco. Segno
di una Cei allo sbando. Su questo abbiamo intervistato Francesco
Antonio Grana, vaticanista de ilfattoquotidiano.it
Grana,
lei, pochi giorni fa, in un articolo su ilfattoquotidiano.it,
scriveva della “abissale” differenza tra il card. Bagnasco e il
magistero di Papa Francesco. Non è un po’ troppo forte questo?
Perché?
Sulla
differenza abissale fra la Cei di Bagnasco e Papa Francesco bisogna
dire innanzitutto che stiamo assistendo a uno scontro che è ormai in
atto da diversi mesi, ovvero dall’autunno scorso quando Papa
Francesco ha escluso il cardinale Bagnasco, presidente della Cei,
dalla Congregazione per i vescovi.
mercoledì 2 aprile 2014
Esorcismo dal vivo
« Disgraziato! Eri un angelo. Dio ti creò straricco di doni e di bellezze divine. Avevi l’intelligenza degli spiriti eletti. E’ inconcepibile come tu e i tuoi abbiate potuto osare un così stolto peccato di rivolta. Come infatuarvi di ciò che non era vostro? Rispondi! ».
« Perché volle sottoporci a una prova infinitamente umiliante per noi spiriti altissimi. Una prova inimmaginabile, degna soltanto di una rivolta ».
«Quale prova? ».
Ancora un silenzio carico di mistero. « Su, nel nome di Lei che ti ha imposto di venire, rispondi.
Quale prova? ».
«Quale prova? ».
Ancora un silenzio carico di mistero. « Su, nel nome di Lei che ti ha imposto di venire, rispondi.
Quale prova? ».
Arriva la “predica a dialogo”
Liturgie sempre più grottesche, arriva la “predica a dialogo”
(di Mauro Faverzani) Che cosa sia una predica è molto semplice a dirsi. Secondo il n. 65 dell’Ordinamento generale del Messale Romano, essa «deve consistere nella spiegazione o di qualche aspetto delle Letture della Sacra Scrittura o di un altro testo dell’Ordinario o del Proprio della Messa del giorno, tenuto conto sia del mistero che viene celebrato, sia delle particolari necessità di chi ascolta».
Continua la Quaresima delle Misericordina
Francescani dell’Immacolata. Il crudele allontanamento di “Fra’ Sorriso”
La notizia ha sconvolto i molti fedeli di Firenze che lo amano, i genitori che lo apprezzano come grande catechista: ordine di trasferimento per “Fra’ Sorriso” (così lo chiamano), ossia p. Leopoldo Maria dei Francescani dell’Immacolata, affetto da tubercolosi ossea. Un ordine immotivato e crudele, che impedisce a p. Leopoldo di proseguire le cure per la sua gravissima malattia e di portare alla S. Cresima i giovani che istruiva da un triennio.
di Pucci Cipriani
.
Lo chiamano fra’ Sorriso a Firenze il p. Leopoldo Maria dei Francescani dell’Immacolata rimasti devoti al Carisma dei padri fondatori che i fedeli, che ancora frequentano la chiesa di Ognissanti, quando la salute glielo permetta, possono trovare nella chiesa di Ognissanti, accanto al confessionale, il più delle volte impegnato a “smacchiare” l’animo dei penitenti… è un giovane frate , sempre con il sorriso sul volto, un sorriso buono, incoraggiante, che nasconde le sue sofferenze: questo giovane frate, originario delle Filippine, è affetto , da anni, da una grave forma di dolorosissima tubercolosi ossea e, più e più volte, è stato ricoverato presso l’ospedale di Careggi dove, attualmente, è in cura dai medici dello stesso nosocomio.
.
Lo chiamano fra’ Sorriso a Firenze il p. Leopoldo Maria dei Francescani dell’Immacolata rimasti devoti al Carisma dei padri fondatori che i fedeli, che ancora frequentano la chiesa di Ognissanti, quando la salute glielo permetta, possono trovare nella chiesa di Ognissanti, accanto al confessionale, il più delle volte impegnato a “smacchiare” l’animo dei penitenti… è un giovane frate , sempre con il sorriso sul volto, un sorriso buono, incoraggiante, che nasconde le sue sofferenze: questo giovane frate, originario delle Filippine, è affetto , da anni, da una grave forma di dolorosissima tubercolosi ossea e, più e più volte, è stato ricoverato presso l’ospedale di Careggi dove, attualmente, è in cura dai medici dello stesso nosocomio.
Francescani Benedettiani?
(a cura Redazione "Il sismografo")
Album fotografico della recente visita (26 marzo scorso) dei francescani del Santuario de La Verna a Benedetto XVI, in Vaticano. L'allora Papa Ratzinger aveva il proposito di visitare questo santuario nel corso del suo viaggio ad Arezzo, 13 maggio 2012, ma che le condizioni climatologiche gli hanno impedito di completare il programma previsto.
(Sito della Santa Sede) La tappa prevista a La Verna è stata annullata a causa del maltempo. Si pubblica tuttavia ugualmente, qui di seguito, il discorso che era stato preparato dal Santo Padre per l'occasione.
(Sito della Santa Sede) La tappa prevista a La Verna è stata annullata a causa del maltempo. Si pubblica tuttavia ugualmente, qui di seguito, il discorso che era stato preparato dal Santo Padre per l'occasione.
Iscriviti a:
Post (Atom)