POSSESSIONE IDEOLOGICA
Esigere di aver fatto il vaccino per poter andare a messa è come se, a ruoli invertiti, richiedessero la certificazione dell'avvenuta confessione per andare al ristorante o per entrare allo stadio.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
POSSESSIONE IDEOLOGICA
Esigere di aver fatto il vaccino per poter andare a messa è come se, a ruoli invertiti, richiedessero la certificazione dell'avvenuta confessione per andare al ristorante o per entrare allo stadio.
TRADIZIONE TRADITA
BESTIARIO VACCINISTA
Draghi mente e terrorizza. E tutti a vaccinarsi
Boom di prenotazioni dopo che nella conferenza stampa di giovedì sera il presidente del Consiglio aveva criminalizzato i non vaccinati ricattandoli anche con il Green pass. Menzogne gravi quelle di Draghi, pericolose anche per la salute pubblica. Ma in questi giorni è tutto un fiorire di commenti deliranti contro i non vaccinati, dal solito Burioni a Galimberti. E una rivista di avvocati chiede che gli insegnati non vaccinati siano messi a fare le pulizie.
NUOVI MURI
C'è il rischio di dover celebrare messe in clandestinità
Il motu proprio che strozza la Messa antica e l'imposizione del Green pass da parte del governo, che potrebbe estendersi alla Chiesa, convergono nello spingere una parte di sacerdoti e di fedeli a organizzare celebrazioni "private". Uno scenario per ora futuribile ma i segnali vanno in quella direzione.
Messe clandestine in Francia ai tempi del Terrore
Non ci fidiamo
Vorrei partire, come ho fatto altre volte, da una vignetta di Calvin & Hobbes:
Calvin: “Questi sono tempi interessanti!”
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’avvocato Luca De Netto ci offre questa riflessione – di cui lo ringraziamo di cuore – sulla situazione relativa all’ultimo Motu Proprio emanato dal Pontefice regnante. Buona lettura.
Indizio n.71 Bibbia CEI 2008: “L’inferno non è di moda e il traduttore ritorna alla terminologia pagana: nuove strategie di depistaggio dei traduttori per alterare la Dottrina millenaria – parte II”
Scava scava, alla fine si trova sempre qualcosa. Dopo il suggerimento di qualche lettore, mi sono impuntato e ho scovato altre errate traduzioni della CEI 2008 sull’inferno.
In questo caso non avviene un omissione, come nell’articolo precedente.
I traduttori usano un termine “analogo”, ma l’errore è evidente come sempre.
Soldati della Tradizione. Sul nuovo motu proprio di Papa Francesco
Quando Benedetto XVI nel 2007 stabilì che la Messa in rito antico potesse essere celebrata da tutti i sacerdoti senza alcun permesso, giustificò tale decisione dicendo che ciò che era sacro e grande ieri non può essere proibito o giudicato improvvisamente dannoso oggi. Papa Francesco, invece, con il nuovo Motu proprio “Traditionis Custodes” ha detto difatti che la Messa antica è dannosa e da limitare drasticamente nell’uso, fino ad auspicare la sua possibile sparizione. Questa decisione oltre che ad essere conflittuale nel suo interno: ad es., perché essere autorizzati a celebrare secondo un Messale che non è espressione della Lex orandi?, riapre ferite non rimarginate e pone dei problemi fondamentali. Eccone alcuni: -- Una rottura del Vaticano II con i concili e il magistero precedente; -- Che cos’è la Tradizione apostolica di cui i vescovi sono i custodi? Ora sembrano piuttosto i soldati; -- Si acuisce lo scontro tra due Messali (che non sono la stessa cosa): quello del 1962 e quello del 1970 e con ciò la divisione nella Chiesa, ma non si risolve il problema; -- Quale il futuro del Cattolicesimo?
P. Serafino Maria Lanzetta https://www.youtube.com/watch?v=P1Vdu4GY5wE
Nel primo secolo dopo Cristo, l'Apostolo Giovanni esiliato nell'Isola di Patmos dai Romani sotto l'impero di Domiziano lasciò ai posteri un libro sconvolgente per la sua cripticità: l'Apocalisse o Rivelazione, riguardante i tempi ultimi dove al cap. 13, 16-18 troviamo:
«Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.»
Dopo “Traditiones custodes” / I fedeli hanno pieno diritto di difendersi da un’aggressione liturgica, anche quando viene dal papa
Con un tratto di penna, papa Francesco ha compiuto passi concreti per abolire nella pratica il rito latino della Santa Messa, sostanzialmente in vigore da san Damaso sin dalla fine del IV secolo (con aggiunte di san Gregorio Magno Grande alla fine del VI secolo), fino al messale del 1962 promulgato da papa Giovanni XXIII. L’intenzione di limitare gradualmente – fino alla sua estinzione – l’uso di questo rito immemorabile è evidente nella lettera che accompagna il motu proprio Traditionis custodes, in cui il pontefice regnante esorta i vescovi di tutto il mondo a “operare perché si torni a una forma celebrativa unitaria” con i messali dei papi Paolo VI e Giovanni Paolo II che diventano così “l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano”.
Traditionis ruptores
http://www.accademianuovaitalia.it/images/stories/com_form2content/p3/f8565/00000000000000000000000000-BASE.jpg immagine addiunta8Le reazioni son state pronte, numerose e, pur nella loro immediatezza, spesso anche ben argomentate; per questo vorremmo evitar di ripetere cose già dette. Certamente nessuno si aspettava un intervento così brutale e immotivato: un atto di puro imperio, tipico del dispotismo più becero, la cui apparente motivazione – si afferma – sarebbe la preservazione dell’unità della Chiesa. Se non si trattasse di una questione serissima, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risa: che ne è, dopo cinquant’anni di anarchia pratica, dell’unità dottrinale, liturgica e disciplinare della Chiesa Cattolica? Non c’è bisogno di andare fino in Germania per farsi un’idea dello stato pietoso di confusione in cui versa l’aspetto visibile del corpo ecclesiale, stato ulteriormente aggravato proprio da chi sostiene di volerne difendere l’unità. Siamo tuttavia ormai avvezzi alla cattiveria mascherata con ragioni virtuose; non possiamo di certo aspettarci manifestazioni di onestà intellettuale da un manipolatore a sua volta manipolato.
Dopo la decisione del Consiglio dei ministri di ieri che ha ristretto le liberatà dei cittadini, dividendoli in cittadini di serie A e cittadini di serie B, privilegiati e non privilegiati sulla base dell’inoculo di un vaccino sperimentale, violando palesemente la Costituzione italiana e la Convenzione di Oviedo, la democrazia italiana è stata seriamente sfregiata. Attuare pratiche vessatorie, impedire la libertà di movimento a coloro che non vogliono sottoporsi a una vaccinazione sperimentale è semplicemente una cosa orripilante, che ci riporta alla mente periodi bui della storia del secolo scorso che pensavamo non potessero più ritornare.
Vaticano e CEI costruiscono un muro contro i "non vaccinati"
Per le messe con il Papa in Slovacchia, ingresso vietato a chi non è vaccinato. E il quotidiano dei vescovi, Avvenire, lancia una crociata contro quanti si oppongono all'obbligatorietà dei vaccini. Così la gerarchia ecclesiastica sposa in pieno la causa vaccinista e l'adozione dei Green pass.
[Ho ricevuto nella mia casella mail un interessantissimo pezzo di Nicola V., nostro lettore. Nonostante le sue richieste di correzione, ho ritenuto opportuno pubblicarlo originale. (Non me ne volere, Nicola). Questo è un esempio forte, cari lettori. Di una Chiesa che sopravvive. E il buon Nicola è un testimone che non perde la speranza, che non si fa ingannare e il cui cuore pulsa di passione per il Testo Sacro. Egli, senza saperlo, ha portato nel mio cuore quest’oggi una grande consolazione, in mezzo alla tempesta che vivo. In un momento specifico in cui avevo un sincero bisogno di sostegno. Grazie, Nicola, della condivisione. Lascio a te l’onore di rispondere ai commenti ed alle domande che ne verranno su questo interessantissimo articolo, comprensivo anche di tabelle numeriche. Investigatore BIblico]
Vaccini prodotti con cellule di feti abortiti? Un’ipotesi inaccettabile per ogni cristiano che intenda difendere la vita come massima espressione della creazione divina. Con Massimo Viglione, analizziamo il volume ‘Mors tua vita mea – Il fine non giustifica i mezzi’, libro che raccoglie numerosi interventi di ecclesiastici, filosofi, medici, giuristi e studiosi sul tema della illiceità morale dei vaccini che utilizzano linee cellulari di feti vittime di aborto volontario. Per una difesa della vita umana dal concepimento alla fine naturale senza alcun compromesso ideologico e pratico.
https://www.byoblu.com/2021/07/21/il-fine-non-giustifica-i-mezzi-riflessioni-sui-vaccini/
Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo aila fedeltà di Dio e alla infedeltà degli uomini. Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato: http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it |
La vera tribù di Giuda è la Chiesa,
e Dio le darà un Papa e un Monarca, facendola rivivere.
Dio Eterno
L’uomo cambia continuamente, non c’è bisogno di dimostrarlo, mentre Dio non può cambiare minimamente. È l’Essere stesso (e dicono che non esiste!), per cui ha tutto l’essere in sé e non esiste altro essere che possa acquisire e col quale possa mutare. Quindi non può cambiare. Ora i Salmi sono stati tutti scritti da Dio, attraverso strumenti umani come il re Davide, ma in definitiva da Dio, così che ogni Salmo è un piccolo autoritratto del Dio immutabile, ritratto fedele come sempre a Lui, nonostante tutta la confusione degli uomini nei secoli successivi, compresa la nostra.
Guardiamo al Salmo 77 (numerazione moderna 78) per capire cosa c’è al cuore della confusione Covid, risalente alla primavera dello scorso anno. Non è complicato.
1–4 Il Salmista inizia richiamando l’attenzione dei suoi ascoltatori: alla generazione che verrà, racconterà le glorie passate di Dio, così come ci sono state tramandate dalle generazioni precedenti in questa introduzione vediamo come agisce la Tradizione, mentre oggi l’“educazione” fa l’esatto contrario, addirittura vietando agli “educatori” di menzionare il nome stesso di Dio.
5 “Nel popolo di Giacobbe Egli stabilì i suoi comandamenti e ad Israele diede la legge”.
6 “Le quali cose comandò Egli ai padri, che facessero sapere ai loro figliuoli, affinché la seguente generazione le sappia. E i figlioli che nasceranno e verranno alla luce le racconteranno ai propri figliuoli”.
7 “Affinché questi in Dio pongano la loro speranza, e non si scordino delle opere di Dio, e custodiscano i Suoi Comandamenti” mentre invece l’“educazione” vuole ovviamente escludere Dio.
8 “Affinché non siano quali i padri loro, generazione prava e ribelle. Generazione che non ebbe il cuore retto, e il cui spirito non fu fisso in Dio” così come oggi nel 2021, questa è l’essenza della nostra generazione.
9-20 Per esempio, anche dopo tutti i miracoli mediante i quali Dio condusse gli Israeliti fuori dall’Egitto e nella Terra Promessa, come quando “spaccò nel deserto la rupe e diede loro delle acque quasi fossero presso una profonda fiumana l’acqua”, c’erano ancora quelli che si rifiutavano di obbedire a Dio, e parlavano male di Lui dicendo: “potrà Egli imbandirci una mensa in un deserto?”
21–22 “Udì adunque il SIGNORE e differì il soccorso, e un fuoco si accese contro Giacobbe, e montò l’ira contro Israele. Perché non credettero a Dio e non sperarono la salute da Lui. Dio è ugualmente arrabbiato con l’Occidente moderno senza fede perché confida negli “scienziati” e nei politici che mentono, nei materialisti che sono ciechi, e non in Lui. Il Covid è la punizione.
23–29 Eppure Dio sfamò abbondantemente gli Israeliti con la manna.
30 Nonostante ciò peccarano.
31 Ed Egli di nuovo li colpì.
32 E continuavano a non credere.
33 E li uccise.
34–37 Allora si volsero a Lui, ma non erano sinceri.
38–40 E Dio nella Sua bontà, ricordandosi della fragilità degli uomini, li perdonò, ma quante volte nel deserto Lo addolorarono!
41–51 Quante volte dimenticarono tutto ciò che aveva fatto in Egitto, per punire sia gli egiziani che gli israeliti. Quante volte Dio ha flagellato l’Europa moderna con terribili rivoluzioni e guerre, e ora il Covid (meno il presunto virus che lo spaventoso “vaccino”). Eppure la gente ancora in gran parte Lo schernisce.
52–58 Dio condusse il Suo popolo nella Terra Promessa, ma anche lì praticarono l’idolatria.
59–64 E ancora una volta Dio è furioso e rifiuta Israele consegnandolo ai suoi nemici oggi Covidioti e Comunisti.
65–66 Ancora una volta, Dio si placò e disperse i nemici degli Israeliti. Se solo gli Occidentali tornassero a Dio, sia i Coviditi che i Comunisti potrebbero scomparire come un soffio di vento.
67–72 Ma Dio ama ancora soprattutto la tribù di Giuda, e gli ha dato il grande Re Davide.
Kyrie eleison.
http://www.unavox.it/Documenti/Doc1405_Williamson_17.07.2021.html
Presentazione dell'evento di Venezia. In studio il Professor Francesco Lamendola e Corrado Ruini parlano dell'evento culturale realizzato.
Diretta nazionale su Canale Italia 84 giovedì 22 luglio dalle 21 alle 23 con Vito Monaco nel programma “Notizie Oggi Ore 21” - Digitale terrestre 15 di Serenissima televisione e diretta facebook
In studio con il conduttore Vito Monaco ci sarà il prof. Francesco Lamendola e Corrado Ruini, collegati Francesco Toscano, la dr.ssa Silvana De Mari, l’avv. Francesco Fontana e la dr.ssa Wanda Massa dell’ass. Justitia in Veritate.
L'APPUNTAMENTO SU CANALE ITALIA 84
Canale Italia promo della trasmissione del 22 Luglio 2021 h. 21,00
Del 20 Luglio 2021
È una situazione sempre più frequente: i rapporti familiari s’incrinano, le amicizie si rompono, la tensione cresce a livelli intollerabili nei luoghi di lavoro, perché ci sono una ventina di milioni d’italiani che hanno capito cos’è il preteso vaccino o che quanto meno hanno dei dubbi e dei sospetti, non vogliono saperne di farselo inoculare, sicché gli altri, istigati da una stampa prezzolata (La pagheranno cara titolava ieri uno dei giornali più venduti) li percepiscono come pericolosissimi untori, degli asociali irresponsabili cui si deve il permanere dell’incubo causato dalla (cosiddetta) pandemia.
Ci sono date che hanno fatto storia, e che possono essere considerate senza dubbio, degli spartiacque fra periodi più o meno differenti tra loro. Basti pensare ad esempio a quando l'uomo scoprì il fuoco o la ruota, o al giorno della scoperta dell'America, che come sappiamo viene identificata come la data spartiacque fra l'alto e il basso medioevo. Oppure tornando indietro di qualche decennio, quando Gutenberg intorno al 1450 stampò la prima bibbia utilizzando il sistema dei caratteri mobili. Un’altra data che certamente può essere considerata una data spartiacque, è senza dubbio quella in cui Lutero nel 1521 affisse le 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittemberg, e con cui incominciò la riforma luterana. Anche nel nostro mondo moderno ci sono date storiche che possono essere considerate date spartiacque, in cui gli avvenimenti accaduti hanno cambiato radicalmente il modo di vedere e di vivere il mondo. L'elenco sarebbe molto lungo ma per il nostro ragionamento pensiamo ad esempio al giorno della conclusione del Concilio Vaticano II o similmente al giorno in cui furono imposte le norme liturgiche del messale di Paolo VI. O ancora al giorno in cui mons. Lefebvre ha consacrato i 4 vescovi senza mandato pontificio.
MOTU IMPROPRIO - “VI CACCERANNO DALLE SINAGOGHE” Gv 16,2. TURCO, VALLI, VIGLIONE
LA PROVOCAZIONE
Io non mi vaccino, venite pure a prendermi
Visto che si è scatenata la caccia a chi non vuole vaccinarsi contro il Covid, io mi costituisco. Però non sono affatto un "no vax", come non lo è la maggioranza di quanti rifiutano questo vaccino e oggi si ritrovano ad essere il bersaglio di una campagna d'odio senza precedenti. Ho buone ragioni per non vaccinarmi, così come altri giudicano utile per sé il vaccino. Però davanti all'obbligatorietà imposta immotivatamente, opporsi al Green pass diventa una battaglia di libertà contro questo totalitarismo che si sta affermando.
“Francesco ha paura del Rito antico e attacca Benedetto”
Traditionis Custodes scandalizza anche in Inghilterra: «La reazione comune tra i vescovi è stata “perché ha fatto questo?”» e «non capiscono come il Rito antico possa fare del male». Il motu proprio di Francesco «è ampiamente interpretato come un attacco all’eredità di Benedetto». La Bussola intervista Tim Stanley, editorialista del Daily Telegraph.
VIDEO: RIFLESSIONI SUL PRESENTE PUNTATA NR. 3add youtube video to joomla article
Il video consigliato. Riflessioni sul presente Puntata n. 3.Il filosofo prof. Francesco Lamendola in questa diretta parla di come de-costruire lo schema condizionante negativo, che oggi predomina a causa della situazione attuale conduce Corrado Ruini
Del 21 Luglio 2021
La falsità dell’unica “lex orandi”
Il totalitarismo bergogliano,una ricorrenza gesuitica
Cari amici di Duc in altum, Massimo Viglione ha scritto questo articolo dopo la pubblicazione di Traditionis custodes. Una delle analisi più complete e più lucide che abbiamo letto a commento del provvedimento papale contro la Messa di sempre. Oltre all’analisi complessiva (nella quale il problema liturgico si salda con quello dell’imporsi del Nuovo ordine mondiale), segnalo alla vostra attenzione la riflessione sulla questione dell’obbedienza.
OBBLIGO VACCINALE
Green pass, siamo già allo Stato di polizia
Mancanza di sicurezza, efficacia e stato di necessità: non c'è alcuna giustificazione morale all'obbligo vaccinale che il governo sta introducendo indirettamente con lo strumento del Green pass. Il dramma è che questi provvedimenti autoritari e arbitrari si affermano non solo grazie alle sanzioni previste, ma perché nella popolazione è stata instillata la paura di morire, che spinge anche alla caccia dei fantomatici "no vax". Così è già stato superato lo Stato di diritto.
La Messa antica fa bene alla Dottrina sociale
Il Summorum pontificum aveva dato speranza a molti impegnati sul fronte della Dottrina sociale della Chiesa e che pure hanno continuato a partecipare alla Messa di Paolo VI. La DSC, infatti, non è aliena alla liturgia. Nella Messa antica la centralità di Dio, compresa la Sua regalità sociale, risulta più evidente che nel Novus Ordo. L’ultimo motu proprio di Francesco va invece nel senso di una “nuova” DSC dove il divino arretra e il primato della Chiesa sul mondo va scomparendo.
TRADITIONIS CUSTODES? MINIME, TRADITIONIS SANDAPILARII
Ultimamente mi trovo spesso immerso nello studio della Parola di Dio, ed in particolare nel confrontare la nuova traduzione CEI 2008 con la traduzione del 1974. Sento nel mio cuore questa missione come affidata dal Signore, una sorta di “vocazione” nella vocazione, pur non sentendomi pienamente all’altezza. Voglio obbedire a questa chiamata di Dio.
Lettera ad Aurelio Porfiri sul “passare al bosco”
L’universo covidico
Cartellino rosso al rito antico, e la partita si fa più cattiva
A pochi giorni dalla sua pubblicazione è ancora presto per misurare gli effetti del motu proprio “Traditionis custodes” con cui papa Francesco ha praticamente messo al bando la messa in rito antico: se cioè le nuove disposizioni aiuteranno a fare la Chiesa più unita, o al contrario a dividerla ancora di più.