La Chiesa dovrà ritornare alle origini. Soltanto lo spiritualismo può affrontare il materialismo. Contro di questo, nulla potrà il dogmatismo chiesastico, che offre un troppo facile bersaglio ai colpi direttigli.
L'incomprensibile dogma, offerto come atto di fede per le generazioni modificate intellettualmente dalle grandi conquiste della scienza, non potrà mai più vincere la irreligiosità dominante unita al diffondersi esponenziale dell'apostasia e dell'ateismo, specialmente sotto gli ultimi colpi demolitori di una Chiesa allo sfascio.
L'essere umano per poter ritrovare la possibilità di "ossigenare" lo Spirito DEVE librarsi a più alti livelli; DEVE divincolarsi giorno dopo giorno dalle pastoie della materia, dai desideri e dai vizi (ved. QUI e QUI) che lo tengono avvinto alla immanenza, impedendogli non solo di potersi abbeverare d'ACQUA PURA (cfr. QUI e QUI), ma anche di saper discernere andando all'essenziale.
San Paolo diceva della necessità di dare il "latte" della Conoscenza ai bambini e il cibo solido agli adulti (1Corinti 3, 2-4 ed Ebrei 5, 12-14), riferendosi all'infanzia spirituale in cui versava l'umanità di allora, ma oggi, dopo duemila anni, la situazione è peggiorata e perciò non sarebbe ora di crescere, di documentarsi e di prendere coscienza della nostra vera "Identità", abbandonando finalmente il "girello" per camminare da soli?
Siamo giunti ormai, come trasmessoci dal beato Gioacchino da Fiore, con una intuizione accolta persino da Dante Alighieri che lo colloca nel Canto XII del Paradiso, all'Era dello Spirito Santo che sarà protagonista indiscusso nella storia finale degli uomini, dopo quella del Padre nel Vecchio Testamento, e quella del Figlio con l'Annuncio del Vangelo. (Cfr. QUI).
Ed è proprio lo Spirito che "rivelerà la Verità tutta intera (Gv. 16, 13.14) agli esseri umani che saranno "folgorati" da una Nuova Pentecoste come ho riportato QUI e QUI.
In attesa però di questo evento grandioso, è necessario rendersi conto che la Realtà Cristica va al di là di qualsiasi concezione mirante a sigillarla e quindi a chiuderla in un concetto meramente dogmatico e liturgico.
L'insegnamento altamente sostanziale, trasmesso dal Paracleto a chiunque cerchi in purezza di intenzioni, dice che il Sommo Uno si manifesta nella triplice espressione di Potenza, Amore e Sapienza (che per la comprensione umana – il "latte" appunto – sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo).
E dice pure che da quell'Uno-Trino, Centro di vita, irradiano Energie intellettive,l'attività delle quali è soggetta alla Legge morale iscritta nel cuore degli uomini per mezzo della loro Coscienza e tramandataci, è BENE ricordarlo, dai 10 Comandamenti che, secondo molti falsi pastori e lo stesso Bergoglio, sembrano essere diventati ormai "obsoleti".
Ma se si vuole relegare in "soffitta" la Legge di DIO – con grande soddisfazione del demonio – si impedisce all'essere di fare il PRIMO PASSO verso la comprensione e la messa in atto dell'Insegnamento Cristico, che è l'INDISPENSABILE SECONDO PASSO per arrivare al TERZO ed ULTIMO obbiettivo, ossia quello del RISVEGLIO dell'IO DIVINO in noi!
Questo è il COMUNE DENOMINATORE che affratella ed unificherà veramente ogni individuo risvegliato, e non certo un agglomerato forzoso di Religioni che nulla hanno da integrare se continuano a basarsi su concezioni e regole chiuse e non riconoscono, sotto l'azione dello Spirito di Verità, l'unica appartenenza al "Parto" dell'Eterno che ha emesso le Scintille, libere persino di voltarGli le spalle e di tradirLo, come è accaduto (ved. QUI e QUI), per poi essere riscattate dal Figlio, il Salvatore del Mondo.
Il vero motivo per cui le Religioni non concedono libertà ed esigono osservanza di disciplina anche formale, è perché la maggioranza è involuta, e per tale ragione la forma è tutto; tolta l'espressione materiale, unica capacità di manifestazione, non rimane nulla.
Jacek Yerka |
Ogni atto dell'involuto è fisico, anche se ha un contenuto morale che, senza un rivestimento concreto, per lui rimane inconcepibile. Per questo, nelle varie fedi sono necessarie le rappresentazioni sensorie e le esecuzioni dei riti.
I popoli le pretendono, poiché effettivamente ne hanno bisogno per capire qualcosa, e per trovarvi un modo di esprimere il loro sentimento religioso. L'uomo comune non è ancora maturo al culto interiore fatto senza sensi ed esercitazioni fisiche, il quale senza una traccia ben precisa potrebbe degenerare e perdersi.
Chi non sente Dio, se non è inquadrato in norme stabilite, non sa più che fare, non avendo trovato col "Risveglio" della sua Coscienza il senso della Legge. Perciò due sono gli scogli: da un lato il materialismo religioso, dall'altro l'anarchia del libero pensiero.
Nel primo caso, si cade nel rigorismo farisaico, ottuso e statico, e nel secondo, nel disordine spirituale, nell'orgoglio e nella rivolta. La regola è che un ordine è necessario in ogni cosa, anche nelle attività dello Spirito, e di conseguenza non è lecito liberarsi da una forma di disciplina se ancora non se ne è raggiunta un'altra più progredita e potente, quale è quella interiore con la "Consapevolezza del Sé".
Proprio per questa sua immaturità l'uomo d'oggi, soprattutto se appartenente al mondo cattolico, rischia ORA davvero tanto nel lasciarsi condurre ciecamente dal "Magistero" della Chiesa senza conoscere le Sacre Scritture ed imparare quali siano i retti princìpi della Legge di Dio, come dianzi detto.
La Chiesa condotta da Bergoglio si è incamminata sulla "Via dell'Unificazione" con qualsiasi altra corrente religiosa, all'insegna dell'Unico Dio uguale per tutti e del "volémose bene". (Cfr. QUI, QUI e QUI).
Apparentemente, questo potrebbe sembrare un fatto positivo ed accattivante per sanare tutte le divergenze millenarie e trovare un punto di incontro "fraterno", ma nasconde l'insidia dell'immanenza a spese della trascendenza che, sola, possiede il vero potenziale per unire i popoli.
Non è certo nell'insistere a parlare della Divinità del Cristo ad un musulmano o ad un asiatico che potremo fargli accettare il Vero, ma nell'esporre ‒ DANDO L'ESEMPIO ‒ il Concetto-Amore (ossia il Cristo) univocamente inteso.
E non è nemmeno nel reiterato scendere a compromessi con le debolezze umane, con le mode, e con i passatempi preferiti, nella speranza vana di "catechizzare" le masse assecondandone i vizi, che si riuscirà a "spiritualizzarle" conducendole verso Dio!
Prova ne è che gli ultimi baluardi morali universalmente riconosciuti da tutti i benpensanti del mondo contro l'aborto, le unioni omosessuali, l'eutanasia, il suicidio assistito ecc. stanno crollando sotto le violente picconate di questa "Chiesa della Misericordia" che nell'acquiescenza generale sta trascinando l'umanità nel baratro.
Non c'è che dire, il Nemico infernale sta facendo un ottimo lavoro sulle coscienze addormentate degli uomini!
Osservando qual è stata e qual è ora la condotta della società nel suo insieme, è facile prevedere quello che ci attende dietro l'angolo. Sembrerebbe che lo sforzo planetario si diriga verso la netta ribellione alla Legge di Dio.
Molti ormai si consolano, sostenuti anche dalle rassicuranti parole del "Vescovo di Roma venuto dalla fine del mondo", dicendo che l'Inferno non esiste, sperando così di distruggere il potere reattivo della Legge che li incomoda ed annullare il necessario equilibrio che chiamiamo Giustizia.
Gustave Doré (1832-1883) - Dante e Virgilio nel IX girone dell'Inferno - |
Credono sia possibile fare tutto ciò che vogliono, senza pagare nulla. Che scoperta meravigliosa! Ma... vediamo. Se il concetto di un Inferno visto ancora secondo i canoni tradizionali può essere messo in discussione, non lo è affatto il risultato degli effetti che si abbattono, come conseguenza logica, su chi ha infranto i princìpi divini beffandosene completamente.
D'altronde, concepire tale stato diversamente (poiché soprattutto di stato d'animo si tratta piuttosto che di luogo), non vuol dire distruggerlo, né significa che esso, nella giusta misura, cessi di esistere per chi lo ha meritato. (Cfr. QUI).
La Legge non può essere sviata o defraudata della sua equità. Cosa possono l'astuzia, la malvagità, la forza dell'uomo contro una potenza immateriale, invisibile, sempre presente in ogni tempo ed àmbito, a tutto e a tutti assolutamente superiore per intelligenza, dominio e disponibilità di mezzi?
Sfidare una Legge simile, giudicando possibile vincerla, può essere solo frutto di una grande ignoranza, scaturita in gran parte, specialmente nel mondo occidentale, da un insegnamento gravido di materialismo che, dopo l'ostracismo dato ad Origène (cfr. QUI), si è diffuso sempre più nelle Coscienze.
L'attuale situazione in cui versa la Chiesa di Roma, impegnata più che mai ad omologarsi agli altri culti sotto la guida del Falso Profeta (cfr. QUI), è destinata al fallimento, allo scisma e alla sua definitiva scomparsa come ho spiegato QUI.
Ed è per questo che essa tornerà alle origini, all'ardore e all'entusiasmo di un tempo, quando ancora non era contaminata dalla sete di potere e dall'avidità del denaro, masorretta soltanto dall'Amore e dall'Esempio Cristico che si riversava come Fonte vivasu tutti gli assetati morenti nel deserto di sé stessi.
Per un Nuovo Ordine dunque (ved. QUI) è necessario ritrovare al di là del Cristo, capo di una sola religione, il Cristo universale con tutte connesso, in cui possa riunirsi il consenso della totalità dei giusti, accoglienti i princìpi del Vangelo, anche se seguono altre forme, riti o gerarchie.
Gli ostacoli nascono sempre da ciò che è materiale e terreno, ma non appena l'umanità sarà passata attraverso il crogiuolo della purificazione, ora imminente, sarà pronta per una nuova spiritualità aperta a più ampi orizzonti che la indurranno, finalmente, ad abbracciare il "fratello", chiunque esso sia.
Pubblicato da Sebirblu
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.