Recentemente Putin ha fatto un discorso (1) che è da anni che non si sentiva in Occidente, neppure dal Soglio Petrino. Questo discorso insieme alla situazione complessiva della Russia, mostra un miglioramento a livello morale, un vero e proprio processo di conversione. Questo accende la speranza per tutti noi cattolici circa l’adempimento di ciò che ha detto la Madonna a Fatima.
Questa nuova situazione della Russia e il pontificato di Papa Francesco, mettono in luce alcuni punti del Messaggio di Fatima che non possiamo ignorare:
1º Come si può leggere in diversi articoli pubblicati negli ultimi tempi, vi è un consenso quasi unanime tra gli scrittori cattolici sul fatto che il pontificato di Papa Francesco rappresenti la rimozione del Katechon.
Si può dire che adesso, con Francesco, la città è pienamente in rovina, quindi il vescovo vestito di bianco può uscire da questa città e camminare dietro la processione verso la Montagna dell’antica Croce. Prima di Francesco la città non era completamente in rovina e questo spiegherebbe perché la consacrazione non sia stata fatta prima del pontificato di Francesco (fino a Benedetto XVI rimaneva qualcosa del papato).
2º La Madonna ha detto che il Papa avrebbe molto sofferto e avrebbe fatto la consacrazione.
Ci si chiede: sembra che Francesco soffra per la Chiesa?
Da quello che si può vedere le sofferenze di Papa Francesco sono tutte per l’umanità, non per la Chiesa. I suoi poveri sono quelli che hanno fame e non godono di una buona condizione sociale, non sono quelli come noi che hanno bisogno della verità e della parola del magistero sulle questioni di fede.
Benedetto XVI, bene o male, ha dimostrato una particolare preoccupazione per gli analfabeti religiosi, vale a dire per quell’indifferentismo condannato da tutti i papi negli ultimi due secoli. Francesco, invece, sembra essere lui stesso un analfabeta religioso.
3º La conversione della Russia presuppone un miglioramento, un piccolo restauro della Chiesa.
Ci si chiede: Se il Papa oggi fa la consacrazione, a cosa potrebbe essere convertita la Russia?
Recentemente l’Ungheria intendeva consegnare le sue scuole alla Chiesa, ma la Chiesa ha rifiutato l’offerta perché vuole che sia lo Stato a provvedere e che l’educazione sia laica; e allora l’Ungheria ha consegnato le scuole ai luterani. Allo stato delle cose, la consacrazione della Russia corrisponderebbe alla sua conversione alla confusione conciliare e questo si tradurrebbe nella fine di quell’apprezzabile processo di conversione che si osserva oggi e quindi nella sua corruzione e nella corruzione dell’intera Russia. Quando la Madonna ha promesso la conversione della Russia, non si riferiva solo alla conversione dei singoli popoli; al contrario, il Vaticano II, mentre sembra presupporre, almeno in teoria, la conversione dei popoli, auspica lo Stato laico; senza contare che oggi, con Francesco, sembra che tale conversione sia diventata quasi un peccato.
Come si vede si tratta di prospettive molto diverse.
Perché si abbia una reale consacrazione della Russia, è necessario che prima ci sia un miglioramento nella Chiesa, almeno con l’abbandono dell’orientamento conciliare.
Se prendiamo il discorso di Putin, si evince che in Russia e nella Chiesa conciliare albergano due diverse concezioni della dignità della persona umana. Per la Chiesa conciliare questa sarebbe intrinseca nella natura umana, mentre Putin dice che in Occidente questa dignità si è persa per l’abbandono dei valori cristiani e religiosi. Così il discorso di Putin si concilia con quello di Pio XII nella Summi Pontificatus, ma non con quanto insegnato dal Vaticano II (2).
4° Solideo Paolini ha scritto il libro «Non esiste» perché distrutto?, col sottotitolo: Il “Quarto segreto”, l’antipapa massone e Fatima 2010 (3). Il richiamo di questo sottotitolo mi induce a citare un brano della conferenza di Don Curzio Nitoglia “Vaticano II e Massoneria”:
Ora, non dico che Francesco sia antipapa o massone, ma è giocoforza pensare che con lui il Papa sembra essere più il rappresentante del “Grande Architetto” che di Dio Uno e Trino che è tre volte Santo. Chissà, avendo rifiutato il titolo di Romano Pontefice, forse non gli dispiacerà accettare il titolo di Romano Architetto.
Per finire, un’ipotesi molto improbabile:
Per quanto detto da Pio XII e da altre autorità cattoliche (5) sul Terzo Segreto di Fatima, in esso si parla dell’apostasia della Chiesa, e questo fa capire come si possa arrivare alla rimozione del Katechon e alla rovina della città, legata alla rovina della concezione del Regno a causa della sopraggiunta concezione del “popolo di Dio”, cioè della Chiesa democratica. Da questo deriva che non si possa pensare ad un qualche aggiustamento nella Chiesa senza che venga rivelato davvero il Segreto di Fatima. Viene il dubbio che forse in Russia si conosca il contenuto del Terzo Segreto e, chi lo sa, potrebbe essere da lì che lo si possa conoscere.
Nonostante questa ipotesi possa sembrare assurda, appare sempre più probabile che il Terzo Segreto possa essere rivelato da qualcuno fuori della Chiesa piuttosto che da qualche uomo di Chiesa.
A tutt’oggi, tutti coloro che conoscono il contenuto del Terzo Segreto, per il loro silenzio possono essere considerati complici di questa situazione, e non è difficile pensare che questo loro silenzio possa essere dovuto alla consapevolezza che, rivelando il Segreto, dovrebbero poi lavorare contro quello che hanno costruito in questi anni e dovrebbero prodursi in una confessione di colpevolezza.
Possiamo aspettarci di sentire: “La Madonna ha parlato dell’apostasia nella Chiesa, noi abbiamo lavorato per questa apostasia, adesso siamo pentiti ed è per questo che abbiamo deciso di rendere pubbliche le parole della Madonna”? Davvero è un’ipotesi fantasiosa!
Tuttavia, solo con la rivelazione del Terzo Segreto si potrà capire il senso dell’annunciata sofferenza del Papa e soprattutto come l’intero Messaggio di Fatima sia l’esatto contrario di ciò che si è fatto con il concilio Vaticano II.
Rimane comunque l’assicurazione della Madonna che alla fine il suo Cuore Immacolato trionferà, non v’è dubbio su questo, ma intanto, cosa dovrà e potrà ancora accadere?
NOTE
1 – Si veda l’articolo: L’ha detto il papa? No: Putin, in Chiesa e post-concilio.
2 – Diceva Pio XII nella Summi Pontificatus:
4 – Nel suo libro Principles of Catholic Theology, p. 391, l’allora cardinale Ratzinger scriveva:.
“Questo vuol dire che il Concilio in se debba essere confutato? Certamente no. Vuol dire solo che la vera accettazione del Concilio non è in realtà mai veramente cominciata. Quello che ha rovinato la Chiesa dopo il Concilio non è stato il Concilio stesso, ma il rifiuto di accettarlo ... l’obiettivo quindi è quello di scoprire il vero concilio e di approfondirne le sue vere intenzioni — alla luce dell'esperienza corrente, non di sopprimerlo”. Citato in “L’Abbatimento dei bastioni”, capitolo 7 del libro La battaglia finale del diavolo, reperibile in rete.
5 – L’allora cardinale Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII, quand’era Segretario di Stato di Papa Pio XI, così si è espresso sul Terzo Segreto:
“Supponiamo, caro amico, che il Comunismo [uno degli “errori della Russia” menzionati dal Messaggio di Fatima] fosse solo uno degli strumenti più evidenti di sovversione usati contro la Chiesa e le tradizioni della Rivelazione Divina … Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria, sui pericoli che minacciano la Chiesa, è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima. … Sento tutto intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il suo passato storico. … Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata a credere che l’uomo sia diventato Dio ... Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: “Dove Lo hanno portato?” - Citazione riportata nel libro Pius XII Devant L'Histoire, Editions du Jour/Robert Laffont (1972), pp. 52, 53.
Dal canto suo, il cardinale Luigi Ciappi, ha detto: “Nel Terzo Segreto viene predetto che, tra le altre cose, la grande apostasia nella Chiesa inizierà dai suoi vertici.”
Un’ampia citazione di testimonianze sul Terzo Segreto si trova nel capitolo 13 del libro La battaglia finale del diavolo, reperibile in rete, capitolo intitolatoIl Terzo Segreto svelato interamente.
Questa nuova situazione della Russia e il pontificato di Papa Francesco, mettono in luce alcuni punti del Messaggio di Fatima che non possiamo ignorare:
1º Come si può leggere in diversi articoli pubblicati negli ultimi tempi, vi è un consenso quasi unanime tra gli scrittori cattolici sul fatto che il pontificato di Papa Francesco rappresenti la rimozione del Katechon.
Si può dire che adesso, con Francesco, la città è pienamente in rovina, quindi il vescovo vestito di bianco può uscire da questa città e camminare dietro la processione verso la Montagna dell’antica Croce. Prima di Francesco la città non era completamente in rovina e questo spiegherebbe perché la consacrazione non sia stata fatta prima del pontificato di Francesco (fino a Benedetto XVI rimaneva qualcosa del papato).
2º La Madonna ha detto che il Papa avrebbe molto sofferto e avrebbe fatto la consacrazione.
Ci si chiede: sembra che Francesco soffra per la Chiesa?
Da quello che si può vedere le sofferenze di Papa Francesco sono tutte per l’umanità, non per la Chiesa. I suoi poveri sono quelli che hanno fame e non godono di una buona condizione sociale, non sono quelli come noi che hanno bisogno della verità e della parola del magistero sulle questioni di fede.
Benedetto XVI, bene o male, ha dimostrato una particolare preoccupazione per gli analfabeti religiosi, vale a dire per quell’indifferentismo condannato da tutti i papi negli ultimi due secoli. Francesco, invece, sembra essere lui stesso un analfabeta religioso.
3º La conversione della Russia presuppone un miglioramento, un piccolo restauro della Chiesa.
Ci si chiede: Se il Papa oggi fa la consacrazione, a cosa potrebbe essere convertita la Russia?
Recentemente l’Ungheria intendeva consegnare le sue scuole alla Chiesa, ma la Chiesa ha rifiutato l’offerta perché vuole che sia lo Stato a provvedere e che l’educazione sia laica; e allora l’Ungheria ha consegnato le scuole ai luterani. Allo stato delle cose, la consacrazione della Russia corrisponderebbe alla sua conversione alla confusione conciliare e questo si tradurrebbe nella fine di quell’apprezzabile processo di conversione che si osserva oggi e quindi nella sua corruzione e nella corruzione dell’intera Russia. Quando la Madonna ha promesso la conversione della Russia, non si riferiva solo alla conversione dei singoli popoli; al contrario, il Vaticano II, mentre sembra presupporre, almeno in teoria, la conversione dei popoli, auspica lo Stato laico; senza contare che oggi, con Francesco, sembra che tale conversione sia diventata quasi un peccato.
Come si vede si tratta di prospettive molto diverse.
Perché si abbia una reale consacrazione della Russia, è necessario che prima ci sia un miglioramento nella Chiesa, almeno con l’abbandono dell’orientamento conciliare.
Se prendiamo il discorso di Putin, si evince che in Russia e nella Chiesa conciliare albergano due diverse concezioni della dignità della persona umana. Per la Chiesa conciliare questa sarebbe intrinseca nella natura umana, mentre Putin dice che in Occidente questa dignità si è persa per l’abbandono dei valori cristiani e religiosi. Così il discorso di Putin si concilia con quello di Pio XII nella Summi Pontificatus, ma non con quanto insegnato dal Vaticano II (2).
4° Solideo Paolini ha scritto il libro «Non esiste» perché distrutto?, col sottotitolo: Il “Quarto segreto”, l’antipapa massone e Fatima 2010 (3). Il richiamo di questo sottotitolo mi induce a citare un brano della conferenza di Don Curzio Nitoglia “Vaticano II e Massoneria”:
“La filosofia pubblica della massoneria ammette non un Dio personale e trascendente, che trascende l’uomo (l’uomo è finito, Dio, invece, lo sorpassa, Dio è infinito, Creatore dell’uomo, del Cielo e della terra), ma ammette un grande 'Architetto' dell’universo. Vedete, l’Architetto non crea una casa dal nulla, ma presuppone una materia di cemento e dei mattoni, degli operai, un capomastro… i quali mettano assieme questa materia, diano una forma alla materia e formino una casa”.
Ora, dal momento che Francesco ha rifiutato tutti i titoli di papa, l’immagine più rispondente di lui appare quella di “Architetto della Chiesa”, che trova nel Concilio Vaticano II la materia di cemento e di mattoni, trascurando la casa pronta creata da Dio e che il Papa deve conservare. Anche la rivelazione è creazione di Dio per la nostra salvezza, Rivelazione che si è completata con la morte dell’ultimo Apostolo e che costituisce la casa pronta che deve durare per tutti i secoli, non è una materia con la quale operai, capomastro e architetti possano fare un’altra casa per il bene dell’umanità. Quest’ultima è l’idea che trasmette il Vaticano II, l’idea che la Rivelazione non sarebbe completa e debba essere arricchita, così che tutti dovremmo ancora costruire la Chiesa, come diceva l’allora cardinale Ratzinger: la Chiesa deve ancora scoprire il vero Concilio (4). Questa logica presuppone che anche il Vaticano II sia solo materia di cemento e mattoni, con una casa da costruire, ma Dio non può ispirare un Concilio alla Chiesa perché essa si industrii a scoprire, ancora dopo duemila anni, il suo vero significato, come se non fosse Dio stesso a parlare una volta per tutte col: “Si Si No No”.Ora, non dico che Francesco sia antipapa o massone, ma è giocoforza pensare che con lui il Papa sembra essere più il rappresentante del “Grande Architetto” che di Dio Uno e Trino che è tre volte Santo. Chissà, avendo rifiutato il titolo di Romano Pontefice, forse non gli dispiacerà accettare il titolo di Romano Architetto.
Per finire, un’ipotesi molto improbabile:
Per quanto detto da Pio XII e da altre autorità cattoliche (5) sul Terzo Segreto di Fatima, in esso si parla dell’apostasia della Chiesa, e questo fa capire come si possa arrivare alla rimozione del Katechon e alla rovina della città, legata alla rovina della concezione del Regno a causa della sopraggiunta concezione del “popolo di Dio”, cioè della Chiesa democratica. Da questo deriva che non si possa pensare ad un qualche aggiustamento nella Chiesa senza che venga rivelato davvero il Segreto di Fatima. Viene il dubbio che forse in Russia si conosca il contenuto del Terzo Segreto e, chi lo sa, potrebbe essere da lì che lo si possa conoscere.
Nonostante questa ipotesi possa sembrare assurda, appare sempre più probabile che il Terzo Segreto possa essere rivelato da qualcuno fuori della Chiesa piuttosto che da qualche uomo di Chiesa.
A tutt’oggi, tutti coloro che conoscono il contenuto del Terzo Segreto, per il loro silenzio possono essere considerati complici di questa situazione, e non è difficile pensare che questo loro silenzio possa essere dovuto alla consapevolezza che, rivelando il Segreto, dovrebbero poi lavorare contro quello che hanno costruito in questi anni e dovrebbero prodursi in una confessione di colpevolezza.
Possiamo aspettarci di sentire: “La Madonna ha parlato dell’apostasia nella Chiesa, noi abbiamo lavorato per questa apostasia, adesso siamo pentiti ed è per questo che abbiamo deciso di rendere pubbliche le parole della Madonna”? Davvero è un’ipotesi fantasiosa!
Tuttavia, solo con la rivelazione del Terzo Segreto si potrà capire il senso dell’annunciata sofferenza del Papa e soprattutto come l’intero Messaggio di Fatima sia l’esatto contrario di ciò che si è fatto con il concilio Vaticano II.
Rimane comunque l’assicurazione della Madonna che alla fine il suo Cuore Immacolato trionferà, non v’è dubbio su questo, ma intanto, cosa dovrà e potrà ancora accadere?
NOTE
1 – Si veda l’articolo: L’ha detto il papa? No: Putin, in Chiesa e post-concilio.
2 – Diceva Pio XII nella Summi Pontificatus:
“Il tempo presente, venerabili fratelli, aggiungendo alle deviazioni dottrinali del passato nuovi errori, li ha spinti a estremi, dai quali non poteva seguire se non smarrimento e rovina. Innanzitutto è certo che la radice profonda e ultima dei mali che deploriamo nella società moderna sta nella negazione e nel rifiuto di una norma di moralità universale, sia della vita individuale, sia della vita sociale e delle relazioni internazionali; il misconoscimento cioè, così diffuso ai nostri tempi, e l'oblio della stessa legge naturale.”
Il discorso di Putin concorda con questo e mostra l’attualità dell’enciclica di Pio XII. Mentre il discorso di apertura del Concilio dice altra cosa:
“Non perché manchino dottrine false, opinioni, pericoli da cui premunirsi e da avversare; ma perché tutte quante contrastano così apertamente con i retti principi dell’onestà, ed hanno prodotto frutti così letali che oggi gli uomini sembrano cominciare spontaneamente a riprovarle, soprattutto quelle forme di esistenza che ignorano Dio e le sue leggi, riponendo troppa fiducia nel progressi della tecnica, fondando il benessere unicamente sulle comodità della vita. Essi sono sempre più consapevoli che la dignità della persona umana e la sua naturale perfezione è questione di grande importanza e difficilissima da realizzare. Quel che conta soprattutto è che essi hanno imparato con l’esperienza che la violenza esterna esercitata sugli altri, la potenza delle armi, il predominio politico non bastano assolutamente a risolvere per il meglio i problemi gravissimi che li tormentano.” (Giovanni XXIII, Discorso di apertura del concilio Vaticano II, 7.2.)
3 – Si veda: SOLIDEO PAOLINI, «Non esiste» Perché distrutto? Pro manuscripto, marzo 2012, pp. 132.4 – Nel suo libro Principles of Catholic Theology, p. 391, l’allora cardinale Ratzinger scriveva:.
“Questo vuol dire che il Concilio in se debba essere confutato? Certamente no. Vuol dire solo che la vera accettazione del Concilio non è in realtà mai veramente cominciata. Quello che ha rovinato la Chiesa dopo il Concilio non è stato il Concilio stesso, ma il rifiuto di accettarlo ... l’obiettivo quindi è quello di scoprire il vero concilio e di approfondirne le sue vere intenzioni — alla luce dell'esperienza corrente, non di sopprimerlo”. Citato in “L’Abbatimento dei bastioni”, capitolo 7 del libro La battaglia finale del diavolo, reperibile in rete.
5 – L’allora cardinale Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII, quand’era Segretario di Stato di Papa Pio XI, così si è espresso sul Terzo Segreto:
“Supponiamo, caro amico, che il Comunismo [uno degli “errori della Russia” menzionati dal Messaggio di Fatima] fosse solo uno degli strumenti più evidenti di sovversione usati contro la Chiesa e le tradizioni della Rivelazione Divina … Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria, sui pericoli che minacciano la Chiesa, è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima. … Sento tutto intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il suo passato storico. … Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata a credere che l’uomo sia diventato Dio ... Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: “Dove Lo hanno portato?” - Citazione riportata nel libro Pius XII Devant L'Histoire, Editions du Jour/Robert Laffont (1972), pp. 52, 53.
Dal canto suo, il cardinale Luigi Ciappi, ha detto: “Nel Terzo Segreto viene predetto che, tra le altre cose, la grande apostasia nella Chiesa inizierà dai suoi vertici.”
Un’ampia citazione di testimonianze sul Terzo Segreto si trova nel capitolo 13 del libro La battaglia finale del diavolo, reperibile in rete, capitolo intitolatoIl Terzo Segreto svelato interamente.
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