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martedì 15 ottobre 2013

Rondini in inverno?

Fellay sul Papa: «Abbiamo davanti a noi un vero modernista»

Fellay con un gruppo di cattolici tradizionalisti

FELLAY CON UN GRUPPO DI CATTOLICI
TRADIZIONALISTI
Il superiore dei lefebvriani contro Francesco: «Sta rendendo la situazione della Chiesa 10.000 volte peggiore»
È un attacco frontale e durissimo, quello che arriva dalla Fraternità San Pio X contro Papa Francesco. Un attacco che sembra chiudere definitivamente ogni possibilità di dialogo tra il gruppo tradizionalista fondato da monsignor Marcel Lefebvre e la Santa Sede. Il superiore della Fraternità, il vescovo Bernard Fellay, nel corso di una conferenza tenuta a Kansas City lo scorso fine settimana, ha detto che Francesco«è un vero modernista».
 Fellay ha affermato che stiamo vivendo «tempi molto spaventosi», che «la situazione della Chiesa è un vero e proprio disastro. E il Papa attuale sta rendendo 10.000 volte peggio». «All'inizio del pontificato di Papa Benedetto XVI , ho detto: la crisi della Chiesa continuerà, ma il Papa sta cercando di metterci un freno. È  come a dire: la Chiesa continuerà a scendere, ma con un paracadute. Con l'inizio di Papa Francesco, dico: lui taglia le corde, e ha messo un razzo per andare verso il basso».

«Se l'attuale Papa continuerà nel modo in cui ha iniziato, dividerà la Chiesa. Sta esplodendo tutto. Così la gente dirà: è impossibile che sia lui il Papa , lo rifiutiamo. Altri diranno: aspettiamo, consideriamolo come Papa , ma non seguiamolo...». Quest'ultima è anche la posizione di Fellay: «Dio è molto più grande di noi e di lavorare attraverso questi ministri imperfetti». Ma bisogna seguirli «quando dicono la verità», non quando ti offrono «spazzatura». Il superiore lefebvriano ha concluso che obbedire all'attuale Pontefice significherebbe «mettere in pericolo la nostra fede». 

Fellay ha anche parlato del mancato accordo con Roma dello scorso anno. «Vedendo ciò che sta accadendo ora, rendiamo grazie a Dio che lo scorso anno ci ha preservato da ogni tipo di accordo. E possiamo dire che uno dei frutti della crociata del rosario che abbiamo fatto è che ci sono stati conservati da una tale sventura. Grazie a Dio. Non è che noi non vogliamo essere cattolici, naturalmente vogliamo essere cattolici e noi siamo cattolici, e abbiamo il diritto di essere riconosciuti come cattolici. Ma noi non stiamo andando a compromettere i nostri tesori per questo. Certo che no... E pensare che alcune persone continuano a far finta che siamo ancora decisi a ottenere un accordo con Roma».

Dopo mesi silenzio e la mancata risposta della Fraternità alla proposta avanzata dalla Congregazione per la dottrina della fede in nome del Papa nel giugno 2012, oggi alla commissione «Ecclesia Dei» è tornato l'arcivescovo Guido Pozzo, che fu uno dei protagonisti del dialogo dottrinale e della trattativa fino al 2012. Ma le parole del superiore lefebvriano stanno a indicare che per il gruppo tradizionalista la partita è definitivamente chiusa.
ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

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