Papa: M. Politi, "La rivoluzione è all'inizio, l'esito incerto"
AGI
(Salvatore
Izzo) "Ripulire lo Ior e le finanze vaticane e' una fatica immane. La
rivoluzione e' agli inizi: l'esito e' incerto e il tempo non e' molto".
Lo scrive Marco Politi, uno dei vaticanisti piu' conosciuti (firma
prima del Messaggero, poi di Repubblica, oggi del Fatto) nel suo libro
"Francesco tra i lupi", edito da Laterza. "In Vaticano - denuncia -
crescono le resistenze ai suoi audaci programmi di rifondazione della
Chiesa come la partecipazione dei vescovi al governo ecclesiale,
l'inserimento di donne ai vertici decisionali, l'approccio nuovo a
divorziati e omosessuali".
Questo gesuita italo-argentino che gia' pensava a ritirarsi dal ministero episcopale per "raggiunti limiti di eta'", in 13 mesi ha gia' spezzato, rileva Politi, "l'immagine di una Chiesa matrigna, ha rifiutato la pompa imperiale, non conosce barriere tra credenti e non credenti, nessun Pontefice europeo ha vissuto come lui la miseria degli emarginati, e' vicino alle angosce di uomini e donne di ogni credo. E' immerso nella modernita', pratica la tenerezza e la compassione".
"Francesco tra i lupi" racconta le sfide nascoste alla rivoluzione di Bergoglio e dell'opposizione al Papa piu' popolare dei nostri tempi, "uomo dell'anno" per Time.
Secondo Politi, riformare la curia e rinnovare la Chiesa rappresenta un'impresa gigantesca ai limiti dell'impossibile, tanto piu' se si ha a che fare con "lupi", gli ostacoli (umani e di sistema) collocati sul Pontificato di questo pastore "chiamato quasi dalla fine del mondo" per ridare fiducia a una Chiesa disorientata e in preda a lotte interne e senza esclusione di colpi, come dimostro' il caso "Vatileaks" con il tradimento di persone delle quali Benedetto XVI si fidava totalmente.
Per il vaticanista Politi, il Pontificato di Jorge Mario Bergoglio rappresenta di fatto un "paradosso" perche' si tratta di un Papa amato e sostenuto dai fedeli e dagli uomini di buona volonta' che ancora non si riconoscono nel Vangelo, ma abbastanza inviso all'establishment della Chiesa Cattolica: la sua trasparenza, l'amabilita', il suo essere leader spirituale universale, gia' santo per tanti fedeli, ma riconosciuto come guida morale anche da una moltitudine di non cattolici, fanno davvero paura ai carrieristi e affaristi che ancora si annidano in molti gangli del mondo cattolico.
(AGI)
Questo gesuita italo-argentino che gia' pensava a ritirarsi dal ministero episcopale per "raggiunti limiti di eta'", in 13 mesi ha gia' spezzato, rileva Politi, "l'immagine di una Chiesa matrigna, ha rifiutato la pompa imperiale, non conosce barriere tra credenti e non credenti, nessun Pontefice europeo ha vissuto come lui la miseria degli emarginati, e' vicino alle angosce di uomini e donne di ogni credo. E' immerso nella modernita', pratica la tenerezza e la compassione".
"Francesco tra i lupi" racconta le sfide nascoste alla rivoluzione di Bergoglio e dell'opposizione al Papa piu' popolare dei nostri tempi, "uomo dell'anno" per Time.
Secondo Politi, riformare la curia e rinnovare la Chiesa rappresenta un'impresa gigantesca ai limiti dell'impossibile, tanto piu' se si ha a che fare con "lupi", gli ostacoli (umani e di sistema) collocati sul Pontificato di questo pastore "chiamato quasi dalla fine del mondo" per ridare fiducia a una Chiesa disorientata e in preda a lotte interne e senza esclusione di colpi, come dimostro' il caso "Vatileaks" con il tradimento di persone delle quali Benedetto XVI si fidava totalmente.
Per il vaticanista Politi, il Pontificato di Jorge Mario Bergoglio rappresenta di fatto un "paradosso" perche' si tratta di un Papa amato e sostenuto dai fedeli e dagli uomini di buona volonta' che ancora non si riconoscono nel Vangelo, ma abbastanza inviso all'establishment della Chiesa Cattolica: la sua trasparenza, l'amabilita', il suo essere leader spirituale universale, gia' santo per tanti fedeli, ma riconosciuto come guida morale anche da una moltitudine di non cattolici, fanno davvero paura ai carrieristi e affaristi che ancora si annidano in molti gangli del mondo cattolico.
(AGI)
Certo certo... Ma non é stato eletto dai lupi?
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