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“La mia possessione”, così 27 legioni di demoni hanno stravolto la vita di Francesco
Francesco Vaiasuso è un gallerista d’arte di Alcamo oggi quarantenne. Con Paolo Rodari ha dato alle stampe per Piemme la sua incredibile storia che oggi Sette, l’inserto del venerdì del Corriere della Sera, anticipa per il grande pubblico: “La mia possessione. Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni“.
Una storia vera, sconvolgente, unica perché Francesco era sì posseduto dal demonio (anzi da 27 schiere del suo esercito, dunque centinaia di migliaia di demoni) ma durante le dissociazioni più violente rimaneva incredibilmente lucido, cosciente a se stesso, spettatore impotente di quanto avveniva dentro il suo corpo.
Se “L’ultimo esorcista“, il libro di Padre Gabriele Amorth con Paolo Rodari vi ha emozionato e colpito, “La mia possesione” supererà ogni vostra immaginazione, un sequel degno di questo nome. Francesco ha subìto dall’età di quattro anni fino a trentuno l’assalto dei demoni che hanno reso la sua esistenza invivibile, un inferno indescrivibile. Ma in questo inferno ha vissuto esperienze uniche, come sono state le visioni dei santi che, racconta, sono scesi dal cielo per confortarlo, e per dirgli: “Coragggio, manca poco, ce la farai”. Due santi, o quasi santi, in particolare, egli dice l’hanno aiutato: padre Pio da Pietrelcina e Karol Wojtyla.
La liberazione definitiva è avventa dopo sedute interminabili di esorcismi. E dopo che, esorcismo dopo esorcismo, Francesco ha scoperto insieme a sua moglie Daniela l’origine di tutto, e cioè come sia stato possibile che 27 plotoni dell’esercito di Satana abbiano fatto proprio un bambino innocente, un bambino di soli quattro anni.
Leggi qui alcune pagine in esclusiva.
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