ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 12 agosto 2020

La conseguenza logica di una civiltà senza Dio

COVID-19 E TORRE DI BABELE




C’è qualcosa di quasi biblico nel caos e nella confusione attuali. Per la sua immensa portata sfida la spiegazione o narrativa secolare. Non molto tempo fa, eravamo un popolo, eppure ora siamo frammentati in mille pezzi. È difficile da capire.

Questa frantumazione è in atto da parecchio. Negli anni abbiamo assistito a una polarizzazione che si rifletteva in elezioni nazionali sempre più combattute. Le differenze politiche e culturali ci dividevano sempre di più, anche nelle cose più semplici e scontate, come la necessità di onorare la bandiera e l’inno nazionale. Tuttavia, rimaneva qualche traccia di dibattito pubblico ordinato. Una patina di interazione sociale e prosperità economica faceva sì che le cose andassero avanti, indipendentemente dalle proprie posizioni politiche.
Ora, quella patina è quasi sparita. È come se molte menti fossero confuse e non riuscissero più a comunicare come una volta. Il distanziamento sociale per COVID è diventato una immagine materiale del sempre maggiore allontanamento nei nostri cuori. I dibattiti diventano spesso imprecazioni e oscenità urlate a vicenda. La rabbia sostituisce la comune cortesia.

Una scena di gravità biblica
La nostra è una scena di gravità biblica. Ricorda la difficile situazione di coloro che costruirono la Torre di Babele. Abbiamo perseguito obiettivi sbagliati e così abbiamo perso l’unità. Il racconto della Genesi riguardante la Torre di Babele ci parla dei figli di Noè, che parlavano “tutti una sola lingua” e “poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo “.
E il Signore vide il loro lavoro e “confuse la loro lingua, affinché non si capissero l’un l’altro”. Inoltre “il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra”. (Gen 11,1-9).

Una civiltà senza Dio 
La nostra società è divenuta una gigantesca Babele, ed è attraverso questo prisma che potremmo capire la nostra situazione.
Abbiamo creato una civiltà senza Dio, una società high-tech in cui ci vantiamo di non aver bisogno di Dio. Produciamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per prosperare. La nostra società super organizzata ha tutto sotto controllo. La legge morale di Dio è rigettata e disprezzata. Ogni piacere o passione sfrenata possono essere soddisfatte nella nostra cultura decadente.
La conseguenza logica di una civiltà senza Dio consiste nel dichiararci noi stessi dei. Possiamo costruire i nostri corpi e cambiare la natura delle cose. Infatti, questa idea di diventare dei è la tesi di un libro bestseller, “Homo Deus”, in cui l’autore Yuval Noah Harari afferma che abbiamo conquistato la natura e ora cercheremo di trasformarci in dei.
Come per quelli di Babele, non sembravano esserci limiti a ciò che avremmo potuto realizzare nella nostra civiltà senza Dio. Abbiamo costruito una torre verso il paradiso sotto forma di una utopia tecnologica dove possiamo reinventarci e trascendere le nostre contingenze mortali.

Confusione delle menti
E ora interviene il coronavirus. Se c’è una cosa che caratterizza la risposta alla crisi è la confusione ovunque. Non c’è unità. Soprattutto, non c’è saggezza. Tutti sono in disaccordo tra loro su tutto quanto riguarda il COVID-19 (persino il suo nome). Una confusione generalizzata che si estende oltre il divario conservatore-progressista.
Le persone non sono d’accordo sull’origine e la natura del virus, su come viene trasmesso, prevenuto o trattato. Le prime norme di lockdown si basavano su un rapporto ormai provato erroneo dell’Imperial College di Londra che prevedeva l’apocalisse. Ci sono mille opinioni diverse sull’uso delle mascherine o sul distanziamento sociale. Famiglie, comunità e imprese sono divise.
I media diffondono notizie false e tutti sono confusi. Molti diffidano delle statistiche, delle linee guida e dell’uso della paura come strumento di applicazione di politiche governative. Litighiamo sui trattamenti.

La popolazione si disperde e si frantuma
Nel panico dell’epidemia i governi chiudono tutto. Le attività commerciali sono state chiuse mentre il culto religioso è stato gravemente ostacolato o vietato del tutto.  Cliniche abortive, negozi di liquori e dispensari di marijuana sono stati autorizzati a continuare aperti come servizi essenziali. Il COVID è la parola magica che apre la grotta di Ali Babà con trilioni di dollari in aiuti economici e finanziamenti per progetti di stampo liberal.La vita familiare e le relazioni sociali sono in frantumi, poiché i nonni non possono visitare i nipotini, i parenti evitano altri parenti, i vicini s’isolano da tutti. I piacevoli contatti personali che una volta facevano parte della nostra vita ora si realizzano online e dietro mascherine di stoffa. Nello stesso tempo, scoppiano proteste razziali che violano tutte le norme sanitarie, con l’autorizzazione e persino la partecipazione frequente di quei funzionari che impongono ad altri di restare a casa. Rivolte, saccheggi e distruzione di proprietà si succedono.
Nessuno conosce il futuro giacché mentre alcuni dicono che un vaccino sarà pronto presto, altri dicono che potremmo aspettare anni o che non saremo mai liberi dal virus. La nuova normalità è la confusione.
La sfera politica è altrettanto piena di confusione e in stallo. La crisi è nelle mani di governatori e sindaci che si sono arrogati poteri arbitrari e straordinari, che molti definiscono dittatoriali. Alcuni stati impongono la quarantena ad altri stati. I sindaci sfidano i governatori e applicano misure proprie sul COVID. Gli sceriffi e le forze dell’ordine affermano che non faranno rispettare gli ordini sul virus. I governatori combattono il presidente, gli altri governatori, i legislatori del loro stato, gli sceriffi e i sindaci. Tutto è caos.
La nostra torre che raggiunge il cielo – una civiltà senza Dio – potrebbe benissimo essere chiamata Babele.

Smettiamo di costruire la torre 
Tutto questo succede perché ci siamo allontanati da Dio. La nostra civiltà senza Dio ha prodotto non solo una grande ricchezza ma anche una società piena di peccato, disordine e vizio. Le nostre passioni sfrenate ora chiedono la fine di ogni moderazione. L’accumulo delle nostre iniquità ha raggiunto il punto in cui le strutture sociali che mantengono l’ordine vengono sopraffatte. La crisi del coronavirus è solo un catalizzatore di ciò che sta facendo crollare il sistema. Dopo aver esiliato Dio, l’obiettivo è ora la fine della civiltà.
L’unico modo per porre fine alla confusione è smettere di costruire la torre. Ciò significa rifiutare una cultura basata su una civiltà senza Dio. In mezzo all’inferno che abbiamo creato, dobbiamo renderci conto che è ora di smettere di trasgredire la legge di Dio e di tornare con forte determinazione a Dio e alla Sua legge morale. Allora le nostre menti confuse si uniranno e riposeranno nel Signore Dio, nostro rifugio e forza.
John Horvat II
Fonte: Return to Order, 4 Agosto 2020
BAMBINI IN QUARANTENA STRAPPATI ALLE FAMIGLIE?


Lo spettro del CoViD-19 non dà tregua nemmeno in agosto. In Germania, uno dei Paesi finora meno colpiti, si è registrato un nuovo record da maggio: 1.147 casi in un solo giorno. Benché i numeri dei decessi e dei ricoveri nelle terapie intensive non abbiano avuto incrementi significativi, le autorità tedesche stanno comunque correndo ai ripari per spegnere i focolai. Di qui il ritorno di una serie di misure restrittive.

Confino per i bambini
Fa discutere quella adottata dal dipartimento sanitario del Circondario di Offenbach, in Assia. Qui, in un asilo nido della cittadina di Dreiech, un bambino è risultato positivo al CoViD-19. Le autorità hanno allora chiuso la struttura e il dipartimento della Salute ha imposto la quarantena di 14 giorni per 60 bambini che hanno avuto contatti con il piccolo contagiato e per i loro familiari. Ma non basta. Il dipartimento ha inoltre inviato una lettera generando non poche perplessità. Nella missiva si invitano infatti i genitori a tenere i bambini separati dagli altri familiari. Proprio così: l’immagine di un piccolo di tre anni, confinato nella propria stanza, che mangia da solo un piatto che gli è stato passato da fuori la porta, non è una distopia inquietante, ma un ordine dalle autorità sanitarie.

Le critiche
E quello di Offenbach non è un caso isolato. Indicazioni analoghe sono state inviate alle famiglie ad Hannover e vicino a Karlsruhe. Immediate le polemiche. Il presidente di un’associazione che si occupa della tutela dei bambini, Heinz Hilgers, afferma che «la situazione di quarantena è già molto stressante per le famiglie, soprattutto per i bambini. Isolarli dai loro genitori e dai fratelli in questa fase è una forma di violenza psicologica». Per Ulrike Stroh, dell’associazione Familien in der Krise, questi ordini della autorità «non sono realistici» e rappresentano «un grave rischio per il benessere del bambino». Il Distretto di Hannover si è difeso dalle critiche, per bocca di una portavoce, asserendo che tali misure sono necessarie per «proteggere dai contagi». La portavoce ha poi aggiunto: «Questa è la misura più leggera, l’alternativa, per esempio, è l’isolamento in ospedale».

Un Bibbiano teutonica?
Lo spauracchio agitato dal Distretto di Hannover è tutt’altro che un’ipotesi peregrina. Secondo quanto riferisce il quotidiano Neue Westfälische, infatti, nelle missive inviate alle famiglie si sottolinea che, in caso di violazione dell’ordine di isolamento, i bambini potrebbero essere ospitati in strutture indicate dalle autorità. Proprio così. Se una famiglia dovesse rifiutare di segregare un figlio “reo” soltanto di aver avuto contatti con un coetaneo contagiato, potrebbe vedersi piombare in casa gli assistenti sociali con l’ordine di sottrarre il piccolo tra pianti strazianti. Un simile scenario non può che riverberare il sinistro ricordo dei fatti di Bibbiano con tanto di corollario video. Trasecola il dottor Marcus Heidemann, di un’associazione di pediatri, chiedendosi: «E dove dovrebbe essere ospitato il bambino? In un orfanotrofio?». Il medico quindi aggiunge: «I bambini hanno bisogno di essere accuditi e del contatto con i loro familiari. Per questo, soprattutto i più piccoli, non possono essere isolati».

Il precedente dell’OMS
La polemica tedesca rievoca la suggestione espressa nel corso di una conferenza stampa il 30 marzo da Michael Ryan, direttore del dipartimento emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS): per evitare la circolazione del virus tra le famiglie bisognerebbe prelevare dalle abitazioni le persone potenzialmente infette e isolarle ‒ precisò, bontà sua ‒ «in maniera sicura e dignitosa». Insomma, a incombere su questa calda estate non è soltanto lo spettro del CoViD-19, ma anche quello dei suoi effetti collaterali.
Federico Cenci
FonteInternational Family News, 9 Agosto 2020

Silenziosamente stanno devastando la scuola!


di Marcello Pamio
disinformazione.it
Tra le sedie a rotelle per i nuovi disabili, i collari elettrificati per mantenere la distanza e i water ad ultravioletti per sterilizzare dai virus le giovani natiche, il ministero dell’istruzione e il governo stanno firmando in queste ore il protocollo di sicurezza delle scuole. Menti geniali sopraffine stanno lavorando giorno e notte per disegnare e forgiare la nuova scuola italiana.
Attendiamo il documento ufficiale, ma stando ad alcune indiscrezioni le cose si fanno interessanti…
In caso di un alunno positivo TUTTA la classe andrà in quarantena per i canonici 14 giorni, e sarà poi a discrezione della ASL di competenza decidere se tutti gli alunni della classe verranno sottoposti al tampone, come pure estendere i test anche ai ragazzi delle altre sezioni.
Quindi basta UN solo bambino con febbre, diarrea, flatulenza persistente o tosse e un tampone positivo (poco importa se si tratta di uno dei tantissimi falsi-positivo) per far scattare l’allarme rosso in tutta la scuola.
Se per caso dovessero stanare due o più contagi tra le piccole canaglie di uno stesso istituto, Dio ce ne scampi: la ASL potrà chiudere il comprensorio, mettendo i sigilli sulle porte e imponendo lezioni a distanza.
Attenzione, se state pensando che i problemi siano finiti qui state sbagliando di grosso perché è ancor più complesso il caso degli insegnanti di scuola media o superiore.
Per gli insegnanti risultati positivi si esamineranno i contatti con studenti e altri colleghi nelle precedenti 48 ore per decidere chi tamponare o mettere in quarantena.
Se il docente è negativo ma per sua sfortuna ha avuto contatti a “rischio”, andrà in isolamento domiciliare soltanto lui e proseguirà le lezioni a distanza.
In qualsiasi caso sarà necessario riorganizzare tutta la didattica con un modello misto di lezioni in presenza e via web.
Anche un essere privo di encefalo potrà capire che fare scuola in siffatta maniera è follia coagulata, sia per i ragazzi che per il corpo docente. La scuola da centro focale dell’insegnamento e della pedagogia si sta trasformando in un campo di concentramento dove tutti, per la propria sopravvivenza o semplicemente per non finire in quarantena, saranno in lotta perenne con tutti.
I ragazzi guarderanno i compagni (da lontano senza toccarsi) con occhio critico per denunciare al preside chi non rispetta le regole imposte (mascherina e distanziamento), e lo stesso faranno gli insegnanti con gli studenti. Nei corridoi ritornerà la locuzione latina: Mors tua vita mea!
La scuola dovrebbe essere dopo la famiglia la principale sede di socializzazione e formazione della personalità; il luogo dove fornire tutti gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente. Oggi invece sta diventando sempre più simile ad una fabbrica stile “Tempi moderni” di Charlie Chaplin: una sottile catena di montaggio che sforna giovani alienati alla Vita…
Nel silenzio dei media, sempre compiacenti a chi paga di più; nel silenzio assordante di pediatri, pedagogisti e psicologi questi sciacalli vestiti da agnelli stanno devastando una delle istituzioni più importanti in assoluto!
Come può andare bene un simile scempio? Com’è possibile che molti genitori non se ne stiano preoccupando minimamente?
Pubblicato da Tommesh – ComeDonChisciotte.org
FONTE: https://disinformazione.it/2020/08/05/silenziosamente-stanno-devastando-la-scuola/

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